[pro e contro] passare da crox attivo a passivo

Diabolik":ob6eluc3 ha detto:
mixersrl":ob6eluc3 ha detto:
Diabolik":ob6eluc3 ha detto:
i crossover attivi sono sempre meglio dei passivi

sei cerchi su tnt-audio c'è anche la spiegazione del perchè
in assoluto non direi.....quello che puoi fare col passivo in attivo non puoi
ci sono motivazioni elettriche convincenti che mi portano a pensare l'attivo migliore


@erika81: attenzione che un conto è parlare di crossover attivi o elettronici, un conto è parlare di dsp, sono due cose diverse

il crossover, attivo o passivo che sia, si progetta una volta sola per i diffusori che si vogliono utilizzare e poi non si tocca più, non è una cosa che si pasticcia perchè un giorno ascolto jazz e il giorno dopo house
sì ma non riguardano il comportamento dell'altoparlante che puoi modellare solo col passivo
 
mixersrl":33g9p642 ha detto:
Diabolik":33g9p642 ha detto:
mixersrl":33g9p642 ha detto:
Diabolik":33g9p642 ha detto:
i crossover attivi sono sempre meglio dei passivi

sei cerchi su tnt-audio c'è anche la spiegazione del perchè
in assoluto non direi.....quello che puoi fare col passivo in attivo non puoi
ci sono motivazioni elettriche convincenti che mi portano a pensare l'attivo migliore


@erika81: attenzione che un conto è parlare di crossover attivi o elettronici, un conto è parlare di dsp, sono due cose diverse

il crossover, attivo o passivo che sia, si progetta una volta sola per i diffusori che si vogliono utilizzare e poi non si tocca più, non è una cosa che si pasticcia perchè un giorno ascolto jazz e il giorno dopo house
sì ma non riguardano il comportamento dell'altoparlante che puoi modellare solo col passivo

è proprio questo il punto! :OK)
 
anche se non son così convinto mi sà che farò il passaggio su FA al passivo, e manterrò l'attivo solo sul sw.

Condivido quanto detto da Diabolik sui filtri infatti si fanno e non si toccano più, non tanto sul fatto che attivo sia meglio.
Magari erika81 ti riferivi ad eventuali equalizzazioni.

Comunque sia il mio impianto è così composto

Sorgente: Dva9965r
AP FA: Dynaudio mw160Gt+Technology ls29neo (Zobel passiva su wf e tw)
AP FP: Coral pfw165 (attivabili in presenza di passeggeri)
SW: Boston 10.5LF 2Ohm
Ampli FA: Phoenix Gold Outlaw (m50+M100)
Ampli FP: Proton 222
Ampli Sw: Orion Hcca250 (seconda serie)
batteria: Exide 900DC e powercap da 1f + cap da 0.3 sull'alternatore

ritardi temporali e crox così impostati:

# Time Correction #
[L(ms)/R(ms) ]
Front-TW:2/1
Front-Mid:1.8/0.7
SW:0/0

# Crossover #
[Frequency(Hz)/Slope(dB/oct)/Level(dB)]
TW:3.2k/12/0
MID-H:3.2k/12/0
MID-L:63.0/12/0
SW:63.0/18/0
 
parlandone con la persona con cui sto sviluppando i passivi scrive..

"Più musicale, più coerente, meno colorato (non a caso i migliori diffusori domestici vengono tagliati in questo modo). Il problema, se mai, è sempre stata la GESTIONE, non tanto l'INTERVENTO. Pertanto si preferisce, a volte, lavorare con tagli "attivi" a scapito della qualità ma ad avvantaggio della funzionalità. Ma una volta che sai come muoverti si rifà tutto in passivo, non c'è paragone...

Tu pensa che l'UCS io lo uso per scoprire proprio che tipo di taglio dare, la pendenza, l'allineamento ecc.ecc. Dopodichè spengo la parte crossover e lascio solo equa e ritardi, per andarmi a rifare i filtri in passivo definitivi. Lo uso a mò di Clio, come strumento di interrogazione... Tutta un'altra musica..."

questa è una simulazione delle tante provate che si stan vagliando..

