nuova sentenza della Cassazione: "Sarà più facile Violentare chi ha avuto rapporti"

g3pp3tto

Nuovo Alfista
22 Febbraio 2005
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veneto ... suppergiù..
Sarà più facile Violentare chi ha avuto rapporti
Sentenza shock della Cassazione sulla vicenda di una 14enne
Il patrigno aveva abusato di lei. "Aveva già avuto rapporti"



"Se la vittima ha avuto esperienze
la violenza sessuale è meno grave"

ROMA - E' meno grave la violenza sessuale su una minorenne - anche se si tratta di una ragazzina di appena quattordici anni - se la vittima ha già "avuto rapporti sessuali". Perché "è lecito ritenere" che siano più lievi i danni che la violenza sessuale provoca in chi ha già avuto rapporti, con altri uomini, rispetto a chi non ne avuti affatto. E' questa l'opinione della Terza sezione penale della Cassazione.

In sostanza i giudici pensano - anzi ne sono più che sicuri, tanto che hanno accolto questo punto di vista (sostenuto dall'autore dell'abuso) - che sia di più modeste proporzioni l'impatto devastante della violenza sessuale quando a subirlo è una adolescente non più vergine. Questo perché - spiegano - "la sua personalità, dal punto di vista sessuale" è "molto più sviluppata di quanto ci si può normalmente aspettare da una ragazza della sua età".

La sentenza ruota intorno al caso di una ragazzina di 14 anni e il suo patrigno e convivente della madre, un cagliaritano di 40 anni. L'uomo viene condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale nei confronti della ragazzina e fa ricorso. La corte d'Appello di Cagliari il 25 novembre 2003 gli rifiuta lo sconto di pena che aveva chiesto sulla base delle "modalità innaturali del rapporto", ritenuti tali da compromettere "l'armonioso sviluppo della sfera sessuale della vittima".

Il caso arriva in Cassazione e si chiude con la sentenza di oggi. Secondo i giudici, nonostante la condotta dell'uomo sia "riprovevole", ci sono dei distinguo da fare. Il primo è la consapevolezza della ragazzina. "L'imputato, infatti, - ricorda il relatore Franco Mancini - intendeva avere un rapporto completo ma la ragazza, consapevole che l'uomo aveva avuto problemi di tossicodipendenza, aveva optato per un, a suo avviso, meno rischioso rapporto orale".
Ecco perché, secondo i supremi giudici, anche se questo ragionamento "non elimina la riprorevolezza della condotta dell'imputato che in realtà si è avvalso dello stato di soggezione in cui la giovane vittima si trovava nei suoi confronti per essere inserita nello stesso nucleo familiare da lui costituito con la madre convivente", non si può non considerare che all'epoca del rapporto con il patrigno "la ragazza aveva compiuto i 14 anni e aveva prestato il proprio consenso al rapporto sessuale".

Poi, altro punto che a parere dei giudici è dirimente è che "la ragazza, già a partire dall'età di 13 anni aveva avuto numerosi rapporto sessuali con uomini di ogni età", così che "è lecito ritenere che già al momento dell'incontro con l'imputato la sua personalità dal punto di vista sessuale fosse molto più sviluppata di quanto ci si può normalmente aspettare da una ragazza della sua età".

Ora la Corte d'appello di Cagliari dovrà tenere in "debito conto" le considerazioni della Suprema Corte per valutare la possibilità dello sconto di pena al patrigno che ha abusato della minorenne.

Repubblica (17 febbraio 2006)





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VIOLENZA SESSUALE: TRIPLICATE LE DENUNCE

A TELEFONO ROSA

Se la legge sulla violenza sessuale ha tutelato maggiormente le vittime e ha inasprito le pene, non ha però costituito un vero deterrente. Lo dimostra il fatto che nell'ultimo anno Telefono Rosa ha visto triplicare le denunce al suo centralino.

L'allarme è stato lanciato dall'associazione, nel decimo anniversario della legge che riconobbe la violenza sessuale come reato contro la persona e non più contro la moralità pubblica e il buon costume. E non basta: secondo le rielaborazioni dei dati Istat effettuate da Telefono Rosa, in sette anni, dal 1996 al 2003, si è verificato un raddoppio degli stupri commessi da ragazzi con meno di 14 anni e denunciati dalle forze dell'ordine alla magistratura.

