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Navaspa
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Di seguito posto il testo dell'e-mail inviata poco fa a Diego Eramo, direttore del mensile «Auto».
Gent. direttore Eramo,
leggo «Auto» da ormai 18 anni. Durante questo lungo arco di tempo, le automobili sono cambiate parecchio - progredendo in termini di efficienza e sicurezza - ma, nonostante ciò, un aspetto è rimasto del tutto invariato: la scarsa sensibilità di alcune Case automobilistiche quando si tratta di risolvere i problemi emersi durante il periodo di garanzia.
Dopo decine di altri lettori incappati nell'«ingranaggio malefico» dell'assistenza post-vendita, eccomi qui a raccontarle la pessima esperienza che ho avuto con Alfa Romeo proprio questa settimana.
Il 30 aprile di quest'anno - la carta di circolazione allegata parla chiaro - sono entrato in possesso della mia Alfa 147 Blackline JTDm 3 porte, comprata nuova e pagata 21.140 euro, compresi gli optional e la rottamazione della mia precedente vettura. È inutile sottolineare quanto fossi contento: mi sembrava di essere tornato bambino, euforico di fronte al giocattolo tanto desiderato.Nonostante il mio stile di guida sia più simile a quello di un bradipo - vado molto piano - piuttosto che a quello di Michael Schumacher, ho potuto tuttavia apprezzare le qualità dinamiche della mia automobile: andare piano ed essere prudenti, non per forza deve implicare la mancanza di sensibilità di guida. Ho quindi avuto occasione di constatare la bontà dello sterzo, la buona frenata, l'ottima tenuta di strada, e l'assemblaggio discreto così pure come la qualità dei materiali. Questo finora, però.
Un paio di settimane fa, in piene ferie agostane, a malincuore ho riscontrato alcune problematiche relative ai materiali dei rivestimenti interni. Il tutto è iniziato quando ho notato "qualcosa" sulla cuffia della leva del cambio: all'inizio credevo fosse solamente sporca; poi mi sono reso conto che il rivestimento era liso e perfino bucato. Passano i giorni e, man mano, emergono le seguenti altre difettosità: uno sbiadimento sul tunnel centrale dal lato passeggero, uno sbiadimento sull'impugnatura della leva freno a mano sul lato guidatore (proprio all'attaccatura della relativa cuffia), uno sbiadimento sul copri-montante posteriore destro e, infine, uno sbiadimento su entrambi i rivestimenti del bagagliaio (sia superiore che inferiore). Il tutto è documentato dalle foto allegate alla presente, dove ho evidenziato con un cerchio i punti "incriminati". Al tatto, le zone sbiadite risultano essere esattamente uguali al resto: niente graffi né abrasioni, quindi.
Dovendo portare l'auto dal mio carrozziere di fiducia (autorizzato Alfa Romeo) il giorno 25 agosto per il ripristino dei danni causati da una grandinata avvenuta il 12 luglio (quando si dice la fortuna...), decido di attendere l'appuntamento per mostrare al titolare quanto avevo avuto modo di scoprire nelle settimane precedenti, fiducioso e convnto che la garanzia avrebbe risolto tutto quanto. Quest'ultimo prende contatti con l'ispettore di zona - il sig. Nunies - invitandolo a visionare l'autovettura, e gli anticipa via e-mail le stesse fotografie allegate alla presente.
Mercoledì 27 agosto, l'ispettore si presenta in carrozzeria per constatare di persona i difetti. Secondo il sig. Nunies «la garanzia non è applicabile perché le plastiche sono sì rovinate, ma solo in punti ben specifici; pertanto non si può parlare di difettosità del prodotto. Diverso sarebbe stato il caso se si fossero interamente sbiadite».
In parole semplici, dovrò provvedere a mie spese o alla sostituzione o a far riverniciare i particolari rovinati. Preannunciandogli il fatto che, oltre ad essere molto arrabbiato per la situazione, sarei diventato furente di fronte a questo suo diniego, il carrozziere ha così chiesto all'ispettore come avrei dovuto comportarmi. Lui si è limitato a consigliare di proporre reclamo al Servizio Clienti Alfa Romeo, rifiutando un confronto diretto con me che pure avevo chiesto espressamente di essere contattato telefonicamente durante la visita ispettiva affinché potessi far valere le mie ragioni. Tutto inutile: a quanto pare, gli ispettori non possono colloquiare direttamente coi clienti perché questi ultimi sono demandati ad usufruire del numero verde per inoltrare la segnalazione e dare avvio alla pratica.
