SIFAQ: Scansafatiche ed Ingegnieeeri FAQ

InterNik

Nuovo Alfista
19 Ottobre 2004
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PREMESSA:
Se avete Linux o Mac il 98% di queste cose non vi interessano

Se invece usate la merda microsoft...

- Nota: chiaramente ci vogliono un 15 anni di esperienza, una laurea ( non in ingegneria) :asd) - una ventina di buoni libri ed un centinaio di riviste specializzate per avere una "vaga" idea di cosa si sta parlando, avrete quindi venia se non sacrificherò la chiarezza sull'altare della precisione.

Cos'è un virus?
E' un normalissimo programma eseguibile, fisicamente un file, che può replicarsi e/o danneggiare il contenuto degli hard-disk.
Essendo un programma eseguibile (rarissimi gli script, per quanto riguarda i macro-virus ne parlerò dopo) sono specifici di un certo sistema operativo (o meglio piattaforma): quelli per Windows non funzionano su Linux o su Mac, e viceversa.
La cosa è importante perchè è ovvio che il 90% dei virus ha come target Microcozz.

Come ci si infetta? come ci si difende
Le modalità sono varie, quelle più comuni sono
1) allegato di posta elettronica che viene "aperto" consapevolmente dall'utente, che pensa si tratti di un documento non infetto. Spesso il programma ha dei nomi "strani" con estensioni multiple che rendono non immediato capire (per i niubbi) che si tratta di un virus
1) Usando un client "serio" (non microsoft) si può vedere facilmente il nome del file. Chiaramente file con estensioni multiple ed eseguibili sono da evitare.
Esempio: supersuoneria.MP3 .pif
ha una doppia estensione, NON è un file MP3, bisogna far riferimento all'ULTIMA estensione, in questo caso "PIF", che è un file eseguibile (se non si adottano policy restringenti).
L'utente con la sua "testa" può facilmente riconoscere gli allegati sospetti.

2) allegato di posta elettronica che viene "aperto" automaticamente da un client (es. outlook express, outlook etc) senza che l'operatore ne sia messo a conoscenza o possa impedirlo. Ciò avviene, tipicamente, per errori di progettazione del software che è troppo permissivo e/o contiene errori di programmazione che, abilmente sfruttati, consentono l'esecuzione di codice arbitrario
2) Usare un client NON microsoft, ad es. Thunderbird, IncrediMail, Eudora (vecchie versioni). Per quelli realmente puri e duri possono usare Eudora 2.1 o addirittura mutt o elm (client di testo) che sono sicuri al 101% riguardo a questo tipo di problemi, ma sono decisamente meno comodi di quelli più avanzati (ma meno sicuri)
3) analogamente ai primi due punti, ma navigando su internet. In pratica visitando dei siti maliziosi i virus vengono "spacciati" per programmi utili (o suonerie, o sfondi etc) che l'utente consapevolmente avvia
3) Capire il semplice assioma "non esistono pasti gratis": inutile "beccare" pensando di fare chissà quali affari su internet.
Sono tutte (o quasi) truffe e/o chiavate paurose.
Mai scaricare suonerie, MP3, screensaver o quant'altro, se non siete esperti; per i niubbi in seguito mostrerò le VM per i coraggiosi.

4) sfruttando bug dei programmi di navigazione (browser, internet explorer ad es) o addirittura del sistema operativo (es. vulnerabilità nel ridisegno di certi tipi di immagini) l'utente si infetta senza far nulla di particolare

4) NON usare programmi microzz. Andare tranquillamente su browser tipo Firefox, Opera. Il secondo è più simile ad internet explorer, ed ha un ottimo supporto per questo forum.
Il secondo ha parecchi estensioni carine, che se ho tempo spiegherò.
L'importante è mai microsoft. Ottimi anche altri tipi di browser più esoterici (che tralscio) e quelli testuali (tipo Lynx), ma sono per "uomini veri".

5) scaricando file da internet (tipicamente crack, warez etc) che contengono al loro interno dei virus che l'utente consapevolmente avvia, pensando che si tratti di programmi utili o quant'altro
5) Qui il rischio è concreto. Consigliatissimo per i niubbi usare VM ed antivirus seri a scansione delle firme, con eventualmente sottoposizione ai sistemi online gratuiti (ed immediati) di scansione.
In pratica certi siti (adesso non ho tempo, poi li elencherò) consentono di inviare dei file sospetti (tipo CRACK.EXE) per verificare se siano infetti o meno.
Anche qui la VM è un toccasana per niubbi.

6) -molto meno diffusi oggi, ma ancora presente- avviare il PC con un dischetto infetto nel lettore floppy ed avendo impostato l'avvio da dischetto nel BIOS. Questi tipi di virus "anziani" sono normalmente molto pericolosi perchè tendono a manipolare "brutalmente" il contenuto di aree sensibili dell'HD (MBR e boot sector principalmente). Questo può causare perdita di dati, talvolta difficili da recuperare per quelli... non me :asd)
6) MAI attivare il boot da floppy nel BIOS dei PC: è una opzione che va messa a mano e/o impostata al BBS.
7) Direttamente sfruttando debolezze nello stack TCP/IP. In pratica appena ci si connette ad Internet il PC viene sottoposto a scansioni automatiche delle "porte" (prima o poi spiegherò cosa sono): trovandone alcune aperte (o equivalentemente chiuse ma con errori nella loro programmazione) è possibile "iniettare" da remoto dei virus all'interno del computer, prendendone spesso il controllo completo.
In pratica uno si collega ad internet, non fa nulla (non naviga etc) e puff viene infettato, spesso nel giro di pochi minuti.
Usare un firewall hardware o software; in seguito i dettagli

Prossime aggiunte

Cos'è un antivirus e come funziona?
Cos'è un malware-spyware-cavallo di troia?
Come funziona un anti-spyware?

