Just for info, riporto articolo di Vittorio Ravà per Libero
"Ha trovato l’onore della gloria in Italia, in particolare a Roma; è stata l’oggetto del contendere della sottile polemica in perfetto stile sabaudo avvenuta negli ultimi giorni tra Montgomery-Montezemolo e il ministro dell'economia Siniscalco. È la Smart, l'automobile tedesca che poteva essere italiana ed invece è stata rifiutata dalla Fiat.
La storia della Smart la ricordano in pochi; la storia del suo nome la conoscono in pochissimi. La Smart nasce dal progetto dell’ auto Swatch, proposta alla Fiat alla metà degli anni Novanta dall'inventore Hayek, fondatore e presidente della Swatch Group e dall'allora Amministratore Delegato della Swatch Italia Franco Bosisio.
Dopo il diniego dell'azienda di Mirafiori il progetto dell'auto Swatch è stato raccolto dal gruppo Daimler-Benz.
Questa parte della storia la conoscono tutti, anche se non la ricordano. Ma pochi sanno che anche il nome Smart era della Fiat.
Smart era uno di quei nomi preparati per ricostituire un patrimonio dei marchi Fiat che potesse riempire i "cassetti vuoti" (carenti di progetti e marchi) che caratterizzavano l'azienda all'inizio degli anni Novanta. Fu regalato all'Amministratore Delegato della DaimlerChrysler dall'omologo Fiat di quei tempi senza alcuna motivazione di business, ma solo in order to please: in quel periodo pareva che la Daimler volesse comprare Fiat Auto.
Ma così non è stato: la DaimlerChrysler non ha comprato l'azienda di Mirafiori, ha accettato il regalo della Fiat, il nome “Smart”, e ha prodotto un automobile che ha trovato l'onore della gloria in Italia.
Era successo anche con la Matiz che, come tutti ricordano, fu proposta da Giugiaro alla Fiat e comprata poi dalla Daewoo.
Adesso Montezemolo si lamenta della troppa presenza delle auto straniere in Italia, Smart a Roma in prima fila. È nella posizione giusta per fare qualcosa, e per non perdere più l’occasione di accettare progetti interessanti perché tutti vogliono ritornare a comperare le auto italiane, ma devono essere degne della tradizione. "
"Ha trovato l’onore della gloria in Italia, in particolare a Roma; è stata l’oggetto del contendere della sottile polemica in perfetto stile sabaudo avvenuta negli ultimi giorni tra Montgomery-Montezemolo e il ministro dell'economia Siniscalco. È la Smart, l'automobile tedesca che poteva essere italiana ed invece è stata rifiutata dalla Fiat.
La storia della Smart la ricordano in pochi; la storia del suo nome la conoscono in pochissimi. La Smart nasce dal progetto dell’ auto Swatch, proposta alla Fiat alla metà degli anni Novanta dall'inventore Hayek, fondatore e presidente della Swatch Group e dall'allora Amministratore Delegato della Swatch Italia Franco Bosisio.
Dopo il diniego dell'azienda di Mirafiori il progetto dell'auto Swatch è stato raccolto dal gruppo Daimler-Benz.
Questa parte della storia la conoscono tutti, anche se non la ricordano. Ma pochi sanno che anche il nome Smart era della Fiat.
Smart era uno di quei nomi preparati per ricostituire un patrimonio dei marchi Fiat che potesse riempire i "cassetti vuoti" (carenti di progetti e marchi) che caratterizzavano l'azienda all'inizio degli anni Novanta. Fu regalato all'Amministratore Delegato della DaimlerChrysler dall'omologo Fiat di quei tempi senza alcuna motivazione di business, ma solo in order to please: in quel periodo pareva che la Daimler volesse comprare Fiat Auto.
Ma così non è stato: la DaimlerChrysler non ha comprato l'azienda di Mirafiori, ha accettato il regalo della Fiat, il nome “Smart”, e ha prodotto un automobile che ha trovato l'onore della gloria in Italia.
Era successo anche con la Matiz che, come tutti ricordano, fu proposta da Giugiaro alla Fiat e comprata poi dalla Daewoo.
Adesso Montezemolo si lamenta della troppa presenza delle auto straniere in Italia, Smart a Roma in prima fila. È nella posizione giusta per fare qualcosa, e per non perdere più l’occasione di accettare progetti interessanti perché tutti vogliono ritornare a comperare le auto italiane, ma devono essere degne della tradizione. "