come saremo 10 domande sul futuro dell'auto

squalettoge

Nuovo Alfista
12 Ottobre 2004
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- Genova -
digilander.libero.it
Auto
seat leon 5f 2.0 TDI black edition 2015 , ex 147 2003
1) Perché mai bisognerebbe abbandonare i carburanti derivati dal petrolio, che vanno così bene?
Perché liberano nell’atmosfera grandi quantità di anidride carbonica. Tanto grandi da squilibrare il ciclo naturale del carbonio, quello realizzato dalle piante tramite la fotosintesi clorofilliana. E l’eccesso di CO2 nell’atmosfera è ormai concordemente ritenuto un pericolo per la stessa sopravvivenza della Terra.

2) Le norme sulle emissioni introdotte negli ultimi anni, dal catalizzatore in poi, non sono già sufficienti a garantire aria pulita?
Le norme introdotte nell’ultimo decennio sono servite a limitare le sostanze velenose contenute negli scarichi delle automobili, a cominciare dal monossido di carbonio (fortemente tossico) e dagli idrocarburi incombusti (che contengono elementi cancerogeni). Vanno bene dunque per limitare l’eccesso di inquinamento negli ambienti a forte densità di traffico, ma non modificano nulla a livello di ecosistema: per l’ambiente nel suo complesso il problema di fondo è costituito dall’accumulo di anidride carbonica, le cui emissioni sono direttamente proporzionali al carburante consumato.

3) Che fine ha fatto l’auto elettrica?
L’auto elettrica è ancora al palo perché non si è riusciti a trovare batterie che siano in grado di assicurare una decorosa autonomia, che abbiano un costo industriale accettabile e che non comportino altri problemi ambientali, in luogo di quelli che risolvono. Ma la trazione elettrica è una realtà consolidata, probabile che ci si arrivi però non accumulando l’energia che le serve nelle batterie, ma producendola direttamente a bordo, nelle fuel cell.

4) Che cosa sono le fuel cell?
In pratica sono delle batterie elettrochimiche, nelle quali si produce energia elettrica grazie a una reazione chimica fra un carburante (che può essere idrogeno, metano o metanolo) e l’ossigeno dell’aria. Reazione che viene attivata in determinate condizioni di pressione del carburante e a temperatura controllata, in presenza di un catalizzatore (platino) che riveste una membrana in materiale sintetico. È chiaro che se viene utilizzato l’idrogeno, che non contiene carbonio, nel processo non c’è alcuna produzione di CO2, che è invece presente come sottoprodotto della reazione se si utilizzano metano o metanolo. Ma in quantità sensibilmente inferiori (circa 1/3) rispetto ai motori convenzionali.


5) Se l’idrogeno è così pulito, perché non è già stato utilizzato ?
Intanto, anche l’idrogeno è pulito solo se viene prodotto in maniera pulita. Oggi come oggi la maggior parte dell’idrogeno per impieghi industriali viene prodotto a partire da combustibili fossili e dunque, in termini di accumulo di CO2 nell’atmosfera, il bilancio complessivo non cambierebbe di molto. Diverso il discorso se si trovasse il modo di produrre idrogeno a prezzi compatibili da fonti energetiche naturali (energia solare, eolica o idroelettrica).

6) Ma l’idrogeno non si trova nell’acqua ?
Nella molecola dell’acqua (H2O) i due atomi di idrogeno sono saldamente legati all’ossigeno. Per utilizzarlo occorre dunque scindere detto legame, cosa che può essere fatta per elettrolisi. Una reazione che però richiede grandi quantità di energia, più di quanta se ne ricaverebbe dall’utilizzo dell’idrogeno come carburante. E a questo punto è chiaro che il gioco non vale la candela.

7) Ma l’idrogeno non è pericoloso?
Trasportare idrogeno in un serbatoio, così come si fa con la benzina, comporta non pochi problemi. Per avere un’autonomia decorosa occorre infatti portare l’idrogeno allo stato liquido, il che significa a ben 253 gradi sotto zero. Cosa che la Bmw ha fatto, sulla sua 750 HL, grazie a speciali serbatoi in fibra capaci di resistere a sollecitazioni enormi e dotati di dispositivi di controllo tali da scongiurare il rischio di esplosione.

8) Come si fa a fare rifornimento di idrogeno?
Ovviamente l’adozione dell’idrogeno come carburante alternativo alla benzina richiederebbe la realizzazione di grandi infrastrutture per la distribuzione, sulla falsariga di quanto fatto per il metano per uso abitazione, che colleghino le stazioni di servizio. Al momento è operativa una sola stazione sperimentale, all’aeroporto di Monaco di Baviera.

9) E quando saranno in vendita le prime vetture a idrogeno o a fuel cell ?
Oggi siamo ancora allo stadio dei veicoli sperimentali, ma la Mercedes conta di mettere in servizio una prima flotta di 30 autobus con fuel cell alimentati a idrogeno già l’anno prossimo. E per le prime automobili la Casa tedesca parla del 2004. Sul fronte dell’idrogeno "puro" la Bmw ha realizzato una prima flotta di 15 unità di berline Serie 7. Una produzione in piccola serie potrebbe essere attivata nel giro di 5-6 anni. Ma in entrambi i casi una diffusione capillare, a livello di clienti privati, non è pensabile prima del 2020.

10) Che cos’è il biodiesel? Non può essere un’alternativa al petrolio?
Il biodiesel è un gasolio realizzato a partire non dal petrolio, ma dall’olio ricavato da diversi semi (colza, soia, girasole), il che offre vantaggi straordinari: il combustibile non contiene zolfo e soprattutto non rilascia CO2, anche se occorre fare i conti con altri residui della sua combustione. Ma il problema di fondo è un altro: è stato calcolato che, anche dedicando alla sua produzione l’intera superficie coltivabile del nostro Paese, se ne ricaverebbe una quantità sufficiente a coprire circa 1/3 dei nostri consumi. E in compenso resteremmo senza mangiare.

by www.motorbox.com
 
Mi sembra un futuro ancora molto incerto....

La mia opinione è : se non si inquina da un parte si inquina dall'altra....

In ogni caso in futuro addio 6 cilindri benzina.... :mecry2)

:dead)
 
Rispondo solo alla domanda n.1 :

Le multinazionali del petrolio e delle energie derivate dagli idro-carburi cosa fanno !?! Sicuramente non rimangono lì con le mani in mano...

Le macchine a CO2 e/o idrogeno sono già da 8 anni che girano per le strade di tutto il mondo, idem per gli ibridi...

Dove sono : nei magazini delle aziende ad aspettare che finisca il petrolio...
 
Mamma mia che discussione!!! :eek:hmamma)
Ho gia' scritto e cancellato 3 post!!!!
Mi friggono le dita sulla tastiera! (e mi roteano i coglioni a una velocita'
eguagliata solo dalle lame del Moulinex)

Avrei da parlare per giorni e giorni, ma faccio solo 3 considerazioni:

-Le auto catalizzate sono molto piu' inquinanti delle vecchie.
-La combustione di biodiesel produce CO2 come qualunque altra combustione.
-Anche e soprattutto per la produzine di energia elettrica sarebbe molto meglio abbandonare la combustione, ma in Italia ci vantiamo di essere denuclearizzati.... e pianifichiamo la costruzione di nuove centrali a carbone....
 
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