Il calcio è nato senza gli arbitri... i capitani decidevano, di comune accordo, se era stato commesso un fallo e a chi spettassero le riprese di gioco... l'arbitro (referee, ovvero colui a cui riferirsi) è nato in un secondo momento e inizialmente si trattava di un calciatore di altre squadre che veniva interpellato solo se i due capitani non si trovavano d'accordo... prima di rado ... poi più spesso ... poi, ad un certo punto, si è capito che doveva decidere sempre lui, perché, probabilmente, i capitani d'accordo non si trovavano quasi mai. Questa è storia.
In conclusione, solo l'incapacità dei calciatori di "autodisciplinarsi", ha reso indispensabile la presenza dell'arbitro. E se, col passar del tempo, sono state messe in discussione perfino le decisioni di un giudice imparziale, dubitando della sua buona fede.
In conclusione, solo l'incapacità dei calciatori di "autodisciplinarsi", ha reso indispensabile la presenza dell'arbitro. E se, col passar del tempo, sono state messe in discussione perfino le decisioni di un giudice imparziale, dubitando della sua buona fede.