Diabolik":38pod4le ha detto:
no, come diceva Santo la legge dice che il tachimetro deve segnare obbligatoriamente una velocità almeno maggiore di quella reale, ma non impone una percentuale di scarto.
Vediamo un po’ come si potrebbe fare a far in modo che la velocita’ segnata dal tachi sia sicuramente superiore a quella reale....
Ci sono due modi:
1) aggiunge tot km/h fissi
2) aggiunge tot km/h variabili (in base ad una percentuale )
Tu propendi per la (1) (e sottointeso che quest’aggiunta e’ dovuta al fatto che tutti i tachi sono sballati, ok? Come tutti gli strumenti di misura... senza scomodare il povero Heisenberg, se la lettura del tachimetro fosse esatta, non avrebbe senso aggiungere un po’ di km/h)
Secondo Santo un errore relativo plausibile di ogni tachimetro e’ di circa 4-8%... prendiamo, per esempio, 6%.... valore assolutamente plausibile.
Questo vuol dire che, se per esempio leggi sul tachi 100 km/h, potresti, in realta’, fare dai 94 ai 106. Quindi, la legge dovrebbe imporre, in questo caso, un aumento di almeno 6 km/h per far si che il tachi possa segnare sempre una vel almeno maggiore.
Quindi il tachi andrebbe starato per legge di almeno 6+un qualcosa.
Per te non impone una percentuale di scarto, quindi questo valore dovrebbe essere cmq giusto.. be’.... secondo me si intuisce che difficilmente sara’ sempre corretto e quindi, come dice Santo, se i tachi devono avere un errore relativo max (ovviamente da leggi sulle omologazione) di tot%, allora sara’ quel tot% che la casa costruttrice dovra’ aggiungere per far in modo che, se l’errore “istantaneo” e' “massimamente negativo”, allora il tachi non possa segnare una vel minore di quella reale.
Diabolik":38pod4le ha detto:
no, la legge non si tutela affatto contro i tachimetri sballati
Occhio che questa frase non c’entra nulla con il discorso degli autovelox successivo, spero non sia stata confusa.
La legge si tutela sui tachi “sballati” (sballati non e’ messo in senso “dispregiativo”! l’ho messo come sinonimo di “reali”). La legge, secondo me!, si tutela dai tachimetri che potrebbero segnare meno della reale velocita’ (e questo e’ anche comprensibile).
Diabolik":38pod4le ha detto:
Ciascun apparecchio di rilevazione della velocità ha un suo margine di errore x% (probabilmente 3 volte la deviazione standard)
Come diceva un mio amico: “il buon Gauss, prima o poi, viene sempre fuori”.
Era un patito.... faceva un discorso del tipo “tutte le dimostrazioni portano a qualcosa trovato e/o studiato da Gauss”.... ovviamente per scherzo!
Continuo la risposta qui, ma essenzialmente rispondo anche a Santo.
La mia tesi era che, sia nel caso della differenza tachi/GPS, sia nel caso della differenza tachi/autovelox, si sommano, da ciascun lato, due errori relativi.
Vi faccio un esempio:
Passo davanti a un autovelox omologato con uno scarto del 3% (ovviamente in modulo): se l’apparecchio segna 150 km/h questo, come dici tu, vuol dire che (gaussianamente parlando) ho il 99,9... probabilita’ su cento che la mia vel reale stia tra 146 e 154 km/h.
Ora: io potrei benissimo andare a 154!
Ma..... la velocita’ che mi viene contestata e’ di 150-5%..... quindi 142!
(Uso il valore del 5% indicato da Santo che credo sia proprio quello corretto per legge)
La differenza max non e’ piu’ del 5%..... ma e’ del 5% + 3% = 8%! Ci sono due scarti da sommare..... ovviamente nel caso piu’ “favorevole” di un errore del 3%. (che ovviamente diventerebbe “sfavorevole” nel caso del tachimetro dell’auto, in quanto a tutti farebbe piacere che il proprio tachi segnasse il piu’ possibile la vel giusta)
Tu stai facendo i 154 (e non i 150 che segna l’autovelox), ma per le forze di PS sei “imputabile” di fare “solo” 142.
Come detto: bisogna considerare due tipi di scarti, non uno...
Il fatto di impostare il calcolo sulla base del valore letto dall’autovelox (o tachimetro che sia, il discorso che volevo fare era generale sul sistema di misurazione con tachi o GPS o autovelox) secondo me e’ errato perche’ bisogna partire dal presupposto che esso stesso e’ errato.
Lo stesso identico discorso vale quindi, ritornando IT, per le differenze tachimentro /GPS: i tuoi 154 reali, il tachimetro potrebbe benissimo segnarli come 166 (ho usato dinuovo un 5+3.... non so i valori esatti).
Rissumento:
1) vel reale: 154
2) il tachi sballa di un +3% deltutto casualmente => 158
3) per legge viene aggiunto un 5% => il tachi segna 166
4) il GPS sballa di un 1% => puo’ indicare da 152 a 155
5) l’autovelox, come detto prima, fortuitamente legge un 150
6) a questo 150 bisogna togliere un 5% => vel per le FdO di 142
Il nocciolo e’ che le “starature” imposte per legge ai tachimetri e agli autovelox (in questo caso e’ una “staratura virtuale”) ma non ai GPS possono portare a differenze di lettura notevoli se casualmente sono in segno concordi con quelle reali!
Scusate di nuovo per ‘sto msg veramente lunghissimo, ma e’ un discorso che reputo interessante!
Saluti a tutti,
Marco.