Stamani, prima di scrivere queste righe, ho chiamato il Customer Care Alfa Romeo al numero 80025320000: la gentilissima sig.ra Matera, mi ha spiegato che, in un caso come il mio, il Servizio può solo prendere nota del mio reclamo senza dar prosieguo alla segnalazione. Il giudizio di un ispettore, difatti, «è ritenuto insindacabile».
Più che arrabbiato sono estremamente deluso. Diverse volte, alcuni conoscenti mi avevano avvisato in merito alla scarsa affidabilità della 147. Ma, soprattutto, sui termini relativi all'aplicazione della garanzia, negata a parecchi clienti per i motivi più diversi ed opinabili. Non ho voluto credere alle loro parole ma, ahimé, debbo ora riconoscere quanto avessero ragione: mi ritrovo con una macchina nuova conciata peggio della Lancia Y rottamata alla veneranda età di 11 anni.
Com'è possibile che determinati particolari si riducano in questo stato a nemmeno 4 mesi dall'acquisto, per di più su una vettura nuova di zecca?
La cosa che mi lascia interdetto è che i difetti siano comparsi in zone non sottoposte ad usura e perfettamente inutilizzate. Potrei capire si fosse trattato dei batticalcagno o del battivagligia - luoghi soggetti ad urti più o meno volontari - ma non certo l'arco superiore del bagagliaio oppure il montante posteriore. Per non parlare del buco presente sulla cuffia del cambio. Però, se il «giudizio dell'ispettore è insindacabile per cui non si può dar seguito alla segnalazione se non prendere atto del reclamo», a me pare una vera ingiustizia, oltreché una mancanza di tatto nei confronti di un cliente che ha sborsato la bellezza di 21.140 euro (i vecchi 40.932.748 lire) per mettersi in garage una 147.
Il 30 aprile scorso, Alfa Romeo ha intascato i miei soldi al volo: si vede che quelli non erano difettosi.
La ringrazio per il tempo dedicatomi.
Cordialmente.
Gent. direttore Eramo,
leggo «Auto» da ormai 18 anni. Durante questo lungo arco di tempo, le automobili sono cambiate parecchio - progredendo in termini di efficienza e sicurezza - ma, nonostante ciò, un aspetto è rimasto del tutto invariato: la scarsa sensibilità di alcune Case automobilistiche quando si tratta di risolvere i problemi emersi durante il periodo di garanzia.
Dopo decine di altri lettori incappati nell'«ingranaggio malefico» dell'assistenza post-vendita, eccomi qui a raccontarle la pessima esperienza che ho avuto con Alfa Romeo proprio questa settimana.
Il 30 aprile di quest'anno - la carta di circolazione allegata parla chiaro - sono entrato in possesso della mia Alfa 147 Blackline JTDm 3 porte, comprata nuova e pagata 21.140 euro, compresi gli optional e la rottamazione della mia precedente vettura. È inutile sottolineare quanto fossi contento: mi sembrava di essere tornato bambino, euforico di fronte al giocattolo tanto desiderato.Nonostante il mio stile di guida sia più simile a quello di un bradipo - vado molto piano - piuttosto che a quello di Michael Schumacher, ho potuto tuttavia apprezzare le qualità dinamiche della mia automobile: andare piano ed essere prudenti, non per forza deve implicare la mancanza di sensibilità di guida. Ho quindi avuto occasione di constatare la bontà dello sterzo, la buona frenata, l'ottima tenuta di strada, e l'assemblaggio discreto così pure come la qualità dei materiali. Questo finora, però.
Un paio di settimane fa, in piene ferie agostane, a malincuore ho riscontrato alcune problematiche relative ai materiali dei rivestimenti interni. Il tutto è iniziato quando ho notato "qualcosa" sulla cuffia della leva del cambio: all'inizio credevo fosse solamente sporca; poi mi sono reso conto che il rivestimento era liso e perfino bucato. Passano i giorni e, man mano, emergono le seguenti altre difettosità: uno sbiadimento sul tunnel centrale dal lato passeggero, uno sbiadimento sull'impugnatura della leva freno a mano sul lato guidatore (proprio all'attaccatura della relativa cuffia), uno sbiadimento sul copri-montante posteriore destro e, infine, uno sbiadimento su entrambi i rivestimenti del bagagliaio (sia superiore che inferiore). Il tutto è documentato dalle foto allegate alla presente, dove ho evidenziato con un cerchio i punti "incriminati". Al tatto, le zone sbiadite risultano essere esattamente uguali al resto: niente graffi né abrasioni, quindi.
