Azz...la 155... macchina controversa.
Ne ho avute ben 3 in casa, 5 contando anche le due possedute dai miei zii.
Diciamo...che essendo figlio di un dirigente Alfa in pensione... le Alfa le ho avute tutte....dal 1980 al 2000 ne abbiamo tralasciate poche in famiglia.
La prima 155 fu una preserie del 1992, una di quelle macchine invendibili che rifilano alla dirigenza sperando che non si rompa nulla. Nel caso specifico, non si ruppe niente. Era una 1.8 Twin Spark L verde mirto, con cerchi in lega, tetto apribile elettrico, riscaldatore automatico ecc...
La tenemmo poco tempo, 6 mesi, come tutte le preserie. In seguito, ci fu una Tempra Station in mezzo, prendemmo una 1.7 TS prima serie blu cosmo e infine una restyling 1.7 TS di un grigio-champagne.
Tutte e tre portarono a termine il loro compito senza guai, forse solo sull'ultima cedette la pompa della frizione attorno ai 40mila km.
La mia personalissima opinione sulla 155: macchina bruttina, ma onesta. Forse troppo onesta e poco raffinata da potersi considerare una vera Alfa.
Non è un mistero che i puristi la considerino alla stregua di un'Arna.
Meccanicamente fu la prima Alfa media ad abbandonare la trazione posteriore, peraltro abbracciando uno schema meccanico tutt'avanti di semplice impostazione. La stessa della Fiat Tipo, con cui condivide il medesimo pianale, il tipo2.
Indubbiamente più affidabile, spaziosa e moderna della precedente 75, la 155, disegnata dall' IDEA institute di Torino, aveva però perso della progenitrice le eccelse qualità tecniche. La trazione posteriore, lo schema transaxle, il retrotreno De Dion. Nella prima serie la 155 conservò però i classici bialbero Alfa Romeo a catena con basamento in lega leggera, ma con l'adozione dei TS 16V anche quest'ultimo emblema della storia Alfa fu perduto. I nuovi motori erano realizzati sulla base dei motori "famiglia B" della Fiat, con cinghia della distribuzione e basamento in ghisa.
Non sono un nostalgico, ma certo la 155 non passerà alla storia. Nonostante questo, le sono affezionato. E non si possono dimenticare le grandi soddisfazioni che ci ha dato nel DTM tedesco. Non a caso sopra al computer ho il poster della 155 V6 TI di Nannini con autografo
Sicuramente le preferisco la 75, come soluzioni tecniche e per linea, e la 156...sicuramente un esempio decisamente migliore di design e di come possa essere importato su di una trazione anteriore lo spirito Alfa Romeo.
D'altronde... anche i numeri parlano chiaro.... 191mila le 155 prodotte dal 1992 al 1997, oltre 400mila le 75 dal 1985 al 1992, oltre 680mila le 156 dal 1997 ad oggi.