il dramma di stefano borgonovo

thranduil

Nuovo Alfista
11 Gennaio 2006
6,522
0
36
monza
Serie A - Il dramma di Stefano Borgonovo
Eurosport - ven, 05 set 07:53:00 2008

Il bomber è stato colpito dalla SLA, la malattia dei calciatori: sono passati oltre 65 anni dalla morte di Lou Gehrig ma la malattia continua a uccidere e a coinvolgere sportivi. L'attaccante di Milan, Fiorentina e Nazionale è solo l'ultimo che esce coraggiosamente allo scoperto

Vederlo in televisione immobilizzato su una sedia a rotelle, collegato a un respiratore, incapace anche di parlare ma non di esprimersi, con uno sguardo vivo e lucido ma la voce sintetizzata da un computer, è un'esperienza sconvolgente: che consigliamo a tutti. Perché i suoi sintomi sono la nostra terapia.

Stefano Borgonovo ha 44 anni, una splendida moglie e quattro figli e ha vissuto una carriera intensa all'insegna del gol cominciata a Como e proseguita vestendo, le maglie di Milan, Fiorentina, Pescara, Udinese e Brescia. Un bomber da 62 gol ufficiali, tre presenze in nazionale Under e altrettante in nazionale maggiore che conquistò il filotto Scudetto, Coppa Campioni e Intercontinentale nel 1990 con il Milan; un giocatore con straordinarie qualità di finalizzatore che inizia a fare l'allenatore con le squadre giovanili del Como nel 2002 per interrompere la sua carriera di tecnico nel 2005 all'insorgere dei primi sintomi di una malattia che purtroppo gli sportivi hanno cominciato a conoscere troppo tardi.

Ha una sigla anonima, SLA, e un nome apparentemente poco comprensibile, ma terribile: sclerosi laterale amiotrofica, il morbo di Lou Gehrig.

Una malattia che porta il nome di uno sportivo, Gehrig era un giocatore di baseball, non per un caso. I medici americani che curarano Gehrig a New York, speravano che abbinando a questa tremenda malattia il nome di uno sportivo molto popolare, la gente ne avrebbe parlato, e la ricerca sarebbe cresciuta. Ma dalla morte di Gehrig sono passati 67 anni, e anche se i passi avanti nelle cure sono stati significativi, non sono certo sufficienti.

Il fatto poi che questa malattia abbia coinvolto un po' troppi sportivi per pensare che si tratti di una casualità, alimenta sospetti: davvero molte le vittime. Le immagini di Gianluca Signorini, così drammaticamente simili a quelle di Borgonovo sono ancora negli occhi di tutti. Ma da Segato, il primo calciatore ucciso dalla SLA a soli 44 anni, a Fulvio Bernardini, da Lombardi a Minghelli, da Vincenzi a Canizza, i fascicoli su calciatori e sportivi ammalati stanno aumentando a vista d'occhio: per non parlare di chi si è ammalato di qualcosa di molto simile, e ancora poco chiaro.

Si parla anche di decine di casi molto recenti, e attuali; mentre di quelli che si sono già conclusi con il decesso di campioni del passato forse si ha troppa poca memoria. C'è una denuncia da parte della famiglia di Bruno Beatrice che ha alimentato una indagine da parte di Raffaele Guariniello, magistrato della Procura di Torino che conosce bene il caso di Borgonovo e che da tempo porta avanti un'indagine sui possibili collegamenti tra la SLA e le attività sportive professionistiche, spesso legate anche a un uso massiccio di integratori, farmaci, anti-infiammatori, pain-killers e analgesici.

La SLA è una malattia tremenda, che trasfigura di sofferenza chi viene colpito. Un calciatore, un gladiatore dei giorni nostri, è portato a nascondersi: a vivere in silenzio il suo dramma. Non Signorini, non Borgonovo: cui deve andare un grazie per come si è saputo esporre, con coraggio e determinazione, e mostrare pubblicamente i segni della sua malattia.

A Giussano, dove Stefano è nato e dove oggi vive, sta per nascere una fondazione che porta il suo nome: il nostro calcio che macina milioni tra sprechi e assurdità la sostenga. Ci sono già moltissime associazioni che si stanno occupando di questa malattia che non colpisce solo gli eroi delle figurine, ma anche la gente normale che spesso non ha le risorse, la visibilità, gli appoggi per viverla con dignità.

A margine di questo articolo troverete un paio di collegamenti esterni ad alcune di queste associazioni: non è una cosa che facciamo spesso. Ma è un modesto contributo tra i tanti che stanno invece concretizzando cose importanti come ad esempio la Fondazione di Gianluca Vialli e Massimo Mauro (conto corrente postale 0000057370983).

Stefano Benzi / Eurosport

:cry:
 
****Edit da STAFF: alla prossima account sospeso!, ci ha portato in finale ci champions nel 89/90, gol al bayern molto bello peraltro...

Davvero sconvolgente, non parla +, non si muove ecc, tutto in 3 anni nemmeno...incredibile.
Vista la non curabilità della malattia, gli auguro solo di non soffrire :mecry2) :mecry2) :mecry2)
 
Friendevil":3c9cmbfn ha detto:
Certo che l'incidenza di questa malattia negli ex-giocatori è allarmante

tra l'altro leggendo un articolo, pare che i ciclisti non ne soffrano. Quindi il discorso del solo doping non è decisivo.. :scratch)
 
io penso sia dovuto proprio al doping, che nei decenni scorsi era incontrollato e pullulava come non mai, dispiace cmq vedere una persona che giocava al calcio stare li adesso inerme e sofferente. :cry:
 
Cavolo io ho anche l'autografo, l'avevo trovato in spiaggia al mare quand'ero piccolo...... :cry:

Certo che è una malattia delle peggiori che possa capitare imho..... sei totalmente lucido e riesci solo a sbattere le palpebre..... allucinante.
 
Non lo sapevo e mi dispiace molto. Mi fa sempre un brutto effetto apprendere di qualcuno che si ammala di SLA, molto più che per altri mali, perchè veramente crudele.

Me lo ricordo così:

image013.jpg
 
Ricordo benissimo le gesta del giocatore,ai tempi del Milan,Fiorentina,le 3B
Baiano_Borgonovo_Baggio,

Dispiaciuto per la notizia,per la vita di un altro"Innocente"
(almeno spero),in nome del "Dio Pallone"............... :(
 
Marcello Lippi, Pierluigi Collina e il centrocampista della Fiorentina Riccardo Montolivo parteciperanno alla cena di beneficenza in favore della fondazione Stefano Borgonovo
per la ricerca sulla SLA, che si terrà domenica prossima, 22 febbraio, al Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio. Prima della cena, a partire dalle 19.00, ci sarà una tavola rotonda sullo sviluppo attuale della ricerca condotta dal Professor Galanti, direttore dell'Agenzia di medicina dello sport di Careggi e i professori Ivano Bertini e Lucia Banci dell'Università di Firenze. Durante la cena verrà effettuata una lotteria il cui ricavato andrà direttamente alla fondazione Stefano Borgonovo. All'evento parteciperanno vari esponenti del mondo sportivo e dello spettacolo. L'offerta minima per la cena è di 100 euro a persona.
 
Top