Ma davvero il Sud è messo male?

bellissime parole Frales.....

purtroppo però questa realta di migliorare la nostra realtà sembra utopistica....

ricordo di uno dei tanti progetti che voleva creare mio padre insime ad altri soci....svanito sempre nel nulla a causa di problemi burocratici, ma che alla fine sapevamo che erano delle cazzate, il discorso sta nel fatto che da noi le imprese grosse vanno sempre + avanti ed il piccolo va ad scompariere.......mentre coloro che vorrebbero costruire qualcosa di sensato, concreto ed utile per la socità deve prima vedersela con un pezzo grosso in modo che ci possa mangiare prima qualcun'altro....e di renderlo impotente.

in ogni caso le persone che vorrebbero rendere migliori la nostra sicilia sono sempre + poche, in quanto la maggior parte preferisce andare ad investire il propprio danaro ed idee in altre zone....
 
SalvoJTD":1gtzp7yq ha detto:
in ogni caso le persone che vorrebbero rendere migliori la nostra sicilia sono sempre + poche, in quanto la maggior parte preferisce andare ad investire il propprio danaro ed idee in altre zone....

Mai verità più grande fù detta
:handclap) :handclap) :handclap) :handclap)


Al sud ci sono tanti giovani con grandi, piccole o se vogliamo belle idee

eppure cosa si sente in giro???
Se volessi aprire un "pub" andrei a MI
se volessi aprire una società u impresa 2X" andrei al Nord

Secondo me dovrebbero essere i giovani la new generation a dover cambiare mentalità e a diffonderla nel proprio paese anzichè dire:

Qui non c'è niente preferisco andarmene...

Con questa "soluzione" non si fà altro che rimanere dove si è
 
alexandros147":3gus9yt6 ha detto:
Se volessi aprire un "pub" andrei a MI
se volessi aprire una società u impresa 2X" andrei al Nord

Secondo me dovrebbero essere i giovani la new generation a dover cambiare mentalità e a diffonderla nel proprio paese anzichè dire:

Qui non c'è niente preferisco andarmene...

Con questa "soluzione" non si fà altro che rimanere dove si è
beh se vivi in posti dove la gente compra spesso a credito ti passa la voglia :mecry)
 
giangirm":1dfifqqj ha detto:
alexandros147":1dfifqqj ha detto:
Se volessi aprire un "pub" andrei a MI
se volessi aprire una società u impresa 2X" andrei al Nord

Secondo me dovrebbero essere i giovani la new generation a dover cambiare mentalità e a diffonderla nel proprio paese anzichè dire:

Qui non c'è niente preferisco andarmene...

Con questa "soluzione" non si fà altro che rimanere dove si è
beh se vivi in posti dove la gente compra spesso a credito ti passa la voglia :mecry)


Sembra forse un discorso di altri tempi, ci sono Botteghe alimentari (piccoli market) che vendono la roba a credito, ovvero, segnano su un quaderno l'importo e poi a fine mese si paga. Era così quando sono sono partito nel 1997.. lo ritrovo ancora adesso dopo 9 anni.
Certo succede nelle piccole realtà di provincia.. nei piccoli paesi, ma è cmq segno di disagio.
 
ataru007":24zqm9ys ha detto:
giangirm":24zqm9ys ha detto:
alexandros147":24zqm9ys ha detto:
Se volessi aprire un "pub" andrei a MI
se volessi aprire una società u impresa 2X" andrei al Nord

Secondo me dovrebbero essere i giovani la new generation a dover cambiare mentalità e a diffonderla nel proprio paese anzichè dire:

Qui non c'è niente preferisco andarmene...

