Fiat: Consiglio di amministrazione approva accordo su put

LA FIAT INCASSA 2 MILIARDI DI DOLLARI (OVVERO 1,550 MILIONI DI EURO)

Finisce l’avventura del put (nell'accordo sono comprese anche le attivita' della Powertrain, più il 10% Fiat in mano a Rick Wagoner) e da domani iniziano i guai – i veri guai – del Lingotto. Un’azienda che ha sul groppone 8 miliardi di debiti in euro. Se Luchino di Monteparioli – per lo scampato pericolo di una litigation che avrebbe impedito l’abbandono della presidenza Fiat - può stappare una cantina di bottiglie di champagne, per le quattro banche creditrici – Intesa, Unicredit, Capiutalia, SanPaolo-Imi – si spalanca un baratro.



Tre sono le ipotesi:

1 – a settembre convertire il loro credito obbligazionario in azioni, quindi trasformarsi in primi azionisti, sorpassando la famiglia Agnelli, dunque caricarsi la governance del gruppo. Una eventualità da tagliarsi le vene.

2 – Proroga del convertendo (con guai nei bilanci delle banche) nella speranza che la Fiat Auto riprenda la carreggiata, riesca a vendere qualche vetturina, alleandosi magari con la Toyota o con la Peugeot.

3 – La mossa sognata? Questa: incamerare l’indennizzo Gm di due miliardi di dollari a parziale estinzione del mega-debito.



Non va dimenticato il problema politico. Importantissimo. Una eventuale chiusura di Mirafiori e dintorni, con migliaia operai sbattuti in mezzo a una strada, avrebbe una ricaduta pesantissima sul governo Berlusconi, in vista delle elezioni.

Che ne pensate???

Per me: Siamo nel letame puzzolente detto anche alla francese mer..!!!
Anzi siamo quasi arrivati alla fine del capolinea :dead)
 
Massima soddisfazione: 1,55 Mld di euro + il 10% acuistato da GM nel 2000

Grande soddisfazione per l'accordo raggiunto: 1,55 Mld di euro (2 Mld circa di USD) e la restituzione della quota del 10% di FIAT Auto detenuto da GM.
All'orizzonte nuove collaborazioni esterne (mirate) e un maggiore sinergismo Alfa-Maserati (che potrebbero divenire un unico gruppo, legato industrialmente alla Ferrari).
Riporto cosa scrive il Resto del Carlino:

"
Divorzio pagato a caro prezzo
Al Lingotto 1,5 miliardi di euro

Raggiunto l'accordo tra i vertici delle due case automobilistiche.
* 'SEPARAZIONE CONSENSUALE' La cifra pagata alla Fiat evita l'apertura di una dura battaglia legale . L'intesa scioglie tutte le joint venture, ma la Gm continuerà ad usare tecnologie fella casa torinese.
* IL RILANCIO Il Lingotto punta ora al rilancio attraverso nuovi patner.
* REAZIONI Soddisfatto il presidente del Consiglio Berlusconi. Montezemolo: 'L'azienda torna italiana'.

TORINO, 13 FEBBRAIO 2005 - La Fiat rinuncia alla opzione put e incassa 1,55 miliardi di euro che le consentono di ''guardare avanti'' e torna tutta italiana. Sergio Marchionne chiude la dura partita con General Motors porta a casa un accordo che Torino e il Paese giudicano all'unisono positivo.

L'intesa - sottolinea il presidente Luca Cordero di Montezemolo - pur non risolvendo i problemi, permette comunque di tornare a concentrarsi sulla questione del rilancio di Fiat Auto.

L'attesa firma e' arrivata alle 6,30 ora italiana dopo l'ultima estenuante trattativa con Richard Wagoner e John Devine, nella sede di New York della General Motors. Poi, subito l'aereo per Torino, dove alle 15 e' iniziato il consiglio di amministrazione straordinario che ha dato il via libera all'intesa.

Il Lingotto ottiene il denaro e risolve il Master Agreement, l'accordo del 2000, inclusa la cancellazione della put option, il diritto di vendere tutta la Fiat Auto agli americani che la casa torinese dal 2 febbraio avrebbe potuto esercitare: un miliardo sara' pagato subito, entro 90 giorni arriveranno gli altri 550 milioni.

