Tra la Casa di Arese e le corse su strada non c'è mai stato un grande amore.Anche se l'Alfetta aveva,di base,un buon potenziale.
Dopo qualche apparizione(peraltro vincente grazie alle Gta e Arnaldo Cavallari)negli anni '60,è nel 1974 che l'Alfa Romeo si presenta in forma ufficiale nei rally,affidandosi all'Autodelta dell'ing. Chiti.In casa ci sono l'Alfetta berlina e l'Alfasud TI.La prima è preparata secondo le normative del gr.2,la seconda in gr.1.
L'annata dell'esordio ufficiale si chiude con un bilancio tutto sommato positivo.
Intanto l'Alfa presenta l'Alfetta GT e l'Autodelta si impegna ad allestire per le corse anche la nuova nata.E nel 1975 i risultati arrivano:
Ballestrieri è primo al Rally dell'Isola d'Elba con la GT a cui seguono numerosi piazzamenti nei primi posti.
Nello stesso anno Andruet,con la berlina,è ad un passo dalla vittoria al Tour de Corse,vanificata da un banale errore del suo navigatore che timbra in anticipo.
Dopo una pausa di riflessione,nel 1978 c'è il ritorno in forma ufficiale con le nuove Alfetta GTV gr.2
E a fine anno Mauro Pregliasco è campione italiano di gruppo 2.
L'anno seguente è un'annata poco fortunata sia per Pregliasco con l'Alfetta,che per Ormezzano con l'Alfasud TI.
Nel frattempo l'Alfa presenta la GTV Turbodelta,versione dotata di turbocompressore e nel 1980 la fa debuttare nei rally.
Ha ballato una sola stagione,ha vinto una gara appena,però è entrata nella memoria di tutti.Il suo propulsore alimentato a carburatori doppio corpo e sovralimentato mediante una turbina KKK,dagli iniziali 280 CV arrivò ad erogarne sino a 340,con pressioni comprese fra 1 e 1,5 bar.
La strada intrapresa era quella giusta,ma inaspettattamente a fine anno arrivò l'annuncio dello stop ai rally:la breve carriera della Turbodelta era già al capolinea.
Negli anni successivi,l'Alfetta GTV 6 ottene qualche buon risultato in campo nazionale con Bentivogli,Ormezzano,Noberasco.
Oltralpe è il pilota Yves Loubet a far brillare il "biscione"
Nel 1983 con l'Alfetta GTV appositamente preparata,il pilota Sandro Munari tenta l'ennesima avventura al Safari Rally(unica gara a non avere mai vinto)ma è costretto al ritiro.
Esaurito il ciclo di questo modello arriva la 75 Turbo che,a parte qualche risultato,non ripeterà le gesta delle cugine,decretando la fine definitiva del binomio Alfa-Rally.
Dopo qualche apparizione(peraltro vincente grazie alle Gta e Arnaldo Cavallari)negli anni '60,è nel 1974 che l'Alfa Romeo si presenta in forma ufficiale nei rally,affidandosi all'Autodelta dell'ing. Chiti.In casa ci sono l'Alfetta berlina e l'Alfasud TI.La prima è preparata secondo le normative del gr.2,la seconda in gr.1.
L'annata dell'esordio ufficiale si chiude con un bilancio tutto sommato positivo.
Intanto l'Alfa presenta l'Alfetta GT e l'Autodelta si impegna ad allestire per le corse anche la nuova nata.E nel 1975 i risultati arrivano:
Ballestrieri è primo al Rally dell'Isola d'Elba con la GT a cui seguono numerosi piazzamenti nei primi posti.
Nello stesso anno Andruet,con la berlina,è ad un passo dalla vittoria al Tour de Corse,vanificata da un banale errore del suo navigatore che timbra in anticipo.
Dopo una pausa di riflessione,nel 1978 c'è il ritorno in forma ufficiale con le nuove Alfetta GTV gr.2
E a fine anno Mauro Pregliasco è campione italiano di gruppo 2.
L'anno seguente è un'annata poco fortunata sia per Pregliasco con l'Alfetta,che per Ormezzano con l'Alfasud TI.
Nel frattempo l'Alfa presenta la GTV Turbodelta,versione dotata di turbocompressore e nel 1980 la fa debuttare nei rally.
Ha ballato una sola stagione,ha vinto una gara appena,però è entrata nella memoria di tutti.Il suo propulsore alimentato a carburatori doppio corpo e sovralimentato mediante una turbina KKK,dagli iniziali 280 CV arrivò ad erogarne sino a 340,con pressioni comprese fra 1 e 1,5 bar.
La strada intrapresa era quella giusta,ma inaspettattamente a fine anno arrivò l'annuncio dello stop ai rally:la breve carriera della Turbodelta era già al capolinea.
Negli anni successivi,l'Alfetta GTV 6 ottene qualche buon risultato in campo nazionale con Bentivogli,Ormezzano,Noberasco.
Oltralpe è il pilota Yves Loubet a far brillare il "biscione"
Nel 1983 con l'Alfetta GTV appositamente preparata,il pilota Sandro Munari tenta l'ennesima avventura al Safari Rally(unica gara a non avere mai vinto)ma è costretto al ritiro.
Esaurito il ciclo di questo modello arriva la 75 Turbo che,a parte qualche risultato,non ripeterà le gesta delle cugine,decretando la fine definitiva del binomio Alfa-Rally.