Acquistare all'ingrosso: come si fa?

cuoresportivo86

Nuovo Alfista
9 Febbraio 2005
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Taranto
Ragazzi scusate, ma se io volessi acquistare merce elettronica (cellulari, luci di natale.....insomma cose di questo tipo), all'ingrosso, per poi rivenderle privatamente, per esempio su ebay (o fare un sito tutto mio), come si fa? Per logica so che va presa la partita IVA, ma poi come si procede? Bisogna per forza "diventare attività" ? Perchè ho sempre sentito parlare di gente che con la partita IVA andava a comprare gli alimentari all'ingrosso ma per se stessi quindi senza avere alcuna attività (penso pagavano solo il mantenimento della partita IVA che mi pare sia annuale).

M'illuminate?
 
cuoresportivo86":epr9l2rk ha detto:
Ragazzi scusate, ma se io volessi acquistare merce elettronica (cellulari, luci di natale.....insomma cose di questo tipo), all'ingrosso, per poi rivenderle privatamente, per esempio su ebay (o fare un sito tutto mio), come si fa? Per logica so che va presa la partita IVA, ma poi come si procede? Bisogna per forza "diventare attività" ? Perchè ho sempre sentito parlare di gente che con la partita IVA andava a comprare gli alimentari all'ingrosso ma per se stessi quindi senza avere alcuna attività (penso pagavano solo il mantenimento della partita IVA che mi pare sia annuale).
M'illuminate?
difficile esibendo fatture d'acquisto ma nemmeno una di vendita...
 
rapidamente.
1) puoi acquistare come vuoi. non è che ci vogliano dei requisiti particolari; è il venditore che applica un listino più basso.
Chiaramente il listino più basso lo applica a chi vuole lui; normalmente devi presentare una visura camerale che attesti l'attinenza dell'attività svolta.
Che ne so fai l'elettricista e vuoi comprare dei componenti elettrici a prezzo rivenditore (quindi scontato).
Fai l'informatico e compri delle stampanti etc.

2) "mantenere" una partita IVA solo per questi motivi è folle, ha dei costi che comprendono quelli "occulti" (ossia gli studi di settore), tranquillamente parliamo (a seconda delle circostanze, ma realisticamente) di un 20.000 euro/anno, tra commercialista, INPS obbligatorio, studio di settore etc.
Oggi (dal 2007) esiste il "contribuente minimo" blablabla ma mi fermo subito.
Il succo del discorso è "te lo puoi scordare se lo scopo è risparmiare qualcosina"
:spin)

3) Non puoi semplicemente "acquistare" in bianco e vendere in nero, perchè lo studio di settore implica ad esempio che se compri 100 devi ALMENO vendere per 110 con fattura (ho semplificato brutalmente, ma il succo è questo).
Se vendi con fattura <110 devi comunque dichiarare ALMENO 110 (poi c'è tutto il discorso della coerenza che oggi è diventata anche congruenza etc.etc.)
Benvenuto nel magico mondo del fisco italiano :lol:
 
InterNik":biryldbf ha detto:
rapidamente.
1) puoi acquistare come vuoi. non è che ci vogliano dei requisiti particolari; è il venditore che applica un listino più basso.
Chiaramente il listino più basso lo applica a chi vuole lui; normalmente devi presentare una visura camerale che attesti l'attinenza dell'attività svolta.
Che ne so fai l'elettricista e vuoi comprare dei componenti elettrici a prezzo rivenditore (quindi scontato).
Fai l'informatico e compri delle stampanti etc.

2) "mantenere" una partita IVA solo per questi motivi è folle, ha dei costi che comprendono quelli "occulti" (ossia gli studi di settore), tranquillamente parliamo (a seconda delle circostanze, ma realisticamente) di un 20.000 euro/anno, tra commercialista, INPS obbligatorio, studio di settore etc.
Oggi (dal 2007) esiste il "contribuente minimo" blablabla ma mi fermo subito.
Il succo del discorso è "te lo puoi scordare se lo scopo è risparmiare qualcosina"
:spin)

3) Non puoi semplicemente "acquistare" in bianco e vendere in nero, perchè lo studio di settore implica ad esempio che se compri 100 devi ALMENO vendere per 110 con fattura (ho semplificato brutalmente, ma il succo è questo).
Se vendi con fattura <110 devi comunque dichiarare ALMENO 110 (poi c'è tutto il discorso della coerenza che oggi è diventata anche congruenza etc.etc.)
Benvenuto nel magico mondo del fisco italiano :lol:
alla fine mi pare anche abbastanza ovvio e giusto comunque, fosse troppo semplice o, per lo meno, meno macchinoso, sarebbe come dar modo di legalizzare il sommerso...
 
vista l'interessante discussione,mi permetto di fare anche io una domanda a proposito:
io avendo la partita iva,mi sono fatto la tessera per entrare alla "metro",in cui ci sono sia prodotti alimentari che "non" alimentari....
ora,da quanto mi ha detto il commercialista,posso scaricare solo prodotti inerenti al mio lavoro,ma se vado alla metro e mi vien voglia di comprarmi degli alimentari e mi fanno la fattura,cosa faccio??

altra domandina:
per vendere dei prodotti occorre una partita iva apposita o volendo posso rivendere i prodotti che io acquisto regolarmente con fattura,prodotti inerenti al mio lavoro?
 
