Noi ziamo poveri...

E' vero che sono sgraditi dovunque, eppure sembra che trovino sempre dove stare e fare il comodo loro, da perfetti parassiti della societa'.

Ma com'e' possibile?
Qui a Pisa non ne parliamo, hanno piu' diritto dei residenti che pagano fior di tasse comunali. E nessuno dice niente, e' incredibile!

E la cosa incredibile e' che prima rubavano negli appartamenti, ma di recente si son fatti furbi, perche' alla lunga poteva scocciare e il comune poteva essere costretto a far qualcosa.
Adesso infatti rubano ai turisti! Moooolto meglio: hanno molti soldi con loro, specie se stranieri sono meno prevenuti e piu' ingenui, non rischi ti scoprano in casa e ti riempano di cazzotti e soprattutto al piu' DOPO fanno qualche denuncia alla Polizia e Carabinieri (che possono farci poco o nulla, perche' pure il Vigile/Poliziotto/Carabiniere di quartiere puo' agire solo in flagranza) ma il comune non ci rimette niente.

Di fatto, alla fine, si e' creato un tacito e orribile accordo per cui gli zingari rubano ai turisti e non ai pisani, e il comune di Pisa li lascia in pace.

Proprio di recente mi e' capitato di trovare una borsetta con un portafoglio (vuoto) di una turista tedesca. Meno male che, da buona tedesca, aveva lasciato recapito e numero... cosi' l'ho chiamata (grazie ad una mia amica che parla il tedesco) e gli abbiamo fatto almeno riavere portafoglio e borsa. Pure i documenti gli avevano rubato, i bastardi zingari.
Che tristezza doverle scrivere una lettera per spiegarle che non sono gli italiani a derubarli, ma gli zingari :mad2)
 
Kontorotsui":1rz7wv39 ha detto:
Che tristezza doverle scrivere una lettera per spiegarle che non sono gli italiani a derubarli, ma gli zingari :mad2)

Ma alla fine chi è che con tanta leggerezza permette a queste persone di fare ciò che vogliono sul NOSTRO territorio? ------> Gli italiani, e in particolar modo la classe dei giudici che non aspettano altro che lasciarli andare impunemente

che schifo :(
 
per saperne di piu' ho spulciato da internet

Problemi maggiori

Istruzione per i bambini: il 97% dei bambini zingari non frequenta la scuola dell'obbligo e gli zingari adulti sono per lo più analfabeti. Eppure il 75% di essi sono cittadini italiani, o per nascita, o perché alla fine della II G.M. vivevano ai confini e scelsero l'Italia come patria.
Per i bambini zingari, l'italiano è la terza lingua, dopo quella materna (il romanes o il sinto) e il dialetto locale. A scuola facilmente vengono considerati come disadattati sociali e anche mentali.
Servizi igienico-sanitari: la loro sporcizia dipende anche dalla cronica mancanza di acqua nei campi, che dovrebbero disporre di docce e gabinetti. A causa delle molte malattie, dovute anche al feddo, la vita media non supera i 50 anni.
Altri servizi deficitari: illuminazione (l'energia elettrica permetterebbe di utilizzare sistemi di riscaldamento meno rischiosi: piccoli braceri o stufette a gas, che a volte causano l'incendio della roulotte), cassonetti per rifiuti, vasche per il bucato.
Lavoro: non riescono più a fare lavori dignitosi o comunque remunerativi. Non possono praticare il commercio ambulante, perché vengono considerati come stranieri. Molti bambini vendono fiori, fazzoletti ai semafori o puliscono i vetri delle macchine. Chiedere la carità è diventato il lavoro delle donne. Il lavoro col ferrovecchio non rende più e gli oggetti di rame non li compra più nessuno, se non qualche turista d'estate.
Visti d'ingresso, passaporti ecc. Spesso ci si dimentica che questi gruppi sono apolidi e che quindi non ha senso rimpatriarli nella ex-Jugoslavia.
Aree di sosta sono poche: una cinquantina in tutta Italia. Si tratta per lo più di fangose baraccopoli, frequentate da topi, col pericolo di epidemie. Gli stessi campi-sosta sono troppo grandi: ammassano 300-500 persone (sembrano dei ghetti).
Emarginazione: per i nostri agricoltori sono nomadi senza terra; per i cittadini, dei marginali di periferia; per gli operai, degli oziosi e per tutti, degli uomini senza fede e senza legge. Il solo zingaro accettato è quello bello, artista, simbolo della libertà e del folclore, cioè quello che non esiste.
Rifiutano l'accusa di vagabondaggio, perché il loro è un nomadismo, che è un diritto riconosciuto dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo dell'ONU ed è previsto dalla nostra Costituzione. Lo stesso Consiglio d'Europa dice che deve essere facilitato l'insediamento in abitazioni appropriate per i nomadi che lo desiderano.
A Roma esistono 50 comunità zingare: rom abruzzesi e napoletani, camminanti siciliani, sinti giostrai, rom kalderasha, rom slavi. Vivono in case popolari o roulotte. Prima degli anni '70 commerciavano cavalli, facevano i maniscalchi, le donne leggevano il futuro o vendevano chincaglieria. Alcuni fabbricavano pentole di rame, altri erano indoratori o giostrai. Con l'espansione edilizia degli anni '70 i campi-nomadi sono stati requisiti.
A Roma i nomadi sono 3000, sono sempre stati 3000, ma ora si parla di "problema nomadi". Generalmente nei campi dove vivono non ci sono servizi. Alcune ragazze frequentano corsi di taglio e cucito.
 
Re: per saperne di piu' ho spulciato da internet

ataru007":1s2pltqh ha detto:
Rifiutano l'accusa di vagabondaggio, perché il loro è un nomadismo, che è un diritto riconosciuto dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo dell'ONU ed è previsto dalla nostra Costituzione. Lo stesso Consiglio d'Europa dice che deve essere facilitato l'insediamento in abitazioni appropriate per i nomadi che lo desiderano.

Ora ho capito tutto... vaff :ignore) anche al Consiglio d'Europa.
Capisco il diritto al nomadismo, ma vivere rubando va bene? O le Mercedes e tutto l'oro che hanno al collo lo hanno coltivato come le patate? :mad2)
 
Stamattina sul tram sono salite due zingare, una di loro teneva per mano un bimbo che avrà avuto nemmeno due anni. Loro gridavano e ridevano come delle deficienti ed il bimbo piangeva o meglio urlava. Ad un certo punto gli sono arrivate le cinque dita in faccia che il suo visino si è trasformato in un pallone.
Mi veniva da piangere, da strapparlo dalle loro mani e portarlo via.
Rivolgiamo un pensiero stamattina a Denise che forse è nelle mani di donne come queste e quando vediamo un bimbo zingaro non trattiamolo male, lo so da adulto diverràà come loro, ma è un bambino, se avesse un'altra possibilità, un'altra famiglia non farebbe quella fine
 
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