Diametro frizioni e coppia

cn73

Nuovo Alfista
3 Gennaio 2005
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Torino
Ciao a tutti. Volevo un po' discutere di frizioni... sapete il diametro delle varie versioni diesel di 147? La 115 jtd?, la 120, la 140 e la 150?
Inoltre, immagino esista un rapporto tra diametro frizione e coppia massima supportata... qualcuno conosce il calcolo o i ragionamenti che possono portare a ricavare, dato il diametro della frizione, la coppia supportata?
 
cn73":gr9xgeqx ha detto:
Inoltre, immagino esista un rapporto tra diametro frizione e coppia massima supportata... qualcuno conosce il calcolo o i ragionamenti che possono portare a ricavare, dato il diametro della frizione, la coppia supportata?
è semplicemente impossibile.
la coppia dipende (essenzialmente) dal diametro, ma nel senso "dalla superficie di attrito", che varia col quadrato del raggio (ad essere esatti "quasi" col quadrato, è un'applicazione del teorema della pizza :lol: ), dalla pressione applicata ed, ovviamente, dal materiale usato.

di conseguenza non puoi fare "spannometricamente" quanto chiedi
:OK)
 
InterNik":267ciohp ha detto:
cn73":267ciohp ha detto:
Inoltre, immagino esista un rapporto tra diametro frizione e coppia massima supportata... qualcuno conosce il calcolo o i ragionamenti che possono portare a ricavare, dato il diametro della frizione, la coppia supportata?
è semplicemente impossibile.
la coppia dipende (essenzialmente) dal diametro, ma nel senso "dalla superficie di attrito", che varia col quadrato del raggio (ad essere esatti "quasi" col quadrato, è un'applicazione del teorema della pizza :lol: ), dalla pressione applicata ed, ovviamente, dal materiale usato.

di conseguenza non puoi fare "spannometricamente" quanto chiedi
:OK)
Sei troppo il migliore :crepap) :crepap) :crepap)
 
max18":2bdp6ycc ha detto:
InterNik":2bdp6ycc ha detto:
cn73":2bdp6ycc ha detto:
Inoltre, immagino esista un rapporto tra diametro frizione e coppia massima supportata... qualcuno conosce il calcolo o i ragionamenti che possono portare a ricavare, dato il diametro della frizione, la coppia supportata?
è semplicemente impossibile.
la coppia dipende (essenzialmente) dal diametro, ma nel senso "dalla superficie di attrito", che varia col quadrato del raggio (ad essere esatti "quasi" col quadrato, è un'applicazione del teorema della pizza :lol: ), dalla pressione applicata ed, ovviamente, dal materiale usato.

di conseguenza non puoi fare "spannometricamente" quanto chiedi
:OK)
Sei troppo il migliore :crepap) :crepap) :crepap)
Teorema della pizza (proposto da Nicoletti, al tempo direttore del dipartimento di matematica dell'università di bologna :rotolo) )

Supponendo di avere un pizzaiolo onesto, se una pizza di raggio r costa K, quanto dovrebbe costare una pizza di raggio 2r?
:sedia)

(ebbene sì, si applica anche alle frizioni per auto :lol: )

Cmq per la domanda...
funzionamento alla grossa della frizione:
dal momento che non si può avviare il motore
se è sotto carico e considerata la necessità
di cambiare marcia senza trasmettere coppia, uno
modo è quello di usare un innesto a frizione
tra due alberi coassiali che possono ruotare,
in generale, a velocità angolari diverse.

tipicamente si usano superfici d'attrito,
una attaccata all'albero motore, e l'altra
a quello "verso la trasmissione", pressate
l'una verso l'altra da uno spingidisco
(ci sono implementazioni "a tiro" oppure
"a spinta", ma non mi interessa approfondire).

Sostanzialmente la pressione è data
da molle (pistoni idraulici o quello che si vuole),
la cui pressione deve essere tale da poter
applicarci una coppia > di quella massima
senza slittare.

E fin qui niente di strano.

Sono necessari altri accorgimenti per avere
una "buona" frizione, in particolare su
cosa succede quando slitta (ossia sempre,
in misura ridotta), per evitare ad esempio
che sia difficile mettere in moto a freddo.

Vabbè lasciamo stare.

In estrema sintesi, ed in modalità "liceale"
(o per ingegneri ahahhahahah)
il precarico dato dalla molla deve essere
= all'integrale tra raggio interno e raggio esterno
della pressione per dA.

Ovviamente la pressione è sulla faccia del disco
solidale all'albero di trasmissione; raggi
interni ed esterni sono legati al "teorema della pizza",
ossia al fatto che la frizione non è un vero "disco",
bensì un disco "bucato".

Vabbè l'integralino risulta (sempre alla grossa)
= 2 pi p r dr (r compreso tra r interno ed esterno)
ipotizzando ovviamente una simmetria radiale e quindi
una frizione non a forma di ossobuco.

Bene, si vede facilmente che la pressione a sua
volta non è costante (è un casino determinarla "per bene"),
noi da bravi bambini la prenderemo con variazione inversa
(e costante) rispetto al raggio.

Ossia
integrale 2 pi (k/r) r dr (tra rinterno ed resterno)=
r pi k (resterno-rinterno)

Vabbè, che mi frega? Semplice, se stabilisco
il precarico faccio la formula inversa, e trovo
k= precarico / (2 pi (re-ri)

---
Parliamo un po' dello slittamento, ossia
facciamo entrare in gioco il coefficiente d'attrito
f che, come al solito, non è costante, ma noi facciamo
finta che lo sia (ad esempio cambia - e parecchio - con
la temperatura).

Bene, avremo un momento che si oppone alla rotazione
del motore, anzi alla sua velocità angolare,
di valore
integrale f 2 pi k/r r^2 dr (sempre tra rinterno ed resterno),
da cui = f pi k (re^2-ri^2)

Qui normalmente si fa un trucco fetente (che tralascio)
inventandosi in pratica un braccio equivalente finto,
tale per cui
momento = f precarico Rfinto

Con Rfinto =(resterno+rinterno ) /2

Ossia Rfinto altro non è che il raggio medio "vero" del disco,
ossia della parte su cui c'è effettivo materiale d'attrito.

---
Bene, a questo punto dovrebbe essere chiaro che possiamo
analizzare le due parti: frizione->motore e frizione->utilizzatore,
imponendo (come si fa usualmente) il bilancio delle potenze.

peccato, per inciso, che il sistema NON sia conservativo (basti
pensare al fatto che la frizione si scalda, e che quindi parte della potenza
andrà necessariamente via in attrito; pensiamo anche che f varia con la t
(tra l'altro in modo non banalissimo), da cui ci starebbe bene una bell'equazioncina
differenzia che lega il tutto.

Penso che non interessi a nessuno una descrizione (seppure approssimata,ossia
non considerando le perdite d'attrito) completa della frizione, e mi fermo qui

Magari arriva un ingegnere di pista a correggere/integrare!
 
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