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PER AMORE O PER COLZA
Tra cattivi pensieri e lucide analisi ecco Jacopo Fo che ha aperto in Umbria un distributore del biocarburante nella sua Alcatraz
Abolire i carburanti derivanti dal petrolio domani è possibile. Lo slogan della Libera Università Alcatraz, voluta e messa in piedi da Jacopo Fo, da queste parti non è certamente un augurio. Per volontà dello scrittore, infatti, è sorto nell'autunno scorso a Santa Cristina di Gubbio (Perugia), il primo distributore di olio di colza in Italia. I biocarburanti provenienti dalla terra, così come nacquero dall'idea tutt'altro che balzana dello scomparso Raul Gardini, sono stati adottati da Fo e dai suoi collaboratori per combattere l'inquinamento da emissione veicolare. Chiunque andrà a trascorrere del tempo in questa oasi isolata potrà farsi il bio-pieno dal distributore che è stato installato, a sole 1.700 lire al litro. Intanto anche noi siamo andati a fare rifornimento di idee alternative ad Alcatraz, tra soluzioni futuribili e notizie inquietanti. Ecco cosa ci ha detto Jacopo Fo.
Perché la scelta della colza e come l'hai scoperta?
In verità è stata mia madre a scoprirla nella zona del romagnolo dove vive: da quelle parti la municipalizzata che si occupa della manutenzione urbana e della raccolta rifiuti alimenta con olio di colza alcuni mezzi della flotta. Questa soluzione pur non essendo ideale costituisce una delle poche tecnologie, assieme all'elettrico e poche altre, in grado di rallentare questa autentica emergenza che è l'inquinamento dell'aria.
Quali problema comporta nel motore l'adozione di questo carburante?
Nessuno. E' necessario modificare tre tubicini, effettuare un po' di pulizia dai residui del motori per un costo complessivo intorno alle 200.000 lire e il gioco è fatto. Di fatto all'estero, in Francia, Germania ma anche in Svezia, le case automobilistiche non hanno nulla da eccepire all'uso della colza.
Biodiesel, olio di colza ecc. potranno avere una maggiore diffusione in futuro?
E' quello che ci auguriamo tutti ma dubito che la lobby petrolifera sia d'accordo. Per anni sono riusciti a portare avanti la strategia attraverso cui si sosteneva che l'inquinamento dell'aria non fosse provocato dalle auto, oggi che c'è l'evidenza dei fatti utilizzano la disinformazione mirata su altri obiettivi.
Vale a dire...
Pensa solo alla notizia pubblicata dal Corriere della Sera qualche tempo fa ma anche da Metro (il quotidiano gratuito in distribuzione a Roma e Milano ndr) secondo cui l'Università di Goteborg avrebbe scoperto nell'ambito di una ricerca che la colza inquina più del gasolio. Ebbene, noi attraverso una rete di conoscenze, abbiamo contattato l'ateneo in Svezia. Nessuno ne sapeva niente...
Quali provvedimenti dovranno adottare i comuni per migliorare l'aria che respiriamo?
Ritengo che oltre al discorso dei veicoli "puliti" bisogna puntare molto sulle fonti rinnovabili come il solare per il riscaldamento. L'idea dei tetti fotovoltaici è molto buona. Sarebbe bello vederli montati sui tetti delle case in tutte le città.
Tornando a ciò che sosteneva prima, anche l'elettrico può essere una soluzione?
Certamente anche se le auto fino ad oggi hanno scontato il problema dell'efficacia ovvero velocità, percorrenza e costo per chilometro. Mi sto molto interessando a questo tema e credo che in futuro saranno tre le strade da percorrere: mezzi ad aria compressa di derivazione francese o belga, o alimentati a batteria metrica che hanno una capacità straordinaria di immagazzinare energia, ma anche l'idrogeno.
A proposito di idrogeno non è un'alternativa troppo lontana (stazioni da costruire, affidabilità da perfezionare ecc.) per le emergenze attuali?
Per la verità qualche dubbio sull'idrogeno comincio ad averlo anch'io. Mi pare che la questione anidride carbonica da smaltire non sia stata ancora risolta.
A proposito per chi volesse installare un impianto di olio di colza in giardino quanto verrebbe a spendere?
Non lo so con certezza, la cisterna è stata installata con la collaborazione dell'azienda Estereco. Noi la vendiamo a 1700 lire al litro.
Mi dica la verità: ma come vanno le vendite?
Per essere sinceri non è che ci sia una grande richiesta, ma non disperiamo quando si conosceranno appieno i pregi della colza e la facilità d'uso le cose cambieranno. Nell'attesa, spargete la voce.
Roberto Bonafini