Riscaldamento a pavimento

Anche noi nei 2 bagni abbiamo i termoarredo oltre al riscaldamento a pavimento. Loro sono indipendenti quindi magari da usare nelle mezze stagioni giusto per tener caldo anche solo il bagno. Per asciugare i pani meglio ancora. Mettiamo lo stendino in una camera tanto il calore viene su. Non serve il termosifone per mettere poi pochi panni :OK)
 
certo hai ragione.
io parlo per la mia esperienza, da me -10 anche -15 eccezionalmente d'inverno è normale, almeno per un mesetto all'anno.
con tanto di vento.
e io ho la casa coibentata bene (muro con ampia intercapedine e polistirolo, etc etc) però cmq le dispersioni ci sono.
nel mio caso, ho i muri coibentati ma poi ho dispersioni dai cassonetti delle persiane tanto per fare un esempio
insomma la cosa va ragionata.
ovvio che su case nuove sono minori.
su una casa nuova (il caso di mad) probabilmente se dovessi fare il riscaldamento nuovo, lo metterei a pavimento.
su una vecchia anche no.
né pavimento né pompa di calore.
inoltre tieni conto che nella seconda casa (il caso di squalettoge) la tariffazione enel dovrebbe essere maggiore che sulla prima casa, quindi la cosa va valutata bene.
su una seconda casa, personalmente mi orienterei più su delle stufe a pellet o a combustibile
 
am78_ud":1bi0pk7d ha detto:
certo hai ragione.
io parlo per la mia esperienza, da me -10 anche -15 eccezionalmente d'inverno è normale, almeno per un mesetto all'anno.
con tanto di vento.
e io ho la casa coibentata bene (muro con ampia intercapedine e polistirolo, etc etc) però cmq le dispersioni ci sono.
nel mio caso, ho i muri coibentati ma poi ho dispersioni dai cassonetti delle persiane tanto per fare un esempio
insomma la cosa va ragionata.
ovvio che su case nuove sono minori.
su una casa nuova (il caso di mad) probabilmente se dovessi fare il riscaldamento nuovo, lo metterei a pavimento.
su una vecchia anche no.
né pavimento né pompa di calore.
inoltre tieni conto che nella seconda casa (il caso di squalettoge) la tariffazione enel dovrebbe essere maggiore che sulla prima casa, quindi la cosa va valutata bene.
su una seconda casa, personalmente mi orienterei più su delle stufe a pellet o a combustibile

un consiglio mi permetto di aggiungere, squalettoge secondo me dovrebbe valutare si la stufa a pellet ma anche un impianto fotovoltaico,senza necessità di allaccio dell'utenza enel in quanto stand-alone. nelle baite o comunque seconde case è piu consigliabile questa configurazione.
personalmente ho sempre avuto brutte esperienze con le intercapedini , per via dell'umidità che,non capisco per quale motivo,qui dalle mie parti sta sempre piu aumentando. specialmente d'estate. un link che voglio darvi è questo (se possibile farlo :hail) ) http://www.energeticambiente.it/sistemi-passivi/ c'e tutto e di piu per ristrutturare o costruire casa con i migliori metodi di coibentazione e risparmio energetico. il tutto poi tenendo in cosiderazione la classificazione "casaclima" che a livello nazionale è il "metro di misura" per gli esperti del settore nonche centro di formazione per i tecnici energetici :)
 
innanzi tutti siete gentilissimi date ottimi spunti x saperne di piu continuare ad informarsi e chiedere :D :ubriachi) :ubriachi) :ubriachi)


non volevo scendere in particolare ma gia che ci sono ..

non posso far nulla a livello fotovoltatico xche nel mio caso nn ho tetti, ho vicino di sopra con il tetto, o spazi esterni...

il pellet non so quanto comodo mi sarebbe (vedi anche discorso planimetria )

posso ovviamente con facilita usare gas o enel.
e' una casa molto antica e umida che penso di sanare in parte con pavimentazione a iglu (da verificare) e isolre un po i muri (da verificare)

ora dato che e' una casa estiva posta sul mare climi rigidi sono rari, xro era per fare una veloce soluzione senza in questo momento prendere anche una caldaia e termisifoni (comq facico predisposizione) ma nn so se mi costa di piu il clima con pompa di calore e questo quanto sia efficiente rispetto a caldaia, in piu a complicare le cose la planimetria della casa e' molto particolare in quanto e' diciamo un open space di 40 metri piu 20 metri di soppalco


anche io ero curioso di quello a pavimento, ma dato il soppalco sarebbe un po troppo incasinato e non vorrei toccare troppo e poi ho il problema umido al piano 0... ho anche visto quello a battiscopa :D qualcuno ne sa?
 
