Ecopass di Milano, un fallimento secondo Auto

yugs

Nuovo Alfista
27 Dicembre 2004
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Torino
Auto
Alfa GT 1.9 jtd Progression
Torno dalla lettura di un articolo di Auto di questo mese sul famigerato Ecopass introdotto dal sindaco Moratti a gennaio 2008, con la promessa della riduzione con questo sistema del 30% del pm10.
Su questa proposta Auto ricorda di aver promesso (da parte del suo direttore) di presentarsi in ginocchio al sindaco se fosse stato centrato il risultato.

Morale: ad oggi il pm10 non è calato manco un po', rimanendo sull'intorno dei 50-55 microgrammi per metro cubo degli ultimi anni e imposti come limite dall'UE, seppur con lo sforamento del limite massimo di 35 giorni all'anno di detto limite.
L'accusa della rivista a questo punto è sulla superficialità del Comune nell'approntare la restrizione di circolazione, pensando che il pm10 sia ad appannaggio in larga misura dei veicoli a uso privato, senza tenere conto di mezzi commerciali, riscaldamenti e industrie.
Per non parlare della posizione geografica di Milano, lontana dal mare e interessata poco dal vento, che quindi può solo aggrapparsi per la pulizia delle polveri alle piogge. Inoltre, in inverno la concentrazione di polveri è risultata quasi doppia a quella dei periodi estivi, a sottolineare la presenza dei riscaldamenti.
Il traffico veicolare con la tassa di accesso si è calcolato ridotto del 10-15% in questi due anni.

Fanno notare poi la situazione pluridecennale di Milano sul fronte delle polveri, a partire da fine anni '60 dove c'erano valori rilevati di circa 400 microgrammi per metro cubo, scesi in pochi anni a 175 eliminando in larga parte i riscaldamenti domestici a carbone. Con la diffusione a fine anni '70 di vetture a gasolio i valori si son ridotti ulteriormente, per assestarsi negli ultimi 8-9 anni intorno ai 50-60 attuali.
in sostanza, i soldi pagati dalla gente per accedere al centro milanese son stati spesi inutilmente, una tassa di accesso inutile. Senza contare le segnalazioni dei varchi Ecopass, non proprio chiarissimi e confusi assieme a quelli dei passaggi per i soli mezzi pubblici, e che han visto migliaia di ricorsi per multe non legittime con i giudici che hanno accolto le istanze degli automobilisti coinvolti. Oppure ancora la classificazione arbitraria dei veicoli vietati, ad esempio: euro3 benzina sì, euro4 gasolio no eccetto quelle col DPF installato.

Insomma, dopo l'abolizione di targhe alterne e altre corbellerie precedenti in Italia, ora cade nell'inefficacia anche questa imposizione.
 
sono contento di questa iniziativa del giornale :OK)
Sarebbe ora che i comuni la finiscano di deliberare cose inutili. Voglio proprio vedere se diranno qualcosa!
 
giangirm":w6fpy5w6 ha detto:
sono contento di questa iniziativa del giornale :OK)
Sarebbe ora che i comuni la finiscano di deliberare cose inutili. Voglio proprio vedere se diranno qualcosa!

più che altro si sta facendo a livello amministrativo un sacco di demagogia, l'inquinamento credo sia materia alquanto complessa, e risolverla a parole con un "le auto vecchie inquinano" o "blocchiamo questi e quegli altri e siamo a posto" o altre amenità simili circoscrivendo a piacere un problema molto più ampio porta a questi risultati.
 
Fallimento?
Fate i conti in tasca al comune di Milano, poi vediamo se e' stato un fallimento... :mad2) :mad2) :mad2)

Certo se crediamo ancora alla favoletta dell'inquinamento allora...
 
bigno72":e3ykebfe ha detto:
Fallimento?
Fate i conti in tasca al comune di Milano, poi vediamo se e' stato un fallimento... :mad2) :mad2) :mad2)

Certo se crediamo ancora alla favoletta dell'inquinamento allora...

si parla di fallimento nella riduzione delle emissioni, ovvio che a livello economico il Comune ha incassato una valanga di soldi.
 