Megadeath":er1kebg5 ha detto:
alla fine mi pare anche abbastanza ovvio e giusto comunque, fosse troppo semplice o, per lo meno, meno macchinoso, sarebbe come dar modo di legalizzare il sommerso...
è un commento un po' ellittico.
Il "piccolo" particolare è che se NON riesci a vendere... devi pagare lo stesso.
Il che non è esattamente un buon modo per combattere l'evasione: è un ottimo modo per far CHIUDERE le attività :nod)
 
Alex221":fdp1xk0x ha detto:
vista l'interessante discussione,mi permetto di fare anche io una domanda a proposito:
io avendo la partita iva,mi sono fatto la tessera per entrare alla "metro",in cui ci sono sia prodotti alimentari che "non" alimentari....
ora,da quanto mi ha detto il commercialista,posso scaricare solo prodotti inerenti al mio lavoro,ma se vado alla metro e mi vien voglia di comprarmi degli alimentari e mi fanno la fattura,cosa faccio??
Puoi farti fare la fattura di qualsiasi cosa, inerente o meno.
Puoi scaricarla come vuoi.
Ricorda che il privato fa la DICHIARAZIONE dei redditi, ossia sei TU che DICHIARI cosa fai.
Il problema è che in fase di accertamento se il fisco ritiene, ad esempio, che i prosciutti non siano per te beni strumentali nè merci, ti ricalcola l'imponibile al netto di quanto hai scaricato (indebitamente), più more, maggiorazioni etc.
altra domandina:
per vendere dei prodotti occorre una partita iva apposita o volendo posso rivendere i prodotti che io acquisto regolarmente con fattura,prodotti inerenti al mio lavoro?
no, non puoi vendere senza fattura, perchè froderesti l'IVA.
In pratica scaricheresti l'IVA dei beni acquistati, mentre NON verseresti quella percepita dai clienti (via fattura)
---
Riguardo alla situazione acquisto-con-IVA/vendita-con-IVA la questione afferisce alla differenze tra bene strumentale e merce.
Se nella tua categoria (rif. codice ISTAT) è previsto il commercio di beni oppure no.
Se "oppure no" allora non lo puoi fare; puoi solo vendere i beni strumentali, ma in misura lievissima, e non come merce nuova (solo usato)


Bello, eh? :lol:
 
InterNik":3topcahs ha detto:
Megadeath":3topcahs ha detto:
alla fine mi pare anche abbastanza ovvio e giusto comunque, fosse troppo semplice o, per lo meno, meno macchinoso, sarebbe come dar modo di legalizzare il sommerso...
è un commento un po' ellittico.
Il "piccolo" particolare è che se NON riesci a vendere... devi pagare lo stesso.
Il che non è esattamente un buon modo per combattere l'evasione: è un ottimo modo per far CHIUDERE le attività :nod)
tutto ha pro e contro...

ne sento di cotte e di crude nel mio mondo (edilizia), c'e' gente che non e' congrua perche' e' stata male e paga lo stesso, c'e' gente che non e' congrua perche' fa piu' lavori in nero che altro, e paga per diventarlo...

non ci fossero gli studi di settore chi sta male non pagherebbe, ma chi evade evaderebbe senza particolari problemi...

aggiungo una cosa: se NON riesci a vendere e' meglio che chiudi ai primi danni, per evitare di creare un buco, che diventa col tempo una voragine, che diventa infine un buco nero, poiche' col fallimento possibile si risucchia la "salute aziendale" dei fornitori... questo penso sia abbastanza chiaro anche senza gli studi di settore, ma a quel che si vede sempre piu' spesso sappi che NON e' cosi'...
 
