La direzione Fiat prevede collaborazioni future tra Alfa Romeo e Maserati

Scusate, eh, ma Demel la deve finire di dire cose che possano essere molto fraintese.
E' vero, e si sa da un anno, che alla cessazione di produzione della 166 (prevista per il prossimo anno) e di Thesis (su cui Fiat perde 14 milioni a macchina, alla faccia del tanto declamato "milione di perdita su ogni Alfasud" degli anni '80 quando Alfa era IRI), in casa Alfa non vi sarà una sostituta di pari segmento. La quale si dovrebbe materializzare attorno al 2007, prima con una sorta di cross over, poi con una vettura berlina quattroporte di linea molto filante alla stregua della Mercedes CLS.
Per Lancia non so..........

Ma per Alfa sicuramente per un certo periodo la 157, di dimensioni maggiorate rispetto a 156, dovrà ricoprire il ruolo di ammiraglia. Nel piano studiato dei prodotti fino al 2008 difatti non venne presa in considerazione come prioritaria la questione del turn-over della 166, cosa che da un verso in effetti ci sta, dall'altro non mi va assolutamente.
Comunque che fra Marchionne e Demel ci sia attrito questo non è una novità......
 
Altra cosa: nel recente passato nell'ambiente si è parlato di Montezemolo come quasi salvatore di una certa identità e voglia di fare per Alfa Romeo.
In realtà quando uno (Montezuma) viene interrogato sul "le piace la 8C?" e ti risponde solamente "bello il colore" (in quanto rosso) ti cascano le braccia e capisci tante cose.......
La collaborazione eventuale con maserati sarà tale perchè in teoria la B.U. Alfa, che non cesserò mai di rimpiangere, se avesse potuto lavorare come voleva, avrebbe tirato fuori la 8C.
E, questo Montezuma lo sa, con una 8C in USA quel mercato la Maserati non l'avrebbe + visto manco col lanternino..............
 
Parolesante sig. Fusi...parole sante! :nod)
:worship) :worship) :worship)
Penso proprio che tu abbia ragione, se alfa aveva ancora la sua B.U. la 8c si faceva sicuro..ma si sà che in fiat la situazione è cambiata e non in meglio! :cry:

P.S: consiglio a tutti di leggere e fare tesoro degli interventi del sig. Fusi, il ragazzo è molto preparato in materia e conosce bene tutti i retroscena della casa, averlo fra noi è un onore... :nuovi010)
:worship)
 
