Non lo conoscevo come sportivo, sinceramente, ma posso comprendere bene il calvario a cui questo uomo si sia sottoposto.
Conosco personalmente l'intensità dei trattamenti che avrà affrontato, prima che il suo organismo si sia arreso alla malattia, e so che sicuramente è stata una lotta senza quartiere, che lo avrà debilitato sotto molti punti di vista.
Onore et gloria, ad un uomo che - oltre ad aver vinto l'oro Olimpico - ha lottato contro qualcosa di infinitamente più grande di noi piccoli uomini.