InterNik":2gs9tk8v ha detto:
Alex221":2gs9tk8v ha detto:
vista l'interessante discussione,mi permetto di fare anche io una domanda a proposito:
io avendo la partita iva,mi sono fatto la tessera per entrare alla "metro",in cui ci sono sia prodotti alimentari che "non" alimentari....
ora,da quanto mi ha detto il commercialista,posso scaricare solo prodotti inerenti al mio lavoro,ma se vado alla metro e mi vien voglia di comprarmi degli alimentari e mi fanno la fattura,cosa faccio??
Puoi farti fare la fattura di qualsiasi cosa, inerente o meno.
Puoi scaricarla come vuoi.
Ricorda che il privato fa la DICHIARAZIONE dei redditi, ossia sei TU che DICHIARI cosa fai.
Il problema è che in fase di accertamento se il fisco ritiene, ad esempio, che i prosciutti non siano per te beni strumentali nè merci, ti ricalcola l'imponibile al netto di quanto hai scaricato (indebitamente), più more, maggiorazioni etc.
altra domandina:
per vendere dei prodotti occorre una partita iva apposita o volendo posso rivendere i prodotti che io acquisto regolarmente con fattura,prodotti inerenti al mio lavoro?
no, non puoi vendere senza fattura, perchè froderesti l'IVA.
In pratica scaricheresti l'IVA dei beni acquistati, mentre NON verseresti quella percepita dai clienti (via fattura)
---
Riguardo alla situazione acquisto-con-IVA/vendita-con-IVA la questione afferisce alla differenze tra bene strumentale e merce.
Se nella tua categoria (rif. codice ISTAT) è previsto il commercio di beni oppure no.
Se "oppure no" allora non lo puoi fare; puoi solo vendere i beni strumentali, ma in misura lievissima, e non come merce nuova (solo usato)


Bello, eh? :lol:
ma quindi,se io vado alla "metro" e mi compro beni alimentari,che col mio settore non centra nulla,di quella fattura che ne faccio?la butto? a me non interessa scaricare,a me interessa sapere cosa posso e cosa non posso fare :p
 
Megadeath":3h1wv3s7 ha detto:
ne sento di cotte e di crude nel mio mondo (edilizia), c'e' gente che non e' congrua perche' e' stata male e paga lo stesso, c'e' gente che non e' congrua perche' fa piu' lavori in nero che altro, e paga per diventarlo...
Ne sento di stracotte e stracrude in praticamente tutti i settori...
Ci sono stracaterve di gente che chiude la sua partitina iva, e tra questi ci sono avvocati, ingegneri, architetti, geometri, elettricisti...
non ci fossero gli studi di settore chi sta male non pagherebbe, ma chi evade evaderebbe senza particolari problemi...
:lol: Forse non conosci bene il meccanismo degli studi di settore per le persone fisiche, i professionisti e le imprese.
aggiungo una cosa: se NON riesci a vendere e' meglio che chiudi ai primi danni, per evitare di creare un buco, che diventa col tempo una voragine, che diventa infine un buco nero, poiche' col fallimento possibile si risucchia la "salute aziendale" dei fornitori... questo penso sia abbastanza chiaro anche senza gli studi di settore, ma a quel che si vede sempre piu' spesso sappi che NON e' cosi'...
:crepap)
Fai presto a parlare... sìsì... fai conto uno che lavora da 20 anni e si fa un culo della madonna... poi gli arriva la crisi... che deve fare?
Tirare giù la serranda, così magari glielo paghi tu lo stipendio?
Licenziare tutti i dipendenti? :nono)
Si ragionasse così il 99% delle aziende italiane sarebbe chiuso.
Gli anni "magri" capitano, ne capitano anche parecchi di fila.
Soprattutto per chi lavora in ambiti manifatturieri, commercio di beni a larghissima concorrenza,
ma anche servizi di piccolo cabotaggio etc.
I cicli economici sono ... cicli.
Lo sanno tutti, TRANNE quelli del fisco :lol:

Oggi non puoi permetterti NEPPURE UN ANNO di vacche magre. Fino a pochi anni fa c'era una serie storica (seppur limitata).
Oggi no :ka)
 
Megadeath":3fprxyas ha detto:
non ci fossero gli studi di settore chi sta male non pagherebbe, ma chi evade evaderebbe senza particolari problemi...


Nella mia zona, il 90 % delle aziende non e' piu' congrua da almeno 3/4 anni.
Questo per il crollo del mercato di riferimento.
Io neanche ci penso su, i bilanci parlano chiaro-

se NON riesci a vendere e' meglio che chiudi ai primi danni, per evitare di creare un buco


Ti auguro di cuore di non aver mai problemi lavorativi.........fai troppo lo sborone, te l'avevo gia' detto piu' volte.
Dall'alto della tua posizione privilegiata (tu stesso hai ammesso di aver ricevuto finanziamenti famigliari, in piu' il tuo socio era gia' nel settore...), ti arroghi pure il diritto di sparare a zero sulle difficoltà altrui.
Occhio che per tutti ci sono periodi di abbondanza alternati ad alcuni di magra.......e chi ha sempre avuto il vento in poppa di solito e' il rpimo a cedere in caso di difficoltà........ ;)

......che diventa col tempo una voragine, che diventa infine un buco nero, poiche' col fallimento possibile si risucchia la "salute aziendale" dei fornitori...

