parliamo ancora di elaborazione 1.6 120

ringrazio cat147 e torelli per le precise spiegazioni ;)
io ho gia' un filtro aria a pannello piu' permeabile ma non ho rimappato la centralina perche' aspetto di decidere se fare altri interventi cosi' si fa una volta sola, per fare il tubo gta ho recuperato un tubo di gomma che dovrebbe fare al caso mio perche' non mi va di spendere 21 euro per un pezzo di plastica :ka)
mi fa piacere che torelli abbia letto il mio topic, ho visto i lavori che ha fatto sul 1.6 105cv e mi sembra molto interessante!
io non voglio un incremento esagerato di cavalli, solo un po' di spinta in piu' ai bassi e un po' di cattiveria nel salire di giri, tenendo a bada i consumi (nel limite del possibile)
 
Officina Torelli":3ayj4uiy ha detto:
cat147":3ayj4uiy ha detto:
Andiamo con ordine: le ricette per rendere più reattivo un motore aspirato a ciclo otto sono sempre più o meno le stesse, tuttavia un miglioramento prestazionale non va proprio nella direzione di una riduzione dei consumi, quindi la tua richiesta è intrinsecamente contraddittoria.
Per ottenere qualche risultato dovresti iniziare con poco: filtro aria a pannello più permeabile e riprogrammazione della centralina. Con questa ricetta di soft tuning migliorerai (di poco) l'apporto di aria ai cilindri nel senso che di fatto non ne arriverà di più ma verrà aspirata con un po' meno di fatica.
La mappatura, lavorando di fino su anticipi di accensione e tempi d'iniezione, renderà più allegra la presa di giri motore, ma in sostanza l'incremento di cavalli sarà modestissima. A guadagnarne sarà (ma non di molto) più la ripresa che non la velocità massima.
Proseguendo puoi sostituire il terminale di scarico e volendo andare oltre il collettore di scarico con uno accordato (che migliorerà lo svuotamento dei gas combusti dal cilindro) anche grazie all'eliminazione dei prekat. Attenzione però che così facendo potresti avere problemi di gestione elettronica perché le euro 4 hanno due sonde lambda a monte e a valle del catalizzatore e se i valori di confronto vanno fuori range si accende la spia di avaria. Il problema potrebbe verificarsi soprattutto in fase di riscaldamento del motore (il momento in cui i prekat contano). Comunque i bravi preparatori riescono anche a ingannare le sonde.
Non trascurabile l'idea di sostituire il kat con uno metallico più permeabile.
La sostituzione della linea di scarico, se fatta successivamente agli interventi di cui sopra, richiede la riprogrammazione della centralina perché tende a smagrire la miscela aria/benzina.
Altro passggio è quello della sotituzione degli alberi a camme con altri aventi diversa profilatura.
Con questo intervento i cv iniziano a sentirsi seriamente (dipende dal tipo di profilo e dalla fasatura) ma se quadagni agli alti regimi perdi in basso e viceversa. Comunque, con diagrammi e alzate non esagerati, la perdita di coppia in basso può non essere grave.
La scelta della fasatura deve essere fatta considerando con attenzione dimensioni e sezioni della linea di scarico in maniera di accordardare convenientemente il tutto e avere un buon effetto estrattivo al regime di potenza massima.
Altro step può essere quello di modificare il collettore di aspirazione, a cominciare da un corpo farfallato maggiorato per ridurre le perdite determinate dalla resistenza aerodinamica opposta dalla farfalla (anche se spalancata) al passaggio del flusso d'aria. In via mediata si può anche riprofilare leggermente la farfalla di serie.
Altro step è quello della lavorazione della testa, migliorandone l'efficienza fluidodinamica. La forma e la dimensione delle sedi valvola e lo stelo di queste deve essere tale da fare la minore resistenza possibile al passaggio dell'aria e dei gas di scarico. E' lavoro molto delicato, da specialisti. Talora la lavorazione della camera di scoppio dà buoni risultati in termini di incremento degli effetti di swirl e thumble, incrementando la turbolenza e quindi la rapida omogeinizzazione della carica esplosiva. Sul motore Alfa in questione ci sono pochi margini di miglioramento perchè la presenza delle 4 valvole e delle 2 candele riduce davvero al minimo le aree lavorabili. Sempre fattibile è invece la lavorazione dei collettori di aspirazione e scarico nella testa, attraverso riprofilature mirate con asporto di materiale.
Da valutarsi l'ipotesi dell'incremento del rapporto di compressione mediante spianatura della testa o del monoblocco (la scelta dipende dal margine che si ha da una parte o dall'altra), ma bisogna stare cauti per non incorrere in fenomeni di detonazione e va previamente verificato lo spazio disponibile al p.m.s. di incrocio tra cielo del pistone e fungo delle valvole.
A questo punti i cv sono già parecchi e cattivi e quindi bisognerebbe cominciare a pensare all'affidabilità del motore sostituendo le parti in movimento o lavorandole per migliorarne la resistenza meccanica. Il primo pericolo è comunque legato all'incremento del regime massimo di rotazione: fino a 7.000 giri più o meno tutti i motori ci arrivano senza grossi patemi, oltre bisogna pensarci attentamente.
Auspicabili interventi atti a garantire il miglioramento della lubrificazione e il raffreddamento dell'olio.
Sempre affascinante l'adozione dei 4 corpi farfallati singoli, se non altro per il sound da vera Alfa d'altri tempi che garantirebbe. In verità l'intervento serve soprattutto per migliorare la reattività del motore: l'avvicinamento della valvola a farfalla al cilindro riduce l'inerzia della massa d'aria nei rapidi passaggi da chiuso o parzializzato a spalancato e garantisce un'alimentazione perfettamente omogenea di tutti i cilindri.
Per sua natura il significativo accorciamento dei collettori richiede l'impiego di alberi a camme non necessariamente estremi nella fasatura, ma caratterizzati da un'ampia alzata e da un rampa molto ripida: il sistema funziona bene se l'impuso di aspirazione è molto energico e breve. Ovviamente necessita il passaggio a filtri aria specifici, diretti o con scatola appositamente progettata e costruita. Problematica può risultare la gestione degli impianti di blow-by e servofreno, visto che gli innesti possono interessare al massimo un condotto per ognuno e ciò può leggermente squilibrare l'alimentazione oltre a non fornire sufficiente depressione al polmone del servofreno.