Ed è per questo che nonostante l' ecopass si stia dimostrando inadeguato a migliorare le condizioni dell' aria, non verrà rimosso :mad2)
 
Il problema grosso, se vogliamo vederla solo per ciò che riguarda l'inquinamento, è che il principio secondo il quale l'Ecopass possa funzionare è che paradossalmente ci sia un muro invisibile che divida la zona-Ecopass dalla zona 'libera'; dato che non è così, e sarebbe impossibile ovviamente che lo fosse, l'inquinamento nell'aria si sposta già di suo espandendosi nell'aria, per di più gli effetti si accelerano con eventuali correnti d'aria.

A questo punto la mia domanda è questa, molto semplice: ma se l'inquinamento non rimane fermo e immobile in una zona, e si sposta nell'atmosfera, che senso ha fare una area-Ecopass nel centro una grandissima città (attenzione che questo secondo me vale anche con le ZTL, anche se fanno meno clamore in quanto non sono a pagamento)? Ovvio che non porterà a molti benefici. :scratch)
 
denny1977":g9r2kj12 ha detto:
Il problema grosso, se vogliamo vederla solo per ciò che riguarda l'inquinamento, è che il principio secondo il quale l'Ecopass possa funzionare è che paradossalmente ci sia un muro invisibile che divida la zona-Ecopass dalla zona 'libera'; dato che non è così, e sarebbe impossibile ovviamente che lo fosse, l'inquinamento nell'aria si sposta già di suo espandendosi nell'aria, per di più gli effetti si accelerano con eventuali correnti d'aria.

A questo punto la mia domanda è questa, molto semplice: ma se l'inquinamento non rimane fermo e immobile in una zona, e si sposta nell'atmosfera, che senso ha fare una area-Ecopass nel centro una grandissima città (attenzione che questo secondo me vale anche con le ZTL, anche se fanno meno clamore in quanto non sono a pagamento)? Ovvio che non porterà a molti benefici. :scratch)

guarda, sul discorso ecologico ti dico la mia idea.

Prezzo dei combustibili rialzato considerevolmente, con eliminazione conseguente del bollo auto.

in pratica, aumenti la tassazione, rendendola impossibile da evadere peraltro, e fai pagare al consumo. Logico di contro che gli utenti finali useranno l'auto solo per spostarsi per necessità, diminuendo alla fonte la quantità di combustibile bruciato. Questo l'unico provvedimento per il settore privato. (*) Per i mezzi commerciali obbligo nelle aree urbane di usare veicoli alternativi (un camion metano assicura una percorrenza accettabile in ambito urbano) e spostamento delle merci su lunghe distanze tramite ferrovia (con mezzi revisionati in grado di marciare, linee ammodernate e sostentamento elettrico con centrali diverse da quelle a combustibile fossile).
Potenziamento dei mezzi pubblici in area urbana (che è una vita che dicono ma fan poco-nulla). E soprattutto inculcare alla gente la filosofia che fare un po' di movimento a piedi ogni tanto non stringe il buco del :backb) ma aiuta a mantenersi in forma (a momenti vedi gente usare l'ascensore per salire di un piano o in auto a comprarsi il giornale dietro l'angolo, assurdo).
Infine un bel catalizzatore in cima alle ciminiere delle fabbriche (o qualunque sistema atto a limitare le emissioni di gas combusti).
Riscaldamenti domestici ecc fatti tramite teleriscaldamento o metano.

(*) si è visto durante l'aumento spropositato dei carburanti l'anno scorso come il loro consumo sia tendenzialmente diminuito di qualche punto percentuale.
 
yugs":24j2i5gi ha detto:
Prezzo dei combustibili rialzato considerevolmente, con eliminazione conseguente del bollo auto.
bella idea, ma abbastanza inapplicabile, secondo me.
Prima di tutto paghiamo già una bella dose di tasse in più sull' auto rispetto a tanti paesi europei...
Poi abbiamo città diffuse territorialmente, in cui anche il lavoro è sparpagliato, con movimenti quotidiani che non sono più periferia --> centro, ma del tutto a ragnatela...
Incrementare anche significativamente il numero di metro e bus, non risolverebbe il problema, ancora per molte persone, che verrebbero pesantemente penalizzate da idee simili.