Vero, ne so qualcosa.
Ma molto dipende dalla serietà dell'amministratore dell'azienda debitrice.
Si puo' chiedere una collaborazione economica ai fornitori per riacquistare liquidità in seguito a qualche insoluto.
E' altresì vero che chi vuole fallire da "furbo", non e' lo studio di settore ad intimorirlo....
 
Alex221":2zswcsmr ha detto:
ma quindi,se io vado alla "metro" e mi compro beni alimentari,che col mio settore non centra nulla,di quella fattura che ne faccio?la butto? a me non interessa scaricare,a me interessa sapere cosa posso e cosa non posso fare :p
Ribadisco.
Sono cazzi tuoi.
In contabilità puoi mettere qualsiasi cosa, anche un vibratore USB.
NESSUNO ti dirà mai cosa puoi e cosa non puoi scaricare, sarebbe troppo facile.

Un commercialista "medio" ti darà i relativi consigli; se son sbagliati in caso di accertamento sono sempre cazzi tuoi, perchè sei TU che fai la DICHIARAZIONE dei redditi.

L'unico modo "sicuro" per saperlo è aprire un contenzioso con l'agenzia delle entrate, andare davanti alle varie commissioni tributarie.

In alternativa (vado a memoria) c'è un tipo particolare di interrogazione scritta alla sede regionale dell'agenzia delle entrate che è obbligata a rispondere (ma vado proprio a frugare in profondità nella memoria, potrei sbagliare).

---
Risultato netto: vuoi essere in regola al 101%? Vuoi far di tutto per essere tranquillo e poter dormir tranquillo?
Non lo puoi fare :lol:

Benvenuto nel magico mondo del fisco :asd)
 
InterNik":380naiij ha detto:
Alex221":380naiij ha detto:
ma quindi,se io vado alla "metro" e mi compro beni alimentari,che col mio settore non centra nulla,di quella fattura che ne faccio?la butto? a me non interessa scaricare,a me interessa sapere cosa posso e cosa non posso fare :p
Ribadisco.
Sono cazzi tuoi.
In contabilità puoi mettere qualsiasi cosa, anche un vibratore USB......


:crepap) :crepap) :crepap) :crepap) :crepap)


La cosa e' abbastanza semplice: per anni nella mia zona (come in tante altre) tutti ititolari di P.I. avevano la tesserina della Metro di turno, di negozi simile ce ne sono a bizzeffe.
SI e' sempre comprato di tutto, ma poi la concorrenza si e' fatta agguerrita e non sono risultati piu' così convenienti.
Io lavoro nel campo dell'arredamento.
Posso anche acquistare prosciutti, birra, qualche container di superalcolici ( :lol: ),etc etc.
Semplicemente e' buona norma farsi fare due fatture, una per i beni di cancelleria & c. relativi all'attivita' (e quindi tranquillamente scalabili), un'altra per i beni a uso e consumo personale.
Tanto alla fine paghi comunque l'IVA, ed e' questo che allo stato interessa......

Poi a bilancio puoi mettere tutto quello che vuoi, salvo poi fornire una spiegazione plausibile in caso di controllo....... :pesce)
 
InterNik":19vkzx40 ha detto:
Ne sento di stracotte e stracrude in praticamente tutti i settori...[/idem]

Fai presto a parlare... sìsì... fai conto uno che lavora da 20 anni e si fa un culo della madonna... poi gli arriva la crisi... che deve fare?
Tirare giù la serranda, così magari glielo paghi tu lo stipendio?
Licenziare tutti i dipendenti? :nono)
Si ragionasse così il 99% delle aziende italiane sarebbe chiuso.


E' un'aspetto che non rientra nei suoi parametri di valutazione, lo ha dimostrato in diverse discussioni.
Visto che il suo magazzino funziona ancora bene, tutti gli altri che hanno dei problemi sono degli imbecilli e meritano solo di chiudere.....
Senza considerare che la cassa integrazione andra' comunque ad infierire sul debito pubblico.....che come peccato originale gli appartiene di diritto dalla nascita... :lol:
 
InterNik":3ccnp8ct ha detto:
Megadeath":3ccnp8ct ha detto:
ne sento di cotte e di crude nel mio mondo (edilizia), c'e' gente che non e' congrua perche' e' stata male e paga lo stesso, c'e' gente che non e' congrua perche' fa piu' lavori in nero che altro, e paga per diventarlo...
Ne sento di stracotte e stracrude in praticamente tutti i settori...
Ci sono stracaterve di gente che chiude la sua partitina iva, e tra questi ci sono avvocati, ingegneri, architetti, geometri, elettricisti...
E' il cosidetto mondo del lavoro, niente di cosi' strano mi sembra. Se sei piccolo hai piu' difficolta' a lavorare, se sei grosso hai MOLTO piu' da rischiare e quando cadi fai MOLTO piu' rumore (e non voglio avere la presunzione di spiegarti il perche' essendo che probabilmente ne sai piu' di me).