Pienamente daccorod con tutto quello che hai scritto :OK) :OK) :OK)
Aggiungerei anche un altra cosa: assi a camme con un alzata elevata e con una rampa ripida mal si sposano con le punterie idrauliche adottate di serie sui Ns/Vs ts; ad un certo numero di gir, le forti acclerazioni causate da questo tipo di camme causerebbero un mancato ritorno della valvola e quindi difficoltà delle stesse a seguire il profilo impostogli dalle camme.
Discorso corpi farfallati: INTERESSANTE :elio) , ma non sun motore stradale...difficile la messa a putno se nonimpossibile con l'elettronica di serie :OK)

Ovviamente le camme appuntire le ho suggerite solo come necessario abbinamento ai corpi farfallati singoli, viceversa con farfalla unica e collettori raggruppati ci vuole una curva di alzata più soft con un tempo di apertura maggiore e un movimento più progressivo. Con le camme "hard" è obbligatorio rivedere il sistema di trasmissione del moto dalla camma alla valvola, valutando l'opportunità di eliminare il recupero automatico del gioco e di adottare una punteria a rullo. Ma qui ci sono altri problemi legati all'ingremento di peso dell'equipaggio mobile (che aumentando le inerzie accentua il pericolo di sfarfallamento agli alti regimi), di spazio geometrico a disposizione e di carico trasversale imposto alla punteria in fase di attacco della rampa. Forse la cosa migliore sarebbe quella di mettere una bella e semplice punteria meccanica dotata di un piattello ben dimensionato e opportunamente lubrificato.
Per ridurre la soglia di sfarfallamento si possono adottare molle di richiamo più dure o meglio ancora mettere due molle concentriche a spire inverse: la forza totale è quella della somma delle due molle ed essendo le stesse di dimensioni differenti avranno anche frequenze di risonanza diverse limitando il pericolo di mancato richiamo per impaccamento delle spire. Inoltre la doppia molla è una buona assicurazione contro la rottura e conseguente, distruttiva, caduta della valvola nel cilindro. Come contropartita si ha un elevato costo dell'operazione e un aumento della potenza assorbita per l'azionamento della distribuzione.
 
mamma mia ragazzi!
quante belle cose si possono fare sul nostro 120 cv....
però parlando di costi? un riepilogo dei vari step con consti connessi qualcuno lo sa dare?
 
