le fotooo!!
La Pegaso strada 650 è definita una Fun Bike, cioè una moto a 360°, cioè fa un pò di tutto ma non eccelle in nessuna particolarità. E' una moto da tutti i giorni...con la quale però ci si può togliere anche belle soddisfazioni. Il suo forte è il misto stetto e per questo si districa con agilità sia tra il traffico che tra i tornanti in montagna (ma devo provare )
Fin'ora ho fatto solo una 50ina di chilometri, ma è meglio di quello che pensavo. I pregi che si apprezzano subito sono la leggerezza e la maneggevolezza.
Essendo solo un mono 660 di origine yamaha le prestazioni sono eccellenti anche se fino a 3000 giri il motore pare scorbutico e un pò vuoto per poi aprirsi in una bella coppia durante la quale la ruota davanti è praticamente sollevata dall'asfalto.
L'inserimento in curva è rapido, preciso e con un eccellente margine per correggere eventuali sbagli di traiettoria. Le Pirelli Diablo da 160 e 110 su cerchi da 17" assicurano una buona tenuta soprattutto dopo essere entrate in temperatura, quindi pochi minuti con le giornate che ci sono state. Si scende in piega senza accorgersene.
La cosa che colpisce davvero sono i freni che garantiscono ridotti spazi di frenata e ottimo mordente grazie all'impianto Brembo.
Buone anche le sospensioni anche se l'avantreno risulta forse un pò troppo turistico.
La sella è un pò bassa ma è ampia e comoda anche per la zavorrina. A patto di non essere troppo alti risulta comoda e favorisce una posizione di guida non stancante, oltre a rendere più basso il baricentro e quindi accentuare la manovrabilità. Per me che sono 1.80 tocco col tallone con entrambi i piedi. Volendo c'è una sella per i più alti tra gli optionals.
Comodo il cassettino ad apertura elettrica sul serbatoio, ottimo per contenere i documenti.
Infine la strumentazione per metà analogica e per metà digitale. All'interno c'è un minicomputer controlabile da un joystick presente sul blocchetto sinistro, attraverso il quale si può interagire con i vari trip, tensione batteria, eccetera. E' possibile inoltre regolare la soglia di cambiomarcia con l'accensione di una segnale sul crusctto. Per i più smanettoni si possono tarare alcuni vaolri della centralina e dell'iniezione direttamente dal pollice a moto ferma
La ruvidità sotto i 3000 è al momento il punto dolente del quale non sono soddisfatto, ma a quanto pare è un problema che affliggeva i primi esemplari e che a detta della mia officina, si risolve con la riprogrammazione della centralina e con la regolazione del CO.
Sono proprio soddisfatto e ora cominciamo a personalizzare pure questa... senza eccessi però :ciao)
La Pegaso strada 650 è definita una Fun Bike, cioè una moto a 360°, cioè fa un pò di tutto ma non eccelle in nessuna particolarità. E' una moto da tutti i giorni...con la quale però ci si può togliere anche belle soddisfazioni. Il suo forte è il misto stetto e per questo si districa con agilità sia tra il traffico che tra i tornanti in montagna (ma devo provare )
Fin'ora ho fatto solo una 50ina di chilometri, ma è meglio di quello che pensavo. I pregi che si apprezzano subito sono la leggerezza e la maneggevolezza.
Essendo solo un mono 660 di origine yamaha le prestazioni sono eccellenti anche se fino a 3000 giri il motore pare scorbutico e un pò vuoto per poi aprirsi in una bella coppia durante la quale la ruota davanti è praticamente sollevata dall'asfalto.
L'inserimento in curva è rapido, preciso e con un eccellente margine per correggere eventuali sbagli di traiettoria. Le Pirelli Diablo da 160 e 110 su cerchi da 17" assicurano una buona tenuta soprattutto dopo essere entrate in temperatura, quindi pochi minuti con le giornate che ci sono state. Si scende in piega senza accorgersene.
La cosa che colpisce davvero sono i freni che garantiscono ridotti spazi di frenata e ottimo mordente grazie all'impianto Brembo.
Buone anche le sospensioni anche se l'avantreno risulta forse un pò troppo turistico.
La sella è un pò bassa ma è ampia e comoda anche per la zavorrina. A patto di non essere troppo alti risulta comoda e favorisce una posizione di guida non stancante, oltre a rendere più basso il baricentro e quindi accentuare la manovrabilità. Per me che sono 1.80 tocco col tallone con entrambi i piedi. Volendo c'è una sella per i più alti tra gli optionals.
Comodo il cassettino ad apertura elettrica sul serbatoio, ottimo per contenere i documenti.
Infine la strumentazione per metà analogica e per metà digitale. All'interno c'è un minicomputer controlabile da un joystick presente sul blocchetto sinistro, attraverso il quale si può interagire con i vari trip, tensione batteria, eccetera. E' possibile inoltre regolare la soglia di cambiomarcia con l'accensione di una segnale sul crusctto. Per i più smanettoni si possono tarare alcuni vaolri della centralina e dell'iniezione direttamente dal pollice a moto ferma
La ruvidità sotto i 3000 è al momento il punto dolente del quale non sono soddisfatto, ma a quanto pare è un problema che affliggeva i primi esemplari e che a detta della mia officina, si risolve con la riprogrammazione della centralina e con la regolazione del CO.
Sono proprio soddisfatto e ora cominciamo a personalizzare pure questa... senza eccessi però :ciao)