non ci fossero gli studi di settore chi sta male non pagherebbe, ma chi evade evaderebbe senza particolari problemi...
:lol: Forse non conosci bene il meccanismo degli studi di settore per le persone fisiche, i professionisti e le imprese.
illogicita' e casi limite ci son dappertutto, sta di fatto che se il sistema non funziona non e' perche' il sistema fondamentalmente sia sbagliato, ma perche' siamo in italia e l'italia e' popolata da italiani e se sara' necessario ti diro' il perche' di cio' (non mi piace parlar male del mio paese o del popolo a cui appartengo). Gli studi di settore dicono in qualunque campo che tu avendo tot (in edilizia son macchinari/dipendenti/metri di capannoni, acquisti, ecc ecc) devi fare tot per risultare in guadagno (e quindi vivere), quindi devi dichiarare tot per poi pagare come minimo tot, se non lo fai non sei congruo e scatta l'accertamento. Hai qualcosa da nascondere per la paura dell'accertamento? se si allora son cazzi che non riguardano lo stato, se no allora niente di cui preoccuparsi. Ci vedi qualcosa di strano in un mondo che NON prevede irregolarita'?

aggiungo una cosa: se NON riesci a vendere e' meglio che chiudi ai primi danni, per evitare di creare un buco, che diventa col tempo una voragine, che diventa infine un buco nero, poiche' col fallimento possibile si risucchia la "salute aziendale" dei fornitori... questo penso sia abbastanza chiaro anche senza gli studi di settore, ma a quel che si vede sempre piu' spesso sappi che NON e' cosi'...
:crepap)
Fai presto a parlare... sìsì... fai conto uno che lavora da 20 anni e si fa un culo della madonna... poi gli arriva la crisi... che deve fare?
Tirare giù la serranda, così magari glielo paghi tu lo stipendio?
Licenziare tutti i dipendenti? :nono)
Si ragionasse così il 99% delle aziende italiane sarebbe chiuso.
Gli anni "magri" capitano, ne capitano anche parecchi di fila.
Soprattutto per chi lavora in ambiti manifatturieri, commercio di beni a larghissima concorrenza,
ma anche servizi di piccolo cabotaggio etc.
I cicli economici sono ... cicli.
Lo sanno tutti, TRANNE quelli del fisco :lol:

Oggi non puoi permetterti NEPPURE UN ANNO di vacche magre. Fino a pochi anni fa c'era una serie storica (seppur limitata).
Oggi no :ka)
no, non faccio presto a parlare. Chi stava seduto alla scrivania dove son seduto io da 8 anni se si fermava 4 anni prima evitava di creare un buco da 4 miliardi (lire), era ancora proprietario dei terreni, dei capannoni, degli uffici e della casa, ed era un tempo di vacche MOLTO grasse, non un periodo di crisi come quello attuale. L'azienda chiudeva, non veniva rilevata con concordato in tribunale, non ci sarebbero state richieste di fallimento dai fornitori, i fornitori non ci avrebbero rimesso il 50% dei crediti accettando il concordato con noi (e le perdite potevano anche essere del 60% essendo che la legge ce lo permetteva) gli operai/segretarie sarebbero stati messi in mobilita', per il tempo necessario al trapasso da una societa' in chiusura a una che sarebbe subentrata, gli operai non avrebbero aspettato 1 anno e mezzo per avere gli stipendi di 3 anni prima, eccetera eccetera. della serie: morto un papa se ne fa un altro.

Ora, il 99% delle aziende italiane non so in che condizioni siano, io guardo in casa mia prevalentemente, ma vedo cementerie che si fanno la guerra nonostante la crisi dell'edilizia (ovvero svendono per dispetti), vedo una ferriera fallita per un contratto con l'alta velocita' che obbligava forniture con prezzi in perdita (e una ferriera che fallisce e' un caso piu' unico che raro), vedo TUTTE le fornaci piemontesi che vendono in perdita pur di continuare a produrre (e molte son delle fornaci di 80 anni i cui proprietari NON han mai voluto investire per adeguarle e producono letteralmente della porcheria), vedo imprese di napoli che vengono a lavorare in valle d'aosta con ribassi del 23% su appalti con prezziari del 2006 (che non calcolano aumenti dell'ordine del 30%), vedo imprese siciliane che vengono ad appaltare in valle d'aosta la pulizia delle strade per l'inverno calcolando prezzi del sale che erano buoni a settembre (quando il sale stradale arriva da genova e costa tot, non calcolando che a fine dicembre finira' e dovra' arrivare dalla puglia o dal veneto costando quasi il doppio), vedo negozi di abbigliamento nel centro storico di Aosta che aprono e falliscono dopo meno di 6 mesi (perche' circa 180 negozi di abbigliamento in una via di 4 chilometri mi spieghi qualcuno come possano pensar di lavorare), vedo imprese edili valdostane che comprano automezzi e scavatori da centinaia di migliaia di euro e mandano insolute le Ri.ba da 600 euro... devo continuare?

