fonte: www.motocorse.com
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Ulteriori informazioni:
Petizione online per la modifica della legge: http://www.petitiononline.com/legge168/petition.html
Documento integrale da cui abbiamo tratto alcune sezioni: http://www.maxkava.com/docs/protesta_moto.pdf
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Nei giorni scorsi il parlamento italiano, praticamente all''unanimità. ha approvato una legge che in caso di alcune infrazioni prevede la confisca definitiva e la conseguente vendita all''asta dei ciclomotori e dei motocicli.
Una legge nobile nelle intenzioni (sappiamo bene soprattutto in alcune città quanto sia grave il problema degli scippi), ma assolutamente sbagliata nel merito.
Colpa anche e soprattutto dei mezzi di informazione, a cominciare dai principali giornali e telegiornali nazionali: è comprensibile che i giornalisti non abbiano troppa dimestichezza con le due ruote, ma un minimo di approfondimento non avrebbe guastato.
Si è detto infatti che il sequestreo sarebbe scattato per infrazioni come l''uso del veicolo senza casco oppure in due, e fino a qui ci potevamo anche stare.
Purtroppo la legge prevede la stessa - abnorme - sanzione anche per infrazioni assolutamente veniali o addirittura ridicole: pochi sanno, ad esempio, che un vigile urbano potrebbe sequestrare un ciclomotore ad un ragazzo che si sta aggiustando la visiera del casco (è obbligatorio guidare con entrambe le mani sul manubrio) oppure ad una signora che non gli sembra seduta in maniera corretta.
Vi riportiamo qui di seguito uno stralcio tratto da un interessante documento che un nostro lettore sta facendo circolare sulla rete:
Il documento in rete:
Certamente la "linea dura" voluta dal legislatore è in buona parte condivisibile quando si tratta di persone che viaggiano senza casco o con casco non omologato, quando il conducente del motoveicolo impenna, quando si viaggia in più persone rispetto a quanto previsto dal libretto. Il testo però non brilla per chiarezza e lascia alle forze di Polizia ampia discrezionalità sull’applicazione della norma. Ad esempio, è prevista la confisca se “il conducente non regge il manubrio con entrambe le mani (ovvero con una mano in caso di necessità per le opportune manovre o segnalazioni)” o se “non è seduto in maniera corretta”.
Un conducente che solleva la mano per muovere la visiera del casco (magari appannata), che si gratta (magari è entrato un moscerino nell’occhio o prude il naso), che sposta la gamba dalla pedalina (per sgranchirla) o che si alza sulla sella (per evitare una buca)… mille situazioni in cui un agente di Polizia troppo fiscale potrà confiscare il mezzo.
Dove sono definite nel Codice della Strada le manovre “opportune”? Qual è la posizione di guida “corretta”? Chiunque abbia guidato una moto per più di 10 minuti sa che, nell’arco di un viaggio anche breve, non è raro effettuare uno qualunque dei gesti sopra descritti, senza per altro arrecare pericolo alla circolazione, a sé stessi e agli altri utenti della strada.
E le famose “dita a V” con le quali i motociclisti di tutto il mondo si salutano milioni di volte ogni giorno? In Italia non sarà più possibile farlo, perché il saluto comporta una manovra
“pericolosissima” (togliere il braccio dal manubrio per un secondo) e tale da portare alla confisca
del mezzo.
Andare a fare la spesa e “appendere” la borsa al gancio che c’è sugli scooter, sarà ancora possibile? Un fiscale agente delle forze dell’ordine potrebbe non considerare “non solidamente” assicurato” l’oggetto e confiscare il veicolo. Oppure, il passeggero potrebbe spostarsi per qualche attimo dalla propria posizione di guida (la sella di alcuni mezzi non è l’ideale per le terga… oppure potrebbe semplicemente voler riguadagnare la posizione dopo una frenata/accelerazione) e il motoveicolo potrebbe essere confiscato. Chi spiegherà alle ff.oo. che talvolta, quella posizione “culo fuori” aumenta la sicurezza di una curva percorsa in moto, anche velocità legali?
Il comma 2 sexies prevede inoltre la confisca del mezzo quando “viene commesso un reato adoperando un ciclomotore o un motoveicolo”. La confisca avviene immediatamente, anche e possibile condanna arriverà dopo anni? E se l’autore del (presunto) reato venisse assolto, come potrà essere restituito un mezzo già venduto all’asta?
E’ banale osservare che il legislatore, scrivendo questo articolo, aveva probabilmente in mente il purtroppo classico scippo: se usi il ciclomotore per una rapina, viene confiscato. L’articolo però non specifica la tipologia di reato: si avrà il sequestro non solo in caso di reati gravi procedibili d’ufficio (omissione di soccorso, fuga, omicidio colposo, …) ma anche in caso di reati quali le lesioni colpose, anche di lieve entità.
