Kate Moss, alta 1.60 centimetri, era solita "tirarsi su" con altri sistemi. Janina Martig, anche lei non proprio una giraffa, ha pensato invece di farsi operare. L'ultima follia della moda è questa storia: una modella si sottopone a un intervento dolorosissimo per farsi allungare. Perché a 1.72 centimetri si sentiva troppo bassa. Risultato: dopo un'operazione delicata è cresciuta di 3 centimetri, arrivando a quota 1.75. Kate Moss e Janina Martig fanno entrambe le modelle anche se, nel campionato della moda, la prima gioca in serie A, mentre la seconda deve accontentarsi di una dignitosa C1. Non che alla svizzera Janina manchi qualcosa, anzi le sue misure (90-60-90) sono lì a dimostrare che, sotto certi aspetti, è anche messa meglio della più celebre collega inglese. Eppure, per anni, Janina è stata afflitta dalla sindrome della "tap model": insomma, la bella miss Martig non si sentiva mai all'altezza della situazione. Fin quando ha deciso che, per diventare una mannequin di statura internazionale, doveva guadagnare assolutamente qualche centimetro. Almeno tre. E così è stato, passando da 1.72 a 1.75.
I cantoni svizzeri hanno tifato compatti per la loro bellezza da passerella, tanto che ieri il quotidiano elvetico 'Le matin bleu' riportava con evidenza e dovizia di particolari la storia di Janina. La Martig, promossa sul campo è raggiante: "Ora rientro a pieno negli standard, inoltre mi sento fisicamente meglio di prima". Scusi Janina, ma cos'è che non andava nella gambe che aveva prima? "Non erano sufficientemente slanciate per chi svolge la mia professione. Quando si trattava di fare solo dei servizi fotografici, il problema non sussisteva: con le luci giuste anche una nana può apparire una stangona. Ma quando si trattava di sfilare, be' lì non si può bluffare. Certo i tacchi sono d'aiuto, ma non possono fare miracoli...".
Ma nel mondo della moda questi parametri sono davvero tanto rigidi? Evidentemente sì. "Esistono dei canoni estetici ormai imprescindibili - confermano le agenzie di specializzate nei casting -. Se giustamente il culto della magrezza non è più esasperato come un tempo, non si può dire altrettanto dell'altezza: una ragazza al di sotto di una certa statura 'non può' andare in passerella". Ma non era certamente questo il caso di Janina che per le grandi griffe aveva già sfilato in più di un'occasione: il suo sito è infatti zeppo di articoli e fotografie che ne esaltano "fluido glamour e intensità fashion". Cosa significhino esattamente questi termini non lo sappiamo, ma ci fidiamo degli esperti che sicuramente li hanno usati con cognizione di causa. Attualmente in fase di recupero, l'indossatrice svizzera ha comunque fatto sapere che l'operazione non è stata fatta al solo scopo estetico. "Fin da piccola ho praticato lo sport con grande intensità - ha dichiarato al quotidiano 'Le matin bleu' - e questo ha danneggiato le ossa delle mie cosce". Da anni infatti sembra che la ragazza soffrisse di forti dolori alla schiena causati proprio dall'ipo-sviluppo della sua ossatura: "Non li sopportavo più, e ho deciso di darci un taglio", anzi una "aggiunta" visto che dopo essere stata sotto i ferri Jasmin si è innalzata di tre centimetri. Ora in fase di riabilitazione dopo un'operazione "tutt'altro che indolore", Janina si sta sottoponendo a sedute di fisioterapia accompagnate da un'ora di nuotate in piscina e 20 minuti di ginnastica con un personal trainer. La vedremo presto in passerella? "È ancora prematuro stabilire una data - risponde il suo medico personale - la cosa più importante, per il momento, è che la modella riesca a recuperare in fretta la capacità di camminare e correre con scioltezza". Un gioco da ragazzi per una modella in gamba come Janina.
di Nino Materi per "Il Giornale" - 29.3.2006
I cantoni svizzeri hanno tifato compatti per la loro bellezza da passerella, tanto che ieri il quotidiano elvetico 'Le matin bleu' riportava con evidenza e dovizia di particolari la storia di Janina. La Martig, promossa sul campo è raggiante: "Ora rientro a pieno negli standard, inoltre mi sento fisicamente meglio di prima". Scusi Janina, ma cos'è che non andava nella gambe che aveva prima? "Non erano sufficientemente slanciate per chi svolge la mia professione. Quando si trattava di fare solo dei servizi fotografici, il problema non sussisteva: con le luci giuste anche una nana può apparire una stangona. Ma quando si trattava di sfilare, be' lì non si può bluffare. Certo i tacchi sono d'aiuto, ma non possono fare miracoli...".
Ma nel mondo della moda questi parametri sono davvero tanto rigidi? Evidentemente sì. "Esistono dei canoni estetici ormai imprescindibili - confermano le agenzie di specializzate nei casting -. Se giustamente il culto della magrezza non è più esasperato come un tempo, non si può dire altrettanto dell'altezza: una ragazza al di sotto di una certa statura 'non può' andare in passerella". Ma non era certamente questo il caso di Janina che per le grandi griffe aveva già sfilato in più di un'occasione: il suo sito è infatti zeppo di articoli e fotografie che ne esaltano "fluido glamour e intensità fashion". Cosa significhino esattamente questi termini non lo sappiamo, ma ci fidiamo degli esperti che sicuramente li hanno usati con cognizione di causa. Attualmente in fase di recupero, l'indossatrice svizzera ha comunque fatto sapere che l'operazione non è stata fatta al solo scopo estetico. "Fin da piccola ho praticato lo sport con grande intensità - ha dichiarato al quotidiano 'Le matin bleu' - e questo ha danneggiato le ossa delle mie cosce". Da anni infatti sembra che la ragazza soffrisse di forti dolori alla schiena causati proprio dall'ipo-sviluppo della sua ossatura: "Non li sopportavo più, e ho deciso di darci un taglio", anzi una "aggiunta" visto che dopo essere stata sotto i ferri Jasmin si è innalzata di tre centimetri. Ora in fase di riabilitazione dopo un'operazione "tutt'altro che indolore", Janina si sta sottoponendo a sedute di fisioterapia accompagnate da un'ora di nuotate in piscina e 20 minuti di ginnastica con un personal trainer. La vedremo presto in passerella? "È ancora prematuro stabilire una data - risponde il suo medico personale - la cosa più importante, per il momento, è che la modella riesca a recuperare in fretta la capacità di camminare e correre con scioltezza". Un gioco da ragazzi per una modella in gamba come Janina.
di Nino Materi per "Il Giornale" - 29.3.2006