Servono molte più ferrovie e metro (in Italia siamo alla preistoria rispetto al minimo concepibile) e anche nuove strade.
I soldi li andassero a reperire dall' evasione fiscale e dalla corruzione, non da chi paga sempre!
guarda cosa dice la corte dei conti, mica io:
Corte dei Conti: Corruzione nella P.A. è una tassa occulta da 60 miliardi. L'evasione è una tassa da 100 miliardi, recupero arduo
 
posso dire la mia?

l'italiano medio è diventato un po' una pappamolla, se non è ultracomodo nella sua bella macchinina (o spesso mega-camioncino-suv) con aria condizionata e radio non è contento e rogna; dargli dei mezzi pubblici comodi ed efficienti (qua e là ne esistono) non è un incentivo a lasciare a casa la macchina

per convincere l'italiano a piantarla di usare la macchina a sproposito (eh ma è così comoda!) servono, più che manovre sui costi (che hanno poi deleteri effetti sul fronte inflazionistico), manovre rompicoglioni quali l'ecopass o zone ben studiate dove non si può usare la macchina: allora la macchina diventa sufficientemente scomoda da rendere attraente il mezzo pubblico

chiaro che poi il mezzo publico deve essere di un livello qualitativo decente: i treni delle "nord" o anche delle ferrovie con di serie le cimici o la sporcizia più becera, dotati di riscaldamento per l'estate e aria condizionata per l'inverno, sono chiaramente inaccettabili

la manfrina dell'inquinamento è solo lo specchietto per le allodole del politically correct che i gli amministratori cittadini di turno usano per riempirsi la bocca e (pensano loro) fare bella figura (in realtà fanno la figura dei dementi)
 
Diabolik":39hdutu0 ha detto:
dargli dei mezzi pubblici comodi ed efficienti (qua e là ne esistono)
Dove? quando ero a Milano ho trovato le metro abbastanza comode, ma solo 3 linee non mi garantivano di passare da una periferia all' altra in meno di un' ora: avrei dovuto prendere 2 metro e due bus.
Oltre che comodità ed efficienza, andrebbe garantita una certa sicurezza, a tutte le ore.
Qui in certe zone minacciano gli autisti dei bus di non passarci più, figuriamoci i passeggeri come ci vanno volentieri.... Va già bene se per prendere una metro devi passare in mezzo a zozzume vario.

chiaro che poi il mezzo publico deve essere di un livello qualitativo decente: i treni delle "nord" o anche delle ferrovie con di serie le cimici o la sporcizia più becera, dotati di riscaldamento per l'estate e aria condizionata per l'inverno, sono chiaramente inaccettabili
qui a Roma direi che sarebbe accettabile solo la metro A, sempre se vogliamo trascurare l'elevato sovraffollamento :asd)
 
Diabolik":3r0vorwn ha detto:
posso dire la mia?

l'italiano medio è diventato un po' una pappamolla, se non è ultracomodo nella sua bella macchinina (o spesso mega-camioncino-suv) con aria condizionata e radio non è contento e rogna; dargli dei mezzi pubblici comodi ed efficienti (qua e là ne esistono) non è un incentivo a lasciare a casa la macchina

per convincere l'italiano a piantarla di usare la macchina a sproposito (eh ma è così comoda!) servono, più che manovre sui costi (che hanno poi deleteri effetti sul fronte inflazionistico), manovre rompicoglioni quali l'ecopass o zone ben studiate dove non si può usare la macchina: allora la macchina diventa sufficientemente scomoda da rendere attraente il mezzo pubblico

chiaro che poi il mezzo publico deve essere di un livello qualitativo decente: i treni delle "nord" o anche delle ferrovie con di serie le cimici o la sporcizia più becera, dotati di riscaldamento per l'estate e aria condizionata per l'inverno, sono chiaramente inaccettabili

la manfrina dell'inquinamento è solo lo specchietto per le allodole del politically correct che i gli amministratori cittadini di turno usano per riempirsi la bocca e (pensano loro) fare bella figura (in realtà fanno la figura dei dementi)

e io ti dico la mia..... :asd)

l'italiano medio si è rotto le balle di salire sul pulman e dover litigare ogni volta con qualche branco di marocchini che vuole palpeggiare la sua ragazza, che vuole borseggiare sua nonna/madre e che non paga mai il biglietto, tanto lo paga l'italiano....