se hai un open space puoi tranquillamente riscaldare/raffreddare con climatizzatore inverter a pompa di calore. potresti valutare un duplex,con doppio posto interno installato a modo per una temperatura omogenea di tutto il perimetro. poi il tutto va valutato anche dall'entità dei giorni di presenza che avrai/ intendi avere in quella data abitazione. :) anche se antica la casa,se hai intenzione di ristrutturarla ,seppur non completamente , io interverrei su serramenti (con triplo vetro) e una leggera coibentazione interna o comunque per evitare di diminuire il volume interno un termointonaco.
 
a sto punto propendo anche io per la pompa di calore.
immagino ti servirà più in modalità raffreddamento che riscaldamento :)
o cmq i giorni in cui ti servirà come pompa di calore saranno cmq molti di meno di quelli in cui ti servirà come condizionatore.
Era un discorso molto diverso se era una casa in campagna o, peggio, in montagna.
anche io al mare ho pompa di calore, e finora d'inverno penso di averlo usato solo una volta.
d'estate invece... guai se non ci fosse :D
 
Io lo avevo in farmacia e abbiamo preferito cambiare metodo perchè effettivamente per le gambe non era un toccasana ma considera che in farmacia si sta in piedi andando avanti e indietro tutto il giorno, in effetti quando abbiamo cambiato sistema siamo stati tutti meglio e nessuno di noi ne ha sentito la mancanza.
Però devo dire che il calore dell'ambiente era decisamente più uniforme e confortevole e considerando che in una casa generalmente si sta sdraiati o seduti in tranquillità credo che non sarebbe male :)
 
ti riporto i commenti di mia sorella che ha apena finito di ristrutturare casa


Questo tipo di riscaldamento ha una gestione molto diversa da quello classico con i termosifoni, normalmente se sei in casa e hai freddo perchè il riscaldamento è spento, lo accendi e tempo 10 minuti più o meno i sifoni si sono scaldati e la casa si scalda. Con questo tipo di impianto invece no, l'impianto ci mette un po' ad arrivare a temperatura (non so dirti esattamente quanto), ma il bello è che, una volta che ha raggiunto la temperatura impostata, l'impianto si spegne, ma la temperatura rimane costante, quindi non c'è bisogno di fare "accendi" "spegni", una volta che sei in temperatura rimane più o meno fissa. Certo, questo dipende ovviamente dall'isolamento della casa, se hai finestre con gli spifferi, o se tieni tutto aperto è chiaro che la temperatura comunque dopo un po' scende.

Altra cosa bella è che la temperatura dell'acqua utilizzata per riscaldare non è alta come quella che si usa per i termosifoni (più o meno 90°) ma è a circa 40° (quando sta proprio scaldando tanto) quindi c'è un notevole risparmio di energia per riscaldare l'acqua! Sempre anche per il motivo di prima, non c'è bisogno di scaldarla più volte, ma una volta che è dentro ed è calda rimane più o meno costante.

Altro pro è che, ovviamente, non hai più l'ingombro alle pareti dei caloriferi, hai solo un pannello mobile (tipo la cassetta elettrica) con la centralina, dove hai tutti gli attacchi dei tubi.
Non avendo più i caloriferi si ha anche il vantaggio di non doverli pulire, e non avere gli "sbaffi" di polvere sul muro. Le tende praticamente non si sporcano di polvere durante l'inverno.
Il pavimento al tatto risulta tiepido, se ci metti sopra i piedi è abbastanza confortevole, quindi elimini anche la sensazione di freddo gelido che ti può dare la piastrella, ovviamente può essere usato anche con un pavimento in legno (so che consigliano per esempio il tek, ma più o meno vanno tutti bene).

C'è inoltre la possibilità, installando però un compressore apposito, di utilizzare lo stesso impianto anche per il raffrescamento estivo. Praticamente mandi dentro acqua fredda e il pavimento si raffredda, raffrescando anche la casa. Il compressore serve per eliminare la condensa che ti si formerebbe sul pavimento.

Dal punto di vista della sicurezza, con le nuove tipologie di tubi e di installazione non ci sono più problemi di manutenzione, non ti succederà mai che ti si rompe un tubo e ti si allaga la casa.

