Ciao a tutti,
finalmente sono riuscito a guidare in pista la Giulia Quadrifoglio :love) ...una delle cose che mi restavano da fare nella vita ...vi lascio qualche impressione. Tenete conto che, anche se sono molto appassionato di motori, non sono uno che fa i track-days e tanto meno un pilota. Normalmente guido una BMW Serie 5 E60, quella disegnata da Bangle per intenderci (per mancanza di concorrenti credibili in questa tipologia di automobili, per così dire :lol: ...almeno fino alla nascita della Giulia). Come credo molti di noi, aspettavo questa macchina da tempo immemore, un'Alfa con i fiocchi e la trazione dalla parte giusta. Una caratteristica tecnica che personalmente ritengo imprescindibile per costruire berline sportive di razza.
Da semplice appassionato, vi dirò che nonostante sia un'auto fantastica credo sia veramente troppa roba da utilizzare sulle strade di tutti i giorni. Quì siamo a un livello di prestazioni veramente elevato, impossibile da sfruttare anche solo parzialmente su strada aperta ...spero levino il super-bollo e sono contento di averla guidata ma ora so che è inutile sognarla; non sono uno che colleziona cose solo per il gusto di averle ...voglio usarle, quindi una Veloce adesso sono sicuro che basta e avanza.
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Dopo aver provato la versione della Giulia per i comuni mortali, all'epoca del lancio sul mercato, ho finalmente trovato l'occasione giusta per fare qualche giro di pista con la Quadrifoglio.
Nonostante conosca il circuito per averci corso sia in moto che in macchina salgo sulla Giulia Q con parecchio timore reverenziale, convinto del fatto che la pista di Franciacorta non sia esattamente il terreno ideale di caccia per la Quadrifoglio (è un circuito bello ma abbastanza corto e non velocissimo). Parto dai box pelando il gas, accompagnato dal borbottio sommesso del V6 bi-turbo, e subito mi accorgo di quanta potenza ci sia sotto il cofano: a ogni minima pressione sull'acceleratore corrisponde un fiume di coppia che si scarica sul retrotreno. Imbocco l'uscita in pista e, a una pressione più convinta, trovo una furia. Il pedale sembra collegato direttamente alle turbine da quanto poco lag si percepisce (praticamente nullo). L'erogazione, anche se molto esuberante, è molto pulita e progressiva, ben dosabile e lascia presagire di essere alla guida di una sportiva che sa essere anche docile (a suo modo). D'altronde, per i più avvezzi ai numeri, il grafico della coppia parla chiaro: a 1.500 rpm ci sono già 400 NM, a 2.000 sono già 550 NM, da 2.500 rpm a 5.000 rpm sono 580 NM costanti come un fuso, per poi scendere gradualmente (ma a 6.500 rpm sono ancora 400 NM !).
Lascio sfilare chi arriva lanciato da dietro e affronto la prima curva un po' guardingo. Ritrovo subito il fantastico feeling con lo sterzo che hanno tutte le Giulia: il comando è molto diretto, di una precisione chirurgica, e ti consente di mettere la macchina esattamente dove vuoi. Le correzioni sono sempre facili, naturali. Se proprio devo trovargli un piccolo difetto, direi che è un pò leggero per la guida sportiva. In ogni caso non è cosa fastidiosa e la confidenza si stabilisce subito.
Primo giro di pista per prendere le misure alla macchina e poi comincio a pestare. Ritardo le frenate (tanto questi carbo-ceramici fermerebbero in un istante anche un treno lanciato a 300 km/h ...quando pensi di avere esagerato, loro ti fermano comunque), entro cattivo, salgo sui cordoli, affondo senza ritegno in uscita ma la macchina non fa una piega. La Giulia ha limiti veramente molto elevati e quando li si avvicina la macchina rimane comunque progressiva, mai scorbutica. 500 cv che finiscono a terra sempre molto bene :A) . Anche con i controlli inseriti (un livello sotto al RACE) c'è tanto spazio per divertirsi. L'intervento dell'elettronica arriva sempre al momento giusto, solo dopo aver messo la macchina in crisi, o per eccesso di coppia o perché di traverso. Una sensazione bellissima e rassicurante che ti fa capire di poter sfruttare a fondo la Giulia nonostante l'esuberanza del propulsore. Grazie a queste qualità di guida, si instaura subito un feeling pazzesco: anche chi non è un pilota come il sottoscritto si sente subito a suo agio. In questo si vede il DNA comune a tutte le Giulia; anche con la “piccola” 2.2 JTD avevo trovato un grandissimo feeling dopo pochi metri.
