chi sta vedendo "w il mercato" su rai 3?

Ho appena visto gli ultimi 10 minuti...Non c'è sicuramente da stare allegri ma questo si sapeva già da un pò.
L'hanno fatta cmq un pelo più tragica di quel che è.

Certo la situazione non è così semplice
 
Friendevil":2il4vbb0 ha detto:
Ho appena visto gli ultimi 10 minuti...Non c'è sicuramente da stare allegri ma questo si sapeva già da un pò.
L'hanno fatta cmq un pelo più tragica di quel che è.

Certo la situazione non è così semplice
Riassuntino ?
 
Queued":2autx66i ha detto:
Friendevil":2autx66i ha detto:
Ho appena visto gli ultimi 10 minuti...Non c'è sicuramente da stare allegri ma questo si sapeva già da un pò.
L'hanno fatta cmq un pelo più tragica di quel che è.

Certo la situazione non è così semplice
Riassuntino ?

Il giornalista che se non ricordo male lavorava con Santoro è andato in giro a chiedere alla gente come si trovasse a fare la spesa.
Ovviamente,x quello che ho visto hanno preso chi non riesce nemmeno a comprare qualcosa di decente mettendo in risalto ad esempio che una signora non riesce che far mangiare un piatto di pasta al ragù alla figlia x farle fare almeno il pasto completo (carboidrati+ proteine).
Altra signora che spegne la tv quando c'è la pubblicità x non far vedere alla figlia quante cose belle ci sono da comprare altrimenti lei le chiede e non può coprargliele...
Il capo di un ipermercato che parla di calo dei consumi di 1,5 punti(secondo lui è da recessione il dato)
Visita alla Agos Itafinco che presta in media all'anno 4,2 miliardi di euro agli italiani x comprare qualsiasi cosa
 
Friendevil":1tjtuyjs ha detto:
Queued":1tjtuyjs ha detto:
Riassuntino ?

Il giornalista che se non ricordo male lavorava con Santoro è andato in giro a chiedere alla gente come si trovasse a fare la spesa.
Ovviamente,x quello che ho visto hanno preso chi non riesce nemmeno a comprare qualcosa di decente mettendo in risalto ad esempio che una signora non riesce che far mangiare un piatto di pasta al ragù alla figlia x farle fare almeno il pasto completo (carboidrati+ proteine).
Altra signora che spegne la tv quando c'è la pubblicità x non far vedere alla figlia quante cose belle ci sono da comprare altrimenti lei le chiede e non può coprargliele...
Il capo di un ipermercato che parla di calo dei consumi di 1,5 punti(secondo lui è da recessione il dato)
Visita alla Agos Itafinco che presta in media all'anno 4,2 miliardi di euro agli italiani x comprare qualsiasi cosa

Grazie! (ma quanto rispondi velocemente - hai la tastiera rimappata ? :p )

Fra tutti mi sa che l'unico obiettivo e' quello dell'ipermercato che ha una base statistica enorme e eccellenti sistemi di misura (datawarehouse collegato alle casse, non sfugge un centesimo) ... in effetti un calo di -1.5% non sono bazzecole, molto sotto l'inflazione che e' intorno al 2%. Non so recessione - stagnazione senz'altro ...
 
Il calo dell' 1,5% comunque era il dato del solo settore alimentare!!
E' da quindici anni che gli alimentari non subivano un calo degli acquisti.
Ma ci rendiamo conto? La gente ha talmente pochi soldi in saccoccia che non riesce nemmeno più a comprarsi il cibo che comprava 1 anno fa!
Figuriamoci per i generi non alimentari.
Se non è recessione questa ...
 
hanno fatto vedere diverse realta (sud e nord) condizionate dai prezzi..
prima i contadini hai quali danno una miseria e nn riescono andare avanti ( i prezzi al cosumo dei loro prodotti xro sono molto maggiorati...)se nn indebitandosi in molti sono gia emigrati a nord hanno fatto vedere diverse cittadine del sud praticamente vuote :?:

poi hanno fatto vedere che neppure al nord si sta tanto meglio diversi negozi di milano in alcuni orari tengono chiuso tanto nn viene nessuno e additittura alcuni cittadini hanno una tessera con la quale hanno un credito da spendere al supermercato (coop)


comq hano fatto vedere anche una famosa zona di milano con le borsette sui 1000e e i negozianti nn si lamentavano


sara ma io la vedo sempre piu dura...
 
