Si aprì il cancello della villa, il vialetto di casa non era molto lungo, Giulia era trepidante cercava di carpire ogni immagine che le si fissava davanti... le sembrò
che il cancello si aprisse con una lentezza estenuante... Andrea la guardava con aria pensierosa, sapeva che per Giulia era un perfetto sconosciuto e non aveva
parole per iniziare un semplice discorso, ogni cosa detta poteva scatenare l'inferno della sera precedente, ma anche quel silenzio sottolineava il distacco
tra lui e la giovane Giulia.
-Giulia tutto bene?? balbettò Andrea...
-Beh a parte la meraviglia di non ricordare nulla diciamo che va tutto bene... mi sento stranamente rilassata, mi sto fidando di te Andrea, e cerca di perdonare il mio
vuoto.. la mia confusione mentale, leggo nei tuoi occhi che tu mi conosci molto bene.. forse è l'unica certezza che mi tranquillizza...
-Sei mia moglie Giulia.. sei la madre delle mie figlie.. come potrei non volerti bene...
Queste parole dette con tono pacato e dolce, rattristarono Giulia, si sentiva impotente.. incapace di ricambiare un sentimento... snaturata per non riconoscere
le sue stesse figlie.. non poteva mentire Andrea.. forse era davvero così il suo sguardo era troppo pensieroso e tenero per mentire..
-Andrea dove andrai dopo?
-Intendi dopo averti accompagnato a Piazza Matteotti?
-si... dove andrai?
-A lavoro Giulia.. a lavoro... hai dimenticato pure la COPRAL
-COPRAL? Scusa cos'è??
-E' la nostra azienda Giulia.. e l'uomo che hai accanto è il presidente della COPRAL (sorrise)
Non preoccuparti.. chiamero lo studio del Dott. De Nardi ti farò riaccompagnare a casa... credo che ci saranno novità.. in un modo o nell'altro ne dovrai uscire da
questa storia... vedrai Giulia ce la farai... ce la faremo....
-Lo spero Andrea... lo spero...
che il cancello si aprisse con una lentezza estenuante... Andrea la guardava con aria pensierosa, sapeva che per Giulia era un perfetto sconosciuto e non aveva
parole per iniziare un semplice discorso, ogni cosa detta poteva scatenare l'inferno della sera precedente, ma anche quel silenzio sottolineava il distacco
tra lui e la giovane Giulia.
-Giulia tutto bene?? balbettò Andrea...
-Beh a parte la meraviglia di non ricordare nulla diciamo che va tutto bene... mi sento stranamente rilassata, mi sto fidando di te Andrea, e cerca di perdonare il mio
vuoto.. la mia confusione mentale, leggo nei tuoi occhi che tu mi conosci molto bene.. forse è l'unica certezza che mi tranquillizza...
-Sei mia moglie Giulia.. sei la madre delle mie figlie.. come potrei non volerti bene...
Queste parole dette con tono pacato e dolce, rattristarono Giulia, si sentiva impotente.. incapace di ricambiare un sentimento... snaturata per non riconoscere
le sue stesse figlie.. non poteva mentire Andrea.. forse era davvero così il suo sguardo era troppo pensieroso e tenero per mentire..
-Andrea dove andrai dopo?
-Intendi dopo averti accompagnato a Piazza Matteotti?
-si... dove andrai?
-A lavoro Giulia.. a lavoro... hai dimenticato pure la COPRAL
-COPRAL? Scusa cos'è??
-E' la nostra azienda Giulia.. e l'uomo che hai accanto è il presidente della COPRAL (sorrise)
Non preoccuparti.. chiamero lo studio del Dott. De Nardi ti farò riaccompagnare a casa... credo che ci saranno novità.. in un modo o nell'altro ne dovrai uscire da
questa storia... vedrai Giulia ce la farai... ce la faremo....
-Lo spero Andrea... lo spero...