Dal punto di vista dell'installazione, dipende molto se si tratta di una ristrutturazione o di una casa nuova. Per una casa nuova non ci sono problemi, viene progettata così e basta. Per una ristrutturazione invece può esserci qualche pensata in più da fare. Il riscaldamento a pavimento ti obbliga a rifare completamente l'impianto, bisogna tirare su tutto il pavimento vecchio fino alla base di costruzione, poi mettono un isolante, dei pannelli in polistirolo con delle fessure dove poi andranno inseriti i tubi. Sopra a questi va una rete metallica per tenere tutto fermo, e poi sopra va la colata di cemento per fare la base e il massetto, su cui poi poggiare il pavimento. Ovviamente prima di fare la colata si fa il collaudo dell'impianto, si fa entrare l'acqua e la si tiene in pressione e in temperatura per un po'. Per tutte queste operazioni si utilizzano dai 10 ai 15 cm ( a seconda si si utilizzando pannelli sottili o standard), è chiaro quindi che vanno riviste tutte le soglie di porte e finestre. Per le porte, o si alza tutta la porta (ma allora tocchi anche i muri) oppure si taglia la porta, ma bisogna vedere se è il caso, dipende tutto dalle dimensioni. Per le finestre invece bisogna stare attenti alla soglia del davanzale che per legge deve essere minimo a 1mt da terra, quindi alzando il pavimento di 10/15 cm è probabile che si debba intervenire anche lì.

Altra cosa è la caldaia, noi abbiamo dovuto metterne una più grossa e potente perchè doveva servire per i due piani della casa, può essere quindi che debba essere cambiata se quella esistente non è adeguata all'impianto.

Quando si fa una ristrutturazione di questo tipo, la normativa ti impone di installare un pannello solare per il riscaldamento dell'acqua, è chiaro che è un costo in più, però scalda abbastanza acqua per l'utilizzo dell'acqua calda in casa (ovvio che tutto dipenda da quanto sole c'è...).

In conclusione io ti dico che è stata un'ottima idea, nell'ottica di una ristrutturazione importante della casa, sono sicuramente di più i pro che i contro. Certo è che non si spende poco, tra una cosa e l'altra comunque sei obbligato a rifare tutto l'impianto, sostituire la caldaia, spaccare tutti i pavimenti e rifare completamente i rivestimenti alla fine.
 
Diabolik":27orjbtd ha detto:
ti riporto i commenti di mia sorella che ha apena finito di ristrutturare casa


Questo tipo di riscaldamento ha una gestione molto diversa da quello classico con i termosifoni, normalmente se sei in casa e hai freddo perchè il riscaldamento è spento, lo accendi e tempo 10 minuti più o meno i sifoni si sono scaldati e la casa si scalda. Con questo tipo di impianto invece no, l'impianto ci mette un po' ad arrivare a temperatura (non so dirti esattamente quanto), ma il bello è che, una volta che ha raggiunto la temperatura impostata, l'impianto si spegne, ma la temperatura rimane costante, quindi non c'è bisogno di fare "accendi" "spegni", una volta che sei in temperatura rimane più o meno fissa. Certo, questo dipende ovviamente dall'isolamento della casa, se hai finestre con gli spifferi, o se tieni tutto aperto è chiaro che la temperatura comunque dopo un po' scende.

Infatti provate a pensare se in 10 minuti deve riscaldare la casa, a che potenza deve lavorare la caldaia. Praticamente al massimo. A differenza, la caldaia a condensazione, e' sempre accesa ed entra in funzione alla minima potenza visto che al massimo deve recuperare un grado di differenza da quello impostato.
 
@squalettone
la pompa di calore con uso invernale è un buon palliativo ma per la mia esperienza non riesce a riscaldare a sufficienza, per lo meno se parliamo di modelli standard freddo/caldo e non di veri termoconvettori, inoltre mentre per il raffreddamento visto la caduta dell'aria fredda verso il basso apportano effetti immediati, nel periodo invernale prima che davvero percepisci il calore devi aspettare che si sia saturato il soffitto dove tutta l'aria calda tende a dirigersi e avrai sempre un effetto di ricaduta del freddo ovvero l'inverso di uno dei vantaggi del sistema a pavimento

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se come penso hai un solaio alto la situazione ovviamente peggiora :nod)
 
Risposte assortite:

Testa":l8mgw3mr ha detto:
Infatti provate a pensare se in 10 minuti deve riscaldare la casa, a che potenza deve lavorare la caldaia. Praticamente al massimo. A differenza, la caldaia a condensazione, e' sempre accesa ed entra in funzione alla minima potenza visto che al massimo deve recuperare un grado di differenza da quello impostato.
vero, ma solo con riscaldamento a pavimento.
Altrimenti, come nel mio caso, dove ho messo la caldaia a condensazione sui vecchi termosifoni, per far condensare i fumi e quindi far lavorare bene la caldaia a condensazione, devi lavorare con l'acqua a 30-40°C.
Che per i termosifoni non va bene.
Se tieni l'acqua a 80°C scaldi bene ma la caldaia lavora male.
In entrambi i casi (ho fatto entrambe le prove) la caldaia cmq lavora male e alla fine consumi più di prima altro che risparmio energetico, perché in un modo o nell'altro è sempre accesa, e non alla minima potenza. Quindi, IMHO,
Caldaia a condensazione = riscaldamento a pavimento
caldaia tradizionale (certo a camera stagna etc) = riscaldamento a termosifoni