Per regolamento non ho potuto guidare in modalità RACE, ovvero senza controlli elettronici (d'altronde non si tratta di un corso di guida veloce ma solo di un'esperienza di guida in pista, frequentato da molta gente comune che ci viene per poter dire di aver guidato una Lamborghini), ma francamente, anche se mi rimane la curiosità, non ne ho sentito tutta questa necessità. La macchina è veramente molto veloce, efficacie e divertente anche in Dynamic. Immagino che in modalità RACE, per chi non guida normalmente in pista, ci possa anche scappare l'errore, quello che ti fa perdere il controllo della vettura. Le accelerazioni che si raggiungono in tutte le condizioni, anche in curva, in pochissimi metri sono veramente elevate. In fondo al rettilineo credo si passino di slancio i 200 km/h nonostante sia abbastanza breve.
...e quì faccio un piccolo inciso, sollevando un dubbio che voi alfisti potete aiutarmi a chiarire ...ho detto di aver corso in modalità Dynamic ma rivedendo il camera-car mi sono accorto che a un certo punto il co-pilota (istruttore), alla mia richiesta di togliere i controlli, mettendo mano al DNA, ha fatto comparire l'infografica con il disegno della trasmissione colorata in rosso ...eppure la potenza veniva tagliata di tanto in tanto ...quindi, correggetemi se sbaglio, suppongo esista una modalità RACE con i controlli inseriti parzialmente ...oppure una modalità Dynamic più libera ...non so cosa pensare
In ogni caso, come dicevo, si apprezza appieno la vettura anche in Dynamic. Grande merito va senz'altro alla messa a punto, all'autotelaio e a quel differenziale magico a controllo elettronico che, riuscendo a inviare in modo (predittivo) indipendente sulle due ruote la coppia, non fa mai scomporre più del dovuto il retrotreno. Si possono affrontare curve e contro-curve con una guida veramente aggressiva sicuri di vedere la Giulia tenere sempre la traiettoria impostata ...e con quasi 600 NM di coppia e 500 cv sotto il pedale, è una cosa per niente scontata, come sapete.
Il cambio è un “classico” automatico a convertitore di coppia ma sembra un sequenziale a doppia frizione da quanto è veloce: le marce vengono sparate dentro una dopo l'altra (“sparate” è il termine corretto!), senza soluzione di continuità nell'erogazione del motore; solo gli scoppi che arrivano dai quattro scarichi tradiscono le cambiate (solo leggermente più lente in scalata). E' un cambio che ti fa trovare sempre nella marcia giusta in ogni situazione. Evidentemente è stata fatta una messa a punto veramente fenomenale: fa esattamente quello che faresti tu, ma molto più velocemente. Per dirla tutta non ho sentito nemmeno la necessità di utilizzare i paddles al volante. Questo componente meccanico, forse più degli altri, ti fa veramente capire di quale livello di sofisticazione sia dotata questa splendida vettura.
Di assetto mi stavo quasi dimenticando di parlare: che dire, a me è piaciuto moltissimo. La Giulia nonostante sia precisa, beccheggi e rolli poco com'è giusto che sia, sa essere anche confortevole in questa configurazione pistaiola. La risposta degli ammortizzatori non è mai troppo secca. L'abitacolo è forse anche troppo insonorizzato, ma d'altronde la destinazione della Quadrifoglio è quella di una berlina utilizzabile a 360 gradi; quindi bene così.
In definitiva si tratta di una macchina a cui è veramente difficile trovare difetti e che, grazie alle sue pregevoli dotazioni meccaniche ed elettroniche, ti porta con una certa facilità a un livello di guida superiore. E' bella, velocissima, non alla portata di tutti ma nemmeno troppo impegnativa per chi ha un minimo di esperienza di guida sportiva, sa essere confortevole e soprattutto è molto gustosa da guidare; insomma è un'Alfa Romeo finalmente degna del glorioso marchio che porta. Poche macchine ritornano sensazioni di guida raffinate come la Giulia Quadrifoglio. Un piccolo-grande capolavoro. Finalmente :OK)
PS: A proposito del motore, non so perché tante riviste insistano col dire che è derivato da quello della 488 ... facendo il giochetto di dividere la cilindrata dei suoi 8 cilindri e moltiplicando il risultato per i 6 dell'Alfa i conti non tornano ...tornano invece facendoli con il motore della California.
