GODIAMOCI IL CAPITANOda Correire dello SPort :OK)
Mai così tanto Totti
Miglior marcatore in attività, il traguardo delle 200 reti con la Roma sempre più vicino
di Piero Torri
ROMA - Mai tanto Totti. Eppure alle spalle di questo ragazzo che tra pochi giorni diventerà papà per la seconda volta, c’è una carriera che dice tutto, ad eccezione dei critici di professione che, tanto per citare l’ultima, hanno provato a stuzzicarlo anche dopo partita di San Siro. Totti ci ha fatto l’abitudine e non ci fa quasi più caso. E ne avrebbe di cose e numeri da mettere sul piatto della bilancia dei critici di professione. A cominciare da una continuità rendimento che nessuno ha avuto negli ultimi dieci anni (per stare stretti), come, per esempio, ieri ha sottolineato l’allenatore dell’Atalanta, Stefano Colantuono, che, oltre a consigliare il suo Bellini per la Roma che sarà, ha detto chiaro e tondo che «Totti è nei primi tre al mondo con Kakà e Ronaldinho » .
NUMERI - Il gol realizzato a San Siro è il numero 182 in maglia giallorossa per Francesco Totti. Un record destinato ad essere ulteriormente migliorato ( e di parecchio se si considera che ha un contratto sino al 2011) e chissà per quanto tempo durerà. Quella all’Inter è stata la rete numero 21 di questa stagione, ovvero Totti che batte Totti, visto che il suo precedente primato nel massimo campionato diceva venti, realizzato nell’ultima stagione capelliana, cioè la prima in cui giocò da centravanti avendo come partener offensivo Cassano quando il barese faceva ancora Cassano. Con la punizione gol al Meazza, Totti è arrivato a quota 146 nel massimo campionato, nessuno come lui tra i giocatori in attività, mantenendo i quattro gol di vantaggio nella classifica dei cannonieri che a questo punto il capitano romanista vuole portarsi a casa per togliere l’ultimo primato a Pruzzo, cioè quello di ultimo romanista ad aver vinto il titolo dei bomber. Se a questi 146 gol, si aggiungono gli 11 in Champions League, in 10 in coppa Uefa e i 15 in coppa Italia, si arriva appunto a quota 182, ad appena meno diciotto reti dalla soglia dei 200. L’appuntamento, visto i ritmi del numero dieci giallorosso, è rinviato all’anno prossimo quando, pure, Totti supererà Giacomino Losi nel numero delle partite di campionato giocate con la Roma. Questi sono i numeri matematici. Poi ci sono gli altri numeri, cucchiai e dintorni. Numeri che hanno portato quest’anno a vincere a San Siro sia con Milan che Inter, roba che non succedeva dal 1955. Numeri che hanno portato a vincere in casa dei nerazzurri per due stagioni consecutive, l’anno scorso quel cucchiaio inimitabile, mercoledì scorso la punizione decisiva.
RUOLO - Alla seconda stagione da centravanti, Totti sta dimostrando di essere unico come giocatore offensivo. In grado, cioè, di essere l’uomo che fa la differenza da prima punta, seconda punta o trequartista. C’è da chiedersi a che quota gol sarebbe oggi, se avesse cominciato a giocare da centravanti già qualche anno fa. Di sicuro continuerà a farlo nelle prossime stagioni, come ha detto lui e come ha ribadito anche Luciano Spalletti, consapevole che un altro così in giro per il mondo non si trova. Un ruolo, quello del centravanti, che non potrebbe più essere suo solo in Nazionale, visto che il commissario tecnico Roberto Donadoni può contare su due centravanti nati come Toni e Gilardino. Ma questo è un problema che sarà affrontato nel prossimo settembre quando il capitano romanista si metterà nuovamente a disposizione della maglia azzurra. Intanto, però, Totti vuole concludere alla grande questa stagione. Ha quattro obiettivi: il secondo posto, vincere il derby di ritorno, alzare la coppa Italia, aggiudicarsi la classifica dei cannonieri. Che, per lui, potrebbe voler dire vincere anche la scarpa d’oro. Magari da dedicare a quelli che dicono che la Roma ha bisogno di un centravanti.
A Milano ha realizzato il gol numero 182 della sua carriera Ora sono quattro le reti di vantaggio nella classifica dei bomber del 2006-2007 Il titolo di capocannoniere, il derby, il secondo posto
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