per il prossimo anno e' prevista una crisi nera per il mio settore (cosa che tocchera' anche me, non son immune io), avremmo dovuto assumere 1 magazziniere e un autista nuovi e invece sai cosa facciamo? non li assumiamo piu' in previsione di un calo delle vendite che immaginiamio attorno al 30% del fatturato (non e' difficile far DUE conti), pero' casualmente in 2 settimane abbiam venduto 2 scavatori da 19.000 e 40.000 euro (con leasing, quindi siam coperti noi), credi che LORO abbiamo ragionato che quei soldi magari serviranno per sopravvivere (hanno gia' mezzi da buttar via tanto per precisione)? sai cosa m'aspetto? m'aspetto i loro insoluti di febbraio.

e le mie sonore bestemmie conseguenti.
 
Mav76":3994hooi ha detto:
Megadeath":3994hooi ha detto:
non ci fossero gli studi di settore chi sta male non pagherebbe, ma chi evade evaderebbe senza particolari problemi...


Nella mia zona, il 90 % delle aziende non e' piu' congrua da almeno 3/4 anni.
Questo per il crollo del mercato di riferimento.
Io neanche ci penso su, i bilanci parlano chiaro-
Bene, se i bilanci parlano chiaro e non sono congrue a causa della crisi, di che ha paura il 90% delle aziende scusami?

se NON riesci a vendere e' meglio che chiudi ai primi danni, per evitare di creare un buco
Ti auguro di cuore di non aver mai problemi lavorativi.........fai troppo lo sborone, te l'avevo gia' detto piu' volte.
Dall'alto della tua posizione privilegiata (tu stesso hai ammesso di aver ricevuto finanziamenti famigliari, in piu' il tuo socio era gia' nel settore...), ti arroghi pure il diritto di sparare a zero sulle difficoltà altrui.
Occhio che per tutti ci sono periodi di abbondanza alternati ad alcuni di magra.......e chi ha sempre avuto il vento in poppa di solito e' il rpimo a cedere in caso di difficoltà........ ;)
grazie della gufata... a parte quello, non sparo a zero su nulla, ma son realista, non vivo nel mondo dei sogni dove tutto e' bello cristo, come invece sembra tu voglia farmi passare.
ho avuto finanziamenti familiari e un socio del settore, ok. cosa cambia? se non son in grado di sopravvivere pensi che sia differente la mia crisi dalla tua o da quella di chiunque? e NON faccio lo sborone, scusami ma non l'accetto, o meglio la cosa mi offende non poco.

......che diventa col tempo una voragine, che diventa infine un buco nero, poiche' col fallimento possibile si risucchia la "salute aziendale" dei fornitori...

Vero, ne so qualcosa.
Ma molto dipende dalla serietà dell'amministratore dell'azienda debitrice.
Si puo' chiedere una collaborazione economica ai fornitori per riacquistare liquidità in seguito a qualche insoluto.
E' altresì vero che chi vuole fallire da "furbo", non e' lo studio di settore ad intimorirlo....
ma il fallimento da furbetto non centra niente con crisi economiche e difficolta' delle aziende...
 
Megadeath":1yxksq3r ha detto:
InterNik":1yxksq3r ha detto:
Megadeath":1yxksq3r ha detto:
ne sento di cotte e di crude nel mio mondo (edilizia), c'e' gente che non e' congrua perche' e' stata male e paga lo stesso, c'e' gente che non e' congrua perche' fa piu' lavori in nero che altro, e paga per diventarlo...
Ne sento di stracotte e stracrude in praticamente tutti i settori...
Ci sono stracaterve di gente che chiude la sua partitina iva, e tra questi ci sono avvocati, ingegneri, architetti, geometri, elettricisti...
E' il cosidetto mondo del lavoro, niente di cosi' strano mi sembra. Se sei piccolo hai piu' difficolta' a lavorare, se sei grosso hai MOLTO piu' da rischiare e quando cadi fai MOLTO piu' rumore (e non voglio avere la presunzione di spiegarti il perche' essendo che probabilmente ne sai piu' di me).
Non è il mondo del lavoro.
E' il mondo del fisco.
I coefficienti presuntivi di reddito NON tengono presente, ad esempio, lo "sbarco" di concorrenti cinesi o vietnamiti incazzati neri che vendono il tuo prodotto (rigorosamente in nero) ad 1/3 del prezzo che lo paghi, ad esempio.
illogicita' e casi limite ci son dappertutto, sta di fatto che se il sistema non funziona non e' perche' il sistema fondamentalmente sia sbagliato
Il meccanismo E' fondamentalmente sbagliato, e tra poco te lo dimostro..
Gli studi di settore dicono in qualunque campo che tu avendo tot (in edilizia son macchinari/dipendenti/metri di capannoni, acquisti, ecc ecc) devi fare tot per risultare in guadagno (e quindi vivere), quindi devi dichiarare tot per poi pagare come minimo tot, se non lo fai non sei congruo e scatta l'accertamento.
Non è proprio così... vedi dopo...
Hai qualcosa da nascondere per la paura dell'accertamento? se si allora son cazzi che non riguardano lo stato, se no allora niente di cui preoccuparsi. Ci vedi qualcosa di strano in un mondo che NON prevede irregolarita'?
:lol: Non offenderti, ma non hai la minima idea di come funzioni (fortunatamente per te).
Se il fisco stabilisce che devi pagare TOT, tu DEVI PAGARE TOT. Se non paghi TOT devi PROVARE POSITIVAMENTE TU (l'onere della prova è a tuo carico) del perchè non hai fatturato.
In pratica devi dimostrare TU perchè i tuoi clienti sono andati da un altro.
Se ti rompi una gamba, viene un'alluvione o un incendio OK, tutto facile.
Dimostrare che i tuoi ex clienti vanno da un cinese perchè pagano la metà è un po'... come dire... più difficile :lol:

---
Facciamo un esempino di come funzionano gli studi di settore in un campo che conosco diciamo così... benino :lol:

Uno dei vari parametri è quello geografico.
Se abiti in lombardia ed hai clienti in emilia romagna, toscana, lazio, presuntivamente devi dichiarare di PIU' (in realtà è un indice di coerenza, ma oggi è diventato a tutti gli effetti di congruenza) di più che se avessi solo clienti in lombardia.

La ratio è abbastanza semplice: più clienti hai "in giro" più è probabile che tu guadagni.
Altro parametro è la tipologia di cliente: se fatturi a privati hai un certo indice, se fatturi ad Spa ne hai altro (maggiore, chiaramente).
L'induzione è che chi lavora per privati è un "poveraccio", chi lavora per spa è uno "sborrone".

---
Fin qui la teoria.
Ora veniamo alla pratica :lol:

Supponi di fare un certo lavoro, che riguarda DUE parti diverse, e che per questo lavoro l'importo è 1.000 euro.
Supponiamo che NON SIA TU a decidere a chi fatturare i 1.000 euro; magari ad una parte, magari all'altra, magari 50/50,magari 1/3-2/3 etc.

Bene, se devi fatturare ad un privato i tuoi 1.000 euro implicheranno un certo reddito presunto.
Se lo devi fatturare ad una spa (ATTENZIONE LO STESSO LAVORO!) i tuoi 1.000 euro saranno "mooooolto più pesanti".

Se poi la spa, magari, ha sede legale in Sicilia risulterai lavorare sia per spa (cosa falsissima) che in altre regioni (cosa falsissima); inoltre - magari - ti becchi anche una tipologia di società cliente particolarmente "pregiata" (banca, assicurazione etc), che fa ancora aumentare il coefficiente presuntivo
---
Risultato netto: la decisione di un TERZO (quindi NON TUA, non puoi farci niente, devi solo "obbedire") fa sì che nel secondo caso dovrai dichiarare il 30% IN PIU' che nel primo.

Ma come, dirai te... Il lavoro è lo stesso... come è possibile che debba guadagnare in qualche modo il 30% in più?...
Mi tocca chiudere!

benvenuto nel magico mondo del fisco e degli studi di settore
 
Megadeath":2760m3dc ha detto:
Bene, se i bilanci parlano chiaro e non sono congrue a causa della crisi, di che ha paura il 90% delle aziende scusami?


Hai un'idea di che razza di contravvenzioni "volino" in caso di puri errori formali/sviste?
Rara la volta che la Gdf se ne vada senza firmar autografi..... :nod)


grazie della gufata... a parte quello, non sparo a zero su nulla, ma son realista, non vivo nel mondo dei sogni dove tutto e' bello cristo, come invece sembra tu voglia farmi passare.

Nessuna gufata, per lo meno ci sara' qualcuno che contribuirà positivamente.... :asd)

ho avuto finanziamenti familiari e un socio del settore, ok. cosa cambia?


Quattrini freschi + esperienza..........che vuoi di piu' dalla vita? :eek13)

NON faccio lo sborone, scusami ma non l'accetto, o meglio la cosa mi offende non poco.

Perdonami, ma visto che indirettamente offendi centinaia di piccoli imprenditori che hanno dato l'anima per l'azienda...... ;)
Lo "sborone" lo fai, qui sul forum molto spesso e su svariati argomenti.
Renditi conto di aver avuto un'occasione d'oro, non capita a tutti.... ;)

ma il fallimento da furbetto non centra niente con crisi economiche e difficolta' delle aziende...


E' un aspetto che viene amplificato dalla crisi generale.
Ne ho riprova praticamente un giorno sì ed uno no.
 