L'intesa scioglie tutte le joint venture e prevede la restituzione del 10% detenuto dagli americani nella Fiat Auto Holding. Gm potra' continuare ad usare alcune tecnologie diesel Fiat e acquisira' una quota del 50 per cento dello stabilimento polacco di Bielsko Biala, dove si producono i motori diesel 1,3. Condividera' la proprieta' della tecnologia del motore Jtd, e continuera' ad avvalersi in Europa dei motori prodotti nello stabilimento Fiat di Pratola Serra. Non potra' pero' produrre al di fuori dell'Europa il propulsore multijet per destinarlo ai mercati europei.

''Una separazione consensuale'', ha sottolineato Marchionne nella conferenza stampa al termine del consiglio di amministrazione, che lascia ''buoni rapporti di collaborazione tra le due societa''': Fiat e Gm continueranno a sostenere lo sviluppo congiunto delle attuali piattaforme e la societa' torinese continuera' a vendere supporto ingegneristico a Detroit per lo sviluppo di tecnologie diesel.

L'accordo evita l'apertura della dura battaglia legale: ''Se non si fosse raggiunto avremmo avuto una lunga litigation - ha spiegato Montezemolo - perche' questa settimana avremmo iniziato le pratiche per l'esercizio del put''. Ora invece bisogna puntare al rilancio che passa anche attraverso nuovi partner, ma ''con alleanze mirate". In cantiere ci sono i nuovi modelli Fiat e Alfa, in arrivo sui mercati, che affiancheranno quelli gia' usciti nel 2004:

''Adesso Marchionne potra' districare i diversi marchi - afferma Montezemolo - e riposizionarli sul mercato. Ci interessa per Maserati, ma e' tutto allo studio. C'e' la possibilita' che Alfa e Maserati possano lavorare insieme in modo piu' concreto''.

Dal mondo politico i vertici Fiat, che la settimana scorsa avevano incontrato numerosi esponenti di governo, incassano un plauso. Montezemolo ha ricevuto la telefonata del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: ''E' molto soddisfatto. Mi ha ripetuto che ha il massimo rispetto per la Fiat e lo stesso mi hanno detto i ministri Maroni, Siniscalco e Marzano. Con il governo c'e' un'assoluta chiarezza di rapporti, di dialogo e di rispetto fra le parti''.

Rimane aperto il nodo convertendo, sul quale Marchionne, sgombrato il campo dalla put option, e' pronto a confrontarsi con le banche che hanno concesso il prestito da tre miliardi. "
 
quindi, per quanto tempo vedremo i 1.9 multijet sulle opel?

Per sempre! Infatti la presenza sull'astra è garantita dagli attuali accordi di fornitura ma non è escluso che verrà aperta una linea di produzione per questo motore in uno stabilimimento GM in Germania.
Vi terrò informati. :tippen)
 
Nell'accordo si dice chiaramente che la tecnologia JTD è stata ceduta a GM...e che si aiuterà GM nello sviluppo...

Inoltre, la casa americana condividerà con Fiat la proprietà della tecnologia del motore JTD e continuerà ad avvalersi, per la gran parte del suo fabbisogno europeo, dei motori prodotti da Fiat a Pratola Serra. GM, tuttavia, non potrà produrre al di fuori dell'Europa motori diesel JTD destinati al mercato europeo. Fiat, infine, continuerà a vendere supporto ingegneristico a GM per lo sviluppo di tecnologie diesel.
 
X completezza di informazione...

Accordo raggiunto tra Fiat e General Motors


General Motors pagherà a Fiat 1,55 miliardi di euro per risolvere il Master Agreement, inclusa la cancellazione della put option, lo scioglimento di tutte le joint venture e la restituzione a Fiat della partecipazione del 10 per cento di GM nella Fiat Auto Holdings. Secondo l’accordo, GM potrà continuare ad usare alcune tecnologie diesel Fiat e acquisirà una quota del 50 per cento dello stabilimento di Bielsko Biala (Polonia), dove si producono i motori diesel 1,3.


I Consigli di Amministrazione di Fiat e General Motors hanno oggi approvato il contratto che definisce la risoluzione del Master Agreement e lo scioglimento delle joint venture tra le due società.

