GENOVA - E' uno degli organismi che quando fiorisce manda la gente in ospedale. Si chiama Ostreopsis ovata, e nel giro di una manciata di ore ha spedito al pronto soccorso bagnanti e vacanzieri che hanno trascorso il pomeriggio di ieri lungo il litorale e in mare nel levante genovese, tra corso Italia e Genova Nervi. La colpa di bruciori alle mucose, aumento di globuli bianchi, tosse e febbre, infatti, è stata, secondo gli esperti dell' Arpal, l' enorme fioritura di un' alga tropicale, considerata tossica, che ha sprigionato in acqua e in aria una neurotossina che ammazza i pesci e intossica l' uomo. Oltre 80 persone si sono presentate, tra ieri sera e stamani, ai pronto soccorso degli ospedali Galliera e San Martino. Anche un bambino è stato visitato al pediatrico Gaslini.
Per tutti, sintomi uguali: febbre alta, irritazione alle mucose, aumento vertiginoso dei globuli bianchi. Una miniepidemia, che è andata a innescare - almeno fino al pomeriggio, quando sono stati diffusi i risultati delle analisi dell' Arpal - preoccupazione e ansia. Le ipotesi, così come confermato dal dottor Giacomo Zappa, del pronto soccorso dell' ospedale Galliera, erano due: o si trattava di un' alga oppure dello sversamento in mare di sostanze chimiche. Questa seconda ipotesi ha scatenato un qualche allarme (visti i tempi che corrono) e anche qualche caso di sindrome ansiosa con relativo malessere psicogeno. Ma in poche ore i tecnici dell' agenzia regionale dell' ambiente hanno scoperto la causa dei mali di tutte queste persone. Il responso è stato diffuso in serata.
I campionamenti effettuati nella mattinata a Quinto Bagnara, alla spiaggia del Bai di Quarto e ai Bagni San Nazaro (in corso Italia) hanno evidenziato la massiccia presenza di un' alga unicellulare conosciuta con il nome di Ostreopsis. Si è trattato di un fenomeno di 'bloom algale', una fioritura particolarmente abbondante che può verificarsi in presenza di condizioni favorevoli e si esaurisce in pochi giorni. Ostreopsis è una specie di origine tropicale già osservata in numerose occasioni in tutto il Mediterraneo: recentemente si sono verificati analoghi casi in varie regioni italiane e Arpal, si legge ancora in una nota, "sta studiando già da diversi anni il fenomeno". L'effetto più comune sull' uomo, specificano gli esperti dell' agenzia per l' ambiente "é dovuto all' inalazione dell' aerosol che si forma in presenza di concentrazioni particolarmente elevate e per azione del moto ondoso: i sintomi sono principalmente a carico dell' apparato respiratorio, si possono avere febbre e tosse".
Risolto dunque il giallo e passata la paura. Ma siccome in certi casi è meglio non sottovalutare, la Regione Liguria "continuerà a monitorare la situazione che richiede necessari e ulteriori approfondimenti di carattere scientifico, al fine di mettere in atto misure di controllo e prevenzione". Così l' assessore regionale alla salute Claudio Montaldo rassicura i genovesi e i turisti. Magari, è meglio non fare il bagno per un po', dicono i medici, visto che l' effetto della 'fioritura' di Ostreopsis dura tre - quattro giorni. E intanto, come richiesto in alcune interpellanze, i tecnici dovranno capire come mai è aumentata in mare la concentrazione di azoto e fosforo, uno degli elementi che ha favorito la proliferazione delle alghe, e che in genere si verifica quando vengono scaricate acque depurate male.
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 18/07/2005 20:00
Per tutti, sintomi uguali: febbre alta, irritazione alle mucose, aumento vertiginoso dei globuli bianchi. Una miniepidemia, che è andata a innescare - almeno fino al pomeriggio, quando sono stati diffusi i risultati delle analisi dell' Arpal - preoccupazione e ansia. Le ipotesi, così come confermato dal dottor Giacomo Zappa, del pronto soccorso dell' ospedale Galliera, erano due: o si trattava di un' alga oppure dello sversamento in mare di sostanze chimiche. Questa seconda ipotesi ha scatenato un qualche allarme (visti i tempi che corrono) e anche qualche caso di sindrome ansiosa con relativo malessere psicogeno. Ma in poche ore i tecnici dell' agenzia regionale dell' ambiente hanno scoperto la causa dei mali di tutte queste persone. Il responso è stato diffuso in serata.
I campionamenti effettuati nella mattinata a Quinto Bagnara, alla spiaggia del Bai di Quarto e ai Bagni San Nazaro (in corso Italia) hanno evidenziato la massiccia presenza di un' alga unicellulare conosciuta con il nome di Ostreopsis. Si è trattato di un fenomeno di 'bloom algale', una fioritura particolarmente abbondante che può verificarsi in presenza di condizioni favorevoli e si esaurisce in pochi giorni. Ostreopsis è una specie di origine tropicale già osservata in numerose occasioni in tutto il Mediterraneo: recentemente si sono verificati analoghi casi in varie regioni italiane e Arpal, si legge ancora in una nota, "sta studiando già da diversi anni il fenomeno". L'effetto più comune sull' uomo, specificano gli esperti dell' agenzia per l' ambiente "é dovuto all' inalazione dell' aerosol che si forma in presenza di concentrazioni particolarmente elevate e per azione del moto ondoso: i sintomi sono principalmente a carico dell' apparato respiratorio, si possono avere febbre e tosse".
Risolto dunque il giallo e passata la paura. Ma siccome in certi casi è meglio non sottovalutare, la Regione Liguria "continuerà a monitorare la situazione che richiede necessari e ulteriori approfondimenti di carattere scientifico, al fine di mettere in atto misure di controllo e prevenzione". Così l' assessore regionale alla salute Claudio Montaldo rassicura i genovesi e i turisti. Magari, è meglio non fare il bagno per un po', dicono i medici, visto che l' effetto della 'fioritura' di Ostreopsis dura tre - quattro giorni. E intanto, come richiesto in alcune interpellanze, i tecnici dovranno capire come mai è aumentata in mare la concentrazione di azoto e fosforo, uno degli elementi che ha favorito la proliferazione delle alghe, e che in genere si verifica quando vengono scaricate acque depurate male.
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