Una moto e un’auto si scontrano ad un incrocio, i conducenti di entrambi i mezzi riportano ferite lievi. Il conducente dell’auto querela per lesioni colpose il conducente della moto. Se l’incidente è avvenuto anche solo con l’1% di concorso di colpa del conducente della moto, il mezzo viene confiscato.
Scenario ancora più pessimistico: un’auto “brucia” uno stop ed investe un motociclo. Il guidatore dell’auto scende e dichiara di voler querelare il motociclista per il “colpo di frusta” che ha subito, a meno che il motociclista stesso non firmi la constatazione amichevole di incidente dove la ragione è inequivocabilmente dell’automobilista. Che fare? Certo, il motociclista può rifiutarsi e chiamare le ff.oo., che rileveranno i dati dell’incidente. Nell’80% dei casi si riuscirà a dimostrare che la colpa è dell’auto, ma nel restante 20% dei casi? Il rischio di confisca è elevato.
Si aprono scenari inquietanti: conducenti d’auto poco onesti che, in caso d’incidente anche con torto, minacciano il conducente del mezzo a due ruote. In fin dei conti, l’automobilista che risulta leggermente ferito non ha nulla da perdere a non firmare il CID: a rischiare la confisca del mezzo è solo il motociclista.
Par condicio?
Infine è importante rilevare l’enorme disparità di trattamento tra chi guida un mezzo a due ruote e chi guida un’auto.
Il casco per la moto è l’equivalente della cintura di sicurezza per l’auto: perché non è prevista la confisca dell’auto per chi viaggia senza cintura di sicurezza?
Il Codice della Strada prevede che sul manubrio siano tenute entrambe le mani, così come entrambe le mani vanno sul volante dell’auto in movimento: perché non è prevista la confisca dell’auto per chi guida con una mano sul volante e l’altra fuori dal finestrino o impegnata a tenere il telefonino?
E’ possibile trasportare 10 persone su un’auto omologata per 5 rischiando la multa o al più il sequestro del mezzo: perché per ciclomotori e motocicli è prevista la confisca? Un’auto che trasporta carichi non solidamente ancorati, sporgenti ed in genere pericolosi non può essere confiscata: perché un mezzo a due ruote sì?
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Ulteriori informazioni:
Petizione online per la modifica della legge: http://www.petitiononline.com/legge168/petition.html
Documento integrale da cui abbiamo tratto alcune sezioni: http://www.maxkava.com/docs/protesta_moto.pdf
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Ulteriori informazioni:
Petizione online per la modifica della legge: http://www.petitiononline.com/legge168/petition.html
Documento integrale da cui abbiamo tratto alcune sezioni: http://www.maxkava.com/docs/protesta_moto.pdf
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Nei giorni scorsi il parlamento italiano, praticamente all''unanimità. ha approvato una legge che in caso di alcune infrazioni prevede la confisca definitiva e la conseguente vendita all''asta dei ciclomotori e dei motocicli.
Una legge nobile nelle intenzioni (sappiamo bene soprattutto in alcune città quanto sia grave il problema degli scippi), ma assolutamente sbagliata nel merito.
Colpa anche e soprattutto dei mezzi di informazione, a cominciare dai principali giornali e telegiornali nazionali: è comprensibile che i giornalisti non abbiano troppa dimestichezza con le due ruote, ma un minimo di approfondimento non avrebbe guastato.
Si è detto infatti che il sequestreo sarebbe scattato per infrazioni come l''uso del veicolo senza casco oppure in due, e fino a qui ci potevamo anche stare.
Purtroppo la legge prevede la stessa - abnorme - sanzione anche per infrazioni assolutamente veniali o addirittura ridicole: pochi sanno, ad esempio, che un vigile urbano potrebbe sequestrare un ciclomotore ad un ragazzo che si sta aggiustando la visiera del casco (è obbligatorio guidare con entrambe le mani sul manubrio) oppure ad una signora che non gli sembra seduta in maniera corretta.
Vi riportiamo qui di seguito uno stralcio tratto da un interessante documento che un nostro lettore sta facendo circolare sulla rete:
Il documento in rete:
Certamente la "linea dura" voluta dal legislatore è in buona parte condivisibile quando si tratta di persone che viaggiano senza casco o con casco non omologato, quando il conducente del motoveicolo impenna, quando si viaggia in più persone rispetto a quanto previsto dal libretto. Il testo però non brilla per chiarezza e lascia alle forze di Polizia ampia discrezionalità sull’applicazione della norma. Ad esempio, è prevista la confisca se “il conducente non regge il manubrio con entrambe le mani (ovvero con una mano in caso di necessità per le opportune manovre o segnalazioni)” o se “non è seduto in maniera corretta”.
