Che bomba... me la farei subito... molto buono anche il prezzo.
Porto, Circuito di Braga - Visto il passato illustre, dalla precedente Clio Renault Sport alla indimenticabile Williams, era prevedibile una versione vitaminizzata della nuova compatta francese. Addirittura, in questo caso, la versione sportiva era stata presentata sotto forma di prototipo per anticipare le linee della nuova Clio, lasciando chiaramente intendere una certa velleità corsaiola.
I tecnici d'oltralpe ci sono andati giù pesanti: motore 2.0 aspirato da 200 cavalli, aerodinamica raffinata e prestazioni dinamiche di altissimo livello.
Quale posto migliore per saggiarne le doti, se non un bel circuito? Siamo volati fino a Porto, per poi trasferirci all'Autodromo di Braga dove, tra una sosta al muretto ed un giro in kart, abbiamo avuto modo di apprezzare il lavoro svolto dal reparto Sport di Renault.
Un'abitudine, quella delle prove in pista, che dovrebbe diventare consuetudine per vetture di questo genere: solo tra i cordoli, in totale sicurezza, si riescono a saggiare le doti di auto dalla spiccata indole sportiva.
Briatore docet
La nuova Renault Clio RS adotta, per la prima volta nel suo segmento, l'estrattore d'aria posteriore finora appannaggio esclusivo di sportive ben più blasonate (e costose). Una soluzione che offre ottime doti dinamiche, ottenute sfruttando il know-how derivante dalle competizioni, come la Formula 1, che vedono la casa francese impegnata con successo. Il carico generato dal deviatore posteriore è pari a circa 40 kg ad andatura autostradale (130 km/h).
A conferma del lavoro svolto in questo senso anche le prese d’aria disposte dietro i passaruota anteriori, in grado di smaltire il calore prodotto dall’impianto frenante anteriore: il flusso di aria calda espulso allevia oltretutto le turbolenze create dai parafanghi sporgenti, migliorando notevolmente l'efficenza della carrozzeria. Il contributo estetico, poi, non è affatto spiacevole!
100 CV/litro
A parte la potenza, comunque ottima in rapporto alla cubatura, merita un plauso il valore di coppia, ben 215 Nm a 5.550 giri: una spinta consistente, valorizzata dal cambio sportivo a sei marce con rapportatura accorciata. Il motore a quattro cilindri deriva dal 2.0 16V che equipaggiava la precedente Clio Renault Sport. Le modifiche sostanziali sono state mirate al riempimento ottimale delle camere di scoppio, con l’intento di migliorare la combustione e con essa gli output prestazionali. I condotti di aspirazione sono stati rivisti nella forma e nella sezione, adottando al contempo un variatore di fase continuo che adegua i movimenti delle valvole al regime di rotazione. Le valvole stesse beneficiano di una alzata maggiore, 11,5 mm contro una media di circa 9, piuttosto "estrema" per una vettura di serie.
Sul fronte del comfort si segnalano i rivestimenti acustici di scarico e pianale, che riducono la rumorosità mantenendo comunque un sound generosamente sportivo. Anche il motore è stato modificato in questo senso, con contrappesi di equilibratura sull’albero per ridurre le vibrazioni fastidiose e gli attriti. Il cambio, infine, è il primo nato dalla collaborazione Renault-Nissan. Denominata TL4, questa trasmissione a sei marce presenta rapporti accorciati ed innesti precisi: quel che ci vuole per sfruttare al meglio i 215 Nm erogati dal 2.0 litri francese.
Allacciate le cinture…
I risultati parlano chiaro, Renault Clio RS scatta da 0 a 100 orari in 6,9 secondi, e raggiunge il chilometro con partenza da fermo in 27,5 secondi. La velocità massima, infine, non risulta troppo penalizzata dal cambio ravvicinato con un picco di 215 orari. Valori ben bilanciati che privilegiano lo scatto e la risposta ai comandi pur consentendo velocità ben al di sopra dei limiti vigenti sulle nostre strade.