2800comp.png


ed ora mi devo rimettere a calcolare:

Distanza tweeter/pavimento
Distanza microfono/pavimento (preso nello stesso punto)
Volume dell'ambiente
Distanza d'ascolto dal tweeter
Distanza d'ascolto dal woofer
Angolo Verticale/Orizzontale sul tweeter
Angolo Verticale/Orizzontale sul woofer
Distanza tra woofer e tweeter (calcolati su proiezione di un piano perpendicolare)
Offset tra woofer e tweeter
Fase tra woofer e tweeter (positiva o negativa)
 
mixersrl":7iuwabs0 ha detto:
...perchè magari nella specifica installazione assume un andamento che magari un filtro notch........o altra diavoleria passiva può aiutarti......il semplice taglio attivo no.

non sono per nulla convinto
ad esempio

Sia che la "back EMF" (back "electro-motive-force" o voltaggio; forza elettro-motrice in Italiano, è il campo elettrico che un circuito sente quando si muove all'interno di un campo magnetico, n.d.t.) abbia qualche effetto sul suono, sia che il bi-wiring riduca questo fenomeno, in ogni caso i crossover passivi sono responsabili nel creare ed aggravare questo fenomeno. Se, dopo che il segnale è cambiato, la massa inerziale del cono continua a muovere la bobina all'interno del magnete per qualche microsecondo, ci sarà una differenza di potenziale generata poiché la bobina è chiusa su un circuito. Questa differenza di potenziale sarà generata e separata in proporzione alle resistenze locali del circuito. Il circuito è il crossover passivo ove la back EMF (se esiste) si combinerà con il segnale in ingresso in una relazione che non ha nulla di lineare. Questa non è distorsione di ordine pari, né di ordine dispari né di ordini successivi, questa è DISTORSIONE DISORDINATA (per coniare un'espressione!). La bi-amplificazione passiva, cioè l'uso di canali di amplificazione diversi ma con un crossover passivo per ogni altoparlante, potrebbe rappresentare una mezza soluzione: tuttavia anche in questo caso della back EMF spuria si aggiungerà al segnale dell'amplificatore attraverso resistenze, induttanze e condensatori del crossover passivo generando ancora della distorsione non lineare. Il problema si risolve soltanto eliminando il crossover passivo.

Nella configurazione attiva le unità o i trasformatori d'uscita sono connessi direttamente ai terminali degli altoparlanti. Perciò il fattore di smorzamento (damping factor) o in maniera più accurata il rapporto tra l'impedenza dell'altoparlante e l'impedenza d'uscita dell'amplificatore, ha l'effetto desiderato, proprio come, quando il segnale ancora non è stato amplificato, la piccola impedenza della sorgente si accoppia con l'alta impedenza di ingresso, per un basso rumore ed una larga ampiezza di banda.

Le frequenze ad un paio di ottave da entrambe le parti della regione di crossover sono soggette a grossi spostamenti di fase attraverso il crossover passivo, richiedendo quindi che la corrente e il voltaggio dell'amplificatore non siano forniti nella rilassante e confortevole relazione lineare che ci si aspetterebbe per una bella resistenza di 8 Ohm nominali. E' difficile dire chi alla fine fatichi di più: l'amplificatore che tenta di fornire la potenza uniformemente distribuita nella banda di frequenze o gli altoparlanti di cui l'impedenza saltellante non è ben accoppiata da una bassa impedenza d'uscita dell'amplificatore. Infatti l'altoparlante si trova di fronte un'impedenza d'uscita che è la somma di quella dell'amplificatore e del crossover.

Tutti gli amplificatori devono perciò essere progettati per trattare con tutto l'insieme di possibili, selvagge, anomalie dell'impedenza del crossover. Questa è la ragione per cui la riuscita di alcune combinazioni amplificatore-diffusori dipende così tanto dalla sinergia tra i componenti. Per esempio il progettista di un amplificatore a triodi single ended deve scegliere se massimizzare lo swing della valvola d'uscita, sperando che il compratore si decida per un diffusore a una via senza crossover (come i Lowther), o ridurre il voltaggio a disposizione per permettere di gestire il grosso spostamento di fase richiesto dai convenzionali diffusori a due vie. Se tutti i diffusori si comportassero come oneste resistenze lineari non ci sarebbe bisogno di mostri di amplificatori con gigantesche correnti istantanee. In realtà il compito principale degli amplificatori domestici è di pilotare la folle curva di impedenza determinata dal crossover.

