cn73":2f173tzk ha detto:
Non dimentichiamoci comunque che anche l'impiegato le paga le tasse.. e tutte...senza scampo
il netto percepito è sensibilmente inferiore al lordo
Fermo la'.....!
Le paga a monte, il titolare dell'azienda fa da sostituto di imposta e versa cio 'che gli viene richiesto.
Se un dipendente si mette a fare bene i conti o meglio ancora se li fa spiegare dal propio titolare.............gli viene un infarto.
Un mio collaboratore che prende 1.000 euro al mese mi costa mediamente 2.300 euro.
Quelli sono i costi reali...........c 'e' tanta di quella gente che ci mangia sopra da far spavento (sindacati in prima fila.... :nod) ).
Ritornando IT :
Non demoralizzatevi.
Il momento e' molto pesante, stiamo affrontando una crisi senza precedenti dal dopoguerra.....sia per entita' che per tipologia.
La mia zona sta andando letteralmente in vacca, una situazione simile a quella del tessile di Prato (a quanto mi dice mia cugina che vi lavora e vive).
Ma la cosa, per fortuna, nn riguarda tutti i settori.
Ci sono mercati ancora gratificanti, l'importante e' informarsi adeguatamente prima di iniziare un'attivita' in propio.
Il tuo intervento mi ha davvero colpito per la sua saggezza Tempo fa parlavo con un amico che da qualche mese si era messo a partita IVA a fare il consulente di non so chè... si parlava di stipendi (io sono un dipendente), e sentito il mio ci mancava poco che si metteva a ridere... probabilmente avevo intascato qualche migliaia di euro e si sentiva tutto fico... l'altra settimana gli ho chiesto se veniva fuori a mangiare... mi ha risposto che non poteva perchè non aveva soldi.
Grazie per avermi dato del "saggio", ma se ti raccontassi la mia esperienza professionale fin ora maturata ti renderesti conto di quante cappelle abbia fatto.
Per quanto riguarda il tuo amico........direi che rientra nella norma.
Anch'io al momento economicamente nn me la passo benissimo, nonostante abbia un'azienda.
Uno dei vantaggi dell'essere dipendente e' la possibilita' di programmarsi la vita facendo calcolo su di un determinato stipendio che ti vien pagato mese per mese.
Questa certezza nel lavoro autonomo nn ce l'hai, punto e basta.
Ogni business ha una curva di crescita, un apice e una inevitabile discesa.
I tempi che contraddistinguevano le varie fasi si sono notevolmente accorciati, siamo arrivati al punto che se indovini un "lavoro" oggi sai gia' che al max tra 2-3 anni dovrai gia' avere le mani in pasta in qualcos'altro.
Iniziare un'attivita' di punto in bianco senza nessuna esperienza pregressa e' un suicidio commerciale bello e buono, senza contare l'aspetto privato.
@ shinjichan : il tipo di collaborazione che ti vien richiesto e' a netto vantaggio dell'azienda che ti "ingaggia", ti scarica addosso tutte le spese.
E' opportuno che tu abbia un quadro ben completo di come verra' gestito il discorso compensi..........fisso + una percentuale o solo percentuale sul fatturato?
Di cosa si occupa l'azienda (se e' lecito chiederlo)?