La rinuncia sarebbe stata valutata 1,5 miliardi di dollari
(ANSA) - TORINO, 13 FEB - Fonti finanziarie confermano che Fiat e Gm hanno raggiunto un accordo: i Cda di Fiat Auto e della Holding hanno ratificato l'intesa. La rinuncia all'opzione put sarebbe stata valutata circa un miliardo e mezzo di dollari. Nell'accordo sono comprese le attivita' della Powertrain.
copyright @ 2005 ANSA
la storia:
ROMA - Ecco le tappe principali dell'alleanza tra Fiat e General Motors:
13 marzo 2000. Salutato dalla stampa internazionale come ''una svolta per l'Auto europea'' e una ''mega-alleanza'', l'accordo viene firmato a Milano. Detroit acquista il 20% di Fiat Auto e, in cambio, Fiat spa entra con il 5,15% nel capitale di Gm, diventando il primo azionista privato della casa americana. Al Lingotto viene riconosciuto un diritto di opzione per cedere il restante 80% a General Motors, nel periodo tra il 24 gennaio 2004 (spostata poi al 2 febbraio 2005) e il 23 luglio 2009 (24 luglio 2010).
luglio 2000. L'accordo diventa operativo con la nascita delle due joint venture paritetiche: quella per i motori e i cambi, con quartiere operativo a Torino, e quella acquisti con sede in Germania.
16 luglio 2002. Gm svaluta la quota di partecipazione in Fiat Auto da 2,4 miliardi a 200 milioni di dollari.
21 dicembre 2002. La banca d'affari Usa Merrill Lynch rileva l'intera partecipazione della Fiat in Gm per 1,16 miliardi di dollari.
28 febbraio 2003. Primo momento di rottura e' l'aumento capitale di Fiat Auto da 5 miliardi di euro. Gm ha diciotto mesi per sottoscrivere il suo 20%, cioe' un miliardo di euro, ma da subito la societa' americana appare fredda.
marzo 2003. Standard e Poor's declassa il rating della Fiat. La societa' torinese cede il 51% di Fidis retail alle quattro maggiori banche creditrici (Sanpaolo Imi, Unicredit, Intesa e Capitalia), mossa quest'ultima che verra' contestata da Gm per avere mutato le condizioni iniziali dell'accordo.
aprile/maggio 2003. Gm esprime dubbi sul possibile esercizio del put sottolineando che su quel contratto ''potrebbero incidere accordi successivi'' tra le societa' e, a maggio, Agnelli e Morchio volano in America per cercare di convincerlo.
26 ottobre 2003. Fiat e Gm rinviano di 12 mesi l'esercizio della clausola contenuta nell'accordo del 2000. Intanto, rimangono le collaborazioni industriali.
12 gennaio 2004. Umberto Agnelli dichiara, per la prima volta esplicitamente, che ''per la Fiat il put ha un valore''.- 21 settembre 2004. Il 21 settembre l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne annuncia al salone di Parigi che non ci sara' alcun ulteriore rinvio sull'esercizio del put.
14 dicembre 2004. Si arriva all'appuntamento trimestrale dello steering committe sul lago di Costanza, ma nessun accordo viene raggiunto.
15 dicembre. Fiat e Gm annunciano che non e' stato raggiunto alcun accordo e che gli americani notificheranno formalmente l'avvio della mediation.
16 dicembre 2004. Gli americani sferrano il primo attacco e aprono la mediation, primo passo previsto dal master agreement, siglato dal Lingotto e da Detroit nel marzo del 2000, in caso di controversie sui temi dell' accordo.
13 gennaio 2005. Gm azzera il valore in bilancio della partecipazione in Fiat Auto Holding- 24 gennaio 2005. Termina la mediazione, ma Fiat e Gm decidono lo slittamento di un'altra settimana. Per qualcuno e' il segnale di un avvicinamento.
1 febbraio 2005. Termina la proroga della mediazione.
2 febbraio. La Fiat annuncia che non e' stato raggiunto un accordo e ribadisce che considera ancora valida l'opzione put.
9 febbraio. Marchionne a Roma, incontra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e i ministri Siniscalco, Maroni e Marzano.
13 febbraio: Si riunisce al Lingotto il Cda straordinario sull'alleanza con Gm.