A questo punto i casi sono 2, o salgo sul pullman, faccio pulizia io e finisco in prigione, o prendo la mia macchina e pago la benzina l'autostrade e tutte le tasse che mi fanno pagare...
 
sui bus a me cosa danno fastidio (parlo del periodo delle superiori in cui andavo a Torino) era la masnada di coetanei fracassoni e irrispettosi, prodighi anche nel distruggere gli arredi dei pulman. Non l'ho mai tollerato e ancora oggi penso ne butterei fuori qualcuno dal finestrino.
 
Ho letto anche io l'articolo..l'ecopass,era nato x ridurre l'inquinamento del 30% (parole testuali)..la comodità dei mezzi pubblici ed il resto non c'entra,qui conta il portafoglio di chi ha avuto l'idea.. :ka)
 
yugs":27vksfjt ha detto:
sui bus a me cosa danno fastidio (parlo del periodo delle superiori in cui andavo a Torino) era la masnada di coetanei fracassoni e irrispettosi, prodighi anche nel distruggere gli arredi dei pulman. Non l'ho mai tollerato e ancora oggi penso ne butterei fuori qualcuno dal finestrino.

Anche, quella è l'altra piaga..... fortuna che almeno quella avviene solo in determinate fasce orarie.....
 
Diabolik":2f8e3vwg ha detto:
posso dire la mia?

l'italiano medio è diventato un po' una pappamolla, se non è ultracomodo nella sua bella macchinina (o spesso mega-camioncino-suv) con aria condizionata e radio non è contento e rogna; dargli dei mezzi pubblici comodi ed efficienti (qua e là ne esistono) non è un incentivo a lasciare a casa la macchina

per convincere l'italiano a piantarla di usare la macchina a sproposito (eh ma è così comoda!) servono, più che manovre sui costi (che hanno poi deleteri effetti sul fronte inflazionistico), manovre rompicoglioni quali l'ecopass o zone ben studiate dove non si può usare la macchina: allora la macchina diventa sufficientemente scomoda da rendere attraente il mezzo pubblico

chiaro che poi il mezzo publico deve essere di un livello qualitativo decente: i treni delle "nord" o anche delle ferrovie con di serie le cimici o la sporcizia più becera, dotati di riscaldamento per l'estate e aria condizionata per l'inverno, sono chiaramente inaccettabili

la manfrina dell'inquinamento è solo lo specchietto per le allodole del politically correct che i gli amministratori cittadini di turno usano per riempirsi la bocca e (pensano loro) fare bella figura (in realtà fanno la figura dei dementi)


Concordo, però i comuni non offrono molti incentivi per l'utilizzo dei mezzi pubblici....anzi, li disincentivano:
guarda solo alla stazione di Arcore, giusto per fare un esempio vicino a noi.
Alle 7.00 i parcheggi sono tutti pieni, a pagamento e non....e il pieno di pendolari si ha dalle 7.30 in poi....quindi la gente non può parcheggiare la macchina, se non in infrazione, e prendere il mezzo pubblico. Addirittura, hanno fatto a pagamento (o tessera zona) tutti i parcheggi della città....così è impossibile parcheggiare, se non pagando.
L'alternativa, ove previsto, sono i parcheggi a tariffa oraria (0.90€ - 1.10€/ora) senza abbonamento (stazione di Monza ad esempio)....e capirai che per uno che sta fuori 10-11 ore al giorno, diventano una spesa enorme ogni mese, ben superiore alla benzina da spendere. Se a questo aggiungi il costo dei mezzi, vedi che l'auto è nettamente più conveniente. Tralasciando comunque il discorso economico, il risultato è che non ci sono spazi materiali per posizionare l'auto, se uno volesse veramente prendere il treno....
 
toh, anche a Torino....

pare vogliano istituire lo stesso meccanismo:

Cronacaqui":1jtzbv6v ha detto:
Un “bonus d’ingresso” a pagamento. Riservato a chi deve raggiungere scuole e ospedali ma non ha un permesso
Con la Ztl allargata rispunta il pedaggio per entrare in centro


