Secondo la testata inglese Autocar, BMW sarebbe seriamente intenzionata ad acquisire Volvo entre breve termine: questo sarebbe confermato dal fatto che BMW avrebbe chiesto informazioni ad una banca specifica sulle condizioni economiche e finanziarie della Casa svedese. Altro scoop: prima di pensare a Volvo, BMW avrebbe avuto nel mirino niente meno che... Alfa Romeo!
Alcuni analisti avrebbero rivelato ad Autocar che l'obiettivo di BMW sarebbe l'espansione dei propri marchi "satelliti", per poter dare sostegno al brand Mini - che produce trazioni anteriori - con una gamma più completa (come ai tempi di Rover?)
Con Volvo ci sarebbero affinità dal punto di vista delle volontà di accrescimento della gamma, e complementarietà di obiettivi di marchio - piacere di guida per BMW, sicurezza ed attenzione per l'ambiente per Volvo. Non è ancora dato sapere quali saranno gli eventuali piani di BMW per Volvo in termini produttivi: si vocifera di un passaggio delle piattaforme BMW sulle Volvo di maggiori dimensioni, che potrebbero avere così trazione posteriore o integrale, mentre le piccole Volvo rimarrebbero a trazione anteriore, condividendo parte delle piattaforme con la futura gamma "estesa" del brand Mini.
E proprio l'investimento sul marchio Mini per il rinnovo della gamma, con la seconda edizione della vettura e l'arrivo della Clubman, non sarebbe ripagato dai guadagni in base agli attuali dati di vendita - da 250.000 a 270.000 vetture l'anno. Al contrario, con l'ingresso nel gruppo di Volvo, potrebbero nascere nuove versioni 5 porte e SUV (sempre secondo il parere di Autocar) su piattaforme condivise, in particolare con la prossima generazione di S40 e V50: la stima di vendite dell'intero gruppo di auto a trazione anteriore su questa base salirebbe così a 500.000 vetture l'anno, che garantirebbero una buona redditività a lungo termine.
Vedremo se la notizia di Autocar verrà comfermata o smentita ufficialmente nei prossimi giorni; visti anche i precedenti di Rover, l'idea mette un po' i brividi, modificando gli attuali "equilibri" dell'industria automobilsitica. C'è poi da chiedersi, ammesso che sia vero, cosa sarebbe successo se BMW avesse insistito con Alfa Romeo...
Fonte Autoblog.it
Alcuni analisti avrebbero rivelato ad Autocar che l'obiettivo di BMW sarebbe l'espansione dei propri marchi "satelliti", per poter dare sostegno al brand Mini - che produce trazioni anteriori - con una gamma più completa (come ai tempi di Rover?)
Con Volvo ci sarebbero affinità dal punto di vista delle volontà di accrescimento della gamma, e complementarietà di obiettivi di marchio - piacere di guida per BMW, sicurezza ed attenzione per l'ambiente per Volvo. Non è ancora dato sapere quali saranno gli eventuali piani di BMW per Volvo in termini produttivi: si vocifera di un passaggio delle piattaforme BMW sulle Volvo di maggiori dimensioni, che potrebbero avere così trazione posteriore o integrale, mentre le piccole Volvo rimarrebbero a trazione anteriore, condividendo parte delle piattaforme con la futura gamma "estesa" del brand Mini.
E proprio l'investimento sul marchio Mini per il rinnovo della gamma, con la seconda edizione della vettura e l'arrivo della Clubman, non sarebbe ripagato dai guadagni in base agli attuali dati di vendita - da 250.000 a 270.000 vetture l'anno. Al contrario, con l'ingresso nel gruppo di Volvo, potrebbero nascere nuove versioni 5 porte e SUV (sempre secondo il parere di Autocar) su piattaforme condivise, in particolare con la prossima generazione di S40 e V50: la stima di vendite dell'intero gruppo di auto a trazione anteriore su questa base salirebbe così a 500.000 vetture l'anno, che garantirebbero una buona redditività a lungo termine.
Vedremo se la notizia di Autocar verrà comfermata o smentita ufficialmente nei prossimi giorni; visti anche i precedenti di Rover, l'idea mette un po' i brividi, modificando gli attuali "equilibri" dell'industria automobilsitica. C'è poi da chiedersi, ammesso che sia vero, cosa sarebbe successo se BMW avesse insistito con Alfa Romeo...
Fonte Autoblog.it