si la zona di milano è famosa....ormai l'italia sta diventando come l'argentina o il bvrasile...non c'è piu' la via di mezzo o sei povero o sei ricco...quindi non dobiamo stupirci se vediamio in giro tante bmw serie 5...e tante punto è la normalita' per un paese che si sta spaccando sempre di piu'.... :KO)
 
Immagino che la tesi di chi ha fatto il programma fosse che il reddito si e' redistribuito verso le fasce piu' ricche della popolazione ... probabilmente e' vero, anche se bisognerebbe fare un'analisi economica seria.

Dal mio punto di vista (consulente informatico) ho notato che moltissimi colleghi ormai fanno fatica a trovare lavoro anche a tariffe stracciate (per fortuna io sono dipendente). Fino non dico ai tempi della new economy, ma solo un anno fa, *percepivo* (il che non vuol dire che fosse cosi') una situazione molto molto meno tragica.
 
Con l'avvento dell'euro molti si sono arricchiti e molti fanno fatica ad arrivare a fine mese. Quello che si vendeva a 10.000 lire ora si vende a 10 euro ma non è una novità. La cosa che ho notato è che quasi tutti i commercianti speculano e i guadagnano, non penso che i grossisti abbiano raddoppiato i prezzi ma i venditori finali sì. Molti piccoli negozi chiudono perchè ormai solo la grande distribuzione, che può trattare il prezzo su quantitativi esagerati, riesce a mantenere i prezzi bassi, i negozi onesti chiudono. Le concessionarie auto ormani sono diventate venditori di soldi, le auto sono passate in secondo piano e la conferma arriva da un articolo apparso su 4r qualche mese fà. Tutti i giorni passo da Via Montenapoleone a Milano, la via + "in" con i prezzi + alti e c'è sempre tantissima gente con tantissime borse piene e firmate in mano. Di certo la crisi nelle cose firmate e costose non esiste!!
 
Si' pero' e' difficile giudicare solo a "vista" ... la tendenza alla concentrazione in pochi grossi ipermercati era gia' in atto da almeno quindici anni, su scala mondiale. Via Montanapo e' comunque un mercato di nicchia, e a vista (cioe' guardando quante persone entrano nei negozi, ecc) una contrazione dei consumi anche del 10% non la vedi.

Bisognerebbe misurare - per questo avevo quotato il dato dell'ipermercato; se vai su un datawarehouse puoi fare i calcoli al centesimo sui vari tipi di merce venduta, ed anzi, dato che con le varie carte "fedelta'" hai tutti i dati dei compratori belli pronti nel database associati ai loro acquisti, puoi anche suddividere gli acquisti per classe sociale, reddito, ecc ecc.

Il fatto che l'1.5% venisse dal dwh, e fosse riferito all'alimentare, e' una misura precisa di quello che si va dicendo; quindi e' il dato piu' preoccupante.
 
alla fine, ieri sera è uscito che il negoziante di frutta del centro di milano (dove c'era quella ragazza che diceva: io faccio la mamma, mio marito è professionista e ho una figlia che mando all'asilo che mi costa CREDO 400 euro al mese) vende al prezzo dell'ipermercato

quella realtà della milano bene che hanno fatto vedere: borse da 5000 euro, camicie da 200 euro, vestitti da uomo a 12.000 euro (seppur verissima) non è certo sintomo, se non della forbice che si apre sempre di più tra riccihi e poveri, spazzando via quello che era considerato il ceto medio

alcune domande non si sono posti:
a) come fa certa gente a mantenere un certo tenore di vita (apparentemente senza fare nulla dal mattino alla sera)
b) ricarica di più il negoziante di frutta o quello che vende un vestito da uomo a 12.000 euro e una camicia da uomo a 200 euro???
 