TORINO 21/10/2009 - L’idea non è proprio delle più originali. Perché di un “bonus d’ingresso” (assessora Sestero dixit) per accedere alla nuova Ztl unica ridisegnata sui confini di quella Ambientale aveva già parlato il sindaco Sergio Chiamparino nell’anno di grazia 2003. Salvo poi tornare sui suoi passi e cestinare a tempo di record la proposta. «Ma a quel tempo, Torino non poteva contare sull’attuale offerta di parcheggi interrati né sulla linea Uno della metro» ha rimarcato la Sestero illustrando il suo progetto. Che in sostanza è di istituire un carnet di ticket - a pagamento - per consentire l’ingresso nella nuova Ztl anche a quei cittadini che non sono titolari di alcun permesso rilasciato dal Comune. Sempre che esistano delle reali e motivate ragioni per spingersi oltre le “forche caudine” delle 42 telecamere messe a guardia dei varchi. «Altrimenti si va a piedi o con i mezzi pubblici. Punto».

Nei piani dell’assessora, quella dei lasciapassare a pagamento è «una soluzione» per alcuni «punti critici» che verrebbero inclusi nella nuova area off-limits alle auto tra le 7,30 e le 10,30. Un quadrilatero idealmente compreso tra corso Vittorio, corso Vinzaglio, Porta Palazzo, corso San Maurizio e il lungo Po e che include anche strutture di pubblica utilità come ospedali, centri analisi, scuole e uffici pubblici. Il carnet di buoni a pagamento sarebbe innanzitutto riservato a chi dovrà ricorrere a questi servizi. Ovviamente se sussistono reali e validi motivi. «Penso al malato che deve sottoporsi a una visita all’Oftalmico o al San Giovanni Vecchio, non certo alla mamma che deve portare con il Suv il figlio 16enne al San Giuseppe» ha subito messo le mani avanti la Sestero.

Il meccanismo dovrebbe quindi ricalcare in sostanza quello del road pricing (parola che fa inorridire l’assessora) già in vigore a Milano: si compra il ticket, si comunica il numero della propria targa e si entra automaticamente nella “white list” graziata dalle telecamere. Fin qui le linee di massima. Restano poi da definire il costo di ogni singolo tagliando («non supereranno quello di una corsa in taxi all’interno della Ztl», che è comunque fissato a 5 euro), il numero di permessi concessi a ogni cittadino e, soprattutto, i criteri per richiedere e ottenere il carnet. «Sono tutti aspetti da chiarire. Ci stiamo lavorando, ma ogni decisione è rimandata a dopo le vacanze di Natale».

Come resta da chiarire cosa succederà nella Ztl unica dopo le 10,30 del mattino. I commercianti, che avevano imbeccato la giunta sulla necessità di rivedere il “doppio regime” che attualmente regola la zona a traffico limitato storica e quella ambientale, vorrebbero che tutte le limitazioni si concentrassero nelle prime tre ore del mattino, cancellando così l’obbligo di avere una motorizzazione Euro3 per accedere al centro. Vincolo che il Comune potrebbe comunque mantenere, spegnendo però le telecamere alle 10,30 e affidando i controlli delle vetture più inquinanti ai vigili. E mentre non è stata ancora fissata la data in cui verrà firmata l’ordinanza che blocca le auto Euro2 diesel più vecchie di 10 anni, per il Comune inizia a prendere forma un business non certo trascurabile. Vuoi perché la creazione di un’unica Ztl allargata aumenterà di circa un terzo (da 15mila a 20mila) le richieste dei lasciapassare che il Comune concede a determinate categorie dietro il versamento di un contributo che varia dai 10 ai 100 euro. Vuoi perché il “fuori tutti” del Comune giocoforza obbligherà gli automobilisti a lasciare la propria vettura nei parcheggi interrati gestiti dal Gtt, astutamente lasciati fuori dai confini sorvegliati dagli occhi elettronici e che fin qui non hanno certo brillato per presenze. Senza parlare, ovviamente, degli ipotetici proventi di questo “bonus d’ingresso” che tanto da vicino ricorda il road pricing meneghino.

Paolo Varetto

e la riduzione dell'inquinamento in tutto ciò dove risiede? Nel riempire i parcheggi ai margini del quadrilatero? meno male che non ci metto praticamente piede in città.
 
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