DENUNCE TRIPLICATE - "Assistiamo a un incremento formidabile delle denunce di violenza sessuale alla nostra associazione" ha reso noto la presidente Maria Gabriella Carnieri Moscatelli. Nel 2005 sono addirittura triplicate, e la tendenza è confermata dal primo mese del 2006. Sicuramente, l'aumento è dovuto al fatto che oggi le donne si sentono più tutelate e quindi sono più incentivate a denunciare, ma indubbiamente, secondo Moscatelli, i reati sono aumentati.

AUMENTANO AZIONI PENALI - Dal 1996 al 2003, i delitti per i quali l'autorità giudiziaria ha iniziato l'azione penale sono passati da 3.317 a 4.528 (+36,5%). Le persone denunciate (e per le quali è cominciata l'azione penale) sono passate da 2.261 ('96) a 3.523 (+55%), di cui 268 minori di 18 anni (nel 1996 erano 174).

CONDANNE STABILI - A un aumento delle denunce e dei processi non corrisponde però un analogo aumento delle persone condannate: se nel 1996 sono state 1.227, nel 2003 il loro numero è rimasto quasi invariato (1.339). Quanto alle pene inflitte, quella più frequente per questo tipo di reato è di uno-due anni (532 nel 2003), seguita, a parità di merito, dalle condanne a 3-5 anni e 6-12 mesi (223); a una pena superiore ai 10 anni nel 2003 sono state condannate soltanto 11 persone su 1.339 totali.

ABUSANTI SEMPRE PIU' PICCOLI - Il 28,93%, più di una su quattro, delle violenze sessuali denunciate dalle forze dell'ordine all'autorità giudiziaria nel 2003 è stato commesso da under 14, e perciò non punibili. Complessivamente, nello stesso anno, è stato aperto procedimento penale nei confronti di 268 minorenni (dai 14 ai 18 anni), cioé il 7,60% di tutti coloro contro i quali si procedeva per violenza sessuale.

PROCESSI TROPPO LUNGHI - Uno dei problemi maggiori, oggi, è la lunghezza dell'azione penale: tra la violenza e la condanna, denunciano le avvocatesse di Telefono Rosa Paola Lattes e Alessia Cavallo, intercorrono in media 65 mesi, cioé 5 anni e mezzo. Interrogatori, confronti tra vittima e autore si protraggono perciò per anni, con tutte le conseguenze dolorose per la donna, che deve superare la vergogna, oltre alla consapevolezza di stare attaccando il nucleo della famiglia, quando l'abusante - come spesso accade - è un familiare.

LE PROPOSTE DI TELEFONO ROSA - L'associazione chiede quindi di abbreviare il percorso giudiziario per questo tipo di reati, di prevedere un aiuto psicologico alle donne e alle loro famiglie, oltre all'assistenza economica alle vittime. Altro problema è la recidività: i condannati recidivi sono aumentati: dai 90 del 1996 a 126 del 2003 (circa +36%); va quindi prevista un'azione di recupero in favore degli autori delle violenze sessuali, oltre che di prevenzione a livello sociale. Infine, Telefono Rosa chiede l'accesso ai dati di Ministeri e Questure riguardanti le violenze, che oggi - hanno denunciato - viene negato: "i dati - hanno detto - dovrebbero essere pubblici, e anche su questo faremo una battaglia".
 
Mi spiace per la figlia del giudice, ma augurerei a quest'uomo o donna che sia che la figlia subisse una violenza sessuale anche se non vergine.... poi gli o le vado a chiedere cosa pensa, se il reato è meno grave....
NO COMMENT :KO)
 
Questa cosa fa schifo come la sentenza di qualche anno fa secondo la quale "le donne che indossano jeans non possono esser violentate" e per protesta le parlamentari si schierarono presentandosi in jeans nelle aule del parlamento..

Che una abbia già scopato o meno prima di una violenza poco importa, la cosa non è voluta e rappresenta lo stesso un abuso, imho punibile nel modo più pesante previsto dal codice... :evil: A cosa servono queste differenziazioni?
 