Il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, ha dichiarato: “Siamo contenti di aver concluso questo accordo con la General Motors. Dal 2000 ad oggi l’intesa ha portato grandi benefici sia alla Fiat sia alla GM, ma nel contesto del mercato odierno era diventata troppo limitativa per lo sviluppo di Fiat Auto. Oggi abbiamo recuperato la libertà di mettere in atto strategie di crescita alternative per Fiat Auto, pur mantenendo una base su cui sviluppare, in futuro, un rapporto ancora più costruttivo con GM.
Credo che il felice esito delle trattative costituirà un importante stimolo per tutti gli uomini della Fiat Auto per raggiungere gli obiettivi di netto miglioramento che si sono posti e nello stesso tempo fornire una risposta molto positiva ai nostri clienti, per i quali lanceremo quest’anno quattro modelli completamente nuovi: due Fiat e due Alfa Romeo”.

L’amministratore delegato di Fiat SpA, Sergio Marchionne, ha detto: “Credo fermamente che l’accordo raggiunto oggi con la GM sia giusto ed equo per entrambe le parti. Da un lato, infatti, consente la valorizzazione della put option prevista dal Master Agreement, mentre dall’altro garantisce alla Fiat tutta la necessaria libertà per sviluppare il Settore Auto. Possiamo oggi focalizzarci sulla Fiat Auto e dedicare tutte le nostre energie per rafforzare e razionalizzare i nostri marchi, sviluppando una rete commerciale forte e in grado di massimizzare il successo dei nostri nuovi prodotti. Il beneficio del rapporto con la GM sarà mantenuto attraverso un accordo di fornitura a lungo termine ed altre forme di cooperazione come la partecipazione di Fiat nell’alleanza acquisti della GM”.



L’accordo, tra l’altro, prevede che:
• GM pagherà a Fiat 1,55 miliardi di euro, di cui 1 miliardo immediatamente e il rimanente dopo il completamento dello scioglimento delle joint venture, previsto entro 90 giorni;
• GM restituirà a Fiat la quota del 10 per cento che detiene nella Fiat Auto Holdings;
• GM deterrà il 50 per cento dello stabilimento di Bielsko Biala (Polonia), che produce motori diesel 1,3, così come il 50 per cento della relativa proprietà intellettuale;
• GM condividerà la proprietà della tecnologia del motore JTD, e continuerà ad avvalersi per la gran parte delle sue necessità in Europa, dei motori prodotti nello stabilimento Fiat di Pratola Serra. Nonostante la comproprietà della tecnologia JTD la GM non potrà produrre al di fuori dell’Europa motori JTD diesel destinati all’importazione in Europa;
• Fiat e GM continueranno a sostenere lo sviluppo congiunto delle attuali piattaforme;
• Fiat continuerà a vendere supporto ingegneristico a GM per lo sviluppo di tecnologie diesel.

Lo scioglimento delle joint venture e gli accordi di fornitura saranno effettuati il prima possibile, per evitare ogni potenziale disturbo ai rispettivi business.
 
Re: LA FIAT INCASSA 2 MILIARDI DI DOLLARI (OVVERO 1,550 MILIONI DI EURO)

fiffi66":2pusmjmn ha detto:
Che ne pensate???

Per me: Siamo nel letame puzzolente detto anche alla francese mer..!!!
Anzi siamo quasi arrivati alla fine del capolinea :dead)

Non riesco a capire come ragioni...

Se fosse come dici tu allora Fiat avrebbe esercitato il put e buonanotte.
E' vero, la situazione di Fiat è precaria ma ha tutto il mondo finanziario italiano dalla sua parte, il governo, una famiglia dietro disposta a fare sacrifici per il bene dell'azienda...
Fiat non fallirà mai, e troverà sempre l'aiuto di cui necessita per uscire da questa crisi... anche le banche si stanno preparando per dare un ulteriore aiuto alla Fiat (da tenere presente le graduali costituzioni di fondi di accantonamento) , in quale modo però ancora non si sa visto che solo da ieri si è a conoscenza di ciò che accadrà al più grande gruppo industriale italiano.
 
Io penso che....