Anche se suona strano parlarne in un contesto di questo tipo, Clio RS vanta uno dei consumi più bassi tra le compatte sportive, con i suoi 8,9 ogni 100 chilometri nel ciclo misto.
Su strada
Il trasferimento dall'aeroporto al circuito è stato archiviato come la più semplice delle formalità. Percorso prettamente autostradale, dove abbiamo apprezzato l'ottima stabilità di Clio RS e l'eccezionale potenza frenante. I presupposti per una sessioni di giri ad alto tasso di adrenalina si sono creati alla prima ripartenza: il quattro cilindri francese risponde con grinta e prontezza, spingendo bene fino ai 4.000 giri per poi esibirsi in un allungo motociclistico fino a quota 7.500. Il cartello tondo con la cifra "120" ci invita a desistere... avremo modo in seguito di sfogarci.
Giunti al Circuito di Braga, veniamo accolti dalle due "sorelline" scatenate: una Renault Clio RS rossa fiammante, come quella da cui siamo appena scesi, e la versione Clio Cup, gialla, visivamente molto più ribassata ed incattivita dai cerchi Speedline bianchi e dalla presa d'aria sul tetto. Un'occhiata agli interni della versione pronto corsa mette in luce un'abitacolo completamente spoglio, gli unici accessori sono quelli che servono. Un robusto roll-bar, il selettore del cambio sequenziale Sadev, un piccolo volante ed il sedile a guscio da gara. Veramente cattiva!
In circuito
Sulla pit lane dell'autodromo ci aspettano invece sei Renault Clio RS, assortite nei colori rosso (appariscente ma molto bello) e blu. Davanti a tutte, una curiosa safety car, rigorosamente nera ed ovviamente Clio RS, che ci accompagna nel primo giro di riscaldamento. La vettura ruggisce appena fuori dai box, quando ci immettiamo nel lungo rettilineo. La prima curva è una destra secca, da affrontare con decisione per poi inserire la vettura nella doppia sinistra successiva: ottima la trazione in uscita di curva, alla pari dell'impianto frenante che conferma in pieno l'impressione ricavata dal tragitto stradale.
Piccolo allungo, tutto in terza, e di nuovo una brusca frenata per una destra che "ritorna" e si immette su una sinistra in cui si inizia a dare il gas a centro curva, per poi sfruttare il cordolo in uscita. Gli alleggerimenti del posteriore, che possono intimorire i meno smaliziati, sono invece un toccasana per favorire l'inserimento in curva: se gestiti in maniera corretta (senza oltrepassare i limiti) possono ridurre notevolmente il gap rispetto ad una trazione posteriore.
Il sottosterzo c'è, sia chiaro, ma va cercato con bruschi comandi sul gas. L'avantreno di derivazione Megane Sport mette in luce un'ottima taratura sportiva e rende Clio RS reattiva nei cambi di direzione. Un'altro allungo, dove si inserisce la quarta, ed affrontiamo una chicane che la Clio affronta con disinvoltura, quasi a voler mettere in mostra la sua agilità da ballerina classica. Le due curve che immettono sul rettilineo finale vanno raccordate per ottenere una buona uscita e, di conseguenza, una buona velocità di punta. Si scaricano 2 marce sul rettifilo, per poi ritrovarsi in quinta a circa 190 orari alla prima staccata.
Nel complesso una prova ottima: Renault Clio RS è veloce, reattiva e divertente, con un motore molto pronto (specie sopra quota 4.000) ed una frenata da sportiva di razza. Il telaio, allargato rispetto a Clio "normale" ed addirittura allungato di 1 cm nel passo, fa valere la raffinatezza delle sospensioni: nessuna reazione inaspettata, retrotreno sensibile ma molto piacevole per il pilota esperto, senza diventare comunque rischioso di fronte ad una guida meno tecnica.