Camerlengo io e te siamo sintonizzati sulla stessa frequenza! :p (vedi sopra) :spin)
 
la cosa più assurda è che talvolta sembra che la nostra società faccia non uno, bensì 5 passi in avanti, ma poi come nulla fosse, ne fà 10 per tornare indietro..

sembra di tornare veramente indietro di cinquant'anni..
 
appena trovo l'integrale della sentenza la posto...

perchè con una sola frase il senso la si può girare e voltare come meglio si desidera....e non ha molto senso argomentarci sopra, a torto o a ragione
 
g3pp3tto":1lbm182y ha detto:
la cosa più assurda è che talvolta sembra che la nostra società faccia non uno, bensì 5 passi in avanti, ma poi come nulla fosse, ne fà 10 per tornare indietro..

sembra di tornare veramente indietro di cinquant'anni..

Perfettamente d'accordo ;)
 
secci":3rrjqub6 ha detto:
appena trovo l'integrale della sentenza la posto...

perchè con una sola frase il senso la si può girare e voltare come meglio si desidera....e non ha molto senso argomentarci sopra, a torto o a ragione

io ho riportato uno "strascico" che leggevo su libero in fase di cazzeggio..
lo ritenevo interessante.. sorry sergio :)
 
ho capito...non era un intervento "severo" il mio :fluffle)

intendevo solo dire che, come spesso accade, leggi un pezzo solo (magari virgolettato a sproposito) di un qualcosa che è di diverse pagine e una conclusione che, come tale, può essere condivisibile o meno (più che giusta o sbagliata), ma deve essere "riassunto" di un escursus logico con un fondamento

ricordiamoci che spesso e volentieri le sentenze di cassazione (sia esse civili o penali) ricalcano delle sentenze precedenti o argomentano diversamente secondo nuovi orientamenti e questi ultimi o si consolidano o si va incontro a un c.d. contrasto che viene definito da sentenze emesse dalla Cassazione in sezioni unite

intendo anche dire che è "comodo e molto fuoco artificiale" dire, per esempio, dire e scrivere che la nuova (nuova?) legge sulla legittima difesa autorizza a sparare

io nella mia testa ho un'idea di cosa ci sia scritto e del senso che può avere l'interpretazione giornalistica...e ho anche in mente che se così non è, allora...
 
secci":1orrcy4y ha detto:
ho capito...non era un intervento "severo" il mio :fluffle)

intendevo solo dire che, come spesso accade, leggi un pezzo solo (magari virgolettato a sproposito) di un qualcosa che è di diverse pagine e una conclusione che, come tale, può essere condivisibile o meno (più che giusta o sbagliata), ma deve essere "riassunto" di un escursus logico con un fondamento

ricordiamoci che spesso e volentieri le sentenze di cassazione (sia esse civili o penali) ricalcano delle sentenze precedenti o argomentano diversamente secondo nuovi orientamenti e questi ultimi o si consolidano o si va incontro a un c.d. contrasto che viene definito da sentenze emesse dalla Cassazione in sezioni unite

intendo anche dire che è "comodo e molto fuoco artificiale" dire, per esempio, dire e scrivere che la nuova (nuova?) legge sulla legittima difesa autorizza a sparare

io nella mia testa ho un'idea di cosa ci sia scritto e del senso che può avere l'interpretazione giornalistica...e ho anche in mente che se così non è, allora...

chiarissimo :fluffle)
 
Spero che sia solo un sunto ad uso "televisivo", ovvero per destare scalpore. Ma spero che gli esperti mi smentiscano, se il dispositivo ecita veramente così, allora spero di conoscere cosa ne penserebbe il giudice, se la la cosa accadesse a sua moglie o figlia. Non glielo auguro ovviamente, ma ste cose ti fanno veramente rodere il culo...
 
Il succo della sentenza è quella e i risultati che da essa sono derivati sono quelli che conosciamo.
Certo resterà un'orientamento minoritario, che non verrà ripreso. ma intanto chi ne ha fatto le spese però è la ragazza violentata e la Giustizia.
 
Quindi se uno va in giro a violentare prostitute gli danno dei premi??

Per me i giudici italiani si sono completamente bevuti il cervello... :KO) :KO)
 
è stata una sentenza vergognosa come quella dei jeans in passato!!ma possibile che ci siano dei deficenti cosi al mondo :KO)
 
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