Infine, il più comune argomento a favore dei crossover attivi è che essi operano a correnti e voltaggi più bassi dei loro corrispondenti passivi. Un sacco dell'energia degli amplificatori serve in realtà a scaldare i componenti del crossover invece che a muovere dell'aria. Le diverse sensibilità degli altoparlanti sono accoppiate alle resistenze dei crossover passivi: quale spreco di costosa potenza di amplificazione! Nei crossover passivi, le curve di impedenza degli altoparlanti sono spesso tenute sotto controllo con delle reti di Zobel che contengono delle resistenze che dissipano, sprecandola, parte dell'energia. Inoltre è più difficile e costoso costruire un grosso condensatore con una bassa resistenza equivalente e bassa distorsione piuttosto che uno piccolo. Si ha bisogno di un più grosso condensatore per gestire la stessa frequenza con 8 Ohm piuttosto che con una resistenza di 20 kOhm. E quel gigante deve anche gestire grossi voltaggi e correnti: costa di più; distorce di più; il suo valore di tolleranza nominale è più difficile da ottenere.
 
@diegran
Non si può tarare con l'ucs e poi replicare esattamente in passivo, con l'ucs non cambi le fasi al variare della pendenza (se non erro), a scopo didattico invece fai benissimo.

@Diabolik
E' un discorso fine a se stesso, la differenza la fà la capacità di chi mette su l'impianto, tra home e car ci sono troppe differenze che chi scrive le cose che citi (tanto di cappello comunque) non considera perchè lì si parla di home.
Poi (in parte come diceva Erika) non esiste la soluzione migliore, hanno entrambe pro e contro e con entrambe si possono ottenere risultati incredibili e non è vero che in digitale è più facile arrivare al risultato nè che in passivo si abbia necessariamente più naturalezza anzi spesso i componenti passivi aggiungono più del dovuto.
Potrei sbagliare ma mi sembra parli solo per sentito dire o per intuito.
 
diegran":3etww0ob ha detto:
parlandone con la persona con cui sto sviluppando i passivi scrive..

"Più musicale, più coerente, meno colorato (non a caso i migliori diffusori domestici vengono tagliati in questo modo). Il problema, se mai, è sempre stata la GESTIONE, non tanto l'INTERVENTO. Pertanto si preferisce, a volte, lavorare con tagli "attivi" a scapito della qualità ma ad avvantaggio della funzionalità. Ma una volta che sai come muoverti si rifà tutto in passivo, non c'è paragone...
non è vero perchè i migliori diffusori...secondo me le Nautilus di B&W......sono filtratte attivamente.........ma con un attivo ad hoc non uno universale come si parla qui
 
Dunque???

Ripartendo da i componenti del mio impianto

Sorgente: Dva9965r
AP FA: Dynaudio mw160Gt+Technology ls29neo (Zobel passiva su wf e tw)
AP FP: Coral pfw165 (attivabili in presenza di passeggeri)
SW: Boston 10.5LF 2Ohm
Ampli FA: Phoenix Gold Outlaw (m50+M100)
Ampli FP: Proton 222
Ampli Sw: Orion Hcca250 (seconda serie)
batteria: Exide 900DC e powercap da 1f + cap da 0.3 sull'alternatore

ritardi temporali e crox così impostati:

# Time Correction #
[L(ms)/R(ms) ]
Front-TW:2/1
Front-Mid:1.8/0.7
SW:0/0

# Crossover #
[Frequency(Hz)/Slope(dB/oct)/Level(dB)]
TW:3.2k/12/0
MID-H:3.2k/12/0
MID-L:63.0/12/0
SW:63.0/18/0

che consigliate?
 
Ora notavo una cosa, una domanda che non ti è stata fatta prima...ma perchè senti la necessità di cambiare? Cos'è che non ti soddisfa di quello che hai ora? E se c'è qualcosa che non ti soddisfa, credi che non si possa andare più di fino tarandoi più accuratamente da sorgente ed ampli? :)
 
diegran":3690d5p6 ha detto:
Quante altre ne conosci di pari livello con crox attivi?
il fatto che i migliori monitor da studio (uso professionale) siano attivi dovrebbe dire qualcosa...
 
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