Cos'è un firewall, a cosa serve e come funziona
Le comunicazioni tra computer su rete Internet IPV4 avvengono
mediante la terna protocollo:IP:porta.

Il "protocollo" è lo standard usato per comunicare, in pratica "la lingua" che viene adottata.

I due più diffusi (per le cose che ci interessano) sono TCP ed UDP.
La differenza tra i due si può sintetizzare con "il primo ha certezza di consegna", il secondo no.

In estrema sintesi: quando si vuole trasferire un certo flusso di dati (pensiamo ad un file MP3, o una pagina HTML o quello che si vuole) viene aperto un "canale" virtuale (a commutazione di pacchetto) tra i due computer, chiamiamoli A e B.

Entrambi dispongono di un loro indirizzo IP, che altro non è che un numero compreso tra 0 e circa 4 miliardi In realtà alcune classi di indirizzi sono riservati, altri hanno usi specifici e non sono routabili etc...se qualcuno vuole più dettagli lo scriva

Questo "numerino", che usualmente viene scritto in formato decimale (su base ottale) separato da ., ad es. 62.149.128.2, possiamo immaginare sia analogo al "numero di telefono" di un computer.

Quando il computer A si connette ad Internet (adesso non ci interessa vedere come) avrà un "suo" indirizzo IP, supponiamo 1.2.3.4; analogamente il computer B ne avrà uno suo, supponiamo 3.4.5.6 (ne può avere quanti ne vuole, sono "roba" software, ma qui ci vorrebbe la FAQ advanced e non posso scriverla, sennò il VC ne diventa proprietario ed io finisco a fare il lavavetri :rotolo) )

Orbene supponiamo che il computer A voglia prelevare un file dal computer B, cosa fa?

Fa l'equivalente informatico di una "telefonata" al computer B, o meglio al suo indirizzo IP 3.4.5.6, con un certo protocollo (es. TCP) su una certa porta, es. 80.

Ecco che arriviamo alla porta: dal momento che un computer ha UN indirizzo IP (in realtà... no... ma fa l'istess...) il computer B come fa a sapere se il computer A vuole prelevare un file o ,magari, iniziare una telefonata skype?

Lo sa perchè ha una serie di "porte" (che altrno non sono che numerini tra 0 e 65.000 circa) che rappresentano "gli interni" (paragonando alle telefonate).

Così il computer A chiamerà 3.4.5.6:80, nel nostro esempio il nr. telefonico 3.4.5.6 INTERNO 80.

Se facesse un altro tipo di collegamento, ad es un controllo "Desktop remoto", si chiamerebbe l'"interno" 3389, perchè "si sa già" che a quell'interno/porta risponde (se esiste) il relativo servizi.

Nota: spesso si sa anche quale sia il protocollo ("lingua") da usare, ovvero se chiami la porta 80 e vuoi prelevare una pagina HTML devi usare il protocollo TCP, ma nulla vieta di scriversi un programma "ad hoc" che usi altri protocolli "strani" (skype, emule) "incapsulati" all'interno di altri protocolli. Chiudo qui...
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Dopo questo "pistolottone" cosa minchia fa un firewall? in realtà fa 10.00 altre cose...

Monitorizza le porte sia TCP che UDP, in pratica è una specie di "centralinista" che permette, o nega, l'accesso dall'esterno verso l'interno e viceversa.

Come abbiamo visto se "qualcosa" (un firewall) "boccia" tutte le richieste su una certa porta, o anche su TUTTE le porte, allora il nostro computer sarà "blindato": non è possibile iniziare un colloquio dall'ESTERNO verso l'INTERNO (ovvero il nostro computer).

In questo caso il flusso INTERNO->ESTERNO viene preservato: dal computer posso navigare e scaricare quello che voglio, perchè i colloqui (le "telefonate") le posso fare IO verso l'esterno.

Chi mi "chiama" dall'esterno avrà sempre il tono di occupato, o addirittura nessuna risposta.

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Una regola firewall più restrittiva può anche essere posta INTERNO->ESTERNO: questo è il caso tipico di uso aziendale, in cui si vuole impedire l'utilizzo di alcuni programmi.

Se volessi, da esempio, consentire SOLO e SOLAMENTE l'uso della posta elettronica, impedendo la navigazione, dovrei mettere un firewall che blocchi TUTTE le connessioni verso l'esterno diverse da due "magiche" (25 e 110) usate per la posta.

Vabbè qui il discorso andrebbe approfondito ma non ho voglia.
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Il riassunto è (banalizzando molto): un firewall serve (in ambito casalingo, quindi nell'ipotesi in cui NON voglia bloccare o limitare il flusso interno->esterno) per bloccare tutte le richieste di connessione che arrivano dall'esterno.
Questo serve per evitare che la merda microsoft (ma anche certi bug linux e mac) facciano sì che dall'esterno sia possibile sfruttare degli errori per prendere il controllo del computer.

Esempio: connetto il mio computer con Windows XP (non service pack 2) con un modem analogico ad Internet, acquisendo un indirizzo IP pubblico (sempre del tipo 213.123.123.123).

Dall'esterno mi arrivano tante "telefonate" che cercano le varie porte (=interni) aperti sul mio computer.

Quando ne viene trovata una (o più) si prova a fare una connessione di rete, in pratica come se i due PC fossere realmente in rete locale.

Se il mio PC ha password deboli, o magari nessuna password amministratore, oppure ha altri 10.000 bug, da remoto è possibile prendere il controllo al 100% della merda microcozz, senza che io mi accorga di nulla.