..in ogni caso avremmo avuto problemi..sia a stare con GM,sia a stare da soli..tanto vale stare da soli e rimanere italiani al 100%..
Mi ricordo quando l'accordo era nell'aria...mentre tutti in corridoio ci si affannava a far uscire il 1.9 140cv,il 16v,già si sapeva che GM avrebbe voluto per prrima i motori sui quali degli Italiani hanno sudato...e loro cosa ci han dato?motori benzina senza nessuna novità tecnologica al pari di un common rail di un multijet etc etc etc...Tutte le attività sugli scarichi a basso impatto ambientale e cioé trappole antiparticolato...abbiamo concentrato,a malincuore,le attività su Vectra e Astra..che nervi andare al Motorshow e vedere nello stand Opel i motori 1.3 e 1. 9 definiti come "tecnologia Opel"..il "CDTI" Ma vaff....e ora loro sono nella posizione di essere a conoscenza di tutto ciò che concerne il nostro multijet..e abbiamo dovuto montare i loro benzina sulle nostre Alfa...mannaggia la zozza...la 157 montata su pianale Vectra...la Croma...aaaaaaah,non ci voglio pensare...so solo una cosa,che finalmente dal nostro parco macchine verranno ELIMINATE tutte le vetture GM...sembrava di entrare nelle officine della Gencar piuttosto che in una azienda della Fiat...
 
Re: Io penso che....

Beppe":10yionid ha detto:
mannaggia la zozza...la 157 montata su pianale Vectra...la Croma...aaaaaaah,non ci voglio pensare...so solo una cosa,che finalmente dal nostro parco macchine verranno ELIMINATE tutte le vetture GM...sembrava di entrare nelle officine della Gencar piuttosto che in una azienda della Fiat...

Ancora con questa storia...la 157 NON usa il pianale della Vectra ma un pianale di nuova concezione definito Premiume che sarebbe dovuto servire x Alfa e Saab solo che la casa svedese non l'ha più voluto e Alfa ha tirato dritto mantenendo questo nuovo pianale...quindi non ci hanno dato nemmeno quello...
 
GabryPontePowerMix":3j7ujf0r ha detto:
SCUSATE MA CMQ IO C GODO CMQ... :lol2) :lol2) :lol2)


1 SODDISFAZIONE:LA FIAT TUTTA ITALIANA :elio) :elio) :elio)


EVVAI!!! :OK) :OK) :OK) :champion) :champion) :champion)

Adesso sembra che ce l'abbia con te...ma non è così...x' scrivi in maiuscolo...lo sai che non si può....mi fai il favore di scrivere in minuscolo?
Grazie :OK)
 
Proviamo a fare insieme il passo successivo e a guardare oltre... Secondo voi con che casa automibilistica sarebbe proficuo stipulare nuove alleanze? E relativamente a cosa? :scratch)

Si era parlato di una possibile alleanza col gruppo PSA, ma a quanto so hanno dato vita ad una collaborazione con BMW per la produzione dei motori benzina...

Ora lancio un sasso volutamente provocatorio: voi come la vedreste una collaborazione col gruppo VW???
 
Tigre 147":3kiltt8m ha detto:
Proviamo a fare insieme il passo successivo e a guardare oltre... Secondo voi con che casa automibilistica sarebbe proficuo stipulare nuove alleanze? E relativamente a cosa? :scratch)

Si era parlato di una possibile alleanza col gruppo PSA, ma a quanto so hanno dato vita ad una collaborazione con BMW per la produzione dei motori benzina...

Ora lancio un sasso volutamente provocatorio: voi come la vedreste una collaborazione col gruppo VW???

E' inutile che tenti di rientrare tra si noi da una porta secondaria e con una machina VW :asd)

Seriamente,una collaborazione con VW la vedo infruttuosa x la sovrapposizione troppo marcata dei marchi.
VW inoltre ha già troppe case sotto di se.
Si possono stipulare alleanze mirate come diceva Montezuma,tipo Audi quando si parlava di costruire assieme i SUV Kubang(Maserati) e Q7(Audi),ma la vedo improbabile.

Io amerei la soluzione impossibile dell'alleanza con Toyota,che ha grosse risorse e darebbe un impulso sulla qualità delle vetture,ma anche questa strada non è percorribile in quanto la casa giappo vuole correre da sola(e come darle torto?da sola sta scalando le vette di vendita mondiali,se non ricordo male adesso è al secondo posto...)
 
