Alfa Romeo in America: opportunità, minacce, vantaggi e svan

osna

Nuovo Alfista
16 Febbraio 2005
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San Pietro all'Olmo (MI)
Volevo chiedervi un parere.
Secondo voi, se doveste dire quali vantaggi/svantaggi ha e quali opportunità o minacce potrebbero presentarsi per il ritorno dell'Alfa in America, cosa mi direste?
Che carte potrebbe giocarsi l'Alfa?

Inizio io: fra le minacce metterei il fatto che nel mercato americano le norme anti inquinamento siano molto più severe di quelle europee.

Fra le opportunità metterei la possibilità di sfruttare la rete di vendita Chrysler.
E fra i vantaggi il fatto di possedere la tecnologia Multiair che riduce consumi ed inquinamento.

Che altro vi viene in mente?
ciao :)
 
Beh, 164 purtroppo in USA non l'hanno nemmeno calcolata o quasi (anche questo motivo per il quale hanno deciso di andarsene dal mercato)... :scratch)

La Duetto e la 75 (Milano in USA) sono stati dei discreti successi negli States. ;)
 
Felix7":5hgmxbwa ha detto:
75 Turboamerica
Era la Milano 2.5/3.0 V6; la 75 1800 Turbo America era una versione della 75 venduta da noi (c'era anche la 3.0 V6 America) con allestimento esterno simile alla V6 esportata in USA.
Per il resto sono d'accordo
 
L'opportunità è rappresentata dalla vastità del mercato statunitense, inteso come % di popolazione per la quale determinati prodotti risultino appetibili.
Aver rilevato un'azienda con una propia rete distributiva rappresenta un ottimo vantaggio.

Svantaggi?

Il cambio attuale.

Siamo sopra quota 1,5 (Euro/Dollaro), quindi dubito che se mettano in testa di esportare vetture finite prodotte in Europa.
L'Audi stessa negli Stati Uniti, a quanto mi dicono, invita i propi concessionari a tenere un "profilo basso".
 
Mav76":16wi76ot ha detto:
L'opportunità è rappresentata dalla vastità del mercato statunitense, inteso come % di popolazione per la quale determinati prodotti risultino appetibili.
Aver rilevato un'azienda con una propia rete distributiva rappresenta un ottimo vantaggio.

Svantaggi?

Il cambio attuale.

Siamo sopra quota 1,5 (Euro/Dollaro), quindi dubito che se mettano in testa di esportare vetture finite prodotte in Europa.
L'Audi stessa negli Stati Uniti, a quanto mi dicono, invita i propi concessionari a tenere un "profilo basso".
ottimo spunto quello del cambio €-$, mi era sfuggito :OK)
 
osna":128a7hnm ha detto:
ottimo spunto quello del cambio €-$, mi era sfuggito :OK)

A me no.
Sono 4 anni che nel mio settore non si esporta praticamente più nulla oltreoceano.... :wall)

Una settimana fa partecipai ad un piccolo convegno nella sede API a Udine.
Tra i relatori, c'era un americano di origini italiane.
E' un dirigente di un fondo d'ivestimento di NYC.

Per farla breve, mi disse che un suo caro amico dirige la locale concessionaria Audi.
In pratica, centellinano le vendite per limitare le perdite.
Il motivo è ovvio.
Ora come ora, ciò che qui costa 30k Euro negli States arriva a costare 45k $.
Considera poi il trasporto transoceanico, la dogana, la logistica interna,etc etc
Non tutti gli americani sono disposti a pagare certe cifre per un prodotto europeo di fascia "media".

Dubito seriamente che i margini lordi consentano il recupero del divario €/$.
L'unica strada percorribile è produrre componenti in europa ed assemblare il tutto negli USA......almeno questa è la mia opinione ;)
 
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