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Scenario con firewall: tutti i tentativi di mettere in comunicazione esterno con interno vengono scartati->non vengo infettato






Quali sono gli antivirus, antispyware e firewall consigliati
Quando sono utili o inutili gli antitutto
Macro virus

Tipi di collegamenti ad internet ed apparati da usare
A richiesta...
Esistono 4 tipi di collegamenti Internet "attuali" (per uso casalingo): dial up (analogico o digitale ISDN), ADSL, UMTS, Fastweb

Dial-up. Sono connessioni che si effettuano su "normali" linee telefoniche, attraverso modem (analogici) o TA (terminal-adapter, "similmodem" per linee ISDN).

Sono in tutto e per tutto analoghe a telefonate (normalmente urbane) effettuate verso numeri tipo 0541-xxxxx oppure "speciali" di livello nazionale.

Normalmente si utilizzano (le analogiche) qualora non esista ADSL (tipicamente zone remote) oppure in viaggio (coi notebook, che tipicamente hanno già il modem integrato) o quando si voglio fare lavori... delicati...

Le connessioni ISDN possono essere a singolo o doppio canale, nel primo caso si paga una telefonata, nel secondo due (si raddoppia la banda disponibile).

Il vantaggio è la velocità (notevolmente maggiore, 64k bidirezionale o 128k per il doppio canale), la velocità di collegamento, la stabilità (cade assai raramente la linea). Lo svantaggio è la necessità di avere una borchia ISDN (->costo abbonamento telecom doppio).

Informaticamente sono molto simili, ovvero appartengono alla categoria PPP, in pratica (per farla breve) richiedono autenticazione con nome utente e password attraverso un banale protocollo domanda-e-risposta.

Per gli effetti della sicurezza sono assai rischiosi in quanto
- non hanno alcun filtro esterno->interno. Ovvero il firewall è assolutamente indispensabile, soprattutto con windows
- sono soggetti ai c.d.dialer, che sono programmi (simil virus, malware etc) che cambiano il numero telefonico di collegamento, mettendone uno che finisce in un servizio tipo "144" a tariffazione elevatissima.
Per i firewall vedere le relative voci, per i dialer la cosa da fare è verificare sempre le connessioni esistenti (comando RASPHONE), verificare sempre che i numeri di telefono siano "giusti", verificare che non si "moltiplichino" (aumentino di numero ingiustificatamente), verificare che il nr. non sia fatto da **** (al 100% un dialer)
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Connessioni ADSL.
Sono quelle più usate oggi, e si differenziano principalmente per essere "a traffico/tempo" oppure "flat".

GLi apparati che si utilizzano sono 2: modem ADSL e router ADSL.
I modem sono USB e/o ethernet (con presa di rete LAN), i router nel 99,9% sono ethernet (con presa LAN).

I modem sono abbastanza simili a quelli analogici, per l'utilizzo, ovvero richiedono nome utente e password e, soprattutto, un firewall efficace in quanto non hanno servizi di protezione.

Sono immuni ai dialer.
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I router ADSL sono normalmente dispositivi "combo", ovvero router (che non dico cosa siano) CON un modem ADSL in un singolo box (e spesso anche uno switchino).

Sono "computerini" che si collegano essi ad Internet, mentre il PC (o I PC al plurale) fanno capo al router stesso.
Notevolissimi i vantaggi:
- non richiedono firewall in quanto tutti gli accessi dall'esterno sono bloccati per default
- non richiedono configurazione sul PC (nome utente e password): è possibile metterli tutti "dentro" il router
- funzionano anche con Linux e Mac senza necessità di configurazioni strane
- costano poco
- possono collegarsi anche (normalmente) 4 PC senza alcuna spesa ulteriore
- esistono in versione con access point WI-FI (quando avrò tempo...)

Il "vero" svantaggio è che tendono a connettersi SEMPRE ad internet, quindi sono INADATTI per connessioni a tempo o a traffico: se uno si dimentica il router acceso c'è il rischio che gli arrivi una bolletta elevatissima.

Dispongono infatti di timer di autosconnessione, ma spesso non funzionano.

Quindi il router, in sintesi, è altamente consigliabile per le connessioni flat, altamente consigliabile con quelle a traffico SE E SOLO SE si ha l'accortezza di SPEGNERLO fisicamente quando si finisce la connessione

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UMTS
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Fastweb


Come usare P2P, Skype etc
WiFi: apparati, uso in pratica e sicurezza
Asso di briscola per niubbi: le VM
Asso di briscola per tutti: le immagini
Come si partiziona un disco e perchè
Come si installa e come si configura una merda microsoft, e perchè

Dal "pubblico"
ma parliamo delle porte: a quanto ho capito ogni porta corrisponde ad una cosa...ad esempio: porta 25 per la posta, porta 76 per skype, porta 52 per firefox etc...
ma queste porte sono sempre uguali su tutti i pc?? cioè la porta 76 sarà per skype SU TUTTI I PC?? e la 25 sarà per thunderbird SU TUTTI I PC??
oppure ognuno è diverso?? :sgrat)
Le porte sono associate ai servizi.
Esistono un certo numero di porte cosiddette "well known", ovvero "storicamente" standard per TUTTI i servizi.
Qui c'è la lista http://www.iana.org/assignments/port-numbers

Le principali sono
7 ECHO (ping)
20,21 FTP
22 SSH
23 TELNET
25 SMTP (invio email)
80 HTTP
101 POP3 (ricezione email)
137,138,139 NetBIOS (merda microsoft per reti)
443 HTTPS (http sicuro)

Si tratta delle porte tra 0 o 1024.

