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MAD147
Guest
Refuso sull'iva, ovviamente si paga sugli incassi. Il resto rimane valido.dotty":12eqpqv0 ha detto:Caro Caste,
sono la tua banca di fiducia, quella dove da anni fai le tue operazioni, di te so tutto il possibile compreso quello che cercavi di nascondermi, sono molto contenta che tu abbia questa voglia di intrapredere una lodevole attività lavorativa, in un momento di crisi come questo sono molto poche le persone con il tuo coraggio ... BLA BLA BLA BLA BLA ............... BLA BLA BLA BLA ....... RIBLA RIBLA RIBLA ............. ti auguro di trovare quanto prima i capitali necessari per iniziare la tua nuova avventura, purtroppo io non potrò esserti di aiuto perchè quei pochi milioni di euro che mi ha prestato la banca centrale europea e su cui pago l'1% li ho vincolati tutti in titoli di stato italiano a 4% :ka)
se qualcuno non lo sapesse le banche estere stanno battendo in ritirata e hanno emanato direttive che bloccano i mutui ipotecari in Italia, e se una banca non fa più mutui figurati se si mette a fare prestiti senza garanzie reali :elio) :elio)
P.S.
però non diciamo cose sbagliate l'IVA la paghi sugli incassi reali non sugli studi di settore, quindi se non guadagni non versi IVA
tra l'altro la questione IVA non è prorpio come viene percepita, in genere chi è tenuto al versamento allo stato si batte il petto e la considera come una sua tassa, ma non è affatto così quella è una tassa che ricade sull'utente finale che ne delega il pagamento al negoziante o imprenditore, certo che se incasso 100 mi piacerebbe ritenere che siano tutti miei dimenticando che li dentro l'acquirente mi ha dato delle tasse da versare allo stato e che quei soldi non sono mai stati miei, sarebbe meglio ragionare in termini di netto più IVA in modo da eliminare il fattore psicologico per il negoziante (o imprenditore o qualsiasi altro elemento della filiera) però sarebbe più complesso per l'utente finale che dovrebbe di volta in volta farsi il conto del totale