Il Sig. Fusi è molto attento e preparato ed è un vero piacere poter discutare con tali persone, quindi mi sento di ringraziarlo per l'intervento. Anch'io del resto non ho salutato con piacere la scomparsa delle B.U. a favore di un organizzazione più verticale sul tipo (come tutti sanno) di quella VW-Audi. Anzi avevo già asserito che per recuperare quell'immagine che serve per lanciare un modello valido a livello di vendite nel settore E (Grandi) sarebbe servito addirittura potenziare l'indipendenza strategica di AR, legandola semmai al marchio Ferrari-Maserati e costituendo quel polo del Lusso che tutti gli appasionati di auto sportive italiane sognano. Del resto non penso che Maserati risulterebbe penalizzata da un'alleanza strategica con AR in quanto anche se la 8C rientrerebbe nel settore di mercato della Coupè GranSport, in realtà le due macchine (dal prezzo auspicabilmente paragonabile) sono abbastanza diverse: la Maserati comunque, nonostante i 10 Cv in più e i miglioramenti in fatto di handling, rimane una coupè che punta ancora molto sull'eleganza e sul lusso di bordo, mentre la 8C sarebbe una vettura ben più estrema: telaio in carbonio honeycomb e compositi, carrozzeria in vetroresina, abitacolo quasi spartano tutto per raggiungere un rapporto peso-potenza ben diverso. E poi sarebbe l'unico modello AR a "interferire" con la gamma Maserati, mentre gli altri occuperebbero posizioni ben lontane. Quindi tirando i conti Maserati offrirebbe sì Rete Commerciale in USA e Motore per la 8C, ma in cambio otterrebbe ben altro: l'esperienza matutata da AR nella tecnologia diesel (se mai un giorno si dovesse decidere di equipaggiare la Quattroporte con un motore a gasolio, o doevsse tornare l'idea di produrre una SUV col marchio del tridente), nella trazione integrale permanente, lo sviluppo delle nuove tecnologie Uniair e 4WS. Secondo me le due gamme andrebbero ad integrarsi a meraviglia formando un range di scelte paragonabile a quello offerto da BMW o Mercedes.
Ma questi rimangono solo sogni visto che Demel ha imposto una struttura ben diversa. Nonostante tutto questa scelta potrebbe non essere del tutto controproducente: Demel ha assicurato il mantenimento dell'autonomia e dell'individualità dei marchi (tant'è vero che Lancia ha ritrovato la sua autonomia dopo essere stata legata in un'unica B.U. con FIAT) e che le rinnovate sinergie saranno concentrate sullo sviluppo di quegli elementi che non risultano "distintivi" (ad es. la struttura interna di un sedile). Questo processo portò in VW-Audi negli anni 80 ad un generale innalzamento delle qualità generale di tutti i prodotti, risultato che si vorrebbe ottenere anche con il gruppo italiano che ha visto prorprio nella qualità il suo tallone d'Achille negli anni passati. Che poi Demel sia uomo più di numeri che di emozioni è chiaro a tutti. Sembra che la sua uscita infelice su 166/Thesis non sia piaciuta nemmeno a Marchionne nè a Montezemolo tanto che erano circolate indiscrezioni (subito smentite) sulle sue probabili dimissioni (il successore predestinato sarebbe già presente nel gruppo alla guida della Maserati ed è Martin Lynch). Penso che Demel sia uomo valido e gli basti aggiustare un pò il tiro stando attento che qui non ha a che fare con una semplice azienda come alla Magna Steyr ma con "pezzo di storia dell'auto" da maneggiare con cura.
Alla fine è sempre questione di punti di vista, di chi il bicchiere vuole vederlo mezzo pieno o mezzo vuoto. Io rimango un'inguaribile ottimista (anche se qualcuno ha detto che "un'ottimista è solo un pessimista male informato!") anche se nei sogni c'è sempre la speranza che un giorno questo bicchiere possa essere... bello colmo!
:up)

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Ti correggo solo una cosa: è Leach, Martin la persona cui fai riferimento, ex ford e che a Torino volevano al posto di Demel (cosa non fatta per via di strascichi con Ford, che ovviamente han fatto pagare le vicende dei tempi di Ghidella............)

Sul fatto di una "non" sovrapposizione Maserati e 8C in effetti concordo, ma conoscendo il modo di pensare dell'azienda posso dirti che quella paura ce l'hanno.
Se tu noti, Fiat sembra giocare al gioco degli incastri: vedi bene che non esiste un'alternativa economica per Alfa Romeo che possa essere veramente alternativa sia a certa concorrenza sia alla Stilo.
Analogamente, su segmento D, oggi la Fiat ha solamente la 156.
E' come dire che se vuoi una macchina di un certo tipo e segmento puoi scegliere non fra tre marchi, ma solo il prodotto di un marchio.
Non esiste una valida Lancia nè Fiat di segmento D, non esiste una Lancia di segmento C, e via discorrendo.............
Questo la dice lunga.
Ora, però, Demel mi fa una gran paura in quanto il suo successo (successo.......... lo spedirono in brasile........) è nato nel medesimo periodo in cui Audi ha lanciato la sua filosofia (per loro pagante, per noi fu pessima) delle auto fortemente sinergiche. E sì che con il loro mercato domestico si potevano permettere ben altre differenziazioni - difatti le versioni ipervitaminizzate di marchi tedeschi, che almeno vendono nel loro mercato, loro le fanno, noi molto meno......... -.
Staremo a vedere: di sicuro attualmente a Torino Demel gode di una autonomia, o credeva di goderne, decisamente notevole, ambienti vicini sia a me che a Mirafiori anzi mi dicono "inaudita e mai vista".
Ora andrà visto invece come si pone Kalbfell in Alfa Romeo, visto che era abituato a gestire in modo autonomo avendo carta bianca, e questo sembra che oggi in Fiat sia possibile, cosa che prima non lo era...........
 
