Petrolio: l'OPEC non aumenterà la produzione. Quotazioni verso i 100 dollari al barile
Ecco una notizia che, di questi tempi, non piacerà a nessuno. Lo sceicco Ahmed al-Abdullah al-Sabah, ministro del petrolio del Kuwait, ha dichiarato che l’OPEC non ha alcuna intenzione di aumentare la produzione di petrolio per consentire una diminuzione del prezzo del greggio. Ma c’è di più. Sempre per voce dello sceicco kuwaitano, il cartello sarebbe disposto ad un’eventuale aumento in futuro della produzione, ma solo se le quotazioni del petrolio raggiungeranno nuovamente la soglia dei 100 dollari al barile.
Abituati già da tempo a questo tipo di annunci e anticipazioni, immaginiamo che il petrolio - ora quotato intorno ai 70 dollari al barile - tornerà presto ai valori di 100 dollari e anche oltre, come avvenuto nel recente passato. La scelta dell’OPEC di indirizzare le quotazioni verso valori a tre cifre è spinta dalla grande capacità di ritorno finanziario che detiene il petrolio e non da un aumento di richieste del greggio stesso.
Guardando in Casa nostra, è ovvio che apprendiamo queste notizie con una certa preoccupazione. Già nei giorni scorsi, i carburanti hanno fatto registrare il record annuale e si tratta solo dell’inizio. L’estate è alle porte e, come ogni anno, si assisterà ad un aumento quasi fisiologico. Con le previsioni paventate da Ahmed al-Abdullah al-Sabah e la facilità che le compagnie petrolifere hanno ad aumentare parallelamente il prezzo di benzina e gasolio, ci attendono giorni difficili e un’estate infuocata quasi quanto quella dell’anno passato, con la verde a quota 1,60 al litro. Speriamo bene…
Autoblog.com
Complimenti a tutti......dal primo all'ultimo :KO) :KO) :KO) :KO) :KO) :KO) :KO) :KO) :KO)
Benzina e Petrolio: si va delineando uno scenario incomprensibile
Quotazioni del petrolio in leggero ribasso, prezzi dei carburanti in aumento. E’ questo lo scenario che si va delineando in questo periodo e che, molto probabilmente, interesserà tutta l’estate. In un anno, il prezzo di un barile di petrolio è sceso da 144 a 67 dollari, ma i prezzi alla pompa sono tornati ai massimi di qualche mese fa. Proprio stamattina, risultano in calo le quotazioni del greggio sul mercato elettronico after hours di New York. In poche parole, il petrolio che verrà consegnato ad agosto vale 66,37 dollari al barile.
La situazione diventa incomprensibile alla luce delle dichiarazioni rilasciate dalle associazioni a difesa del consumatore. Infatti, secondo Carlo Rienzi, presidente di Codacons, “i listini della benzina raggiungeranno quota 1,5 euro al litro entro il mese di agosto, grazie al famoso gioco della doppia velocità messo in atto dai petrolieri”. Se si dovesse verificare questa situazione, ci troveremmo di fronte ad un paradosso, perché il costo dei carburanti sarebbe quasi pari allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante il prezzo del petrolio che le compagnie raffineranno ad agosto sia quello registrato nella giornata di oggi.
Inoltre, Rienzi ha aggiunto che “finora il Governo non ha fatto nulla per punire le speculazioni sui prezzi dei carburanti e non crediamo abbia intenzione di intervenire a tutela delle famiglie. Non ci resta che sperare nell’intervento dell’Antitrust o della magistratura per evitare che le nostre previsioni diventino una triste realtà”.
Cioè ma vi rendete conto? :nono02) :nono02) :nono02)