(ANSA) - TORINO, 13 FEB - Fonti finanziarie confermano che Fiat e Gm hanno raggiunto un accordo: i Cda di Fiat Auto e della Holding hanno ratificato l'intesa. La rinuncia all'opzione put sarebbe stata valutata circa un miliardo e mezzo di dollari. Nell'accordo sono comprese le attivita' della Powertrain.
copyright @ 2005 ANSA
la storia:
ROMA - Ecco le tappe principali dell'alleanza tra Fiat e General Motors:
13 marzo 2000. Salutato dalla stampa internazionale come ''una svolta per l'Auto europea'' e una ''mega-alleanza'', l'accordo viene firmato a Milano. Detroit acquista il 20% di Fiat Auto e, in cambio, Fiat spa entra con il 5,15% nel capitale di Gm, diventando il primo azionista privato della casa americana. Al Lingotto viene riconosciuto un diritto di opzione per cedere il restante 80% a General Motors, nel periodo tra il 24 gennaio 2004 (spostata poi al 2 febbraio 2005) e il 23 luglio 2009 (24 luglio 2010).
luglio 2000. L'accordo diventa operativo con la nascita delle due joint venture paritetiche: quella per i motori e i cambi, con quartiere operativo a Torino, e quella acquisti con sede in Germania.
16 luglio 2002. Gm svaluta la quota di partecipazione in Fiat Auto da 2,4 miliardi a 200 milioni di dollari.
21 dicembre 2002. La banca d'affari Usa Merrill Lynch rileva l'intera partecipazione della Fiat in Gm per 1,16 miliardi di dollari.
28 febbraio 2003. Primo momento di rottura e' l'aumento capitale di Fiat Auto da 5 miliardi di euro. Gm ha diciotto mesi per sottoscrivere il suo 20%, cioe' un miliardo di euro, ma da subito la societa' americana appare fredda.
marzo 2003. Standard e Poor's declassa il rating della Fiat. La societa' torinese cede il 51% di Fidis retail alle quattro maggiori banche creditrici (Sanpaolo Imi, Unicredit, Intesa e Capitalia), mossa quest'ultima che verra' contestata da Gm per avere mutato le condizioni iniziali dell'accordo.
aprile/maggio 2003. Gm esprime dubbi sul possibile esercizio del put sottolineando che su quel contratto ''potrebbero incidere accordi successivi'' tra le societa' e, a maggio, Agnelli e Morchio volano in America per cercare di convincerlo.
26 ottobre 2003. Fiat e Gm rinviano di 12 mesi l'esercizio della clausola contenuta nell'accordo del 2000. Intanto, rimangono le collaborazioni industriali.
12 gennaio 2004. Umberto Agnelli dichiara, per la prima volta esplicitamente, che ''per la Fiat il put ha un valore''.- 21 settembre 2004. Il 21 settembre l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne annuncia al salone di Parigi che non ci sara' alcun ulteriore rinvio sull'esercizio del put.
14 dicembre 2004. Si arriva all'appuntamento trimestrale dello steering committe sul lago di Costanza, ma nessun accordo viene raggiunto.
15 dicembre. Fiat e Gm annunciano che non e' stato raggiunto alcun accordo e che gli americani notificheranno formalmente l'avvio della mediation.
16 dicembre 2004. Gli americani sferrano il primo attacco e aprono la mediation, primo passo previsto dal master agreement, siglato dal Lingotto e da Detroit nel marzo del 2000, in caso di controversie sui temi dell' accordo.
13 gennaio 2005. Gm azzera il valore in bilancio della partecipazione in Fiat Auto Holding- 24 gennaio 2005. Termina la mediazione, ma Fiat e Gm decidono lo slittamento di un'altra settimana. Per qualcuno e' il segnale di un avvicinamento.
1 febbraio 2005. Termina la proroga della mediazione.
2 febbraio. La Fiat annuncia che non e' stato raggiunto un accordo e ribadisce che considera ancora valida l'opzione put.
9 febbraio. Marchionne a Roma, incontra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e i ministri Siniscalco, Maroni e Marzano.
13 febbraio: Si riunisce al Lingotto il Cda straordinario sull'alleanza con Gm.