Dr. Jekyll & Mr. Hyde
Renault Clio RS è il classico esempio di vettura dalla doppia anima. Su strada, magari nella discreta colorazione nera, si lascia condurre mansueta e sorniona. Su pista, rossa, coi sedili Recaro ed i cerchi Speedline bianchi da 17 pollici, tira fuori le unghie e morde l'asfalto, mettendo in seria difficoltà concorrenti con qualche cavallo in più.
Dopo aver giudicato positivamente il lavoro meccanico svolto su Renault Clio, accontentiamo anche i designer promuovendo a pieni voti gli interventi estetici. Un soft tuning evidente ma non esagerato, che appaga l'occhio dello sportivo senza offendere lo sgurado dell'automobilista più tradizionale. Bravi!
Per la pista: Renault Clio Cup
Come la sua antenata, anche la nuova Renault Clio RS viene proposta in versione pronto-corsa. Clio Cup estremizza l’animo sportivo della compatta francese: cerchi Speedline da 17, pneumatici Michelin specifici, roll bar, sedili profilati e leva del cambio al volante trasformano una vettura stradale in vera e propria belva da circuito.
Il motore beneficia di una nuova gestione elettronico e di un filtro aria specifico, che ne innalza la potenza a 205 cavalli e la coppia a 223 Nm. La trasmissione è sequenziale a sei rapporti, appositamente studiata per questo modello.
La nuova Renault Clio Cup debutterà quest’anno nei campionati monomarca organizzati in Italia, Francia e Spagna, per poi sostituire definitivamente il precedente modello nel 2007.
Quanto costa?
La commercializzazione di Renault Clio RS in Italia inizierà a luglio, ad un prezzo di 22.800 euro. Un valore incredibilmente competitivo, se relazionato alle caratteristiche tecniche di questa piccola sportiva che si prende il lusso di “bastonare” rivali ben più inflazionate. Se possiamo consigliare un optional, decisamente i sedili Recaro sportivi: belli da vedere e valorizzanti per una vettura che trova tra i cordoli il suo terreno ideale.
Stesso dicasi per la versione Cup, proposta a 36.000 euro: non sono affatto molti per una vettura pronta alla pista.
infomotori.com
Porto, Circuito di Braga - Visto il passato illustre, dalla precedente Clio Renault Sport alla indimenticabile Williams, era prevedibile una versione vitaminizzata della nuova compatta francese. Addirittura, in questo caso, la versione sportiva era stata presentata sotto forma di prototipo per anticipare le linee della nuova Clio, lasciando chiaramente intendere una certa velleità corsaiola.
I tecnici d'oltralpe ci sono andati giù pesanti: motore 2.0 aspirato da 200 cavalli, aerodinamica raffinata e prestazioni dinamiche di altissimo livello.
Quale posto migliore per saggiarne le doti, se non un bel circuito? Siamo volati fino a Porto, per poi trasferirci all'Autodromo di Braga dove, tra una sosta al muretto ed un giro in kart, abbiamo avuto modo di apprezzare il lavoro svolto dal reparto Sport di Renault.
Un'abitudine, quella delle prove in pista, che dovrebbe diventare consuetudine per vetture di questo genere: solo tra i cordoli, in totale sicurezza, si riescono a saggiare le doti di auto dalla spiccata indole sportiva.
Briatore docet
La nuova Renault Clio RS adotta, per la prima volta nel suo segmento, l'estrattore d'aria posteriore finora appannaggio esclusivo di sportive ben più blasonate (e costose). Una soluzione che offre ottime doti dinamiche, ottenute sfruttando il know-how derivante dalle competizioni, come la Formula 1, che vedono la casa francese impegnata con successo. Il carico generato dal deviatore posteriore è pari a circa 40 kg ad andatura autostradale (130 km/h).
A conferma del lavoro svolto in questo senso anche le prese d’aria disposte dietro i passaruota anteriori, in grado di smaltire il calore prodotto dall’impianto frenante anteriore: il flusso di aria calda espulso allevia oltretutto le turbolenze create dai parafanghi sporgenti, migliorando notevolmente l'efficenza della carrozzeria. Il contributo estetico, poi, non è affatto spiacevole!
