Di ritorno dalle mie meritatissime ferie su un pezzo “moderno” della A3, quindi dritto e largo, mentre procedevo ad un sorpasso di routine si materializza nel mio specchietto una A5 bianca con targa austriaca che procedeva ad una velocità stimata prossima a quella di curvatura dello “spazio-tampo” con a bordo due occupanti diversamente maturi (leggasi spocchiosi).
Il tizio alla guida non resiste alla tentazione di farsi etichettare con i soliti luoghi comuni lampeggiando inutilmente, infattil’Audi era attaccata al mio paraurti, la destra era occupata dalla vettura che stavo superando e di cedere alla loro provocazione infrangendo il limite max di velocità non ne avevo proprio voglia, per citare il film Arma Letale, ho ritenuto di essere troppo vecchio per queste stronzate.
Però devo ammettere che quel lampeggiare anche se inutile, è risultato molto piacevole, infatti credo che l’A5 oltre a montare fari allo Xenon fosse equipaggiata anche di qualche software per la gestione delle segnalazioni perché quel lampeggiare aveva un che di scenografico, era veloce e dal ritmo costante, avete presente le auto della 24 di Le Mans quando chiedono strada (e l’Audi se ne intende di gare di durata) oppure visto il colore della vettura sarebbe più opportuno prendere come esempio le ambulanze ?
Comunque per farla breve con le 4 frecce suggerisco agli austriaci di pazientare un secondo ed appena mi è stato possibile da “gentleman” mi sono messo di lato ed essi si sono prontamente involati verso nuovi e lontani mondi.
Tuttavia dopo qualche km, durante i quali mi ero ormai completamente dimenticato dell'episodio, succede l'inevitabile, cominciano le curve ! E chi ritrovo ad annaspare in corsia di sorpasso ?
Non credevo ai miei occhi e anche se dotato di semplici abbaglianti allo iodio a comando manuale non me lo sono fatto dire 2 volte ed ho cominciato a lampeggiare, ma forse bastava il sole che si rifletteva sullo scudetto a V della GT e sul mio sorriso a 36 denti !
Devo dare atto di lealtà ai due sprovveduti che così come avevo fatto io in precedenza, anche loro hanno avuto il decoro di lasciarmi passare appena terminato il sorpasso in cui erano impegnati.
Nei km successivi ci siamo alternati in testa, loro prendevano il largo nei lunghi rettilinei ed io li sorpassavo nei tratti guidati ma in tutti questi avvicendamenti, non solo non hanno più sfoggiato le loro luminarie ma in viso avevano la tipica espressione proccupata da “speriamo che sia la volta buona”.
La “querelle” (non nel senso letterale del termine ovviamente) è terminata con una sosta per rifornimento dei due asburgici, peccato mi ci stavo quasi affezionando !
Morale della storia, i sorpassi sono come i dolci al cioccolato, non tutti quelli che addenti sono dolci come la “Sacher Torte”, alcuni possono risultare molto amari. :asd)
Il tizio alla guida non resiste alla tentazione di farsi etichettare con i soliti luoghi comuni lampeggiando inutilmente, infattil’Audi era attaccata al mio paraurti, la destra era occupata dalla vettura che stavo superando e di cedere alla loro provocazione infrangendo il limite max di velocità non ne avevo proprio voglia, per citare il film Arma Letale, ho ritenuto di essere troppo vecchio per queste stronzate.
Però devo ammettere che quel lampeggiare anche se inutile, è risultato molto piacevole, infatti credo che l’A5 oltre a montare fari allo Xenon fosse equipaggiata anche di qualche software per la gestione delle segnalazioni perché quel lampeggiare aveva un che di scenografico, era veloce e dal ritmo costante, avete presente le auto della 24 di Le Mans quando chiedono strada (e l’Audi se ne intende di gare di durata) oppure visto il colore della vettura sarebbe più opportuno prendere come esempio le ambulanze ?
Comunque per farla breve con le 4 frecce suggerisco agli austriaci di pazientare un secondo ed appena mi è stato possibile da “gentleman” mi sono messo di lato ed essi si sono prontamente involati verso nuovi e lontani mondi.
Tuttavia dopo qualche km, durante i quali mi ero ormai completamente dimenticato dell'episodio, succede l'inevitabile, cominciano le curve ! E chi ritrovo ad annaspare in corsia di sorpasso ?
Non credevo ai miei occhi e anche se dotato di semplici abbaglianti allo iodio a comando manuale non me lo sono fatto dire 2 volte ed ho cominciato a lampeggiare, ma forse bastava il sole che si rifletteva sullo scudetto a V della GT e sul mio sorriso a 36 denti !
Devo dare atto di lealtà ai due sprovveduti che così come avevo fatto io in precedenza, anche loro hanno avuto il decoro di lasciarmi passare appena terminato il sorpasso in cui erano impegnati.
Nei km successivi ci siamo alternati in testa, loro prendevano il largo nei lunghi rettilinei ed io li sorpassavo nei tratti guidati ma in tutti questi avvicendamenti, non solo non hanno più sfoggiato le loro luminarie ma in viso avevano la tipica espressione proccupata da “speriamo che sia la volta buona”.
La “querelle” (non nel senso letterale del termine ovviamente) è terminata con una sosta per rifornimento dei due asburgici, peccato mi ci stavo quasi affezionando !
Morale della storia, i sorpassi sono come i dolci al cioccolato, non tutti quelli che addenti sono dolci come la “Sacher Torte”, alcuni possono risultare molto amari. :asd)