Visto che sino ad oggi non se n’è parlato, se non per il caso Schwarzer legato alla nota vicenda di doping, facciamo un bilancio dei giochi della XXX Olimpiade estiva che si concludono oggi a Londra.
Partendo da un bilancio generale possiamo dire che non c’è stato, come tanti analisti prevedevano, il famoso sorpasso della Cina agli Stati Uniti nel medagliere, anzi quest’ultimi si sono confermati essere la prima potenza mondiale a livello sportivo avendo dominato nella maggior parte delle competizioni, dal nuoto all’atletica, dagli sport di squadra agli sport che i più considerano minori, ma che tanto minori alla fine non sono. La Cina si conferma essere una nazione in grande ascesa, come già avvenuto nei precedenti giochi da essa organizzati, alle conferme venute dai tuffi , tennis tavolo e ginnastica si aggiungono le medaglie conquistate in sport di recente introduzione in quel contesto, quali nuoto (con una 15enne che ha destato non pochi sospetti avendo nuotato più veloce degli uomini)e il tiro. Sorprende notevolmente l’arretramento di Russia e Germania, che non beneficiano più, i primi, degli atleti delle varie ex repubbliche sovietiche e, i secondi, di qualche aiutino della DDR, cosi come sorprende il grandissimo balzo in avanti della Gran Bretagna i cui atleti, spinti dal calore del pubblico, hanno conquistato medaglie anche in competizioni non proprio molto consone ad esse, mi vengono in mente due nomi, Murray e Farrah che hanno dominato il torneo di tennis e le prove di mezzo fondo in atletica, e della Corea del Sud. I Caraibi si confermano come la patria indiscussa degli uomini jet avendo dominato, in particolare la Jamaica tutte le competizioni veloci, dalle gare individuali alle staffette, mentre l’Africa si conferma la patria dei fondisti.
Diversi sono i personaggi che sono nati o confermati in questi giochi. In prima fila troviamo, naturalmente, i due fenomeni, Bolt e Phelps. Il primo che si è confermato come l’uomo più veloce al mondo riuscendo, primo nella storia dei giochi, a confermare le tre medaglie d’oro vinte all’Olimpiade precedente; il secondo divenendo l’uomo con più medaglie nella storia delle Olimpiadi, 22 di cui 18 d’oro, raggiungendo un livello che difficilmente sarà superabile nei prossimi anni. Altri personaggi degli di nota sono il britannico Farrah, che ha dominato le gare di mezzo fondo, 5000 e 10000 metri, dimostrando come anche le lepri africane siano alla fine umani e quindi battibili, e i ciclisti Wiggins e Vinokurov, con quest’ultimo che ha dimostrato come anche a 37 anni è possibile battere i grandi favoriti alla medaglia. Tra i grandi delusi , purtroppo, c’è da inserire tutto il movimento del nuoto italiano, da cui il mondo si aspettava molto, in particolare da quelli che sono considerati i grandi personaggi di questo sport, il Brasile di calcio, per il quale l’oro è diventato una maledizione e il movimento della velocità americana uscito con le ossa rotte dal confronto con i paesi caraibici.
Proprio per quel che riguarda l’Italia questa Olimpiade è stata l’ennesima dimostrazione di come nel nostro paese non esistono solo calciatori strapagati e capricciosi per i quali la gente si strappa i capelli, ma anche tanti atleti che si allenano per anni solo per avere la possibilità di partecipare a questo evento. Basta ricordare le ragazze della scherma, ma sarebbe giusto considerare tutto il movimento che ha portato 7 medaglie, i tiratori, la Rossi su tutti, e i lottatori che hanno dimostrato ancora di più che è possibile fare sport anche in modo diverso e che meriterebbero un po’ di spazio in più durante l’anno e non di essere relegati solo a questa finestra di 15 giorni ogni quattro anni. Detto di coloro che hanno dimostrato tanto per il nostro paese non si può non ricordare anche le tante delusioni; la Pellegrini&Magnini, le ragazze dell’Italvolley e del setterosa per le quali le giustificazioni sono davvero difficili da trovare, la Cagnotto, due volte 4° per un niente,e l’atletica tutta, incapace di esprimere personaggi degni di nota, tranne i triplisti.
Infine una citazione a parte la merita Josefa Idem, vero esempio di come si può conciliare lo sport ad uno stile di vita sano raggiungendo anche dei risultati importanti senza per questo rinunciare a farsi una famiglia. Sarà lei a mancarci più di tutti alle prossime Olimpiadi, sempre se è vero che si ritirerà, e credo sarebbe stato più giusto far portare a lei la bandiera stasera alla cerimonia di chiusura quale degna passerella per una straordinaria atleta che , pur non essendo italiana di nascita, ha dimostrato un amore sconfinato per il nostro paese, più di tanti suoi colleghi.
Forse mi sarò dimenticato qualcuno ma non è facile riassumere 15 giorni di gare in poche righe.