Re: LA FIAT INCASSA 2 MILIARDI DI DOLLARI (OVVERO 1,550 MILIONI DI EURO)

nivomat":39aj40on ha detto:
fiffi66":39aj40on ha detto:
Che ne pensate???

Per me: Siamo nel letame puzzolente detto anche alla francese mer..!!!
Anzi siamo quasi arrivati alla fine del capolinea :dead)

Non riesco a capire come ragioni...

Se fosse come dici tu allora Fiat avrebbe esercitato il put e buonanotte.
E' vero, la situazione di Fiat è precaria ma ha tutto il mondo finanziario italiano dalla sua parte, il governo, una famiglia dietro disposta a fare sacrifici per il bene dell'azienda...
Fiat non fallirà mai, e troverà sempre l'aiuto di cui necessita per uscire da questa crisi... anche le banche si stanno preparando per dare un ulteriore aiuto alla Fiat (da tenere presente le graduali costituzioni di fondi di accantonamento) , in quale modo però ancora non si sa visto che solo da ieri si è a conoscenza di ciò che accadrà al più grande gruppo industriale italiano.


La penso male caro Nivomat. Forse dopo anni di mercati finanziari e di aziende sento puzza di cacca a kilometri anche se mi augurerei di annusare Chanel n°5.
Guardo solo i numeri, che tu ben conosci ho visto, e loro non raccontano mai balle. Ho tentato di fare un conto partendo dai debiti della Fiat per cercare di capire quante automobili dovrebbero vendere per andare in nero in 10 anni senza tener conto degli interessi passivi e prendendo come utile medio per auto quello della BMW. Preferisco lasciarti immaginare questa risultante. Da questo nascono le mie personali considerazioni. Ragionamento semplicistico mi rendo conto ma penso esplicativo.

Le banche poi, come ha scritto qualcuno, emetteranno ancora prestiti?
Non mi pare siano enti di beneficienza e se lo faranno, ben conoscendo il tema, lo concederanno in cambio di qualcosa forse potere, più probabilmente pezzi d'Azienda o altro (Ndr Gestione Fondi Pensione e Tfr)

Nel frattempo si cominciano a capire alcune cose. La prima è la totale assenza dalla scena di Herbert Demel, l’amministratore delegato di Fiat Auto. Il viennese di 51 anni che il 15 novembre del 2003 aveva sostituito Giancarlo Boschetti, non ha mai fatto sentire la sua voce, né ha mai contribuito ad aprire uno squarcio di luce sul futuro industriale della Fiat.
Adesso è giunto il momento di chiedersi se sarà lui l’uomo della ripresa. Intanto Luchino di Montezemolo fa astutamente filtrare la voce che dopo il successo di ieri, lui resterà al vertice della Casa torinese. Non c’erano dubbi: l’uomo è un vincente e adesso lo aspettano la quotazione di “Ferrari” e il nuovo polo Alfa Romeo-Maserati. (Che da solo non sta in piedi e un domani potrebbe essere ceduto come Fiat Auto).
Un corsivo del “Corriere della Sera” è eloquente. “Grazie, forse, all’inedito doppio ruolo in Fiat e Confindustria – scrive il giornale – può dare al gruppo, oltre a un peso politico specifico elevato (che prosa! ndD), anche un contributo importante di idee e soprattutto di strategia, di progettualità (che poesia! ndD)”. Bene: Marchionne è l’uomo forte, Demel l’anello debole e Luchino, che “riporta” la Fiat all’Italia, è tornato ad essere il “Signore degli Agnelli”. Questo è lo scenario che potrebbe arricchirsi con un manager in grado di pilotare la vendita dell’auto, la quotazione di Ferrari, e di tenere a bada le banche. Chi può essere questo manager? Forse quel Corrado Passera che da mesi batte le mani verso Torino e ha tanta voglia di lasciare Milano.
 
Accordi con gruppi europei, francamente, mi sembrano improbabili.
Con gruppi asiatici, ancor meno.

Che FIAT "non possa" fallire, o comunque essere smembrata, non è affatto un dogma di fede, storicamente sono "sparite" aziende di peso simile (a quello d'oggi).

Se continua a perdere (e nulla fa pensare che non continuerà a farlo), la soluzione è una sola :dead)

Non vedo proprio gli Agnelli (ormai solo dei ragazzini) svendere tutti gli asset non-auto per ripianare parte dei debiti, è un "suicidio", visto che da 10-15 anni le cose vanno male per Fiat Auto.