andrea147rossa":3n3vh7wu ha detto:
mamma mia ragazzi!
quante belle cose si possono fare sul nostro 120 cv....
però parlando di costi? un riepilogo dei vari step con consti connessi qualcuno lo sa dare?

secondo me cosi' a naso per fare un bel lavoretto ci vogliono 3000 euro
adesso non so che fare.. ho le idee un po' confuse! mi sta passando per la testa l'idea di cambiare auto..
 
concordo con te, meglio un po alla volta, anche se per certi passaggi c'è la necessità della rimappa...e quindi potrebbe capitare di doverla fare piu volte!
 
cat147":f3f21tsu ha detto:
Officina Torelli":f3f21tsu ha detto:
cat147":f3f21tsu ha detto:
Andiamo con ordine: le ricette per rendere più reattivo un motore aspirato a ciclo otto sono sempre più o meno le stesse, tuttavia un miglioramento prestazionale non va proprio nella direzione di una riduzione dei consumi, quindi la tua richiesta è intrinsecamente contraddittoria.
Per ottenere qualche risultato dovresti iniziare con poco: filtro aria a pannello più permeabile e riprogrammazione della centralina. Con questa ricetta di soft tuning migliorerai (di poco) l'apporto di aria ai cilindri nel senso che di fatto non ne arriverà di più ma verrà aspirata con un po' meno di fatica.
La mappatura, lavorando di fino su anticipi di accensione e tempi d'iniezione, renderà più allegra la presa di giri motore, ma in sostanza l'incremento di cavalli sarà modestissima. A guadagnarne sarà (ma non di molto) più la ripresa che non la velocità massima.
Proseguendo puoi sostituire il terminale di scarico e volendo andare oltre il collettore di scarico con uno accordato (che migliorerà lo svuotamento dei gas combusti dal cilindro) anche grazie all'eliminazione dei prekat. Attenzione però che così facendo potresti avere problemi di gestione elettronica perché le euro 4 hanno due sonde lambda a monte e a valle del catalizzatore e se i valori di confronto vanno fuori range si accende la spia di avaria. Il problema potrebbe verificarsi soprattutto in fase di riscaldamento del motore (il momento in cui i prekat contano). Comunque i bravi preparatori riescono anche a ingannare le sonde.
Non trascurabile l'idea di sostituire il kat con uno metallico più permeabile.
La sostituzione della linea di scarico, se fatta successivamente agli interventi di cui sopra, richiede la riprogrammazione della centralina perché tende a smagrire la miscela aria/benzina.
Altro passggio è quello della sotituzione degli alberi a camme con altri aventi diversa profilatura.
Con questo intervento i cv iniziano a sentirsi seriamente (dipende dal tipo di profilo e dalla fasatura) ma se quadagni agli alti regimi perdi in basso e viceversa. Comunque, con diagrammi e alzate non esagerati, la perdita di coppia in basso può non essere grave.
La scelta della fasatura deve essere fatta considerando con attenzione dimensioni e sezioni della linea di scarico in maniera di accordardare convenientemente il tutto e avere un buon effetto estrattivo al regime di potenza massima.
Altro step può essere quello di modificare il collettore di aspirazione, a cominciare da un corpo farfallato maggiorato per ridurre le perdite determinate dalla resistenza aerodinamica opposta dalla farfalla (anche se spalancata) al passaggio del flusso d'aria. In via mediata si può anche riprofilare leggermente la farfalla di serie.
Altro step è quello della lavorazione della testa, migliorandone l'efficienza fluidodinamica. La forma e la dimensione delle sedi valvola e lo stelo di queste deve essere tale da fare la minore resistenza possibile al passaggio dell'aria e dei gas di scarico. E' lavoro molto delicato, da specialisti. Talora la lavorazione della camera di scoppio dà buoni risultati in termini di incremento degli effetti di swirl e thumble, incrementando la turbolenza e quindi la rapida omogeinizzazione della carica esplosiva. Sul motore Alfa in questione ci sono pochi margini di miglioramento perchè la presenza delle 4 valvole e delle 2 candele riduce davvero al minimo le aree lavorabili. Sempre fattibile è invece la lavorazione dei collettori di aspirazione e scarico nella testa, attraverso riprofilature mirate con asporto di materiale.
Da valutarsi l'ipotesi dell'incremento del rapporto di compressione mediante spianatura della testa o del monoblocco (la scelta dipende dal margine che si ha da una parte o dall'altra), ma bisogna stare cauti per non incorrere in fenomeni di detonazione e va previamente verificato lo spazio disponibile al p.m.s. di incrocio tra cielo del pistone e fungo delle valvole.
A questo punti i cv sono già parecchi e cattivi e quindi bisognerebbe cominciare a pensare all'affidabilità del motore sostituendo le parti in movimento o lavorandole per migliorarne la resistenza meccanica. Il primo pericolo è comunque legato all'incremento del regime massimo di rotazione: fino a 7.000 giri più o meno tutti i motori ci arrivano senza grossi patemi, oltre bisogna pensarci attentamente.
Auspicabili interventi atti a garantire il miglioramento della lubrificazione e il raffreddamento dell'olio.
Sempre affascinante l'adozione dei 4 corpi farfallati singoli, se non altro per il sound da vera Alfa d'altri tempi che garantirebbe. In verità l'intervento serve soprattutto per migliorare la reattività del motore: l'avvicinamento della valvola a farfalla al cilindro riduce l'inerzia della massa d'aria nei rapidi passaggi da chiuso o parzializzato a spalancato e garantisce un'alimentazione perfettamente omogenea di tutti i cilindri.
Per sua natura il significativo accorciamento dei collettori richiede l'impiego di alberi a camme non necessariamente estremi nella fasatura, ma caratterizzati da un'ampia alzata e da un rampa molto ripida: il sistema funziona bene se l'impuso di aspirazione è molto energico e breve. Ovviamente necessita il passaggio a filtri aria specifici, diretti o con scatola appositamente progettata e costruita. Problematica può risultare la gestione degli impianti di blow-by e servofreno, visto che gli innesti possono interessare al massimo un condotto per ognuno e ciò può leggermente squilibrare l'alimentazione oltre a non fornire sufficiente depressione al polmone del servofreno.


