Firmiamo la lettera di risposta all'articolo del Corriere

Felix7

Nuovo Alfista
19 Ottobre 2004
7,411
0
36
45
Repubblica della Serenissima
Sul forum di 4R è apparsa questa cosa, da parte del mitico Gippo Salvetti:

Cita:

Carissimi amici alfisti e non,

Giovedì 21 Gennaio nella sede dell’Alfa Blue Team è stata, all’unanimità dei presenti, stilata questa lettera aperta da inviare al Corsera, a seguito delle dichiarazioni lette nei giorni scorsi sullo stesso quotidiano ad opera del Dott. Marchionne e relativi interventi da parte di autorevoli giornalisti.

Se anche voi condividete, come ci auguriamo, lo spirito di questa lettera, vi prego di:

1) diffonderla presso altri amici appassionati

2) rispondere immediatamente alla mia e-mail salvetti@enniosei.it semplicemente “SI’ CONDIVIDO, NOME COGNOME, CITTA’”

3) I nomi dei sottoscrittori verranno messi in calce alla lettera che verrà inoltrata tra pochi giorni

Vi ringrazio per l’attenzione e per l’opera di diffusione che potrete fare, pur sapendo che, goccia nel mare, ogni tanto si ha il diritto di alzare la voce.

Con cordialità.

Gippo Salvetti

(presidente Alfa Blue Team, Milano)


Lettera aperta al Corriere della Sera.

Milano 25 Gennaio 2010.



“ L’Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E’ una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. E’ un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni.

I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”.

Cosi, nel 1970, si esprimeva l’Ing. Orazio Satta, Responsabile della Progettazione Alfa Romeo negli anni della Presidenza di Giuseppe Luraghi.

Gli anni, per intenderci, della costruzione dello stabilimento di Arese e dei bilanci in utile; gli anni della Giulietta, della Giulia, della 1750 e delle mitiche Spider e GT.

In questa riflessione si trova la migliore risposta alle recenti “esternazioni” del Dr. Marchionne, ultimo Responsabile del Gruppo Fiat, continuatore di una linea di pensiero espressa dall’Avvocato Agnelli al momento dell’acquisizione dell’Alfa:

“Ci siamo annessi una provincia debole”.

Fiat e Alfa hanno due modi di concepire l’automobile del tutto incompatibili:

Ecco perché, fin dal momento della sua “conquista” da parte di Fiat l’Alfa Romeo è stata umiliata e oggi viene ridotta al ruolo di “stampella” per raggiungere volumi adeguati di produzione (cfr articolo Corsera di Tedeschini del 19 scorso).

Ecco perché oggi ci associamo all’invito a vendere l’Alfa Romeo rivolto alla Fiat da M. Mucchetti sulle pagine del Corriere della Sera del 17 scorso.

Dr. Marchionne, venda l’Alfa Romeo! Non si renda responsabile della distruzione di un mito che il 24 Giugno 2010 farà muovere verso Milano migliaia di appassionati da tutto il mondo per celebrare il centenario dell’Alfa, che la Fiat vuole dimenticare.

Dr. Marchionne, venda l’Alfa Romeo, perché non è, come lei afferma, “un bambino da cullare” ma una Storia gloriosa da recuperare e proiettare nel futuro con la passione di Orazio Satta.

Dr. Marchionne, venda l’Alfa Romeo, perché anche le imprese hanno un DNA e quello dell’Alfa è incompatibile con Fiat.

Dr. Marchionne, venda l’Alfa Romeo e tutti noi appassionati Le saremo grati……e forse compreremo una 500 come seconda macchina.


f.to

Un folto gruppo di Alfisti e non.
 