Un conducente che solleva la mano per muovere la visiera del casco (magari appannata), che si gratta (magari è entrato un moscerino nell’occhio o prude il naso), che sposta la gamba dalla pedalina (per sgranchirla) o che si alza sulla sella (per evitare una buca)… mille situazioni in cui un agente di Polizia troppo fiscale potrà confiscare il mezzo.
Dove sono definite nel Codice della Strada le manovre “opportune”? Qual è la posizione di guida “corretta”? Chiunque abbia guidato una moto per più di 10 minuti sa che, nell’arco di un viaggio anche breve, non è raro effettuare uno qualunque dei gesti sopra descritti, senza per altro arrecare pericolo alla circolazione, a sé stessi e agli altri utenti della strada.
E le famose “dita a V” con le quali i motociclisti di tutto il mondo si salutano milioni di volte ogni giorno? In Italia non sarà più possibile farlo, perché il saluto comporta una manovra
“pericolosissima” (togliere il braccio dal manubrio per un secondo) e tale da portare alla confisca
del mezzo.
Andare a fare la spesa e “appendere” la borsa al gancio che c’è sugli scooter, sarà ancora possibile? Un fiscale agente delle forze dell’ordine potrebbe non considerare “non solidamente” assicurato” l’oggetto e confiscare il veicolo. Oppure, il passeggero potrebbe spostarsi per qualche attimo dalla propria posizione di guida (la sella di alcuni mezzi non è l’ideale per le terga… oppure potrebbe semplicemente voler riguadagnare la posizione dopo una frenata/accelerazione) e il motoveicolo potrebbe essere confiscato. Chi spiegherà alle ff.oo. che talvolta, quella posizione “culo fuori” aumenta la sicurezza di una curva percorsa in moto, anche velocità legali?
Il comma 2 sexies prevede inoltre la confisca del mezzo quando “viene commesso un reato adoperando un ciclomotore o un motoveicolo”. La confisca avviene immediatamente, anche e possibile condanna arriverà dopo anni? E se l’autore del (presunto) reato venisse assolto, come potrà essere restituito un mezzo già venduto all’asta?
E’ banale osservare che il legislatore, scrivendo questo articolo, aveva probabilmente in mente il purtroppo classico scippo: se usi il ciclomotore per una rapina, viene confiscato. L’articolo però non specifica la tipologia di reato: si avrà il sequestro non solo in caso di reati gravi procedibili d’ufficio (omissione di soccorso, fuga, omicidio colposo, …) ma anche in caso di reati quali le lesioni colpose, anche di lieve entità.
Una moto e un’auto si scontrano ad un incrocio, i conducenti di entrambi i mezzi riportano ferite lievi. Il conducente dell’auto querela per lesioni colpose il conducente della moto. Se l’incidente è avvenuto anche solo con l’1% di concorso di colpa del conducente della moto, il mezzo viene confiscato.
Scenario ancora più pessimistico: un’auto “brucia” uno stop ed investe un motociclo. Il guidatore dell’auto scende e dichiara di voler querelare il motociclista per il “colpo di frusta” che ha subito, a meno che il motociclista stesso non firmi la constatazione amichevole di incidente dove la ragione è inequivocabilmente dell’automobilista. Che fare? Certo, il motociclista può rifiutarsi e chiamare le ff.oo., che rileveranno i dati dell’incidente. Nell’80% dei casi si riuscirà a dimostrare che la colpa è dell’auto, ma nel restante 20% dei casi? Il rischio di confisca è elevato.
Si aprono scenari inquietanti: conducenti d’auto poco onesti che, in caso d’incidente anche con torto, minacciano il conducente del mezzo a due ruote. In fin dei conti, l’automobilista che risulta leggermente ferito non ha nulla da perdere a non firmare il CID: a rischiare la confisca del mezzo è solo il motociclista.
Par condicio?
Infine è importante rilevare l’enorme disparità di trattamento tra chi guida un mezzo a due ruote e chi guida un’auto.
Il casco per la moto è l’equivalente della cintura di sicurezza per l’auto: perché non è prevista la confisca dell’auto per chi viaggia senza cintura di sicurezza?
Il Codice della Strada prevede che sul manubrio siano tenute entrambe le mani, così come entrambe le mani vanno sul volante dell’auto in movimento: perché non è prevista la confisca dell’auto per chi guida con una mano sul volante e l’altra fuori dal finestrino o impegnata a tenere il telefonino?
E’ possibile trasportare 10 persone su un’auto omologata per 5 rischiando la multa o al più il sequestro del mezzo: perché per ciclomotori e motocicli è prevista la confisca? Un’auto che trasporta carichi non solidamente ancorati, sporgenti ed in genere pericolosi non può essere confiscata: perché un mezzo a due ruote sì?
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Ulteriori informazioni:
Petizione online per la modifica della legge: http://www.petitiononline.com/legge168/petition.html
Documento integrale da cui abbiamo tratto alcune sezioni: http://www.maxkava.com/docs/protesta_moto.pdf