Dopo circa vent'anni, torna la mitica Campagnola, non più sotto l'egida Fiat, ma con il marchio Iveco. La progenitrice di questa nuova fuoristrada venne prodotta, nelle varie versioni, in oltre 40 mila esemplari dal 1951 al 1987 e la denominazione fu scelta da Dante Giacosa, il papà della vecchia 500.
La nuova Campagnola deriva dalla 4x4 Massif lanciata lo scorso anno; per lo sviluppo di entrambi i veicoli sono stati investiti 60 milioni di euro, compresa la quota del partner spagnolo Santana. Lo stile della Campagnola è firmato dall'Italdesign di Giugiaro e dal Centro stile Fiat. Nel frontale, spicca il caratteristico design della griglia del radiatore, mentre gli interni sono ben rifiniti.
Disponibile soltanto nella variante a tre porte e quattro posti, l'off-road (nelle tonalità avorio e verde salvia) ha un passo di due metri e 45, è lunga quattro metri e 25 ed è equipaggiata con un motore quattro cilindri turbodiesel di tre litri HPT Euro 4 (di derivazione Daily) da 176 CV, abbinato a un cambio a sei rapporti (più sei ridotte) e alla trazione integrale.
"Abbiamo scelto questo marchio - ha spiegato il responsabile marketing del gruppo Fiat, Luca De Meo - perché quelli di Iveco sono i migliori a fare le cose 'dure e pure'. La Campagnola è la miglior fuoristrada 'vera' disponibile sul mercato".
I primi 499 clienti possono scegliere anche una speciale versione "Opening Edition", con tanto di targhetta numerata sul montante centrale. Un ritorno alle origini in chiave moderna per un veicolo in grado di superare pendenze a pieno carico davvero incredibili. La Campagnola è stata inoltre sottoposta a tutte le prove necessarie per le certificazioni militari. È disponibile dal 9 settembre presso la rete Iveco a 29.800 euro più Iva.