Purtroppo la scomparsa del ceto medio, e la sempre maggior forbice tra ricchi e poveri e' indiscutibile :(

Sicuramente negli ultimi anni i commercianti hanno fatto soldi a palate, anche perche' da una parte c'e' il libero mercato (non si puo' imporre di non alzare i prezzi), dall'altra clienti che hanno tardato ad accorgersi e a reagire alla portata dell'aumento.

Io vi dico la mia esperienza personale. Qualche anno fa (nel 2000), quando guadagnavo benino sia dal lavoro che dalla borsa, ho deciso (complice le solita sorella...) di rifarmi un pochetto il guardaroba e di comprare qualche capo firmato. Niente di fighetto a costi assurdi, non sono mai stato uno spendaccione in roba di lusso, giusto una mezza dozzina (in un anno) tra maglie, pantaloni e camicie di una marca famosa (a cui non faccio pubblicita') che effettivamente al di la' del nome fa prodotti di alta di qualita' e molto belli a vedersi.
Andavo in un negozio in provincia di Pisa, di certo non noto per i prezzi stracciati ma che a chi comprava piu' capi faceva forti sconti, e il titolare aveva anche capito che io e mia sorella avevano qualcosina da spendere ma non nuovatavamo nell'oro e ci trattava bene. :p

Ho speso anche 300 euro (600.000 vecchie lire) per un completo maglia+camicia+pantaloni, ma era molto bello e tutto sommato ad un prezzo onesto vista la qualita' dei capi. Infatti, ad oggi li ho ancora e sono sempre piu' che buoni da indossare.

Circa 18 mesi fa, in ben diverso status economico, ci sono tornato per vedere se c'era qualcosa di carino ad un prezzo abbordabile... e ho trovato prezzi ASSURDI. Una camicia stranissima, e secondo me pure troppo tamarra, a 700 euro :schok) e anche roba piu' semplice, che prima aveva prezzi umani, adesso era praticamente raddoppiata. :nono02)
Inutile dire che non abbiamo comprato niente, e scambiando due chiacchiere con il proprietario, lui si lamentava dell'incredibile calo di clienti. "Ma davvero?", gli ho detto io, "sara' mica per i prezzi cresciuti un po' troppo per effetto euro?" E lui: "no no, i prezzi sono gli stessi degli anni scorsi". E noi, "ah, capisco"... da allora nel suo negozio non ci ha visto piu'.

Una cosa simile mi e' capitata lo scorso Natale, quando decisi di andare a ricomprarmi i guanti perche' ne avevo perso uno. Due anni prima li avevo pagati 60.000 lire, di certo non poco ma mi piacevano e poi (speravo) mi sarebbero durati molti anni.
Stesso negozio, stessa padrona. Si ricorda persino di me e mi trova gli stessi guanti. Prezzo: 50 euro :mad2) :mad2) :mad2)
Io rimango di sasso, e se ero partito per comprarli (pensando che costassero 30, max 35 euro) cambio rapidamente idea. Le faccio, delicatamente, notare che mi sembrava che il prezzo fosse diverso... e sempre educatamente le dico "magari erano guanti diversi?"... e lei risponde "ma no... anzi, ora costano pure meno, tu li hai pagati 60..." e si interrompe subito perche' capisce che stava per dire "60.000 lire".
Io gli faccio un sorriso con scritto "fanculo te e a tutta la tua non riverita razza" sui denti, e me ne vado. Non mi han piu' visto (e mi spiace perche' la commessa era pure carina :asd) ).
Per inciso, guanti quasi uguali li ho trovati a 15 euro poco piu' in la! :boid)

Morale della favola: io non ho, per fortuna, problemi tali da non permettermi di comprare qualche vestito nuovo (anche perche' la 147 costa molto di piu' :p) ma se i prezzi devono essere questi, io sono oltre 15 mesi che nei negozi di abbigliamento non compro neppure un calzino. Che si lamentino pure, quando i prezzi torneranno ad essere umani, tornero' a comprare.
Secondo me, al di la' delle ingiustissime accuse sui mancati controlli del governo (nessun governo potrebbe imporre i prezzi di frutta e verdura, o di altri generi di consumo), la principale "colpa" sta in noi clienti. Avremmo dovuto, da subito, protestare contro l'aumento dei prezzi smettendo di comprare. Ma molti volevano mantenere il tenore di vita, e pur lamendandosi continuavano a comprare e spendere, e cosi' i commercianti hanno avuto buon gioco.
Io no, tutto quello che costava troppo, per principo, ho smesso di comprarlo.
Adesso, un po' perche' i soldi e i risparmi sono finiti, un po' perche' la gente se n'e' resa conto, anche i prezzi stanno iniziando a calare.
Volendo essere ottimisti, c'e' da sperare che nel giro di qualche anno, tra un calo (o mantenimento, al crescere di retribuzioni) dei prezzi e la maggior attenzione da parte dei clienti, le cose si aggiusteranno.