Quelle tra 1024 e 49.000 (circa) sono "libere", tipicamente utilizzate per certi servizi specifici dai vari produttori.
1214 Kazaa
1433,1434 MSSQL
1863,6891,6901 etc MSN
3128 Proxy (es. squid)
4662 Emule (TCP)
4672 Emule (UDP)
5500 VNC (java)
8080 HTTP alternativo (tipicamente per proxy)

Oltre (fino a 65.000) sono "dinamiche".

In pratica l'associazione servizio-porta è standard per alcuni tipi, "spesso" per altri, libera per altri ancora.

Esempio pratico: l'invio della posta elettronica attraverso un server SMTP avviene mediante la porta 25, che è standard per tutti.

Nulla mi vieta, però, di installare un server "mio" che risponda ad una porta diversa, supponiamo 250.

In tal caso nelle impostazioni del server in uscita (nei clienti di posta elettronica) dovrò mettere, oltre all'indirizzo del server "mio", anche la porta 250.

N.B: è possibile indicare le porte direttamente nel browser, ad es. si può scrivere http://stud.unifi.it:8080 per forzare la connessione sulla porta 8080, che non è quella di default.
In altre parole provate a mettere nel browser
http://stud.unifi.it:8080
e
http://stud.unifi.it
e vedrete che se uno non "sa" quale sia la porta "speciale" la navigazione normale è inibita.
 
Consiglio di votare (per gli interessati) gli argomenti che trovano più interessanti così gli darò priorità.

Anche se il vero "antitutto" è MAI MERDA MICROCOZZ o usare merda microcozz lo strettissimo indispensabilissimo
 
Interessantissimo!

Comunque i libri che mi hai consigliato aiutano molto a capire di cosa si parla in questo topic!

Personalmente l'approfondimento che vorrei non c'è in quelli elencati da te, Gruppi di lavoro, Domini e Domini multipli.....è troppo lungo come argomento? :asd)

Tra quelli citati, se proprio dovessi scegliere, Tipi di collegamenti ad internet ed apparati da usare.
 
letto tutto.
un'immagine vale mille parole:

muslim-getty.jpg
 
MITICO INTERNIK NON CI SONO PAROLE :hail) :hail) :hail)

aspetto gli altri capitoli con ansia...



p.s.
ma parliamo delle porte: a quanto ho capito ogni porta corrisponde ad una cosa...ad esempio: porta 25 per la posta, porta 76 per skype, porta 52 per firefox etc...
ma queste porte sono sempre uguali su tutti i pc?? cioè la porta 76 sarà per skype SU TUTTI I PC?? e la 25 sarà per thunderbird SU TUTTI I PC??
oppure ognuno è diverso?? :sgrat)
 
mancio83":2xa7mvb7 ha detto:
MITICO INTERNIK NON CI SONO PAROLE :hail) :hail) :hail)

aspetto gli altri capitoli con ansia...



p.s.
ma parliamo delle porte: a quanto ho capito ogni porta corrisponde ad una cosa...ad esempio: porta 25 per la posta, porta 76 per skype, porta 52 per firefox etc...
ma queste porte sono sempre uguali su tutti i pc?? cioè la porta 76 sarà per skype SU TUTTI I PC?? e la 25 sarà per thunderbird SU TUTTI I PC??
oppure ognuno è diverso?? :sgrat)

Quelle sono porte standard, le più comuni.....ma possono anche essere cambiate!

Per esempio la porta 110 è per il server POP3 e 25 per SMTP, nel mio caso ho dovuto cambiare dalla 25 alla 587 (il mio ISP è Tele2) perchè configurando Outlook Express con la porta standard (25) non riuscivo ad inviare i messagi. Naturalmente la nuova porta mi è stata fornita dal mio ISP.

Internik correggimi se dico fregnacce. :asd)
 
pyro":235j3hs4 ha detto:
Quelle sono porte standard, le più comuni.....ma possono anche essere cambiate!

Per esempio la porta 110 è per il server POP3 e 25 per SMTP, nel mio caso ho dovuto cambiare dalla 25 alla 587 (il mio ISP è Tele2) perchè configurando Outlook Express con la porta standard (25) non riuscivo ad inviare i messagi. Naturalmente la nuova porta mi è stata fornita dal mio ISP.

Internik correggimi se dico fregnacce. :asd)
Ho già risposto sopra.

Chiariamo che NON si possono cambiare "a cappella", bensì è il SERVER su cui girano i servizi che configura la porta da utilizzare.

Quindi non riusciresti mai a cambiare l'SMTP della spedizione di tin a 587, poichè non è una porta da loro supportata.

Altri servizi (es. ICQ login) ciclano all'interno di un certo numero di porte "predefinite"
 
OK.

Dato che tutti leggono ma nessuno vota, una FAQetta sul'argomento proposto da me potresti farla.......a tempo perso ovviamente! :)

PS
Pensavo di poter fare quell'esame a breve e invece non ce la faccio......mi tocca leggere una miriade di articoli della KB di Microsoft.....che imbecillotto!! :sedia)
 
pyro":3se4cov3 ha detto:
OK.

Dato che tutti leggono ma nessuno vota, una FAQetta sul'argomento proposto da me potresti farla.......a tempo perso ovviamente! :)

PS
Pensavo di poter fare quell'esame a breve e invece non ce la faccio......mi tocca leggere una miriade di articoli della KB di Microsoft.....che imbecillotto!! :sedia)
In realtà qualche volta lavoro anche io... :asd)

GRUPPI DI LAVORO E DOMINI

Qui la faccenda è assai complicata e dovrei scrivere un 3 libri, quindi accontentatevi...

Vi siete mai chiesti come funzionano le "risorse di rete", in cui vengono elencati i computer collegati con il loro nome?

Il meccanismo è assolutamente complicato, e riguarda la commistione storica tra due meccanismi: le reti Microsoft (LANMAN) e quelle TCP/IP.