Il resto sono cosa introdotte dalla legge sul risparmio energetico, fatta dai politici e quindi fatta male.

dotty":l8mgw3mr ha detto:
@squalettone
la pompa di calore con uso invernale è un buon palliativo ma per la mia esperienza non riesce a riscaldare a sufficienza, per lo meno se parliamo di modelli standard freddo/caldo e non di veri termoconvettori, inoltre mentre per il raffreddamento visto la caduta dell'aria fredda verso il basso apportano effetti immediati, nel periodo invernale prima che davvero percepisci il calore devi aspettare che si sia saturato il soffitto dove tutta l'aria calda tende a dirigersi e avrai sempre un effetto di ricaduta del freddo ovvero l'inverso di uno dei vantaggi del sistema a pavimento
se come penso hai un solaio alto la situazione ovviamente peggiora
vero e condivido.
tutto sta nell'uso che fa squalettoge della casa.
se è una casa al mare, verosimilmente di inverno non ci andrà quasi mai, e per quelle pochissime volte che ci andrà potrà anche permettersi di avere un impianto che come riscaldamento non è il massimo.
Mentre d'estate apprezzerà il condizionatore, eccome.
Tutto dipende dall'utilizzo che intende farne, e sono valutazioni che può fare solo lui.
 
am78_ud":1tp4ykpe ha detto:
Caldaia a condensazione = riscaldamento a pavimento
caldaia tradizionale (certo a camera stagna etc) = riscaldamento a termosifoni

In genere l'abbinamento è questo, proprio per i motivi di rendimento.
Come (frequento molti idraulici..) adesso, dati gli "incentivi" chi ha una caldaia vecchia se la cambia senza rifar l'impianto ($$$) monta comunque una a condensazione. Chiaro che il risparmio in gas sarà minore. Molto ma molto minore. A parità di casa o impianto. (poi ci sono mille e stramille casi diversi).

Occhio quando si danno sensazioni, a luogo, isolamento della casa e a mille altre cose.

I problemi alle gambe li davano ai tempi (forse) con le temperature elevate. Adesso non si lamenta nessuno.

Per il secco e la polvere...mmm, ne giro di case, i baffi sopra ai termosifoni sono dati anche da questo. E sui termosifoni si mettevano gli umidificatori...sul pavimento...no. In genere tali impianti si realizzano in case nuove o "risanate". Che di suo sono più salubri.
Chiaro che scaldando il pavimento l'eventuale polvere ha più possibilità di girare, magari coi termosifoni usati on-off si creano anche delle condense. E la polvere si attacca.
Il brutto vizio coi termosifoni è...ho caldo spengo, ho freddo accendo...ma lasciate sto .... di termostato dov'è. E' fatto apposta per arrangiarsi. Va bene abbassarlo di notte o quando si è via però...

Con l'impianto a pannelli radianti si tocca molto di meno il termostato. Dopo che la prima volta che sei uscito e l'hai messo al minimo...e poi al ritorno ti si è gelato il....ma ascoltare la gente mai...
Spesso gli impianti a pavimento hanno dei termostati locale per locale (sono molto più "fini") basta mettere una testina (valvola) apposta sul collettore e ogni ambiente fa da sé. Altrimenti le valvole "meccaniche" (per dire, tipo quelle coi numeri sui termosifoni "testina termostatica", non mi veniva) le regola l'idraulico nel collettore stesso (più caldo al bagno, meno le camere...).
Chiaro, nel progetto le "spire" dei tubi sono più fitte nei locali "sensibili" o quelli esposti a nord, ma rimane un'ulteriore possibilità di regolazione.
Se avete caldo in camera, non dovete gelare in sala, provate a chiedere all'idraulico.

Problemi di affidabilità :ka) qualcosa in quache caso potrà anche succedere, ma sono cose rare. In genere gli unici problemi si hanno quando qualcuno mette i fermi dietro alle porte coi fischer...(questo per la parte "murata", valvole e caldaia sono più complesse. Personalmente, almeno nella nostra zona, non concepisco chi mette la caldaia all'esterno. Poi un mese fa per farla partire ha dovuto scaldarla col phon, ma non credo sia un problema per Mad).