Dopotutto, anche se sottovoce, il buon Prodi lo aveva detto quando riusci' a far entrare l'Italia nell'euro: ci sara' qualche anno di calo, poi una ripresa. Non a caso disegno' prima una curva in discesa che poi risaliva. Speriamo bene per il prossimo futuro :ka)
 
dubito che i commercianti abbiano fatto i soldi a palate (almeno non tutti)

posso dirti che c'è stata gente che prima di quel famoso gennaio, prese il convertitore euro e non fece altro che mettere il relativo importo (prima in piccolo e poi il contrario, l'euro in carattere più grosso e e le lire in carattere più piccolo e ancora oggi è così)

bilanci alla mano di diversi settori, non sono tanto aumentati i ricarichi (per qualcuni si e alla grande) , ma sono i costi ad essere aumentati (e per costo intendo ingrosso come costi dei servizi, tipo proprietà-affitto di locali, costi fissi ecc.)

qualcuno che come me ha acquistato la macchina nel 2002 ha per caso fatto il confronto tra la fattura e il prezzo di listino iderno? ...bene, ok che c'è una rivisitazione di mezzo, ma la mia (8v dist) è aumentata in due
anni di 5000 eurini!...da 21.500 a 26.500....eppure nessuno fiata!
 
Capisco. Ma se i prezzi sono aumentati, vuol dire che tanti soldi o sono andati ai commercianti (cosa di cui sono tuttora convinto, visto anche quanti negozi e ristoranti ora hanno chiuso, non per mancanza di clienti, segno evidente che il proprietario ora vive di rendita) o ai grossisti e fornitori di servizi.
Il PIL non e' calato (semmai non e' salito) quindi i soldi in giro sono gli stessi, solo che sono distribuiti peggio. A qualcuno devono pur essere andati, e se tutti si lamentano (giustamente) dei prezzi, significa che sono andati a chi vende. :ka)
 
Effettivamente il ricco rimane ricco ed il povero va nella merda...il succo è questo..

L'abbigliamento ho notato che è cresciuto a dismisura..i levi's li pagavo 3 anni fa 110.000 lire ora li paghi 120€....eppure sono dello stesso materiale..uguali a prima..

Le maglie costavano 60mila lire ora costano 60 €....

Ci stanno mangiando sopra a dismisura...se poi gli allocchi comprano...

Mi auguro in una ripresa(sempre che allo Stato interessi)ma la vedo difficile. . . . :cry:
 
Appunto. Io in abbigliamento non ho fatto piu' acquisti da un anno e mezzo. Lo stesso ha fatto persino una mia amica che prima era superspendacciona in vestiario.

Il brutto e' che se prima chi vendeva a 60.000 (30 euro) con un margine di 10 euro, adesso vende a 60 euro, il margine, anche con un aumento all'ingrosso del 50% (e ne dubito), diventa di 30 euro.
Quindi, se anche vende un terzo rispetto a prima, ci va pari. :ka)

Mi sa che almeno nel breve periodo (che per fortuna mi sembra che stia iniziando a volgere alla fine) chi non ha guadagni alti e' costretto ad accontentarsi di mantenere, a malapena, il tenore di vita degli anni scorsi. Tutto sommato, potrebbe pure andare peggio :shrug03)
 
Parlando con un commerciante di vestiario, mi diceva che mentre prima capitava spesso che qualcuno comprasse 4-5 capi in un colpo solo, adesso e' molto raro. Quindi, probabilmente si spende la stessa cifra ottenendo meno beni in cambio, o anche si spende meno in assoluto.
 
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