Se uno rimappa la propria macchina lo fa a suo rischio e pericolo, è contro il codice della strada in quanto modifica costruttiva del veicolo, ma non viene certo a danneggiare me, se gli ritirano il libretto a me non ne può fregar di meno.
Se invece uno comincia a dire, ho fatto i 185, l'altro risponde che a 195 si arriva facilmente, un terzo dice che una volta ha visto i 200, 210, ecc. allora la cosa diventa molto diversa.
Prima di tutto perchè son sicuro che leggendo una discussione del genere entro breve uno vorrà contribuire e dire la sua, perciò dovrà provarlo, ma questo può essere contestato dicendo che ognuno dovrebbe avere l'intelligenza di capire che non è una cosa da fare, solo che ormai io mi son convinto invece che ci vuole davvero poco a spingere qualcuno a fare sta stupidata che è meglio segare alla radice ogni possibile spinta.
Secondariamente se uno per provare in quel modo la sua macchina finisce fuori strada crea un danno a tutti in quanto tutti paghiamo i soccorsi e le cure alle quali dovrà poi sottoporsi, peggio ancora se nell'incidente dovesse coinvolgere altre persone.
Quindi le cose sono ben differenti, uno può rimappare perchè vuole avere più ripresa sulle strade di tutti i giorni, certo che se uno venisse a dirmi che vuole rimappare per poter correre di più (anche senza citare velocità) o andare a 230 perchè i 215 non bastano più chiuderei comunque al volo la discussione.
Innanzi tutto si fa subito presente a chi non lo sapesse che rimappare è cosa illegale, se poi uno, consapevole di questo, vuol farlo comunque sono affari suoi.
Spero si sia finalmente capita la differenza...con la rimappatura sappiamo che c'è il rischio che uno si metta a correre per strada, ma il suo cervello potrebbe dirgli di non farlo, se parla di essere andato a 220 Km/h sappiamo già che il suo cervello non è stato interpellato, o che ha dato la risposta sbagliata.
Volendo, anche dire che si è messa la macchina in divieto di sosta è parlare di un'infrazione al codice della strada, ma mi sembra molto differente la pericolosità.