In pratica ai tempi dei tempi (Windows 3.11) Microsoft introdusse una "sua" rete locale, basata su "sue" convenzioni e "suoi" protocolli (NetBIOS e NetBEUI).

Ad ogni computer fu associato un nome (es. SERVER, LAVORO etc), ed "all'interno" di questo nome un certo numero di condivisioni (dati, discoc etc).

Questo "nome" è specifico del computer e, se ci pensate bene, non esiste in una rete Microcozz un "elenco" di computer presenti.

Come fa allora il computer HOKUTO a sapere che "vicino" a lui ci sono i computer SERVER, NANTO e CENTO?

Semplice... non lo sa!

Per "capire" quali computer sono fisicamente collegati alla stessa rete locale (in realtà attraverso i meccanismi VPN la rete non è necessariamente locale, ma non approfondiamo...), "inizialmente", si intraprese la strada più semplice, ovvero il broadcast.

In pratica il computer HOKUTO, quando voleva sapere quali fossero i PC "visibili", mandava un messaggio particolare a TUTTI i computer, una sorta di messaggio-jolly, del tipo "dimmi il tuo nome che ti metto nella lista".

Questa strategia sicuramente funziona, ma ha il "piccolo" problema di generare un carico elevato sulla rete locale, per tutti questi messaggi (spesso inutili) inviati "a casaccio" e, tra l'altro, a TUTTI i computer.

Ricordare che, a quei tempi, le reti locali erano ultra lente, e così i computer stessi, quindi una parte non insignificante di banda e risorse dei computer veniva spesa... solo per creare la lista delle "risorse computer".

Cosa ha pensato zio bill? Di introdurre i cosiddetti "master browser" (qui il discorso dura 2 libri, quindi lo tronco subito... con replicazione, azzi e lame rotanti :asd) ), praticamente UN computer della rete locale viene "eletto" (si chiama proprio ELEZIONE perchè si sfrutta un particolare algoritmo che non sto a dire) a "the chosen one"... emh volevo dire MASTER BROWSER.

Questo computer altro non è che "l'elenco telefonico" della rete Microsoft primitiva, in pratica si fa carico di tenere un elenco dei computer aggiornato.

Quando un PC viene acceso e si connette alla rete una delle prime (in realtà ne fa altre 700... vabbè...) cose che fa è mandare UN messaggio broadcast per capire chi sia "the chosen one", in tal modo notifica la sua esistenza sulla rete e contemporaneamente "scarica" un elenco dei computer collegati.

Come si può capire questo metodo consente di ridurre il traffico di rete: viene interrogato il master browser (e basta) ed inoltre vi sono copie locali di questa lista.

Chiaramente ci sono grossi problemi se, ad esempio, spegniamo il master browser (scatenando tutta una serie di altre elezioni attivazioni di browser di backup etc che non sto a spiegare).

Se siete curiosi guardate negli eventi e talvolta vedrete proprio delle "elezioni" che sono la gestione dei master browser.

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A questo punto torniamo alla nostra rete "primitiva" microcozz, sappiamo ora che, in qualche modo, il computer ha un "suo" nome NetBIOS, e sappiamo anche come questo (+ o -) diventi visibile agli altri computer.

Sorge però un problema: tutto va bene finquando si ha una situazione "flat", ovvero non gerarchica, di pochi computer.

Se ho una grande azienda con 200 computer quando vado a vedere l'elenco non ci capisco più una cippa.

Allora zio bill si è inventato il "gruppo di lavoro", il WORKGROUP, una sorta di "directory primitiva" dei computer.

Così posso dividere i miei 200 PC in, poniamo, UFFICIO_VENDITE, MAGAZZINO, RICERCHE, MARKETING etc, in ogni gruppo di lavoro ci metto i PC che mi interessano riducendo "il casino" quando li vado ad elencare.
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La situazione però è chiaramente poco flessibile, perchè abbiamo una visione "semiflat" della nostra rete: non posso fare una gerarchia del tipo
AZIENDA.DIREZIONE.REPARTO.UFFICIO etc, quindi mi servirà qualcosa di più "serio" (tipo active directory...) ma non precorriamo i tempi.

Altro problema: l'autenticazione e le condivisioni.

In una rete a gruppo di lavoro OGNI computer deve avere la medesima accoppiata nome_utente:password.

Esempio chiarificatore.
Il computer HOKUTO ha una condivisione che si chiama C, ed ha due utenti, RAUL con password renero e TOKI con password acqua.

Io, dal computer NANTO, voglio connettermi alla condivisione C di HOKUTO, ma sono loggato come utente KEN e password satori.

Posso farlo? No.

No perchè il mio utente si chiama KEN e sul computer HOKUTO (che funge da server) questo utente NON esiste -> non posso connettermi (il realtà ci sono gli utenti guest ma facciamo finta di no...)

Dovrei creare sul computer HOKUTO un utente KEN con password satori per consentire al computer NANTO di collegarsi.

Vabbè, direte voi, dov'è il problema?

Il problema c'è, perchè se HOKUTO è il server di una azienda con diciamo una ventina di dipendenti mi tocca creare SU OGNI client TUTTI e VENTI gli utenti, e lo stesso fare sul server HOKUTO.

Se un dipendente si licenzia mi tocca girare tutti e 21 i computer e toglierlo; analogamente se assumo un altro utente mi tocca girarli tutti quanti.

Chiaramente se creo un utente KEN con password pippo invece che satori non mi connetto etc.

Ecco quindi che, oltre al problema di avere uno spazio FLAT dei nomi dei PC (e quindi delle risorse) ho anche il problemino di non avere un elenco centralizzato degli utenti.

DOMINI OLD STYLE
Ecco che entra in gioco il concetto di DOMINIO (microsoft, che è ben diverso da quello Internet...)