finalmente sono riuscito a guidare in pista la Giulia Quadrifoglio :love) ...una delle cose che mi restavano da fare nella vita ...vi lascio qualche impressione. Tenete conto che, anche se sono molto appassionato di motori, non sono uno che fa i track-days e tanto meno un pilota. Normalmente guido una BMW Serie 5 E60, quella disegnata da Bangle per intenderci (per mancanza di concorrenti credibili in questa tipologia di automobili, per così dire :lol: ...almeno fino alla nascita della Giulia). Come credo molti di noi, aspettavo questa macchina da tempo immemore, un'Alfa con i fiocchi e la trazione dalla parte giusta. Una caratteristica tecnica che personalmente ritengo imprescindibile per costruire berline sportive di razza.
Da semplice appassionato, vi dirò che nonostante sia un'auto fantastica credo sia veramente troppa roba da utilizzare sulle strade di tutti i giorni. Quì siamo a un livello di prestazioni veramente elevato, impossibile da sfruttare anche solo parzialmente su strada aperta ...spero levino il super-bollo e sono contento di averla guidata ma ora so che è inutile sognarla; non sono uno che colleziona cose solo per il gusto di averle ...voglio usarle, quindi una Veloce adesso sono sicuro che basta e avanza.
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Dopo aver provato la versione della Giulia per i comuni mortali, all'epoca del lancio sul mercato, ho finalmente trovato l'occasione giusta per fare qualche giro di pista con la Quadrifoglio.
Nonostante conosca il circuito per averci corso sia in moto che in macchina salgo sulla Giulia Q con parecchio timore reverenziale, convinto del fatto che la pista di Franciacorta non sia esattamente il terreno ideale di caccia per la Quadrifoglio (è un circuito bello ma abbastanza corto e non velocissimo). Parto dai box pelando il gas, accompagnato dal borbottio sommesso del V6 bi-turbo, e subito mi accorgo di quanta potenza ci sia sotto il cofano: a ogni minima pressione sull'acceleratore corrisponde un fiume di coppia che si scarica sul retrotreno. Imbocco l'uscita in pista e, a una pressione più convinta, trovo una furia. Il pedale sembra collegato direttamente alle turbine da quanto poco lag si percepisce (praticamente nullo). L'erogazione, anche se molto esuberante, è molto pulita e progressiva, ben dosabile e lascia presagire di essere alla guida di una sportiva che sa essere anche docile (a suo modo). D'altronde, per i più avvezzi ai numeri, il grafico della coppia parla chiaro: a 1.500 rpm ci sono già 400 NM, a 2.000 sono già 550 NM, da 2.500 rpm a 5.000 rpm sono 580 NM costanti come un fuso, per poi scendere gradualmente (ma a 6.500 rpm sono ancora 400 NM !).
Lascio sfilare chi arriva lanciato da dietro e affronto la prima curva un po' guardingo. Ritrovo subito il fantastico feeling con lo sterzo che hanno tutte le Giulia: il comando è molto diretto, di una precisione chirurgica, e ti consente di mettere la macchina esattamente dove vuoi. Le correzioni sono sempre facili, naturali. Se proprio devo trovargli un piccolo difetto, direi che è un pò leggero per la guida sportiva. In ogni caso non è cosa fastidiosa e la confidenza si stabilisce subito.
Primo giro di pista per prendere le misure alla macchina e poi comincio a pestare. Ritardo le frenate (tanto questi carbo-ceramici fermerebbero in un istante anche un treno lanciato a 300 km/h ...quando pensi di avere esagerato, loro ti fermano comunque), entro cattivo, salgo sui cordoli, affondo senza ritegno in uscita ma la macchina non fa una piega. La Giulia ha limiti veramente molto elevati e quando li si avvicina la macchina rimane comunque progressiva, mai scorbutica. 500 cv che finiscono a terra sempre molto bene :A) . Anche con i controlli inseriti (un livello sotto al RACE) c'è tanto spazio per divertirsi. L'intervento dell'elettronica arriva sempre al momento giusto, solo dopo aver messo la macchina in crisi, o per eccesso di coppia o perché di traverso. Una sensazione bellissima e rassicurante che ti fa capire di poter sfruttare a fondo la Giulia nonostante l'esuberanza del propulsore. Grazie a queste qualità di guida, si instaura subito un feeling pazzesco: anche chi non è un pilota come il sottoscritto si sente subito a suo agio. In questo si vede il DNA comune a tutte le Giulia; anche con la “piccola” 2.2 JTD avevo trovato un grandissimo feeling dopo pochi metri.
