Possibile ritorno marchio Alfa nelle competizioni sportive?

Daprix

Nuovo Alfista
4 Aprile 2007
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(VE)
Honda, Porsche, Volkswagen, Audi e soprattutto Fiat: sono questi i costruttori che la IndyCar ha ufficialmente indicato in trattativa per un ingresso nella serie a partire dal 2011 o dal 2012 se la situazione economica consigliasse di posticipare la rottura del monopolio Honda. Le cinque case hanno incontrato i vertici della IRL per discutere delle future novità regolamentari che porteranno al pensionamento degli attuali V8 aspirati.

2.0 TURBO - Fra due anni la IndyCar adotterà propulsori 2 litri, a quattro cilindri e sovralimentati, con la possibilità di impiegare sistemi a iniezione diretta del carburante (che sarà ancora di tipo alternativo). Degna di nota la volontà di far realizzare unità in grado di durare oltre 6000 chilometri. Nei prossimi mesi se ne saprà di più, sia sul fronte tecnico che su quello dei concorrenti interessati, come ha spiegato Bryan Barnhart, presidente della Indy Racing League.

COSTI - L'intenzione è ovviamente anche quella di contenere le spese per i team. Via libera quindi a piani di leasing dei motori agevolati e un'omologazione delle specifiche per cinque stagioni, con aggiornamenti di anno in anno.

PANORAMICA - La Honda, partecipando al tavolo delle discussioni, ha quindi rinnovato (almeno per ora) la propria volontà di rimanere nella serie. Stesso discorso vale per la Dallara, che dovrebbe rimanere l'unico telaista. "Siamo nella situazione in cui, almeno un costruttore, potrebbe deliberare nei prossimi 60 giorni la sua partecipazione", ha rivelato Barnhart. Senza dubbio saranno strettamente correlate fra loro le scelte dei tre marchi tedeschi, con la Porsche divenuta ormai azionista di maggioranza del Gruppo Volkswagen/Audi.

LA FIAT - "La IndyCar ha fatto un ottimo lavoro esaminando tutte le considerazioni fatte dalle case coinvolte nelle trattative", ha dichiarato Paolo Martinelli, vicepresidente di Fiat Powertrain Technologies. "Lavorare in gruppo per definire la prossima generazione di vetture è stato un processo illuminante e produttivo, che probabilmente avrà effetti benefici anche sul resto delle competizioni motoristiche". Da chiarire quale sia il brand predestinato per l'eventuale avventura negli States: Fiat, Alfa Romeo, Maserati? Senza dubbio un impegno in IndyCar sarebbe di enorme importanza strategica, alla luce anche del recente accordo commerciale con la Chrysler.

Racingworld
 
sono un po' scettico
ma anche se fosse non riesco a concepire come si faccia a ragionare in questo modo: iscrivi un marchio glorioso, storico e sportivo in una competizione nazionale americana con lo scopo di affermarlo come marchio sportivo su quel mercato....ma qui in italia, anzi in europa, dove il marchio ha perso e sta perdendo credibilità, dove ormai è considerato un marchio sportivo solo perchè fa auto dalla linea sportiva (e basta) non fai nulla in quel senso e lo tieni fuori da tutte le competizioni? bah

ma pensare di tornare alle corse prima qui in europa in modo da creare una base di partenza e ridare coerenza al marchio in casa propria no?
meglio andare nella formula indy e girare in tondo negli ovali :sedia)
 
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