Un DOMINIO (anche qui banalizzo, ma pazienza...) altro non è che UN server (in realtà ci sono i replicatori... vabbè...) che funge da CONTROLLER DI DOMINIO.

In pratica invece di avere TOT PC ognuno dei quali con il medesimo ruolo (rete paritaria) abbiamo UN server e TOT client.

Sul server creo il dominio, supponiamo SETTESTELLE
Poi ci metto i vari utenti
KEN:satori
RAUL:renero
TOKI:acqua

A questo punto non devo far nulla nei vari client, a parte dirgli di usare un dominio (SETTESTELLE) e quando, al login, metterò nome utente e password "magicamente" (qui ci sono una decina di tipi diversi di protocolli...) il controller di dominio mi "autentica", consentendomi di entrare in rete col server (e gli altri PC).

Se invece nome utente e password non sono riconosciuti rimango fuori dalla rete (in realtà ci sono vari trucchetti, tipo fare un gruppo di lavoro con lo stesso nome del dominio ma lasciamo stare...)

Chiaro qual'è il vantaggio?
Se ho 20 utenti non devo girare per tutti i comptuer, mi basta aggiornare la lista sul server e basta.

Il dominio è anche carino per tanti altri motivi... ma ho le dita rotte... :asd)

COMPLICAZIONE: IL MONDO INTERNET
Mentre Microcozz metteva a punto queste belle idee è arrivato un "treno", ovvero Internet, che utilizza metodi completamente diversi ed assai poco compatibili con le reti Microcozz "vecchio stile".

Essendo reti di derivazione Unix i controller di dominio... non esistono; i nomi non vengono risolti con i master browser (ma coi server DNS), non si usa il protocollo NetBEUI per scambiare dati, bensì il TCP etc.

In pratica zio bill ha impiegato una decina di anni per "integrare" le reti TCP (ovviamente è indispensabile oggi avere un supporto perfetto per internet) nella sua infrastruttura.

Windows NT4, 95 e 98, 98SE mano a mano hanno "incapsulato" la roba TCP dentro le reti Microcozz, in Windows 2000 ed ancor più in XP è accaduto il contrario, ovvero la rete è diventata "TCP" con "NetBIOS" emulato (introduzione dei WINS e di altri 10.000 metodi strani).

Confusi? Sì, in realtà il funzionamento di una rete Microcozz è oggi veramente complicato per dover gestire la retrocompatibilità con un mondo che inizialmente era del tutto diverso (tra l'altro... per vecchie versioni di NT il prodocollo predefinito era addirittura... novell :asd) )

Vabbè torniamo a noi: oggi (XP e Vista) si è tentato di "togliere" il più possibile la vecchia roba (LANMAN) a favore di quella Unix-like (TCP e quindi Internet), tuttavia il pateracchio rimane per non buttare nel bidone i vecchi PC <XP

ACTIVE DIRECTORY
Come potete capire la faccenda si complica ancor più perchè in quest'orgia di promiscuità (o meglio integrazione) microcozz ha introdotto (con win 2000, ma più usato su 2003 server) l'active directory, una sorta di kudzu assurdo che prende dentro 10.000 cose, in particolare per aumentare la sicurezza e garantire una autenticazione "seria".

I problemi inoltre sono notevoli, se pensate a cosa succede quando vi sono moooolti PC (e quindi più domini), vengono introdotte una serie di cose per l'autenticazione (LDAP e Kerberos), anche qui in modo "promiscuo", ovvero usando in parte protocolli già esistenti per rendere più semplice (in realtà più difficile...) autenticarsi in una rete microcozz partendo da altri sistemi.

Tanto per capirci AD ha impiegato circa 7 anni per passare dalle prime idee alle versioni "utilizzabili".

La questione è complicata e cerco di sintetizzare le cose più interessanti: è stata introdotta una variante di un metodo (chiamato LDAP) per tenere traccia degli utenti da collegare, delle relative politiche di sicurezza etc, mediante una struttura finalmente gerarchica, che può contenere un numero molto elevato di oggetti.

In pratica è un servizio usato per tenere traccia di tutte le risorse dentro un dominio (od anche più domini a seconda della configurazione), tipicamente utenti, risorse e servizi, ognuno dei quali con le proprie politiche di sicurezza.

Si è cercato di adottare un approccio ad oggetti con le entità che dispongono ognuna di certi attributi (i conoscitori del C++ andranno a nozze), con una sorta di gerarchia tree-like (chi conosce il regedit si può fare un'idea).

Cosa abbastanza interesante è l'uso di DOMAIN CONTROLLER, in pratica dei server che rimpiazzano i PDC (i "vecchi" domain controller), anche qui con un meccanismo complicatissimo di gestione della compatibilità coi "vecchi" domini, c'è una sorta di "master browser" degli ex-PDC (vabbè... basta così...)

Cosa assai interessante è che AD usa, ora, la rete "internet" per comunicare, ovvero non si appoggi più su NetBIOS bensì su TCP e DNS (per la risoluzione dei nomi non funziona più il "vecchio" master browser).

La situazione diventa enormemente complicata nel caso di più domini, che fanno sì che l'AD venga splittato su computer diversi, ma la faccenda è maledettamente complicata ed interessa solo chi gestisce aziende veramente grandi.

Spero che si capisca vagamente cos'è sta porcata: un sistema per mettere dentro la pentola 1.000 cose diverse, facendo in modo che rimangano comunque utilizzabili sia i vecchi metodi (ad esempio col \\nome_computer\risorsa) con "i nuovi" /nomecomputer, con quelli "unix-like" server.posta.interna etc.
 
