yugs":1hr715zw ha detto:
bellssime auto. :clap)
P.S il libro di Chirico come l'hai trovato Leo? merita la pena leggerlo?
Decisamente sì. Nonostante si dilunghi molto su particolarità tecniche ed anche su aspetti accademici che molti, me per primo, non hanno la competenza di godere fino in fondo, è francamente un libro che in tanti aspettavamo da tempo.
Non me ne voglia il compianto Busso, ma questo di Chirico è il libro che avremmo tutti voluto che fosse quello di Busso e che invece non è stato. Ed è un vero peccato, perchè se Busso avesse fatto qualcosa di meno autobiografico e più incentrato sulle cose da lui vissute direttamente in azienda ne sarebbe venuto fuori un qualcosa di unico, di bello, di cui si sente una enorme mancanza.
Chirico lo fa, parlando di aspetti aziendali, di prodotti, di modelli, di problemi della Casa vissuti in prima persona ma senza disperdersi in descrizioni autobiografiche. Al netto di alcune piccole imperfezioni e inesattezze, potrà piacere o meno il punto di vista (lui ha molto amato il progetto 164, come ha detto anche ieri suscitando i mugugni dei partecipanti al raduno che non si possono certo definire estimatori dell'Alfa post 75) ma di sicuro merita, merita e merita. Al momento attuale lo reputo il miglior volume "non commerciale", intendendo per commerciale un volume che tratti delle solite cose trite e ritrite (storie di modelli, monografie, tante foto e poca sostanza) ma anche scritti di autori sicuramente + "esterni" dall'azienda, e che si percepisce descrivono le cose da un punto di vista non coinvolto.
Chiaramente non è un libro per il neofita che vuole tante foto e descrizioni sommarie o meno di ogni modello, è un libro per chi vuol cominciare seriamente a studiare o conoscere la storia Alfa o per un pubblico che ha già letto le cose "base".