Capitan Aima":67y49vfg ha detto:
Si possono dare tredicimila definizioni tecniche sull'aerodinamica (parola del prof!) ma si può anche dire semplicemente che è lo studio di come si muovono i fluidi (nell'aerodinamica si tratta soprattutto dell'aria) attorno ad un corpo. Ovvero esattamente quello che si osserva in galleria del vento e quello che si analizza con lo studio matematico.
In verità anche il contrario, ovvero come si muovono i corpi dentro ai fluidi
Per quanto riguarda la "forma" ad ala delle auto, per la fretta, non ho specificato bene, cerco di chiarire
1. Il principio di Bernoulli (sì, è un principio, quindi qualcosa che non è dimostrato, bensì solo osservato, gli ingeggneri capiranno :lol: ) viene sfruttato con la tipica forma "ad ala", ovvero con un tratto più lungo "in alto" e più corto "in basso".
Questo avviene, chiaramente, anche per le auto, e genera proprio il problema di portanza che ho cercato (??) di esplicitare sopra.
La forma delle auto, però, è tipicamente mirrorata rispetto ad un'ala (!!), ovvero ha "la punta" (il muso) davanti ed il "grosso" (padiglione) dietro.
Questo implica che il discorso sia più complicato rispetto allo studio di una "normale" ala, infatti la turbolenza generata in "uscita" (al livello del posteriore) è enormemente superiore rispetto a quella di un'ala "vera" (rastremata in coda).
Consente anche si sfruttare i famosi "trucchetti" (estrattori, convogliatori di flusso etc) proprio per ottenere DEportanza (il che sarebbe sostanzialmente impossibile con una "vera" forma ad ala, ovvero con la punta indietro).
Per inciso è uno dei problemi che si affrontano con le sport-prototipo che, avendo una conformazione quasi simmetrica "a seppia" (sottile avanti->cresce dove c'è il pilota->descresce verso il "culo" ove c'è il motore) sono, paradossalmente, mooolto più rischiose da questo punto di vista
(tipicamente si piazza un bell'alettone in coda, ma questo genera problemi perchè, a velocità elevatissime, può far sollevare il muso di quel tanto che basta perchè si infili "tropp" aria causando... il decollo del veicolo).
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A parte questi deliri (avevo aiutato un amico architetto per una tesi sugli scafi delle barche, ma è passato un millennio, fortunatamente non era un ingeggnere :lol: ) il succo è: la questione non è affontabile teoricamente, ed addirittura moolto difficile dal punto di vista computazionale.
Per determinare l'inviluppo di volo, ad esempio, di un aereo... si costruiscono prototipi e li si collauda nelle varie circostanze.
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Propongo un esperimento (mooolto impreciso, cmq divertente).
In un tratto X di autostrada, senza traffico, senza vento, buon asfalto e "dritto", provate a guardare il trip del consumo con i finestrini abbassati o chiusi.
Vedrete che le turbolenze generate (=dispersione d'energia)... fanno alzare i consumi!
Vabbè torno ai miei sorgenti :OK)