Dovendo portare l'auto dal mio carrozziere di fiducia (autorizzato Alfa Romeo) il giorno 25 agosto per il ripristino dei danni causati da una grandinata avvenuta il 12 luglio (quando si dice la fortuna...), decido di attendere l'appuntamento per mostrare al titolare quanto avevo avuto modo di scoprire nelle settimane precedenti, fiducioso e convnto che la garanzia avrebbe risolto tutto quanto. Quest'ultimo prende contatti con l'ispettore di zona - il sig. Nunies - invitandolo a visionare l'autovettura, e gli anticipa via e-mail le stesse fotografie allegate alla presente.
Mercoledì 27 agosto, l'ispettore si presenta in carrozzeria per constatare di persona i difetti. Secondo il sig. Nunies «la garanzia non è applicabile perché le plastiche sono sì rovinate, ma solo in punti ben specifici; pertanto non si può parlare di difettosità del prodotto. Diverso sarebbe stato il caso se si fossero interamente sbiadite».
In parole semplici, dovrò provvedere a mie spese o alla sostituzione o a far riverniciare i particolari rovinati. Preannunciandogli il fatto che, oltre ad essere molto arrabbiato per la situazione, sarei diventato furente di fronte a questo suo diniego, il carrozziere ha così chiesto all'ispettore come avrei dovuto comportarmi. Lui si è limitato a consigliare di proporre reclamo al Servizio Clienti Alfa Romeo, rifiutando un confronto diretto con me che pure avevo chiesto espressamente di essere contattato telefonicamente durante la visita ispettiva affinché potessi far valere le mie ragioni. Tutto inutile: a quanto pare, gli ispettori non possono colloquiare direttamente coi clienti perché questi ultimi sono demandati ad usufruire del numero verde per inoltrare la segnalazione e dare avvio alla pratica.
Stamani, prima di scrivere queste righe, ho chiamato il Customer Care Alfa Romeo al numero 80025320000: la gentilissima sig.ra Matera, mi ha spiegato che, in un caso come il mio, il Servizio può solo prendere nota del mio reclamo senza dar prosieguo alla segnalazione. Il giudizio di un ispettore, difatti, «è ritenuto insindacabile».
Più che arrabbiato sono estremamente deluso. Diverse volte, alcuni conoscenti mi avevano avvisato in merito alla scarsa affidabilità della 147. Ma, soprattutto, sui termini relativi all'aplicazione della garanzia, negata a parecchi clienti per i motivi più diversi ed opinabili. Non ho voluto credere alle loro parole ma, ahimé, debbo ora riconoscere quanto avessero ragione: mi ritrovo con una macchina nuova conciata peggio della Lancia Y rottamata alla veneranda età di 11 anni.
Com'è possibile che determinati particolari si riducano in questo stato a nemmeno 4 mesi dall'acquisto, per di più su una vettura nuova di zecca?
La cosa che mi lascia interdetto è che i difetti siano comparsi in zone non sottoposte ad usura e perfettamente inutilizzate. Potrei capire si fosse trattato dei batticalcagno o del battivagligia - luoghi soggetti ad urti più o meno volontari - ma non certo l'arco superiore del bagagliaio oppure il montante posteriore. Per non parlare del buco presente sulla cuffia del cambio. Però, se il «giudizio dell'ispettore è insindacabile per cui non si può dar seguito alla segnalazione se non prendere atto del reclamo», a me pare una vera ingiustizia, oltreché una mancanza di tatto nei confronti di un cliente che ha sborsato la bellezza di 21.140 euro (i vecchi 40.932.748 lire) per mettersi in garage una 147.
Il 30 aprile scorso, Alfa Romeo ha intascato i miei soldi al volo: si vede che quelli non erano difettosi.
La ringrazio per il tempo dedicatomi.
Cordialmente.