Risultato netto? Spero che "fallisca" nella maniera più "morbida possibile" e venga, finalmente, liberata dal pesantissimo giogo dei torinesi che, lo dimostra la storia, hanno fallito su tutti i fronti, non appena si sono dovuti confrontare con un mercato "vero" (seppure imperfetto) hanno perso, perso, perso e perso ancora:neppure io avrei saputo fare di peggio.
 
In effetti fiffi la situazione è chiara, e si può dire anche che è drammatica... da quello che hai scritto la penso come te, prima pensavo che volessi dire le stesse cose che ha scritto Internick qui sopra, cioè mi spiego meglio...
Che la Fiat non fallirà mai è ovvio che non è un dogma, ma se ciò avvenisse il modello di sistema economico italiano, già messo in ginocchio con Parmalat, subirebbe un tracollo inenarrabile dal quale dubito che si riprenda più. Quello che voglio dire è che la Fiat può contare su diversi aiuti per uscire da questa crisi, senza che si arrivi alla bancarotta. E questi aiuti sono: le banche, la famiglia (non più di tanto) ed in ultima istanza lo Stato. Ovviamente come dicevi le banche non sono istituti di beneficienza e prima o poi presenteranno il conto, ed alla fine detteranno le proprie condizioni affinchè vengano soddisfatte del proprio apporto.
 
saro' poco informato sui fatti...

ma non dimenticatevi ke il gruppo GM sta affondando molti marki.
La Opel e' messa parekkio male....in Germania sono molto preoccupati del futuro di una delle case ke ha motorizzato il popolo teutonico.

Io alla fine la vedo come la migliore uscita dall'affare GM.

Se solo ci si da una mossa seria invece di far vincere solo la Ferrari in F1........ :eek13)
 
Chiariamo...

nivomat":3f3z2oox ha detto:
Che la Fiat non fallirà mai è ovvio che non è un dogma, ma se ciò avvenisse il modello di sistema economico italiano, già messo in ginocchio con Parmalat, subirebbe un tracollo inenarrabile dal quale dubito che si riprenda più.
??? Che tracollo ??? Ormai FIAT è un pigmeo industriale... Così come Parmalat ha colpito gli investitori, ma il tessuto industriale se ne è fregato, così accadrebbe per FIAT. Ormai il peso è ridicolo, guarda solo quanti stabilimenti "veri" ha in italia: pochissimi.
L'indotto poi al 75% è estero: si compra dove costa meno, e quindi anche qui la riduzione è enorme
Quello che voglio dire è che la Fiat può contare su diversi aiuti per uscire da questa crisi, senza che si arrivi alla bancarotta. E questi aiuti sono: le banche, la famiglia (non più di tanto) ed in ultima istanza lo Stato.
Banche: siamo così sicuri che continuino a perdere denaro? Il titolo FIAT dal 2000 ad oggi ha perso i QUATTRO QUINTI del valore. Un altro paio d'anni ed il valore delle azioni (=debito convertito) sarebbe nullo.
famiglia come già detto sono rimasti solo i ragazzini, inoltre non venderanno mai gli asset positivi (che, ricordiamo, pesano per più del 50% in fiat) per ripianare i debiti... chi glielo fa fare?
stato Lo stato non metterà un euro, sia per ragioni di cassa (non ci sono), sia per ragioni di concorrenza europea (a bruxelles stanno lì col fucile puntato) sia per ragioni politiche (alcuni pezzi della maggioranza come potrebbero giustificare pagare noi gli stipendi agli operai fiat?)

Vi segnalo, così, che si dice che GM voglia chiudere Saab per pagare i $$$ a Fiat...
 
