auto storiche: chi conosce bene la normativa?

mbaciccio":m2aia7q5 ha detto:
X giangirm:
Non ho capito cosa vuoi sapere sull'auto X.
esempio pratico (dovrebbe rispecchiare il tuo esempio): posso rimediare a costo 0 una panda di 17 anni... vale la pena pagare il bollo normale e aspettare 3 anni per averla storica?
Da quello che ho letto in questa pagina http://www.asifed.it/template_pagine/pg ... 5&idlv=30# (cliccando su certificati) mi sembra di capire di sì. :scratch)
Il discorso vale in genere anche per altre auto... Se trovo una bella Alfa di 19 anni in buone condizioni, dopo un anno sarà storica?!
 
Cerco di essere il più chiaro possibile nonché il più sincero e onesto con tutti.
Proprio in quest'ultimo anno sta accadendo la solita commedia all'italiana. Il governo sta cercando di spodestare l'ASI per poter "mangiarci" su lui e non più l'ASI. Certo, di interessi qui sotto ce ne sono tanti e questa è l'unica spiegazione valida al fatto che ancora una volta una associazione che per tantissimi anni ha lavorato per raggiungere uno scopo come quello della conservazione della nostra storia dell'auto, ora che ne ricava dei profitti (sia di immagine che di denaro e importanza) debba essere rimpiazzata dallo stato che, a sua volta, ci mangerà doppiamente.
Da chi mangiano? Da noi che spendiamo soldi!!! Ovvio.
Per questo motivo stanno cercando di approvare leggi tipo quella MAGNALBO' che mira a portare il limite di iscrizione per le auto di interesse storico a 25 anni e non più a 20. Per il 2006 questo non sarà possibile, ma se rimarrà il governo Berlusca tutto questo diventerà realtà e quindi chi ha acquistato le auto con 17 o 19 anni dovrà pagare più di un bollo.
Il consiglio che mi sento di dare è questo: se l'auto che volete acquistare ha realmente un valore, insomma se non si parla di PANDA 750 ma di LANCIA THEMA FERRARI o 164 Q4, allora vale la pena anche di spendere i soldi del bollo.
Un consiglio che personalmente me sento di dare non posso scriverlo in un forum pubblico. Chiunque voglia saperne di più, mi contatti in pvt.
Ragazzi, tante auto valgono la pena, ma i soldi scarseggiano e valgono anche quelli la pena. Ognuno, poi, si fa i conti in tasca e decide, oltre che col cuore, col portafoglio e cervello alla mano.
Mbaciccio
 
Caro mbaciccio permettimi di dissentire da queste tue considerazioni.
I senatori Magnalbò e Salvi hanno presentato(e ormai è certo che si farà)una legge atta a liberalizzare il settore dell'auto storica abolendo il monopolio(e le sue gravose gabelle)detenuto dall'ASI sulle certificazioni.
La normativa prevede che le agevolazioni siano diritti esclusivi del collezionista,non più condizionati dall'obbligo dell'iscrizione che costa circa 100€ annui.
Inoltre si riduce da 30 a 25 anni l'età perchè un'auto possa essere considerata di interesse storico,con l'automatica esenzione del bollo(si paga ridotto solo se si circola).La creazione di un'unica categoria di auto storiche penalizzerà le auto da 20 a 25 anni,ma è pur vero che quest'ultime per avere l'agevolazione fiscale,dovevano comunque essere iscritte all'ASI pagando la conseguente quota.
Altro punto riguarda la tassa fissa sui passaggi di proprietà portata a soli 50€ e la revisione ogni 4 anni presso l'Ispettorato della Motorizzazione.Con la legge attuale,per i veicoli ASI,è annuale.
Quindi questa legge,a mio vedere,porterà una ventata positiva per i possessori di auto d'epoca,a prescindere dal fatto che posseggano o meno una tessera.Il fatto che altre entità abbiano pari diritti e funzioni certonon è facilmente digeribile dall'ASI e dal suo presidente Roberto Loi,che in un colpo solo perde potere,primato e soldi.
E non tirare in ballo il Parlamento e Berlusconi che con ciò,mi sà,centrano poco.
Ciao
 
Dal mio punto di vista (ossia persona ancora estranea al mondo delle auto storiche) ci sono effettivamente dei vantaggi, però chi possiede una vettura prossima ai 20 si troverà davanti altri 5 anni "a perdere". Il provvedimento sarebbe retroattivo? (intendo vetture già storiche, con ad esempio 23 anni).

Per quanto riguarda il discorso inquinamento invece come siamo messi? Ho letto che vogliono bloccare definitivamente, in futuro, tutte le vetture non cat anche se storiche.
 
Ciao a tutti. Allora, spiego bene la mia posizione su questa legge.
Io sono socio asi da quasi 4 anni e seguo questa vicenda molto attentamente. Le mie considerazioni sono di facile intuizione: il governo attuale sta mettendo le mani in un settore in netta espansione e di rilievo economico! Rendiamoci conto che il settore delle auto storiche ha prodotto nuove industrie e nuovi posti di lavoro oltre che un giro immenso di manifestazioni nazionali ed internazionali. Chi c'è di mezzo sono sempre loro: i soldi!
Spiegatemi questa cosa: il governo italiano non se ne frega assolutamente niente della vita sociale degli italiani, non riesce neanche a fare una politica economica adeguata ai nostri problemi, se ne infischia delle esigenze della gente e poi, che fa? Si va ad impelagare in una situazione già avviata e dal facile guadagno! perchè? Solo per soldi! pensate che interessi loro conservare le autovetture storiche?
L'asi, invece, ha sempre lavorato per la conservazione dei mezzi storici da ormai tantissimi anni. Quindi, vuole veramente fare gli interessi della cultura oltre che della storia automobilistica italiana. Certo, con ciò non dico che non ci guadagni su, anzi, ma almeno lo fa solo per quello!
Il governo italiano, invece, non sapendo da dove altro "fregare soldi" vuol mettere le mani anche su questo! E non è tutto oro ciò che luccica!
Il vero collezionista non perderà molto in quanto ha soldi e quindi non ha problemi; ma chi ha un'auto con tanti cavalli e la vuole tenere perché ci è affezzionato oppure perchè gli ricorda qualcosa, quando farà i conti penserà: la mia auto ha 18 anni, ci ho speso già molto tra bollo e assicurazione, prima dovevo aspettare altri 2 anni, ora sono altri 7... e come campo? Vedrai che al primo ecoincentivo la rottamerà!
Per quanto riguarda lo smog: vedrete che se il tutto sarà sotto le mani dello stato, andrà in porto anche questo....
Mbaciccio
 
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