:hail)

Penso che ringraziarti sia il minimo che possa fare......anzi, forse il minimo sarebbe una statua! :asd)

Apparte un paio di acronimi che devo vedermi è tutto abbastanza chiaro, senza quel libro probabilmente non avrei capito nemmeno mezza parola! :sedia)

Una curiosità:
Tutto questo papocchio di roba si deve fare anche per creare un dominio con Mac? Sempre che si possono creare domini con Mac! :ka)
 
pyro":3i8ekfxu ha detto:
:hail)

Penso che ringraziarti sia il minimo che possa fare......anzi, forse il minimo sarebbe una statua! :asd)

Apparte un paio di acronimi che devo vedermi è tutto abbastanza chiaro, senza quel libro probabilmente non avrei capito nemmeno mezza parola! :sedia)

Una curiosità:
Tutto questo papocchio di roba si deve fare anche per creare un dominio con Mac? Sempre che si possono creare domini con Mac! :ka)
Non esitono domini Mac, nel senso che la merda microsoft (LANMAN) non c'entra una cippa.

Esisteva(no) dei programmi di comunicazione tra i "vecchi" Mac (quelli con il sistema operativo "vecchio"), quelli "nuovi" non sono altro che macchine Unix-like (non molto dissimili da Linux) ed usano qualcosa di non molto dissimile da Samba (l'emulatore di reti Windows per Linux).

Quindi dovrei aprire tutto il discorso su Samba come domain controller per reti windows... ma non ce la faccio :rotolo)

Per il resto... se non scrivi cosa non si capisce non l'emenderò mai-...
 
Riguardo Active Directory:

Si è cercato di adottare un approccio ad oggetti con le entità che dispongono ognuna di certi attributi (i conoscitori del C++ andranno a nozze), con una sorta di gerarchia tree-like (chi conosce il regedit si può fare un'idea).

Cosa intendi per oggetti ed entità?

Se andiamo troppo sul tecnico e\o lungo lascia stare!
 
Come usare P2P, Skype etc
Giunti a questo punto vediamo di capire un minimo la logica di funzionamento di un normale collegamento ADSL con router, molto diffuso e quindi molto interessante.

Cominciamo col ricordare che ad ogni dispositivo è associato uno o più indirizzi IP (assimilabili a numeri di telefono), per non complicare troppo il discorso supponiamo che sia UN singolo IP.

Dal momento che il numero di indirizzi IP globalmente disponibile è assai limitato (4 miliardi, ma in realtà molti di questi sono "speciali") è abbastanza evidente che, oggi, si corre il rischio concreto di veder FINIRE gli indirizzi IP liberi.

In pratica è come se decidiamo di aver numeri di telefono con 6 cifre: al massimo nel abbiamo 999.999.

Oggi che cani e porci (telefonini, telecamere, televisori, palmari) hanno collegamenti internet è chiaro che questo numerino IP diventa qualcosa di prezioso.

Esistono iniziative per evitare il problema (IPv6) ma lasciamo stare perchè si parla del futuro.
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Per ridurre questo problema (penuria IP) si usa tipicamente un trucchetto, ovvero si adotta UN singolo IP WAN (=wide sulla rete internet), mentre di danno "tanti" IP ai computer dietro i router.

Vediamo di capirci.

Supponiamo di avere a casa un computer fisso e due portatili e di collegarci ad internet con un router ADSL.

Pensandoci bene non ci servono TRE indirizzi IP (uno per il fisso, due per il portatile), ce ne basta UNO (quello del router), perchè tutti quanti finiscono per collegarsi con UN singolo abbonamento ADSL.

Chiaramente se siamo in ambito aziendale possiamo avere 100 computer collegati ad un singolo ADSL.
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La configurazione "normale" (perchè ce ne sono anche altre, ma rimaniamo nell'ambito home...) è quella in cui il router ha DUE indirizzi IP, uno WAN ed uno LAN.

Cosa significa? Significa che in pratica ha due porte fisiche (o anche di più...)
- UNA è collegata al provider internet (alice, tiscali etc), ed avrà UN indirizzo IP WAN (ovvero globle)
- L'ALTRA è collegata ai computer "locali" (fisso, portatili etc) ed ha UN'ALTRO indirizzo IP LAN (ovvero locale)

La differenza tra WAN e LAN è che questi ultimi devono rimanere all'interno di certe classi predefinite come non-routabili.

Senza approfondire il discorso è come se ci si mettesse d'accordo che i numeri di telefono per i centralini interni sono quelli da 100.000 a 110.000.

Ne deriva che i numeri di telefono "globali" possono essere ad es. 300.000 o magari 110.001, ma se io do ad un telefono il numer 105.000 questo NON sarà chiamabile dall'esterno (vabbè, su... accontentatevi...)

E' una convenzione: si sa già che certi indirizzi IP sono "locali" e non pubblici.
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Benissimo, facendo finta che le netmask non esistano :asd) siamo pronti a capire come funziona il collegamento.

Torniamo al nostro esempio: un PC fisso e 2 portatili ed un router ADSL.

Una configurazione potrebbe essere questa:
ROUTER: 192.168.1.1
FISSO: 192.168.1.2
NOTEBOOK1: 192.168.1.3
NOTEBOOK2: 192.168.1.4

Questi 4 indirizzi sono all'interno di un intervallo "speciale" locale.
Notare che sono TUTTI diversi l'uno dall'altro (non posso avere due numeri di telefono uguali nello stesso centralino).

Ora quando collego il router ad Internet questo "prenderà" un indirizzo IP WAN dal provider, ad es. 87.3.245.203
http://www.weethet.nl/downloads/getmyip.exe

Ora la situazione è

ROUTER (WAN) 87.3.245.203
ROUTER (LAN) 192.168.1.1, mask 255.255.255.0

Nei vari computer dovrò indicare come "gateway predefinito" (è un nome convenzionale microsoft per "router predefinito") 192.168.1.1

Questa impostazione si fa da impostazioni di rete.