Prospettive future

È una corsa a tappe quella che stanno affrontando il presidente Luca Cordero di Montezemolo e l' amministratore delegato, Sergio Marchionne, per il
risanamento della Fiat.
La prima tappa il vertice della Fiat l' ha superata brillantemente, risolvendo con General Motors la spinosa questione della put option con un accordo che permette di incassare 2 miliardi di euro (la prima tranche di 1 miliardo versata ieri), di riavere il 100% dell' Auto e mano libera su future collaborazioni industriali.
La seconda tappa è rappresentata dal prestito convertendo da 3 miliardi di euro che scadrà il 16 settembre di quest' anno: gli accordi presi nel maggio del 2002 prevedevano che se entro quella data Fiat non fosse stata in grado di rimborsarlo gli istituti di credito avrebbero potuto riconvertirlo in azioni del Lingotto.
Un' ipotesi che non è gradita agli istituti di credito (i quattro capofila sono SanPaolo Imi, Unicredit, Intesa e Capitalia). Sgomberato il problema della put option, la questione torna calda e sono previsti incontri tecnici tra le
parti fin dalle prossime settimane. «È importante che si sia chiuso. La certezza è sempre importante», ha detto l' ad di SanPaolo-Imi, Alfonso Iozzo, interpellato a margine dell' inaugurazione del Business Week di New Delhi: «Sui tempi del prestito è ancora tutto da vedere», ha aggiunto.

Sulla stessa
linea l'amministratore delegato di Capitalia, Matteo Arpe. Quale sarà la soluzione? Escludendo un possibile rimborso integrale da parte di Fiat, l' attuale situazione finanziaria non lo consentirebbe, le strade possono essere tre: totale conversione in azioni del prestito con le banche che diventano
il primo azionista di Fiat (visto che si diluirebbe l' attuale quota del 30% della famiglia Agnelli); parziale rimborso e parziale conversione del prestito; rinegoziazione con allungamento. Sul fronte sindacale quest' ultima ipotesi è
stata sostenuta dal segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi, che ha sottolineato la necessità di «tramutare il convertendo in un' operazione finanziaria a lungo termine».
«La partecipazione industriale delle banche nel capitale industriale non è mai stata brillante, hanno una logica di rendimento a breve - ha aggiunto il numero uno della Fim, Giorgio Caprioli - mentre il comparto automobilistico ha bisogno di investitori che abbiano pazienza».
Ma c'e una terza e fondamentale tappa che il duo Montezemolo-Marchionne deve affrontare e vincere: la sfida sui prodotti e sui mercati per riportare i conti in nero. Secondo gli analisti, il 2004 (di cui si conosceranno i risultati il 28
febbraio) è stato un anno di miglioramenti complessivi dei business del Gruppo Fiat, ma il rosso dell' Auto peserà ancora pesantemente sulla perdita netta finale (che potrebbe essere intorno al miliardo di euro, rispetto a 1,9 miliardi del 2003). Per quest' anno i piani aziendali prevedono il pareggio (ma per l' Auto lo si dovrebbe raggiungere solo nel 2006). «È molto importante il lancio dei nuovi modelli», si sottolinea unanimemente dentro e fuori dall' azienda. Nel 2005 ne saranno lanciati quattro: nel secondo trimestre la Fiat Croma e la nuova Alfa Romeo 156, nel terzo l' erede della Fiat Punto e nel quarto l' Alfa Coupè «Brera». Nei piani futuri è confermato l' arrivo del fuoristrada in sinergia con Suzuki: sarà un lancio in grande stile in concomitanza con le Olimpiadi invernali di Torino 2006, di cui diventerà la vettura ufficiale.
L' accordo con la Casa giapponese (di cui Gm ha una quota di minoranza) può rappresentare un esempio di quella nuova strategia di alleanze «mirate» ed esclusivamente industriali delineata da Marchionne. E molti fanno notare che la partita si può giocare con due nuovi protagonisti mondiali: l'India e la Cina. In quest' ultimo Paese Fiat è già presente a Nanchino, ma produce in joint venture solo vetture di gamma bassa. Negli scorsi mesi Montezemolo notava come si dovesse studiare la possibilità di portarvi modelli di maggior
prestigio, ad esempio quelli dell' Alfa Romeo, per fare concorrenza a rivali già presenti con successo in quei segmenti di mercato.
 
Da il Sole 24 Ore

Pensiamo che Gm abbia un abbondante
cash tenuto conto della sua liquidità di 23,3 miliardi a fine 2004, per fare fronte al pagamento 1,55 mld alla Fiat». Secondo S&P, inoltre, «l'intesa avrà l'effetto benefico di eleminare la considerevole incertezza che derivava dalla put option prevista dal Master Agreement
 
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