100 CV/litro
A parte la potenza, comunque ottima in rapporto alla cubatura, merita un plauso il valore di coppia, ben 215 Nm a 5.550 giri: una spinta consistente, valorizzata dal cambio sportivo a sei marce con rapportatura accorciata. Il motore a quattro cilindri deriva dal 2.0 16V che equipaggiava la precedente Clio Renault Sport. Le modifiche sostanziali sono state mirate al riempimento ottimale delle camere di scoppio, con l’intento di migliorare la combustione e con essa gli output prestazionali. I condotti di aspirazione sono stati rivisti nella forma e nella sezione, adottando al contempo un variatore di fase continuo che adegua i movimenti delle valvole al regime di rotazione. Le valvole stesse beneficiano di una alzata maggiore, 11,5 mm contro una media di circa 9, piuttosto "estrema" per una vettura di serie.
Sul fronte del comfort si segnalano i rivestimenti acustici di scarico e pianale, che riducono la rumorosità mantenendo comunque un sound generosamente sportivo. Anche il motore è stato modificato in questo senso, con contrappesi di equilibratura sull’albero per ridurre le vibrazioni fastidiose e gli attriti. Il cambio, infine, è il primo nato dalla collaborazione Renault-Nissan. Denominata TL4, questa trasmissione a sei marce presenta rapporti accorciati ed innesti precisi: quel che ci vuole per sfruttare al meglio i 215 Nm erogati dal 2.0 litri francese.
Allacciate le cinture…
I risultati parlano chiaro, Renault Clio RS scatta da 0 a 100 orari in 6,9 secondi, e raggiunge il chilometro con partenza da fermo in 27,5 secondi. La velocità massima, infine, non risulta troppo penalizzata dal cambio ravvicinato con un picco di 215 orari. Valori ben bilanciati che privilegiano lo scatto e la risposta ai comandi pur consentendo velocità ben al di sopra dei limiti vigenti sulle nostre strade.
Anche se suona strano parlarne in un contesto di questo tipo, Clio RS vanta uno dei consumi più bassi tra le compatte sportive, con i suoi 8,9 ogni 100 chilometri nel ciclo misto.
Su strada
Il trasferimento dall'aeroporto al circuito è stato archiviato come la più semplice delle formalità. Percorso prettamente autostradale, dove abbiamo apprezzato l'ottima stabilità di Clio RS e l'eccezionale potenza frenante. I presupposti per una sessioni di giri ad alto tasso di adrenalina si sono creati alla prima ripartenza: il quattro cilindri francese risponde con grinta e prontezza, spingendo bene fino ai 4.000 giri per poi esibirsi in un allungo motociclistico fino a quota 7.500. Il cartello tondo con la cifra "120" ci invita a desistere... avremo modo in seguito di sfogarci.
Giunti al Circuito di Braga, veniamo accolti dalle due "sorelline" scatenate: una Renault Clio RS rossa fiammante, come quella da cui siamo appena scesi, e la versione Clio Cup, gialla, visivamente molto più ribassata ed incattivita dai cerchi Speedline bianchi e dalla presa d'aria sul tetto. Un'occhiata agli interni della versione pronto corsa mette in luce un'abitacolo completamente spoglio, gli unici accessori sono quelli che servono. Un robusto roll-bar, il selettore del cambio sequenziale Sadev, un piccolo volante ed il sedile a guscio da gara. Veramente cattiva!
In circuito
Sulla pit lane dell'autodromo ci aspettano invece sei Renault Clio RS, assortite nei colori rosso (appariscente ma molto bello) e blu. Davanti a tutte, una curiosa safety car, rigorosamente nera ed ovviamente Clio RS, che ci accompagna nel primo giro di riscaldamento. La vettura ruggisce appena fuori dai box, quando ci immettiamo nel lungo rettilineo. La prima curva è una destra secca, da affrontare con decisione per poi inserire la vettura nella doppia sinistra successiva: ottima la trazione in uscita di curva, alla pari dell'impianto frenante che conferma in pieno l'impressione ricavata dal tragitto stradale.
