http://www.quattroruote.it/news/articol ... ice=215226
interessante iniziativa sulla A22. Non parlano dei costi realizzativi però, e del calcolo di quanto ci vorrebbe a pareggiare il costo di installazione con il risparmio energetico producendo la stessa quantità di corrente con centrali convenzionali termoelettriche (quindi uso di combustibili fossili).
Logico che fare questa cosa assolvendo un duplice scopo (antirumore e fotovoltaico) è già un risparmio di suo...
Come trovo apprezzabili in zona da me quei pannelli di segnalazione luminosa alimetati da pannellini fotovoltaici, quindi autonomi e senza dover tirare cavi elettrici in fase di posa in opera del segnale stradale.
interessante iniziativa sulla A22. Non parlano dei costi realizzativi però, e del calcolo di quanto ci vorrebbe a pareggiare il costo di installazione con il risparmio energetico producendo la stessa quantità di corrente con centrali convenzionali termoelettriche (quindi uso di combustibili fossili).
Logico che fare questa cosa assolvendo un duplice scopo (antirumore e fotovoltaico) è già un risparmio di suo...
Come trovo apprezzabili in zona da me quei pannelli di segnalazione luminosa alimetati da pannellini fotovoltaici, quindi autonomi e senza dover tirare cavi elettrici in fase di posa in opera del segnale stradale.
Debutta sull'autostrada del Brennero la prima barriera fonoassorbente realizzata con pannelli solari: un sistema che assolve una doppia funzione, proteggere le abitazioni del comune trentino d'Isera dal rumore dei veicoli in transito sull'A22 e produrre energia elettrica mediante le celle fotovoltaiche.
Il processo è favorito dalle dimensioni corpose della barriera, lunga poco più di un chilometro e alta in media 5,60 metri; la superficie ospita quasi 4.000 moduli fotovoltaici, capaci di produrre energia per 690.000 kWatt/ora annui.
Un valore, per fare qualche esempio, in grado di soddisfare le necessità di 600 utenze domestiche, consentendo il funzionamento di 1.000 lavatrici per 690 ore, di 1.000 televisori per 6.900 ore, di 1.000 lampadine da 60 Watt per 11.500 ore. In pratica, la barrierà coprirà il 20% del fabbisogno elettrico annuo d'Isera.