EDELFA INCORONATA DOPO CRISTINA, LA PIÙ BELLA D'ITALIA È DI NUOVO PIEMONTESE La miss cresciuta a nebbia e grissini
21 settembre 2005
di Luciana Littizzetto
Parlapà. Che tradotto in italiano corrente significa: «Che mi venga un
accidente». La più bella d'Italia è di nuovo una piemontese. Non ci
posso credere. Trabocco d'entusiasmo. Non sto più nei collant. Ho le
ginocchia che fanno aldogiovanniegiacomo. Comunque per me, che Miss Italia
«non è mai cominciata», questa vittoria non è che una conferma. Lo so da
un pezzo che le piemontesi sono delle gran gnocche. Alcune più gnocche
dentro che fuori, ma si tratta di quisquilie. Poco importa. Sarà che
crescere a bagna càuda, torcetti e grissini a lungo andare, fa. Fa
tantissimo. Anche la nebbia. Quel velo d'orzata che d'inverno ricopre la Mole
come una trapunta, crea quell'effetto serra, che favorisce la crescita.
Guardatele Cristina e Edelfa. Son due cicognoni. Due pertiche. Due
armoir. Esattamente il doppio di Pupo, il botolo che ci paccava dalla
stessa rete, un attimo prima. Due fate bambine che fanno tornare a ruggire
gli ormoni anche dei nonni. E poi Edelfa, diciamocelo, una rivincita se
la meritava. Son vent'anni che si porta sulla gobba sto nome, senza un
santo di riferimento. Senza un martire come lei a cui votarsi. A onor
del vero però Masciotta non mi par tanto un cognome piemontese. Su
Chiabotto non c'erano dubbi. Avrei messo la mano sulla griglia del berbequè.
Su Masciotta titubo. Ma se così fosse è anche meglio. Chiabotto e
Masciotta son le due anime della città. Nord e Sud, che da anni, se ne vanno
a braccetto.
Tempo fa, mentre cacciavo i panni nella lavatrice, ho ricevuto una
telefonata. Non ho fatto in tempo ad arrivare alla cornetta ed è scattata
la segreteria. «E' l'ufficio di Miss Italia» diceva una voce. Mi sono
fiondata sul telefono e ho ululato col batticuore: «Chi? Pronto? Per me?
Miss Italia?». E dall'altra parte del filo: «Ho detto: Ina Assitalia.
Solo per ricordarle che è scaduta la rata dell'assicurazione».
PVC RULEZ!!! Piemonte Über Alles!! :asd)
21 settembre 2005
di Luciana Littizzetto
Parlapà. Che tradotto in italiano corrente significa: «Che mi venga un
accidente». La più bella d'Italia è di nuovo una piemontese. Non ci
posso credere. Trabocco d'entusiasmo. Non sto più nei collant. Ho le
ginocchia che fanno aldogiovanniegiacomo. Comunque per me, che Miss Italia
«non è mai cominciata», questa vittoria non è che una conferma. Lo so da
un pezzo che le piemontesi sono delle gran gnocche. Alcune più gnocche
dentro che fuori, ma si tratta di quisquilie. Poco importa. Sarà che
crescere a bagna càuda, torcetti e grissini a lungo andare, fa. Fa
tantissimo. Anche la nebbia. Quel velo d'orzata che d'inverno ricopre la Mole
come una trapunta, crea quell'effetto serra, che favorisce la crescita.
Guardatele Cristina e Edelfa. Son due cicognoni. Due pertiche. Due
armoir. Esattamente il doppio di Pupo, il botolo che ci paccava dalla
stessa rete, un attimo prima. Due fate bambine che fanno tornare a ruggire
gli ormoni anche dei nonni. E poi Edelfa, diciamocelo, una rivincita se
la meritava. Son vent'anni che si porta sulla gobba sto nome, senza un
santo di riferimento. Senza un martire come lei a cui votarsi. A onor
del vero però Masciotta non mi par tanto un cognome piemontese. Su
Chiabotto non c'erano dubbi. Avrei messo la mano sulla griglia del berbequè.
Su Masciotta titubo. Ma se così fosse è anche meglio. Chiabotto e
Masciotta son le due anime della città. Nord e Sud, che da anni, se ne vanno
a braccetto.
Tempo fa, mentre cacciavo i panni nella lavatrice, ho ricevuto una
telefonata. Non ho fatto in tempo ad arrivare alla cornetta ed è scattata
la segreteria. «E' l'ufficio di Miss Italia» diceva una voce. Mi sono
fiondata sul telefono e ho ululato col batticuore: «Chi? Pronto? Per me?
Miss Italia?». E dall'altra parte del filo: «Ho detto: Ina Assitalia.
Solo per ricordarle che è scaduta la rata dell'assicurazione».
PVC RULEZ!!! Piemonte Über Alles!! :asd)