Metterò una subnetmask di 255.255.255.0 (per adesso facciamo finta di sapere cosa sia), poi metterò due indirizzi IP per i DNS (sono numerini che fornisce il provider, per adesso non sto a spiegare).

Quindi avrò ad es. il

FISSO indirizzo IP 192.168.1.2
netmask 255.255.255.0
gateway predefinito 192.168.1.1
DNS primario x.z.y.w
DSN secondario z.w.y.x

Per i notebook uguale solo che l'indirizzo IP sarà .3,.4... .100, .200... .254
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Bene, ora il PC naviga :asd)

In alternativa è possibile utilizzare il server DHCP presente nel 99% dei router, ma adesso mi fermo.

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Uso di P2P

Siamo arrivati dove volevamo, ovvero ricolleghiamoci al discorso firewall.

E' chiaro che quando un computer cerca di connettersi al nostro indirizzo IP WAN (87.3.245.203), su una certa porta,... non succede nulla, perchè quello è l'indirizzo DEL ROUTER e NON di un computer della rete locale.

Spero quindi si capisca perchè un router ADSL funge da "firewall" bloccando tutto: le connessioni sono verso il router e non verso il computer.

Ma a noi interessa bypassare il router e giungere al PC.

Per far questo si usa il NAT (ci sono 10 nomi diversi, ma è sempre la stessa cosa...), in pratica si scrive all'interno del router una tabella tipo questa

192.168.1.3: 4662 TCP, UDP
192.168.1.3: 4672 TCP, UDP
192.168.1.4: 5000 TCP, UDP
192.168.1.4: 5001 TCP, UPD


Abbiamo istruito il router di indirizzare le richieste provenienti sulle porte 4662 e 4672 verso l'IP locale 192.168.1.3

Nel nostro caso è il NOTEBOOK1, mentre le porte 5000 e 5001 andranno verso il NOTEBOOK2.

Quando un computer inizierà una comunicazione TCP:87.3.245.203:4662 non "parlerà" col router, bensì con TCP:192.168.1.3:4662, che è il nostro computer locale.

In pratica abbiamo ora consentito le connessioni in INGRESSO, per porte specifiche, verso un certo computer.

Se volessi, ad esempio, usare DUE emule su DUE computer diversi NON POTREI utilizzare le medesime porte, perchè, lo ricordo, dall'esterno c'è un UNICO IP.

Devo entrare nel NOTEBOOK2, EMULE, configurazione e metterci come porte DUE diverse da altre usate.

Se mettessi ad esempio 5000 e 5001 la regola sopra posta mi consentirebbe di avere DUE emule su DUE computer diversi con un SINGOLO collegamento ADSL
 
pyro":3gg6euq8 ha detto:
Riguardo Active Directory:

Si è cercato di adottare un approccio ad oggetti con le entità che dispongono ognuna di certi attributi (i conoscitori del C++ andranno a nozze), con una sorta di gerarchia tree-like (chi conosce il regedit si può fare un'idea).

Cosa intendi per oggetti ed entità?

Se andiamo troppo sul tecnico e\o lungo lascia stare!
E' notazione dei paradigmi ad oggetti, se vuoi ti consiglio un buon manuale C++ o C# :asd)

In pratica banalizzando al massimo hai delle "cose" che hanno delle proprietà alcune uguali, altre diverse.

Esempio: hai un oggetto COMPUTER che ha proprietà nome, ed hai un oggetto STAMPANTE che ha anch'essa proprietà nome.

L'oggetto COMPUTER ha anche proprietà (invento) tipo processore, mentre l'oggetto STAMPANTE ha proprietà formato_carta

Ogni "oggetto" (computer, stampante, condivisione di rete, servizio etc) ha tante belle "informazioni" appiccicate, alcune uguali per tutti, la maggior parte specifiche del singolo oggetto (classe).

In pratica questo ti permette di gestire un minestrone di "qualsiasi cosa" (oggetti diversi) ognuno dei quali ha le sue peculiarità.

Un buon corso di C++ ed UML sarebbe auspicabile :lol:

Ed anche una letta a questo ... http://www.microsoft.com/windowsserver2 ... fault.mspx
 
Troppa carne al fuoco tutta insieme, meglio andare con calma! Ora Windows Server 2003 mi interessa ben poco...magari più in là!

Comunque grazie per l'ulteriore spiegazione!
 
pyro":1opt3w98 ha detto:
Troppa carne al fuoco tutta insieme, meglio andare con calma! Ora Windows Server 2003 mi interessa ben poco...magari più in là!
Sei tu che hai chiesto AD :asd)
 
InterNik":2g7o4w49 ha detto:
pyro":2g7o4w49 ha detto:
Troppa carne al fuoco tutta insieme, meglio andare con calma! Ora Windows Server 2003 mi interessa ben poco...magari più in là!
Sei tu che hai chiesto AD :asd)

Si si ho chiesto percho AD si trova anche nei domini creati con XP professional....evidentemente con Server 2003 il discorso è più approfondito oppure il libro che ho non approfondisce proprio!
 
pyro":37g8kwrw ha detto:
InterNik":37g8kwrw ha detto:
pyro":37g8kwrw ha detto:
Troppa carne al fuoco tutta insieme, meglio andare con calma! Ora Windows Server 2003 mi interessa ben poco...magari più in là!
Sei tu che hai chiesto AD :asd)

Si si ho chiesto percho AD si trova anche nei domini creati con XP professional....evidentemente con Server 2003 il discorso è più approfondito oppure il libro che ho non approfondisce proprio!
emh... non mi risulta che XP professional CREI dei domini...
 
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