La specialità è strutturata così: devi vincere il concorso nella specialità da te scelta prima di tutto.
Poi dopo di che, a seconda dalla specialità da te presa, la durata può variare da 4 anni (Radiologia per esempio) ad un massimo di 6(specialità in chirurgia).
La specialità consiste sostanzialmente nel LAVORARE in struttura ospedaliera universitaria (gran parte degli ospedali italiana hanno reparti Universitari, soprattutto nei medio-grandi centri) o meglio nel reparto "universitario" (è un vero e proprio reparto ospedaliero, non farti ingannare dal nome) di pertinenza della tua specialità.
Dico lavorare perchè gli specializzandi in molte realtà ospedaliere attualmente sono una forza lavoro concreta e irrinunciabile (forza lavoro massiccia a basso costo). Visitano pazienti in ambulatorio e in reparto, danno terapie, eseguono piccoli interventi chirurgici (per i chirurghi) fanno da anestesisti in sala (per la scuola di anestesia) e via dicendo.
In teoria oltre al lavoro dovresti avere anche della FORMAZIONE e cioè momenti di didattica (lezioni fondamentalmente e affiancamento nel tuo lavoro da parte di uno specialista del reparto che ti insegna mentre stai lavorando), nella realtà i momenti di didattica puri sono pochissimi e alla fine lo specializzando impara il lavoro direttamente sul campo auto-formandosi e studiando nei pochi ritagli liberi che gli restano.
Orario di lavoro; a discrezione del direttore della Scuola di Specialità (cioè generalmente Primario del Reparto)...mediamente si tratta comunque di un numero variabile fra le 40-50 ore settimanali oltre a turni festivi e turni notturni ove la scuola di specialità lo prevede (es chi fa specializzazione in Anatomia Patologica ne è esente).