Con questa "soluzione" non si fà altro che rimanere dove si è
beh se vivi in posti dove la gente compra spesso a credito ti passa la voglia :mecry)


Sembra forse un discorso di altri tempi, ci sono Botteghe alimentari (piccoli market) che vendono la roba a credito, ovvero, segnano su un quaderno l'importo e poi a fine mese si paga. Era così quando sono sono partito nel 1997.. lo ritrovo ancora adesso dopo 9 anni.
Certo succede nelle piccole realtà di provincia.. nei piccoli paesi, ma è cmq segno di disagio.

non solo, nei paesi come niscemi (CL), ci sono braccianti agricoli oppure operai che il pagamento della spesa lo fanno una volta l'anno, in pratica quando devono acquisire la benedetta disoccupazione che versa l'INPS
 
anche nei benzinai ho visto andare a credito...
non parliamo poi delle vendite degli agricoltori e degli artigiani...
 
Un momento!
La piaga del pagamento "a crerenza" è un fatto ormai nazionale.
Il quaderno delle piccole botteghe, che rimane stabile in Sicilia e al Sud più in generale, o lo scontrino firmato (che si pagherà a fine mese) del rifornimento di carburante, nel momento che ci trasferiamo pian piano verso il nord, diventano molto spesso i finanziamenti di Findomestic e finanziarie varie.
Proprio stamattina alla radio hanno parlato di quelli che, rientrando dalle ferie e avendo dato fondo al portafoglio, vanno in banca a chiedere un prestito per tirare avanti.
Analogamente i grandi supermercati si stanno attrezzando per il pagamento rateizzato della spesa.
Ho il timore che l'Italia così vada a fondo! :KO)
L'italiano medio, in qualche caso è addirittura andato dall'usuraio per ottenere il prestito (a caro prezzo) che gli consenta di saldare un altro prestito della Finanziaria, già moroso.
E non mi risulta che questi problemi siano soltanto Siciliani o suddisti!
Da noi, pur presenti problemi di questo tipo, intervengono anche altri fattori comportamentali (pigrizia, apatia, in alcuni casi prevaricazione del prossimo, tornacontismo spinto, mancato rispetto delle leggi del vivere civile, ecc.) che sicuramente rendono la vita più difficile e ci appiccicano addosso una etichetta che spesso non tutti meritiamo (almeno quelli con la schiena dritta e le maniche ripiegate sulle braccia).
E ... anche questa volta ... ho detto la mia, "dalla Sicilia con dolore"! :mecry2)
 
il discorso del casco, del lavoro in nero e delle regole in generale che più scendi per lo stivale e meno si rispettano è qualcosa che l'italia si porterà avanti per secoli secondo me

come fai a rispettare le regole se nessuno intorno a te fa altrettanto, mica si può diventare santi! e finisce che chi ha un minimo di coscienza civile si indigna e si in....zza tutti i santi giorni col prossimo e alla prima occasione se ne va altrove

...e chi rimane si adegua al contesto

cambiamenti mi auguro ce ne siano in futuro ma l'unico modo di cambiare la mentalità della gente è educare le nuove generazioni: ci vorranno secoli
 
violator":142qov5w ha detto:
il discorso del casco, del lavoro in nero e delle regole in generale che più scendi per lo stivale e meno si rispettano è qualcosa che l'italia si porterà avanti per secoli secondo me

come fai a rispettare le regole se nessuno intorno a te fa altrettanto, mica si può diventare santi! e finisce che chi ha un minimo di coscienza civile si indigna e si in....zza tutti i santi giorni col prossimo e alla prima occasione se ne va altrove

...e chi rimane si adegua al contesto

cambiamenti mi auguro ce ne siano in futuro ma l'unico modo di cambiare la mentalità della gente è educare le nuove generazioni: ci vorranno secoli