Il FUSI":1aj9ri3e ha detto:
Ti correggo solo una cosa: è Leach, Martin la persona cui fai riferimento, ex ford e che a Torino volevano al posto di Demel (cosa non fatta per via di strascichi con Ford, che ovviamente han fatto pagare le vicende dei tempi di Ghidella............)

Sul fatto di una "non" sovrapposizione Maserati e 8C in effetti concordo, ma conoscendo il modo di pensare dell'azienda posso dirti che quella paura ce l'hanno.
Se tu noti, Fiat sembra giocare al gioco degli incastri: vedi bene che non esiste un'alternativa economica per Alfa Romeo che possa essere veramente alternativa sia a certa concorrenza sia alla Stilo.
Analogamente, su segmento D, oggi la Fiat ha solamente la 156.
E' come dire che se vuoi una macchina di un certo tipo e segmento puoi scegliere non fra tre marchi, ma solo il prodotto di un marchio.
Non esiste una valida Lancia nè Fiat di segmento D, non esiste una Lancia di segmento C, e via discorrendo.............
Questo la dice lunga.
Ora, però, Demel mi fa una gran paura in quanto il suo successo (successo.......... lo spedirono in brasile........) è nato nel medesimo periodo in cui Audi ha lanciato la sua filosofia (per loro pagante, per noi fu pessima) delle auto fortemente sinergiche. E sì che con il loro mercato domestico si potevano permettere ben altre differenziazioni - difatti le versioni ipervitaminizzate di marchi tedeschi, che almeno vendono nel loro mercato, loro le fanno, noi molto meno......... -.
Staremo a vedere: di sicuro attualmente a Torino Demel gode di una autonomia, o credeva di goderne, decisamente notevole, ambienti vicini sia a me che a Mirafiori anzi mi dicono "inaudita e mai vista".
Ora andrà visto invece come si pone Kalbfell in Alfa Romeo, visto che era abituato a gestire in modo autonomo avendo carta bianca, e questo sembra che oggi in Fiat sia possibile, cosa che prima non lo era...........

Scusa hai ragione è Leach e non Lynch... errore di battitura.
Per il resto sono pienamente d'accordo con te: non sempre le decisioni prese a Torino hanno seguito le strette vie della "logica", ma più spesso i rovinosi sentieri delle "paure". Quello che spero che queste nuove figure dirigenti possano portare è la convinzione che solo rafforzando la gamma del gruppo si può pensare ad un futuro tranquillo per l'azienda. E quando parlo di rafforzamento parlo sia di qualità che di offerta di prodotti.
So che c'è già un'altra discussione riguardo ma vorrei dire comunque una cosa su Kalbfell: pur conoscendo la sua reputazione non vede che bisogno ci fosse di sostituire Bandiera che secondo me con i pochi mezzi a disposizione aveva lavorato benissimo. Comunque faccio gli auguri al nuovo Guru di AR sperando che possa lavorare veramente con quell'autonomia necessaria per dare maggiore slancio al marchio.
 
ANche secondo me Bandiera, supportato fra l'altro dal responsabile qualità che fungeva da vicepresidente e che conosco personalmente - è un'alfista dei tempi dell'Alfa IRI nonchè collezionista di "nonnette Alfa" - poteva fare bene con tale autonomia.... e comunque con quei quattro soldi e con quella poca autonomia aveva fatto anche tanto......

Cioè ma quando ti rendi conto che una roba bella come la Crosswagon Massai se la è dovuta fare di nascosto capisci tante cose...........
 
Miticooo Massai.. :hail) :hail) :hail)
Se nn fosse stato per lui ciao ciao 4x4! :elio)
Azzz..per fortuna abbiamo persone valide che ci credono! :handclap) :handclap) :handclap)
Grazie ing. Massai.. :grazie) :grazie) :grazie)
 
Da 4r:

In un'intervista alla Cnn, Luca di Montezemolo ha rassicurato gli investitori. Secondo il presidente del gruppo Fiat i rapporti con General Motors continuano a essere "ottimi" e il Lingotto, con l'appoggio delle banche, può tornare alla stabilità senza esercitare l'opzione put.

"La strada da seguire - ha aggiunto il numero uno anche di Ferrari e Confindustria - è la crescente collaborazione fra Alfa Romeo e Maserati che, insieme a Fiat, assicurano una completa copertura del mercato".
 
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