Piccolo allungo, tutto in terza, e di nuovo una brusca frenata per una destra che "ritorna" e si immette su una sinistra in cui si inizia a dare il gas a centro curva, per poi sfruttare il cordolo in uscita. Gli alleggerimenti del posteriore, che possono intimorire i meno smaliziati, sono invece un toccasana per favorire l'inserimento in curva: se gestiti in maniera corretta (senza oltrepassare i limiti) possono ridurre notevolmente il gap rispetto ad una trazione posteriore.
Il sottosterzo c'è, sia chiaro, ma va cercato con bruschi comandi sul gas. L'avantreno di derivazione Megane Sport mette in luce un'ottima taratura sportiva e rende Clio RS reattiva nei cambi di direzione. Un'altro allungo, dove si inserisce la quarta, ed affrontiamo una chicane che la Clio affronta con disinvoltura, quasi a voler mettere in mostra la sua agilità da ballerina classica. Le due curve che immettono sul rettilineo finale vanno raccordate per ottenere una buona uscita e, di conseguenza, una buona velocità di punta. Si scaricano 2 marce sul rettifilo, per poi ritrovarsi in quinta a circa 190 orari alla prima staccata.
Nel complesso una prova ottima: Renault Clio RS è veloce, reattiva e divertente, con un motore molto pronto (specie sopra quota 4.000) ed una frenata da sportiva di razza. Il telaio, allargato rispetto a Clio "normale" ed addirittura allungato di 1 cm nel passo, fa valere la raffinatezza delle sospensioni: nessuna reazione inaspettata, retrotreno sensibile ma molto piacevole per il pilota esperto, senza diventare comunque rischioso di fronte ad una guida meno tecnica.
Dr. Jekyll & Mr. Hyde
Renault Clio RS è il classico esempio di vettura dalla doppia anima. Su strada, magari nella discreta colorazione nera, si lascia condurre mansueta e sorniona. Su pista, rossa, coi sedili Recaro ed i cerchi Speedline bianchi da 17 pollici, tira fuori le unghie e morde l'asfalto, mettendo in seria difficoltà concorrenti con qualche cavallo in più.
Dopo aver giudicato positivamente il lavoro meccanico svolto su Renault Clio, accontentiamo anche i designer promuovendo a pieni voti gli interventi estetici. Un soft tuning evidente ma non esagerato, che appaga l'occhio dello sportivo senza offendere lo sgurado dell'automobilista più tradizionale. Bravi!
Per la pista: Renault Clio Cup
Come la sua antenata, anche la nuova Renault Clio RS viene proposta in versione pronto-corsa. Clio Cup estremizza l’animo sportivo della compatta francese: cerchi Speedline da 17, pneumatici Michelin specifici, roll bar, sedili profilati e leva del cambio al volante trasformano una vettura stradale in vera e propria belva da circuito.
Il motore beneficia di una nuova gestione elettronico e di un filtro aria specifico, che ne innalza la potenza a 205 cavalli e la coppia a 223 Nm. La trasmissione è sequenziale a sei rapporti, appositamente studiata per questo modello.
La nuova Renault Clio Cup debutterà quest’anno nei campionati monomarca organizzati in Italia, Francia e Spagna, per poi sostituire definitivamente il precedente modello nel 2007.
Quanto costa?
La commercializzazione di Renault Clio RS in Italia inizierà a luglio, ad un prezzo di 22.800 euro. Un valore incredibilmente competitivo, se relazionato alle caratteristiche tecniche di questa piccola sportiva che si prende il lusso di “bastonare” rivali ben più inflazionate. Se possiamo consigliare un optional, decisamente i sedili Recaro sportivi: belli da vedere e valorizzanti per una vettura che trova tra i cordoli il suo terreno ideale.
Stesso dicasi per la versione Cup, proposta a 36.000 euro: non sono affatto molti per una vettura pronta alla pista.
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