Pienamente daccorod con tutto quello che hai scritto :OK) :OK) :OK)
Aggiungerei anche un altra cosa: assi a camme con un alzata elevata e con una rampa ripida mal si sposano con le punterie idrauliche adottate di serie sui Ns/Vs ts; ad un certo numero di gir, le forti acclerazioni causate da questo tipo di camme causerebbero un mancato ritorno della valvola e quindi difficoltà delle stesse a seguire il profilo impostogli dalle camme.
Discorso corpi farfallati: INTERESSANTE :elio) , ma non sun motore stradale...difficile la messa a putno se nonimpossibile con l'elettronica di serie :OK)

Ovviamente le camme appuntire le ho suggerite solo come necessario abbinamento ai corpi farfallati singoli, viceversa con farfalla unica e collettori raggruppati ci vuole una curva di alzata più soft con un tempo di apertura maggiore e un movimento più progressivo. Con le camme "hard" è obbligatorio rivedere il sistema di trasmissione del moto dalla camma alla valvola, valutando l'opportunità di eliminare il recupero automatico del gioco e di adottare una punteria a rullo. Ma qui ci sono altri problemi legati all'ingremento di peso dell'equipaggio mobile (che aumentando le inerzie accentua il pericolo di sfarfallamento agli alti regimi), di spazio geometrico a disposizione e di carico trasversale imposto alla punteria in fase di attacco della rampa. Forse la cosa migliore sarebbe quella di mettere una bella e semplice punteria meccanica dotata di un piattello ben dimensionato e opportunamente lubrificato.
Per ridurre la soglia di sfarfallamento si possono adottare molle di richiamo più dure o meglio ancora mettere due molle concentriche a spire inverse: la forza totale è quella della somma delle due molle ed essendo le stesse di dimensioni differenti avranno anche frequenze di risonanza diverse limitando il pericolo di mancato richiamo per impaccamento delle spire. Inoltre la doppia molla è una buona assicurazione contro la rottura e conseguente, distruttiva, caduta della valvola nel cilindro. Come contropartita si ha un elevato costo dell'operazione e un aumento della potenza assorbita per l'azionamento della distribuzione.

Però attenzione che qui l'elaborazione non è più soft
(del tipo cambio collettori di scarico, montaggio alberi a camme tipo c&b)
qui si tocca proprio la "manovellistica" del motore
e quindi i prezzi salgono così come la complessità dell'intervento.

:OK)
 
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