Per regolamento non ho potuto guidare in modalità RACE, ovvero senza controlli elettronici (d'altronde non si tratta di un corso di guida veloce ma solo di un'esperienza di guida in pista, frequentato da molta gente comune che ci viene per poter dire di aver guidato una Lamborghini), ma francamente, anche se mi rimane la curiosità, non ne ho sentito tutta questa necessità. La macchina è veramente molto veloce, efficacie e divertente anche in Dynamic. Immagino che in modalità RACE, per chi non guida normalmente in pista, ci possa anche scappare l'errore, quello che ti fa perdere il controllo della vettura. Le accelerazioni che si raggiungono in tutte le condizioni, anche in curva, in pochissimi metri sono veramente elevate. In fondo al rettilineo credo si passino di slancio i 200 km/h nonostante sia abbastanza breve.
...e quì faccio un piccolo inciso, sollevando un dubbio che voi alfisti potete aiutarmi a chiarire ...ho detto di aver corso in modalità Dynamic ma rivedendo il camera-car mi sono accorto che a un certo punto il co-pilota (istruttore), alla mia richiesta di togliere i controlli, mettendo mano al DNA, ha fatto comparire l'infografica con il disegno della trasmissione colorata in rosso ...eppure la potenza veniva tagliata di tanto in tanto ...quindi, correggetemi se sbaglio, suppongo esista una modalità RACE con i controlli inseriti parzialmente ...oppure una modalità Dynamic più libera ...non so cosa pensare
In ogni caso, come dicevo, si apprezza appieno la vettura anche in Dynamic. Grande merito va senz'altro alla messa a punto, all'autotelaio e a quel differenziale magico a controllo elettronico che, riuscendo a inviare in modo (predittivo) indipendente sulle due ruote la coppia, non fa mai scomporre più del dovuto il retrotreno. Si possono affrontare curve e contro-curve con una guida veramente aggressiva sicuri di vedere la Giulia tenere sempre la traiettoria impostata ...e con quasi 600 NM di coppia e 500 cv sotto il pedale, è una cosa per niente scontata, come sapete.
Il cambio è un “classico” automatico a convertitore di coppia ma sembra un sequenziale a doppia frizione da quanto è veloce: le marce vengono sparate dentro una dopo l'altra (“sparate” è il termine corretto!), senza soluzione di continuità nell'erogazione del motore; solo gli scoppi che arrivano dai quattro scarichi tradiscono le cambiate (solo leggermente più lente in scalata). E' un cambio che ti fa trovare sempre nella marcia giusta in ogni situazione. Evidentemente è stata fatta una messa a punto veramente fenomenale: fa esattamente quello che faresti tu, ma molto più velocemente. Per dirla tutta non ho sentito nemmeno la necessità di utilizzare i paddles al volante. Questo componente meccanico, forse più degli altri, ti fa veramente capire di quale livello di sofisticazione sia dotata questa splendida vettura.
Di assetto mi stavo quasi dimenticando di parlare: che dire, a me è piaciuto moltissimo. La Giulia nonostante sia precisa, beccheggi e rolli poco com'è giusto che sia, sa essere anche confortevole in questa configurazione pistaiola. La risposta degli ammortizzatori non è mai troppo secca. L'abitacolo è forse anche troppo insonorizzato, ma d'altronde la destinazione della Quadrifoglio è quella di una berlina utilizzabile a 360 gradi; quindi bene così.
In definitiva si tratta di una macchina a cui è veramente difficile trovare difetti e che, grazie alle sue pregevoli dotazioni meccaniche ed elettroniche, ti porta con una certa facilità a un livello di guida superiore. E' bella, velocissima, non alla portata di tutti ma nemmeno troppo impegnativa per chi ha un minimo di esperienza di guida sportiva, sa essere confortevole e soprattutto è molto gustosa da guidare; insomma è un'Alfa Romeo finalmente degna del glorioso marchio che porta. Poche macchine ritornano sensazioni di guida raffinate come la Giulia Quadrifoglio. Un piccolo-grande capolavoro. Finalmente :OK)
PS: A proposito del motore, non so perché tante riviste insistano col dire che è derivato da quello della 488 ... facendo il giochetto di dividere la cilindrata dei suoi 8 cilindri e moltiplicando il risultato per i 6 dell'Alfa i conti non tornano ...tornano invece facendoli con il motore della California.