Infine che dire se non arrivederci a Rio 2016.
:A) :A) :A) :A) :A) :A) :A) :A)
Partendo da un bilancio generale possiamo dire che non c’è stato, come tanti analisti prevedevano, il famoso sorpasso della Cina agli Stati Uniti nel medagliere, anzi quest’ultimi si sono confermati essere la prima potenza mondiale a livello sportivo avendo dominato nella maggior parte delle competizioni, dal nuoto all’atletica, dagli sport di squadra agli sport che i più considerano minori, ma che tanto minori alla fine non sono. La Cina si conferma essere una nazione in grande ascesa, come già avvenuto nei precedenti giochi da essa organizzati, alle conferme venute dai tuffi , tennis tavolo e ginnastica si aggiungono le medaglie conquistate in sport di recente introduzione in quel contesto, quali nuoto (con una 15enne che ha destato non pochi sospetti avendo nuotato più veloce degli uomini)e il tiro. Sorprende notevolmente l’arretramento di Russia e Germania, che non beneficiano più, i primi, degli atleti delle varie ex repubbliche sovietiche e, i secondi, di qualche aiutino della DDR, cosi come sorprende il grandissimo balzo in avanti della Gran Bretagna i cui atleti, spinti dal calore del pubblico, hanno conquistato medaglie anche in competizioni non proprio molto consone ad esse, mi vengono in mente due nomi, Murray e Farrah che hanno dominato il torneo di tennis e le prove di mezzo fondo in atletica, e della Corea del Sud. I Caraibi si confermano come la patria indiscussa degli uomini jet avendo dominato, in particolare la Jamaica tutte le competizioni veloci, dalle gare individuali alle staffette, mentre l’Africa si conferma la patria dei fondisti.
Diversi sono i personaggi che sono nati o confermati in questi giochi. In prima fila troviamo, naturalmente, i due fenomeni, Bolt e Phelps. Il primo che si è confermato come l’uomo più veloce al mondo riuscendo, primo nella storia dei giochi, a confermare le tre medaglie d’oro vinte all’Olimpiade precedente; il secondo divenendo l’uomo con più medaglie nella storia delle Olimpiadi, 22 di cui 18 d’oro, raggiungendo un livello che difficilmente sarà superabile nei prossimi anni. Altri personaggi degli di nota sono il britannico Farrah, che ha dominato le gare di mezzo fondo, 5000 e 10000 metri, dimostrando come anche le lepri africane siano alla fine umani e quindi battibili, e i ciclisti Wiggins e Vinokurov, con quest’ultimo che ha dimostrato come anche a 37 anni è possibile battere i grandi favoriti alla medaglia. Tra i grandi delusi , purtroppo, c’è da inserire tutto il movimento del nuoto italiano, da cui il mondo si aspettava molto, in particolare da quelli che sono considerati i grandi personaggi di questo sport, il Brasile di calcio, per il quale l’oro è diventato una maledizione e il movimento della velocità americana uscito con le ossa rotte dal confronto con i paesi caraibici.
Proprio per quel che riguarda l’Italia questa Olimpiade è stata l’ennesima dimostrazione di come nel nostro paese non esistono solo calciatori strapagati e capricciosi per i quali la gente si strappa i capelli, ma anche tanti atleti che si allenano per anni solo per avere la possibilità di partecipare a questo evento. Basta ricordare le ragazze della scherma, ma sarebbe giusto considerare tutto il movimento che ha portato 7 medaglie, i tiratori, la Rossi su tutti, e i lottatori che hanno dimostrato ancora di più che è possibile fare sport anche in modo diverso e che meriterebbero un po’ di spazio in più durante l’anno e non di essere relegati solo a questa finestra di 15 giorni ogni quattro anni. Detto di coloro che hanno dimostrato tanto per il nostro paese non si può non ricordare anche le tante delusioni; la Pellegrini&Magnini, le ragazze dell’Italvolley e del setterosa per le quali le giustificazioni sono davvero difficili da trovare, la Cagnotto, due volte 4° per un niente,e l’atletica tutta, incapace di esprimere personaggi degni di nota, tranne i triplisti.
Infine una citazione a parte la merita Josefa Idem, vero esempio di come si può conciliare lo sport ad uno stile di vita sano raggiungendo anche dei risultati importanti senza per questo rinunciare a farsi una famiglia. Sarà lei a mancarci più di tutti alle prossime Olimpiadi, sempre se è vero che si ritirerà, e credo sarebbe stato più giusto far portare a lei la bandiera stasera alla cerimonia di chiusura quale degna passerella per una straordinaria atleta che , pur non essendo italiana di nascita, ha dimostrato un amore sconfinato per il nostro paese, più di tanti suoi colleghi.
Forse mi sarò dimenticato qualcuno ma non è facile riassumere 15 giorni di gare in poche righe.
Infine che dire se non arrivederci a Rio 2016.
:A) :A) :A) :A) :A) :A) :A) :A)