Ma a chi cappero deve venderla l'Alfa Romeo?? Ai tedeschi?? AI FRANCESI?? Ai cinesi??
Io non difendo Marchionne ANZI..Ma riferendoci a una possibile vendita ai tedeschi (che mi sembrano quelli messi meglio ad ereditare un marchio come l'Alfa) cosa sperate di concludere? La mirabolante rinascita dell'Alfa? Wao il ritorno della trazione posteriore! Niente più scricchiolii! Eccetera eccetera..poi vi ritrovate con una 169 TDI con mezza plancia della Passat e poi di nuovo tutti a piangere: "La prego Dr. Panzerfaust, venda l'alfa :mecry) ". Già non vedete che adesso nelle Audi ci sono i pezzi della Golf, e nelle lamborghini i pezzi delle Audi???? :eek13) E non pensate che con altri marchi la storia sia diversa (della serie noooo non siamo mica in crisi).
Ma magari qui c'è qualcuno che spera in un mirabolante splendido imprenditore lombardo che ricompra l'Alfa e la riporta agli antichi splendori mettendosi da solo contro Fiat e tutti gli altri marchi esteri, la vedo molto probabile :asd)
 
sarebbe da mettere in evidenza sull'intero forum e sugli altri sottoforum in modo da renderlo visibile a tutti.
 
E' ovvio che per dare una risposta intelligente e concreta alla domanda vendere non vendere non bastano 5 minuti o un click sul mouse per 'condividere' una petizione.
Io, come ho detto sopra, ho firmato, prchè credo che l'Alfa meriti molto di più di quello che ha avuto da Fiat e che Fiat ha detto che farà per il futuro.

Poi è chiaro che il tema principale di una eventuale vendita è A CHI vendere...e qui si aprirà eventualmente un dibattito molto forte, lungo, complesso, parallelamente alle eventuali trattative. Se non arrivassero offrte considerabili come serie credo che anche il popolo degli alfisti tornerà contrario alla vendita.

Credo però che una lettera che chiede la vendita dell'Alfa stante la situazione vada firmata, perchè se non altro ha la grande importanza di portare nuovamente il tema a livello del dibattito giornalistico nazionale (e perchè no, internazionale) dopo l'articolo del Corriere.

Ciao a tutti e come sempre...
 
io credo che se tutte le testate giornalistiche sia di settore che non parlassero di questo malcontento e della voglia di cambiamento,credo che qualcosa accadrebbe.
 
Pubblico la risposta:

Milano 25.01.2010

Cari Amici alfisti e non,
la nostra “provocazione” a Marchionne (lettera aperta scritta dal nostro socio Claudio Bonfioli) ha ottenuto in poco tempo oltre 700 consensi da parte di appassionati da tutto il Mondo (Italia, Finlandia, Francia, Inghilterra, Olanda, Belgio, Stati Uniti, Svizzera, Estonia, Australia, Austria, Germania, ecc.). Desidero quindi ringraziare tutti, nell’impossibilità di farlo singolarmente, per il sostegno a questa iniziativa che probabilmente non cambierà di un millimetro le sorti future dell’Alfa Romeo ma, come già vi ho detto, almeno manderà forte e chiaro un messaggio. Inutile pure sottolineare che tutti preferiremmo un’Alfa vera, forte e italiana, ma le forze in gioco sono di respiro ben superiore a quelle di una, anche grande, moltitudine di “singoli”.
Ci auguriamo che il Corriere della Sera sia sensibile alla pubblicazione.
Abbiamo lanciato un sasso.
Non abbiamo nascosto la mano.
Che le onde si propaghino nello stagno…

Con cordialità

Gippo Salvetti
(Alfa Blue Team, Milano)
 
inviamola a tutte le riviste di settore attraverso le varie email delle redazioni,tanto per cominciare.Facciamo che se ne parli. ;)
 
L'ho firmata, non tanto perchè creda in una vendita reale quanto più per smuovere le acque, farsi sentire per quel che si può. :nod)
 
Di norma non mi piace che le cose "di qualità e di appassionati" debbano venire così "in massa svendute" presso il grande uditorio.
Ma la situazione lo richiede, a mio parere.
 
amicog":2md53w4s ha detto:
Non penso neanche io che la lettera spinga verso la vendita di Alfa, ma l'ho firmata lo stesso perché spero almeno che tutto questo rumore serva se non altro a far ripensare a certe decisioni...

Concordo...........
 
Top