InterNik":1kyccoiz ha detto:
Megadeath":1kyccoiz ha detto:
InterNik":1kyccoiz ha detto:
Ne sento di stracotte e stracrude in praticamente tutti i settori...
Ci sono stracaterve di gente che chiude la sua partitina iva, e tra questi ci sono avvocati, ingegneri, architetti, geometri, elettricisti...
E' il cosidetto mondo del lavoro, niente di cosi' strano mi sembra. Se sei piccolo hai piu' difficolta' a lavorare, se sei grosso hai MOLTO piu' da rischiare e quando cadi fai MOLTO piu' rumore (e non voglio avere la presunzione di spiegarti il perche' essendo che probabilmente ne sai piu' di me).
Non è il mondo del lavoro.
E' il mondo del fisco.
I coefficienti presuntivi di reddito NON tengono presente, ad esempio, lo "sbarco" di concorrenti cinesi o vietnamiti incazzati neri che vendono il tuo prodotto (rigorosamente in nero) ad 1/3 del prezzo che lo paghi, ad esempio.
pensi che io ne sia immune? pensi che io schiocchi le dita e tutto diventi vendita assicurata? ma hai una vaga idea di quante ore al giorno perdo per CAPIRE, non dico per combattere (e se combattessi sarei un emerito idiota essendo che comincerei quel famoso buco che accennavo prima), ma per capire dei prezzi fuori dal mondo scontrandomi con le vendite dirette di omuncoli in giacca e cravatta che col bmw vanno dai miei clienti a farmi passar per ladro perche' io compro al 30% in piu' di cio' che loro vendono? si, esatto, roba cinese (lose per copertura dei tetti, ferramenta in genere, legatrici per ferro, demolitori, piastrelle), roba vietnamita (viti e tirafondi per travi in legno, guanti, container e box ufficio modulari)?

illogicita' e casi limite ci son dappertutto, sta di fatto che se il sistema non funziona non e' perche' il sistema fondamentalmente sia sbagliato
Il meccanismo E' fondamentalmente sbagliato, e tra poco te lo dimostro..
Gli studi di settore dicono in qualunque campo che tu avendo tot (in edilizia son macchinari/dipendenti/metri di capannoni, acquisti, ecc ecc) devi fare tot per risultare in guadagno (e quindi vivere), quindi devi dichiarare tot per poi pagare come minimo tot, se non lo fai non sei congruo e scatta l'accertamento.
Non è proprio così... vedi dopo...
Hai qualcosa da nascondere per la paura dell'accertamento? se si allora son cazzi che non riguardano lo stato, se no allora niente di cui preoccuparsi. Ci vedi qualcosa di strano in un mondo che NON prevede irregolarita'?
:lol: Non offenderti, ma non hai la minima idea di come funzioni (fortunatamente per te).
Se il fisco stabilisce che devi pagare TOT, tu DEVI PAGARE TOT. Se non paghi TOT devi PROVARE POSITIVAMENTE TU (l'onere della prova è a tuo carico) del perchè non hai fatturato.
In pratica devi dimostrare TU perchè i tuoi clienti sono andati da un altro.
Se ti rompi una gamba, viene un'alluvione o un incendio OK, tutto facile.
Dimostrare che i tuoi ex clienti vanno da un cinese perchè pagano la metà è un po'... come dire... più difficile :lol:

[ECCETERA]
e detto tutto questo ora spiegami:

a) tu gestisci un'attivita' che non sa nemmeno cosa sia l'illecito (evasione, nero, sommerso, chiamalo come ti pare)
b) non lavori a sufficienza secondo lo stato
c) hai tutto in regola

cosa devi dimostrare scusami? non sei congruo? bene, i libri contabili sono qui, divertitevi.

non devi proprio smenare nulla, devi semplicemente dire "io non pago tot perche' eccetera."
scattera' l'accertamento.
hai tutto in regola? dall'accertamento verra' fuori che tu abbia avuto difficolta' e che (purtroppo per loro che speravano in un multone) tutto e' in regola.

il commercialista ti gestisce la contabilita', quindi TU sei responsabile di cio' che LUI scrive? se LUI sbaglia e omette qualcosa, tu becchi la multa, applichi la rivalsa su di lui per il risarcimento, i commercialisti son assicurati e pagano (e se sbagliano i commercialisti, a meno che non debbano coprire cose "strane", sbagliano per cazzate, per infinitesimi, e le multe derivanti non fanno crollare proprio un bel niente).

ora, di cosa hanno paura tutti quanti scusami?
 
Megadeath":2h7f17lb ha detto:
non devi proprio smenare nulla, devi semplicemente dire "io non pago tot perche' eccetera."
Temo tu debba pagare e poi trovare il modo di spiegare perchè non avresti dovuto pagare e quindi chiedere il rimborso.
 
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