In qualcosa concordo, ma mi permetto di aggiungere :
sicuramente PER UNA FASCIA DI PERSONE il fatto che nel contesto sociale ci siano dei comportamenti "comuni" ha la sua ricaduta, ma molta responsabilità ce l'hanno anche alcuni genitori che ormai non impartiscono una vera Educazione ai figli, e di riflesso le scuole, che non possono sostituirsi alla famiglia per infondere valori che ormai vengono visti come ANTICHI e FUORI MODA (comportamento che tra l'altro ho saputo essere splamato in tutto lo stivale e sin dalle scuole elementari!), le scuole dicevo, gettano la spugna.
E la televisione? Quanto influisce su questi giovani che stanno ore davanti a soap opera e programmi spazzatura, davanti a veline e finti telegiornali che divagano nel gossip... Non solo non sono interessati al sociale, non solo non sono coinvolti nelle questioni nazionali, ma ricevono stimoli totalmente opposti da tutte le parti, hanno soldi (dati da chi?) e interesse solo per il calcio (quello "malato" della partita a tutti i costi, dello stadio per fare casino, dell'abbonamento a sky sennò non sei nessuno...) e quando DEVONO divertirsi lo devono fare in maniera estrema, esagerata.
Stamattina sentivo al GR regionale che quest'anno sono morti tantissimi ragazzi in moto e motorino in Sicilia per non aver indossato il casco : questo è molto triste, soprattutto per quelle famiglie che ora piangono ma che infine si rendono conto in qualche modo di avere contribuito a ciò...

Inoltre, in tutto questo ci sono molte persone che non si fanno trascinare dalle situazioni, che usano la propria testa per ragionare, che si fanno in 4 per avere un titolo di studio e (credimi) cercano in tutti i modi di restare a lavorare qui per se, i propri cari e pure per dare il loro seppur piccolo contributo a fare in modo che pian piano qualcosa cambi. Gente onesta, che lavora sodo, fa orari impossibili per Capi dalle pretese assurde e tutto per avere meno di quello che si potrebbe definire "stipendio", ma lotta per restare a vivere qui, pur in mezzo a tutte le contraddizioni.
Certo, le contraddizioni ci sono eccome : un bravo professionista volenteroso e preparato resta quasi senza lavoro mentre uno meno capace (magari nemmeno laureato), che però conosce TUTTE le teste importanti del paese, lavora e guadagna da fare invidia.
E allora davvero "beati" gli impiegati...

Ma allora è impossibile vivere legalmente in mezzo a tutto questo?

Se tu hai i tuoi valori e le tue idee, se ne sei padrone, non saranno 2-3 motorini che ti sorpassano a destra nel traffico o la signora che ti scavalca nella fila a farti mandare tutto a quel paese. Anzi, sarai tu a fare qualcosa per loro, a portare un tuo apporto di legalità (la carta d'identità di Ataru) laddove si approfitta della ignoranza (nel senso della disconoscenza) di regole e valori, farai di tutto per istruirti a dovere su quali sono i tuoi diritti e doveri nella società e non avrai paura di battere un pugno sul tavolo per avere ciò che ti spetta.

Ma se si continuerà a stare nel guscio dell'assistenzialismo, senza stimoli, drogati dai media, se la giornata passerà tutta attaccati al cellulare a mandare sms e scaricare suonerie, se i governanti nazionali continueranno a fare lo scempio che hanno fatto nella legislazione scolastica e lavorativa, allora tra pochi anni avremo ragazzi diplomati che non sapranno nè leggere nè scrivere (altro che avere un giudizio critico), laureati triennali (che non avranno idea di cosa significhi avere una preparazione specifica) che lavoreranno con contratti di collaborazione a tempo indeterminato per tutta la vita con stipendi da diplomati e tutto un tessuto sociale che invece di portare aiuti e stimoli, non farà altro che farli affondare come le sabbie mobili.

Devo dire che Ataru ha toccato un argomento che mi sta molto a cuore, e che è così vasto e delicato da farmi attendere un pò prima di postare. Conoscendo lui e Frales capisco quanta amarezza e voglia di fare ci sia nei loro interventi. Beh il mio contributo vuole essere : "non siete soli". :OK)
 
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