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Il giovedì nero di GM e Ford: debito declassato a spazzatura
07-05-2005 New York - Era ormai prevedibile stante la profonda crisi in cui versano le due società americane. Ma quello di ieri è stato proprio il giovedì nero di General Motors e Ford che hanno subìto l'onta del declassamento del debito al livello di junk. Vale a dire spazzatura. È stata Standard & Poor's a intervenire con autorità dichiarando l'inaffidabilità creditizia delle due aziende, all'indomani della diffusione dei dati di mercato in USA che hanno visto ancora una volta GM e Ford perdere quote di mercato e registrare l'ennesima flessione. Risultati ancor più preoccupanti considerando che invece, oltre al costante boom delle rivali giapponesi, la Chrysler conferma di aver superato le difficoltà degli ultimi anni. Il provvedimento dell'agenzia di valutazione è stato tra l'altro diffuso con i mercati borsistici ancora aperti creando un certo panico tra gli investitori. Risultato: il titolo GM ha perso il 5,2 % (dopo il rialzo del giorno prima per l'effetto Kirk Kerkorian) e quello Ford si è appesantito del 6,5 %. General Motors ha reagito al declassamento con un secco comunicato in cui si dice delusa dal taglio del rating e ricordando di avere cash e liquidità adeguati. La pressione grava su Ford, certamente, ma soprattutto su General Motors che aveva già lanciato un profit warning sui conti del 2005 e ha da poco annunciato perdite trimestrali per 1,1 miliardi di dollari. "La profittabilità del Gruppo - ha detto l'analista di S&P, Scott Sprinzen - si manterrà ancora bassa per tutto l'anno e le prospettive di un ritorno alla redditività stanno diventando sempre più incerte". I dubbi sulla Ford riguardano l'impossibilità, al momento, di generare la stessa redditività del passato con gli sport utility.
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