Per marche e affidabilità non saprei, ne vedo montare di ogni e grosse rogne in ( :scratch) 98-2012...)14 anni che "ballo" per cantieri non ce ne sono mai state. Se tutto viene posato ad hoc. Ma quello è normale.

Chiedi bene al termotecnico e digli che tipo di pavimento vuoi posare. DEVE essere a conoscenza di materiali e spessori, quelli REALI, fotte na mazza delle relazioni da allegare per accontentare la burocrazia. Deve sapere tutto, cm per cm.
Qualcuno che scaldava il soffitto del box anzichè il pavimento della cucina l'ho visto.
Ha posato del marmo "flottante", ma usiamo il materassino del brico, quello dell'ing costa il triplo Difatti costava il triplo, ma lasciava passare il calore, non lo rifletteva...altro che dar dell'asino al ns. idraulico.

Una cosa: se hai ambienti "grandi" 5 x 6, 5 x 7 o di più (capita) occorre fare dei giunti di dilatazione, ma bisogna pensarci bene prima sempre con termotecnico (in pratica c'è un'area oltre la quale il "quadrotto" va diviso, ma dipende da tante cose), piastrellista e compagnia. Onde evitare le solite vaccate dell'ultimora o peggio fessurazioni (il pavimento "dilata", si muove con l'aumentare o il diminuire della temperatura. Notato che vicino ai muri, sui lavori fatti "a regola" viene utilizzato il silicone oppure non si stucca il "sotto" dello zoccolino?)
Non metto in dubbio che molti diranno: non l'ho mai visto :ka) a volte il culo aiuta. Magari è sotto al mobile...

Per i "sottofondisti" fai da te...c'è un "additivo" apposito da aggiungere alla sabbia e cemento del massetto, giusto per non far spaccar tutto...(per fortuna in "genere" è portato dagli idraulici coi pannelli.

Un ultima cosa, forse ho letto male sopra io:
Pannello solare....scalda l'acqua e si abbina anche al riscaldamento a pavimento
Pannello fotovoltaico (volgarmente detto solare, so poco di elettricità)...fa corrente, non c'entra col riscaldamento. In svizzera si scaldano tanto con la corrente, ma non costa come qui.

Chiaro che su case di classe A o A+ mi pare li vedete entrambi
 
quella dei battiscopa non stuccati o siliconati mi era nuova :jaw) meno male che me lo hai detto...cosi vedo pure a casa mia di farli a quel modo :OK)
 
Bè i battiscopa solo se vengono realizzati con le piastrelle (se no o salta via lo stucco dalla fuga o si staccano le piastrelle dal muro o.....va a fortuna).
Se si usano quelli in legno...non c'è problema.

Eccellente...ehhhhh non esageriamo. Diciamo che e' anche più facile vedere gli errori degli altri. D'altronde a noi compete in genere solo il massetto che "ingloba" le serpentine, quindi tutto "il contorno" lo guardiamo "da fuori". Sbagli compresi (e relativi rifacimenti) Sbagliando s'impara...(ma mica tutti...).

Inoltre dato che come Impresa devi dare al committente dieci anni di garanzia (e al nostro piccolo livello, la faccia è tutto, la perdi senza dover tirare in ballo l'avvocato) "difficilmente" si lasciano le cose al caso. Se ne parla già a livello di struttura con progettista e d.l., per poi arrivare alla fine ed essere bruciati con gli spessori..."lo so che me l'avevate detto, ma il cliente..."
Ehh, è difficile dire che colore di piastrella vuoi mettere...quando vieni in cantiere e vedi le fondazioni...ma se poi invece delle piastrelle vuoi il marmo...occorre saperlo prima, non puoi lasciare 30 cm di "pavimento" perchè non si sa mai...
La vaccata capita, per carità, mica siamo ...... Ma errori di concetto...non sono più concessi. La fortuna del dover fare le certificazioni energetiche è che quantomeno si studiano "come si dovrebbero" dispersioni, isolanti ecc. Fino a qualche anno fa ti facevano far le cose spesso a caso. "da mio zio...l'arch..."
"Ma quello fa pagar di meno" :ka)
Ogni "casa" è una cosa a sè, anche se ha lo stesso "disegno". Basta variare l'esposizione.

Io posso "parlare" dell'affidabiltà delle tubazioni all'interno del massetto. (Non è mai capitato di far riparazioni, salvo quando per qualche motivo si è andati fisicamente a danneggiare il tubo)
Ma se volete qualche nozione corretta sull'impianto e sulla caldaia è meglio sentire un termotecnico quantomeno.
 
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